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[#LeagueofLegends] Se sei forte sali

Per chi gioca con l’obiettivo di scalare le classifiche di League of Legends o di qualsiasi altro gioco online, «se sei forte sali» è una frase che risulterà fin troppo ricorrente, ma quanto possiamo definirla “vera”?

Innanzitutto diamo qualche spiegazione su come vengono assegnati i League Points alla fine di ogni partita.

I punti acquisiti (o persi) alla fine da ogni partita classificata dipendono da:

1) L’MMR (Match Making Rating) del giocatore – se si ha un MMR superiore alla media dei giocatori nella propria divisione si ottengono più punti in caso di vittoria e se ne perdono di meno in caso di sconfitta;

2) La “forza” della squadra – il sistema cerca di rendere lo scontro il più equilibrato possibile, inserendo in entrambi i team elementi il più possibile allo stesso livello in modo da avere circa 50% di chance di vittoria, ma in caso ciò non fosse possibile, ad esempio per evitare lunghe code o per la presenza di premade in un team, il sistema assegna più punti (o ne toglie meno) al team ritenuto svantaggiato;

3) L’instabilità del server – se durante la partita dovessero riscontrarsi problemi dovuti al server, la squadra vincente riceve una discreta quantità di punti, mentre la squadra perdente non subisce alcuna penalità sia per quanto riguarda League Points che per l’MMR.

Ora che conosciamo le basi, sappiamo perché alcune volte il sistema ci assegna molti punti e altre volte ce ne da 0.

In linea di massima se i punti vinti sono uguali a quelli persi significa che il sistema ha stabilito che abbiamo raggiunto il nostro “elo”, per cui se vogliamo riuscire a scalare la classifica dovremo impegnarci per migliorare le nostre abilità.

Ma torniamo alla frase iniziale: se sei forte sali, è davvero cosi?

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Ricordiamo che League of Legends è un gioco basato sulla squadra, per cui se sei forte STATISTICAMENTE sali, verrai messo in coda con e contro persone al tuo livello, ma stesso livello non significa “brave” come te: esiste gente che insulta, abbandona la partita, muore di proposito, ecc…per cui per la legge dei grandi numeri se trovi un leaver in squadra, prima o POI ne troverai uno anche nella squadra nemica; quello che possiamo fare per aumentare le nostre possibilità in caso di gente poco predisposta alla vittoria è seguire alcune semplici regole:

1)  Giocare ogni partita al meglio delle nostre condizioni, non facciamoci influenzare dalle partite precedenti;

2) Non soffermiamoci troppo sugli errori dei nostri compagni, pensiamo piuttosto ai nostri sbagli e cerchiamo di non ripeterli;

3) Nel caso vi troviate gente poco tranquilla in chat, cercate di calmarla, o nel caso non fosse possibile ricordatevi dell’esistenza della funzione “mute”;

4) Se il team decide di compiere un’azione VISIBILMENTE stupida cercate di dissuaderlo (evitando magari di spammare ping) e nel caso il team persista nella sua azione cercate di assecondarlo, altrimenti vi troverete a difendere da soli il Nexus dal team nemico con il buff del Barone.

Inoltre ricordiamo che da parecchio tempo ormai il sistema ha facilitato la scalata fino a gold 1, per cui finisco con una citazione personale:

il nuovo platino è il vecchio gold!

Giulio Ciambrone

[MOBA] In Arrivo il Nuovo Campione di League of Legends, Jhin

La Riot ha presentato il nuovo attesissimo campione dell’anno, che calpesterà dalla prossima settimana il terreno della landa di League of Legends. Sto parlando di Jhin, il tiratore/assassino ispirato dal mondo di Clint Eastwood e  che si differenzia dagli altri pg con attacchi a distanza per l’utilizzo di pochi colpi ben piazzati anziché le solite raffiche di attacchi base.

Jhin è un omicida psicopatico di Ionia convinto di creare dell’arte tramite i suoi omicidi. E’ dotato di un kit di abilità sulla lunga distanza come Caitlyn, ma con una limitata velocità di fuoco come Graves.

Jhin ha a disposizione quattro attacchi base, dopodiché è costretto a perdere un paio di secondi per ricaricare la propria arma; è una meccanica molto simile a quella di Graves, con la differenza che non può ricaricare se non spara il quarto colpo o se non attacca per dieci secondi.

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La Riot conferma la sua scelta di basare i tiratori sul critico: Jhin non può aumentare la sua velocità di attacco se non salendo di livello e incrementando i bonus su velocità d’attacco. Così facendo le probabilità e l’efficacia di colpo critico ne aumenteranno il danno, il quarto attacco sarà sempre un colpo critico e mettere a segno quest’ultimo concederà inoltre un bonus sul movimento.

A causa del ridotto numero dei suoi colpi non è un campione indicato per gli amanti dello splitpushing, bensì prevede un gioco in seconda linea fornendo supporto agli alleati con trappole e attacchi a lungo raggio.

Per quanto riguarda le sinergie con altri campioni è consigliabile giocarlo con personaggi in grado di immobilizzare i nemici come Morgana, Nautilus o Leona, mentre degli ottimi counter potrebbero essere Braum o Yasuo grazie al loro muro o Lucian ed Ezreal grazie alla loro mobilità.

Attendiamo di provare l’ultimate di Jhin, in uscita fra una settimana esatta.

Giulio Ciambrone