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Unical, al Tau “Anelante” di Rezza e Mastrella chiude la prima parte di stagione

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Si avvia al termine la programmazione 2016 del Teatro Auditorium dellìUniversità della Calabria: a chiudere questa prima parte della stagione sarà “Anelante” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, previsto per lunedì 5 dicembre alle 20,30. Mastrella e Rezza, dal 1987, hanno ideato uno dei più originali progetti del teatro italiano contemporaneo; da allora ben 13 le opere teatrali realizzate, tutte interpretate dallo stesso Rezza, anche se la compagnia non si dedica solo al teatro,. Difatti, il duo ha realizzato negli anni mostre fotografiche, documentari, performance, videoinstallazioni, micrometraggi e cortometraggi. Tra il 1996 e il 2006 sono stati realizzati anche tre lungometraggi: “Escoriandoli”, presentato alla mostra del cinema di Venezia, “Delitto sul Po” e “Fotofinish 2”. Antonio Rezza ha pubblicato per Bompiani quattro romanzi, “Non cogito ergo digito”, “Ti squamo”, “Son(n)o”, “Credo in un solo oblio”,  mentre Flavia Mastrella si dedica anche alla scultura.

“Anelante” presenta in scena, oltre a Rezza, ben quattro comprimari, una novità per il teatro a cui ci hanno abituati. Tra questi comprimari, l’attore cosentino Manolo Muoio. «In uno spazio privo di volume – dichiarano Rezza e Mastrella -, il muro piatto chiude alla vista la carne rituale che esplode e si ribella. Non c’è dialogo per chi si parla sotto. Un matematico scrive a voce alta, un lettore parla mentre legge e non capisce ciò che legge ma solo ciò che dice. Con la saggezza senile l’adolescente, completamente in contrasto col buon senso, sguazza nel recinto circondato dalle cospirazioni. Spia, senza essere visto, personaggi che in piena vita si lasciano trasportare dagli eventi, perdizione e delirio lungo il muro. Il silenzio della morte contro l’oratoria patologica, un contrasto tra rumori, graffi e parole risonanti. Il suono stravolge il rimasuglio di un concetto e lo depaupera. Spazio alla logorrea, dissenteria della bocca in avaria, scarico intestinale dalla parte meno congeniale».