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Catanzaro, avvio del servizio di trasporto per gli studenti diversamente abili

disabiliCATANZARO – Entro il 4 novembre, si completerà l’avvio del servizio di trasporto e l’assistenza specialistica agli studenti diversamente abili negli istituti superiori interessati. Il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, si è adoperato alla soluzione di una delle più importanti problematiche che si sono determinate a seguito all’entrata in vigore della riforma Delrio.   Il presidente Enzo Bruno ha avuto modo di evidenziare  la volontà dell’Ente di continuare a garantire l’attività amministrativa finalizzata allo scopo, proprio per far fronte ai disagi evidenziati dai ragazzi e dalle famiglie interessate con l’unico intento di garantire loro il diritto allo studio. In seguito a ripetute sollecitazioni, il competente dirigente della Regione Calabria, con lettera del 5 ottobre ha invitato l’Amministrazione provinciale di Catanzaro ad attivare e proseguire i servizi relativi al trasporto e all’assistenza degli studenti disabili negli istituti superiori, impegnandosi a trasferire la quota di competenza non appena il ministero avesse provveduto ad accreditarla alla Regione Calabria. La Provincia di Catanzaro, quindi, si è attivata al fine di evitare interruzioni di servizio e disagi alle famiglie interessate, nonostante la mancata formalizzazione del trasferimento dei fondi, procedendo all’individuazione di un capitolo di bilancio avente ad oggetto “fondo per il trasporto alunni disabili degli istituti superiori della Provincia”. Le necessarie anticipazioni di cassa per l’attivazione del servizio si sono potute autorizzare dopo l’approvazione del bilancio di previsione dell’Ente, avvenuto venerdì 21 ottobre. Gli uffici della Provincia, quindi, hanno potuto attivare le necessarie modalità organizzative inviando alle istituzioni scolastiche e ai Comuni interessati la richiesta del preventivo di spesa. Valutata la congruità della spesa, il dirigente del settore Edilizia scolastica ha, quindi, potuto determinare e impegnare la spesa direttamente a tutti gli Istituti che ne hanno fatto richiesta. Completato l’iter amministrativo previsto per legge, assegnate le risorse finanziarie anticipate dalla Provincia di Catanzaro ai Comuni e agli istituti scolastici richiedenti, l’importante servizio a sostegno degli studenti disabili è realtà in tutti i comuni interessati.

Catanzaro,indetta una riunione sul riordino delle funzioni degli enti locali

enzo brunoCATANZARO -Su sollecitazione del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, si terrà una riunione sul riordino delle funzioni degli enti locali, in seguito alla legge che trasforma le Province in Aree Vaste . La riunione,  ha all’ordine del giorno le problematiche relative al trasferimento delle funzioni residuali e delle relative strutture: impianti sportivi, piscine, Parchi, strutture museali e culturali. Ricordiamo, infatti, che in seguito all’attuazione della legge di riforma delle autonomie locali, alle Aree Vaste vengono attribuite quattro funzioni fondamentali: Viabilità, Edilizia Scolastica, Ambiente e Trasporti. La riunione sollecitata dal presidente Bruno, che siede al tavolo anche nella veste di presidente dell’Upi Calabria, segue ad una serie di incontri sul trasferimento delle funzioni residuali alla Regione, svolti alla presenza dei dirigenti dei settori regionali competenti e dei dirigenti provinciali dei settori interessati. Tra possibili soluzioni individuate c’è la possibilità di riaffidare alle Province le funzioni non fondamentali e le strutture afferenti attraverso la stipula di convenzioni ad hoc, che si stanno studiando dal punto di vista giuridico e formale.

 

 

 

Giuseppe Graziano:”Si può evitare lo smembramento della Polizia provinciale”

GRAZIANO-MEETCCI-271215 (5)COSENZA(CS)-«Non disperdere le competenze e le professionalità acquisite dai Corpi di Polizia provinciale. Per la Calabria, regione che conta su un patrimonio agricolo, boschivo e faunistico di inestimabile valore, il mantenimento di un’entità così specializzata non può che essere una risorsa in più per garantire la tutela e la salvaguardia dei territori. Oggi più che mai, serve un’azione incisiva che possa assicurare un presidio di controllo costante sull’ambiente. Umbria e Toscana si sono già determinate per assicurare alle loro province uno stanziamento ulteriore di risorse per ampliare lo spettro d’azione della polizia territoriale e rendere la sua azione più incisiva. Il Governo Oliverio si adoperi per avviare questo stesso percorso così da evitare il proliferare dei reati all’ecosistema, soprattutto nell’ambito dei settori caccia e pesca».È la proposta reiterata dal consigliere regionale Giuseppe Graziano che sulla questione della Polizia provinciale della Calabria e sulla vigilanza nelle materie non fondamentali, oggetto di riordino da parte del Governo Renzi, ha presentato un’interrogazione per chiedere al Governo regionale quali azioni intenda intraprendere al fine di tutelare questa essenziale forza di prevenzione e tutela ambientale.«In Calabria abbiamo una risorsa importante di professionalità e competenze nell’ambito della tutela del territorio, nella lotta ai crimini ambientali, al fenomeno del maltrattamento degli animali, del bracconaggio ed in genere contro lo sfruttamento criminale dell’ambiente e degli animali, rappresentata dai Corpi di Polizia provinciale. Il loro ridimensionamento, previsto dalla riforma Delrio al seguito dell’annullamento delle Province, rappresenta una mannaia per le politiche a difesa dell’ambiente e dell’ecosistema che, seppur con grandi difficoltà, sono state avviate sul territorio regionale. Si pensi all’assist che si darebbe all’azione dei bracconieri o dei trafficanti di rifiuti o, ancora, alle ecomafie senza la presenza di un organo di repressione. Appare ovvio che ci troviamo difronte all’ennesima decisione bizzarra del Governo centrale che da un lato taglia, ingiustamente, fondi e competenze ma dall’altro, ovviamente, esige massimo controllo dei territori attraverso un’azione di polizia pervasiva. E si capiscono le difficoltà delle Regioni, così come quelle dei Comuni, nel dover far fronte ai servizi avendo poche risorse disponibili. Ecco perché è d’obbligo, soprattutto in questa contingenza, essere lungimiranti e scaltri. Magari trovando le giuste interpretazioni alla legge». «A proposito, l’accordo Stato-Regioni dello scorso 5 novembre fornisce una cornice interpretativa condivisa per la migliore applicazione della normativa introdotta dal decreto legge 78/15 in materia di Polizia Provinciale. Alle regioni, viene data la possibilità di riallocare il personale per le funzioni di vigilanza collegate alle funzioni non fondamentali oggetto di riordino da parte della Regione, con copertura delle relative spese. Diverse regioni, come l’Umbria e la Toscana, hanno già annunciato l’accordo con le Province, che consentirà, di mantenere l’unitarietà dei corpi di polizia provinciale, evitando inutili quanto dannose dispersioni in altri ambiti, di personale specializzato in materie importanti. In tali convenzioni, si stabilisce che la Polizia Provinciale, oltre ad occuparsi della vigilanza sulle materie fondamentali oggi in capo agli Enti di area vasta, si occuperà, per conto delle regioni, anche di controlli sulla caccia, sulla pesca, e su diverse materie, di competenza amministrativa regionale». Potrebbe fare lo stesso anche la Regione Calabria, che in tal modo potrebbe evitare sia la parziale, scompaginata e incongrua mobilità di personale di polizia provinciale verso altre destinazioni e sia la drastica riduzione o annullamento delle attività di presidio del territorio in aree rurali ed extraurbane».