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Riaperture, torna il caffè al banco: ristoranti e bar anche al chiuso. Cosa cambia da oggi

COSENZA – Da oggi in tutta Italia gialla si potrà consumare al bancone nei bar e mangiare anche al chiuso nei ristoranti (all’aperto è possibile dal 26 aprile). Al ristorante via limite di 4 persone a tavola e niente mascherine quando si è seduti. Convegni con numero massimo di partecipanti.

Invariato invece il coprifuoco, che scatterà dalle 23 fino al 6 giugno compreso. Dal 7 giugno, invece, il coprifuoco partirà un’ora dopo, dalle 24 alle 5. Dal 21 giugno sarà invece abolito anche per le regioni in zona gialla. Un altro passo verso il ritorno alla normalità che le prime tre regioni promosse in zona bianca (Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise) hanno già anticipato. Una boccata di ossigeno per un’ economia stremata da mesi di pandemia. 

In Calabria l’ordinanza n. 40 firmata dal presidente Spirlì aggiorna le disposizioni per la ripresa delle attività economiche e sociali a seguito dell’ordinanza del ministro della Salute dello scorso 29 maggio. Rientra nelle prerogative delle associazioni di categoria e di altri soggetti rappresentativi «la redazione di ulteriori protocolli attuativi di dettaglio, eventualmente più restrittivi, purché nel rispetto di tali principi generali, debitamente verificati. Per tutte le attività devono comunque essere usati dispositivi di protezione delle vie aeree finalizzati alla protezione dal contagio e deve essere obbligatoria la frequente pulizia e igienizzazione delle mani».

Cerimonie civili e religiose

«Le feste, conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, possibili dal 15 giugno in zona gialla e già consentite in zona bianca – è specificato –, devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19, anche in zona bianca, in quanto previsto dal decreto del Governo. Resta ferma la possibilità di procedere all’eventuale introduzione di misure più restrittive qualora la situazione epidemiologica regionale, anche di specifici territori, ne richieda l’adozione e, per le autorità comunali, di intervenire in relazione alla situazione epidemiologica caratterizzante il singolo territorio di riferimento, nel rispetto del principio di proporzionalità e adeguatezza rispetto al rischio da fronteggiare».

Il ritorno allo stadio

Da oggi, altra apertura molto attesa dai tifosi, si torna allo stadio. E’ consentita, infatti, la presenza di pubblico agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e del Comitato italiano paralimpico (Cip), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva o da organismi sportivi internazionali. I posti a sedere dovranno essere preassegnati e dovrà essere assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non potrà essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non potrà essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso.

 Green pass

«Il rilascio della certificazione verde Covid-19 è previsto su richiesta dell’interessato». Il possesso e la presentazione di certificazioni vaccinali non deve comunque «sostituire il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio, come il distanziamento interpersonale, l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione della mani e delle superfici».

Attività educative per i minori

Nel provvedimento si dà atto che, con l’ordinanza del ministro della Salute, di concerto con il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia del 21 maggio scorso, «sono state adottate le “Linee guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza Covid-19”, che aggiornano il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 2 marzo 2021».

Ambienti di lavoro

Con l’ordinanza del ministro della Salute, di concerto con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali datata 21 maggio 2021, è stato anche «aggiornato e sostituito il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali».

 

 

Disco verde agli impianti sciistici non prima del 18 gennaio

Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con cui si differisce la riapertura degli impianti sciistici al 18 gennaio 2021. «Nei giorni scorsi le regioni e le province autonome – si legge nel comunicato stampa del Ministero – avevano chiesto attraverso lettera del presidente della conferenza, Stefano Bonaccini, un rinvio della riapertura in vista di un allineamento delle linee guida al parere espresso dal Cts».