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Viola, che vittoria!

REGGIO CALABRIA – Prova di forza e maturità per la Viola Reggio Calabria. I neroarancio superano l’Hsc Roma per 79-52, rilanciandosi nelle prime posizioni della classifica. Un match dominato da una Viola perfetta nella seconda di metà di gara grazie ad una grande prova collettiva nella quale spicca la prestazione di un sontuoso Matteo Fallucca (29 pt.).

La gara

Partono meglio gli ospiti con Mouaha sugli scudi (2-10). Dopo il time out Fallucca prende per mano la Viola, dieci punti in fila del capitano firmano il contro-parziale (12-10). L’HSC si affida alla fisicità di Visnjic che punisce i neroarancio sul finale del primo periodo (14-21).

I capitolini corrono bene il campo, in transizione costruiscono il proprio massimo vantaggio (18-28). La squadra di Mecacci non si scompone e grazie ad una performance stratosferica di Matteo Falluca recupera il gap. Saranno 18 punti del capitano alla fine del secondo periodo. 34-31 all’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi la Viola è perfetta dall’arco. Carnovali ( tre volte), Agbogan (due) e il solito Fallucca spaccano in due la partita. I neroarancio serrano le fila in difesa, non concedono praticamente nulla all’Hsc. 25-6 è il parziale con cui gli uomini di Mecacci volano via(59-37). La difesa della Viola è perfetta, Roma perde le proprie certezze mentre i reggini, in piena fiducia, allungano ancora ad inizio del quarto periodo (69-44). Fallucca e co. controllano sino alla sirena. Termina 79-52.

TABELLINO

Viola Reggio Calabria – HSC Roma : 79-52 (14-21, 20-10, 25-6,20-15)

Viola Reggio Calabria : Muià, Alessandri 8, Grugovic, Fall 7, Fallucca 29, Agbogan 10, Carnovali 13, Paesano 4, Nobile 4, Vitale 4. Coach: Mecacci. Assistenti: Trimboli, Motta.

HSC Roma: Di Simone 5, Di Paolo, Keller, Mouaha 6, Costi 7, Reali 5, Bruni 6, Visnjic 17, Ndzie M. 2, Fokou, Ndzie R. 4. Coach: Bizzozzi. Assistenti: Tonolli, Zanchi.

Una brutta Conad Lamezia cade a Roma

CONAD LAMEZIA – ROMA VOLLEY 0-3 (20-25, 13-25, 23-25 )

Durata set: 25’-23’-36’Totale: 1h24’

CONAD LAMEZIA: Negron 4, Bigarelli 14, Usai 5, Aprile, Bruno 4, Fantini 8, Zito libero, Butera 3, Alfieri, Di Fino. Non entrati: De Santis. Allenatore: Gianpietro Rigano

Ace: 2, battute sbagliate: 11, muri: 5, Ricezione: pos 69%, perf. 43%,  Attacco: 34%

ROMA VOLLEY: Paolucci 1, Lasko 11, Rau 6, Antonucci 5, Zappoli 10, Rossi 11, Titta libero, Loreto 1, Sperotto 1, Tozzi 2. Non entrati: Genna, Rizzi, Borraccino. Allenatore: Mauro Budani

Ace: 3, battute sbagliate: 9, muri: 7, Ricezione: pos. 70%,perf. 33%, Attacco: 51%

Arbitri: Piera Usai di Milano e Angelo Santoro di Varese. Addetto al videocheck Mattia Cupello di Cosenza

Inconsistente e senza mordente. Una sconfitta tanto brutta quanto meritata.

La Conad Lamezia lascia l’intera posta in palio a Roma che cancella così lo 0 nella classifica punti e torna a tallonare i giallorossi. Persa in un sol colpo la chance di allontanare definitivamente l’ultima piazza e la possibilità di cominciare a guardare più in su, la Conad gioca forse la sua peggior partita, regalando agli avversari, che ritrovano Lasko, i primi due set (il secondo in maniera imbarazzante) e reagendo solo nel terzo. Non basta però per conquistare neanche un punto. Per la sua prima sulla panchina giallorossa, Rigano, con gli uomini contanti (non ci sono infatti Bizzotto né Szewczyk) conferma la formazione tipo con Negron in cabina di regina, Bigarelli in posto 2, sulle bande Fantini e Bruno, al centro Usai e Aprile, Zito libero. Roma risponde con Paolucci-Lasko (che rientra dopo l’infortunio) sulla diagonale principale, Antonucci e Rau al centro, Zappoli e Rossi laterali e Titta libero.

La cronaca

Una Conad imprecisa e fallosa in avvio di gara permette a Roma di prendere subito un buon break (5-9). Ci provano i giallorossi a riportarsi in scia (8-9) ma subiscono un nuovo break nella parte decisiva del set (15-20) che compromette i giochi e Roma chiude 20-25.

Avvio problematico anche in avvio di secondo set e sul 4-7 Rigano cambia, dentro Alfieri per Negron e Butera per Bruno. I giallorossi continuano ad essere troppo fallosi (13 gli errori punto, 11 solo nel primo set) e Roma prende nuovamente il largo 8-15. La Conad non gira come aveva fatto nelle ultime uscite, appare contratta e impaurita dalla posta in palio che in uno scontro diretto come quello contro Roma è altissima. La squadra continua a sbagliare praticamente tutto. Non va soprattutto l’attacco che fa registrare numeri quasi imbarazzanti, solo il 33% di realizzazione, e Roma vince troppo facile 13-25.

Nel terzo set finalmente qualcosa cambia. C’è finalmente un pizzico di cattiveria, c’è maggiore lucidità e per la prima volta grazie ad un ace di Fantini la Conad mette la testa avanti sul 7-6. È una Conad diversa che gioca più leggera e convinta e riesce a conquistare un discreto break (11-7). Recuperata palla però Roma fa di nuovo male con il turno in battuta di Rossi che spinge e riporta avanti i laziali (11-13). Si va avanti di strappi e un nuovo break Conad vale il nuovo sorpasso 15-14 grazie ad un muro messo a terra da Fantini.

Sul 21-21 rientrano Paolucci e Lasko che avevano lasciato il posto a Sperotto e Tozzi sull’11-7 lametino. Il cambio sortisce il suo effetto perché è proprio Lasko che mette a terra il pallone del 22-24 che vale ben 2 palle match per Roma. Bigarelli riesce ad annullare la prima ma ancora Lasko chiude la seconda e per la Conad arriva una sconfitta che fa malissimo ma che non ammette repliche.

A Liliana Segre il premio “I cedri di argento” del maestro Gerardo Sacco

ROMA -Grande successo per il convegno “La tutela del cedro un messaggio di pace e rispetto tra i popoli”, promosso dal senatore Pd Ernesto Magorno nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, mercoledì 28 novembre.

 

Un successo legato sia alla qualità degli interventi e alla numerosa presenza di pubblico, che al messaggio di pace e rispetto tra i popoli di cui si è fatta interprete la creazione orafa artigianale del maestro Gerardo Sacco. Il valore del premio “I cedri d’argento” è stato infatti ribadito dalla stessa premiata, la senatrice a vita Liliana Segre, che nel suo intervento si è soffermata proprio sul legame tra il prezioso frutto della produzione tipica calabrese e il messaggio di pace, fratellanza e solidarietà fra i popoli:

«Il verde del cedro è stato il simbolo del momento di libertà, perché quel grigiore del cielo polacco, delle facce dei prigionieri, delle divise dei persecutori, della prigionia, quando si è aperto il cancello, è diventato il verde dell’erba tenera di un prato che ha regalato la sensazione di una primavera che nasceva miracolosamente da quella terra brulla. Quel verde è stata la prima sensazione dopo i colori del male. Sono grata di essere arrivata qui, contro ogni previsione, e poter godere di questo dono, un premio così bello che mi ricorda il piccolo modesto cedro della mia infanzia, la cui grandezza oggi simboleggia la grande bellezza della natura e di una dolcezza ritrovata.»

Il premio “I cedri d’argento” è una scultura a tiratura unica del maestro orafo Gerardo Sacco realizzata in argento sbalzato a mano e raffigurante il prezioso frutto calabrese. L’artista ha reso inoltre omaggio alla Senatrice a vita con una collana in argento 925/000 carica di significato, il cui ciondolo riproduce la Menorah, candelabro a sette bracci che simboleggia i sette giorni della creazione della religione ebraica, che doveva rimanere perennemente acceso nel tempio di Gerusalemme. La Menorah è stata racchiusa nella forma di un cedro, il richiamo al frutto calabrese sono anche le pietre verdi; sopra il ciondolo lo scudo di Davide, stella a sei punte, che insieme alla Menorah rappresenta la civiltà e la religiosità ebraica.

«Sono molto emozionato perché nella mia vita ho premiato e creato per tante dive, ma la diva per antonomasia è lei, Liliana Segre” ha dichiarato il maestro orafo crotonese».

L’evento ha visto anche la presenza della senatrice a vita Elena Cattaneo e i significativi interventi  di varie autorità moderati dal giornalista Osvaldo Bevilacqua: il senatore Gianpaolo Vallardi (presidente della 9° commissione al Senato), Mario Oliverio (presidente della Regione Calabria), Nicola Irto (presidente Consiglio regionale Calabria), il professor Rav Moshe Lazar (Shiliach del Rebbe a Milano), Ugo Vetere (sindaco di Santa Maria del Cedro), i senatori Rosa Silvana Abate e Francesco Mollame (componenti della 9° commissione al Senato).

Unical, il prof. Luigi Filice eletto presidente nazionale Andisu

 ROMA – Il prof. Luigi Filice, Prorettore delegato al Centro Residenziale dell’Università della Calabria, è stato eletto all’unanimità presidente nazionale dell’Andisu, l’associazione degli organismi per il diritto allo studio universitario.

Al Consiglio Nazionale, tenutosi a Roma il 6 novembre, ha preso parte l’on. Lorenzo Fioramonti, Vice-Ministro presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha assicurato il suo impegno diretto su alcuni temi molto cari agli Enti per il Diritto allo Studio, primo tra tutti l’eliminazione dell’odiosa figura dell’idoneo non beneficiario di borsa.

L’Andisu comprende 32 organismi per il diritto allo studio, con una copertura di tutte le Regioni italiane, e, attraverso i suoi membri, assicura il supporto a oltre 150.000 studenti all’anno, fornendo 17 milioni di pasti e gestendo, direttamente, più di 36.000 posti letto sul territorio nazionale.

«Sono felice per la mia Università”, dichiara il prof. Filice, “quello dell’Andisu è un riconoscimento al lavoro fantastico svolto, per il diritto allo studio, al Centro Residenziale. Peraltro, già in passato il prof. Brandmayr, mio predecessore, aveva ricoperto la carica di presidente. Oggi il diritto allo studio non è solo l’erogazione di borse e spero di dare un impulso a livello nazionale, insieme al mio comitato esecutivo, diffondendo buone pratiche e interloquendo con tutti gli stakeholder che rendono possibile l’affermazione dello studio come leva di libertà e di successo».

Presentato a Roma il progetto “Yes I Start up, YISU Regione Calabria”

ROMA – Nasce Yes I Start Up, un Progetto finanziato nell’ambito di Garanzia Giovani, misura 7.1 e rivolto ai giovani NEET (not in education, employment or training) iscritti a questo Programma.

Il nuovo Progetto è realizzato dall’Ente Nazionale per Microcredito a seguito di un Accordo istituzionale con ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) ed è stato presentato a Roma presso la Sala Spazio (Sala Commissione Europea) dal direttore generale ANPAL, Salvatore Pirrone, dal presidente ENM, Mario Baccini e dal direttore generale dipartimento lavoro formazione e politiche sociali Regione Calabria, Fortunato Varone.

Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi per supportali a realizzare la loro idea di auto imprenditorialità attraverso lo sviluppo di un business plan/piano di impresa.

Lo scopo è consentire, al termine del percorso formativo, l’accesso al finanziamento del Fondo Rotativo SELFIEmployment misura 7.2 di Garanzia Giovani che mette a disposizione un prestito senza interessi e senza la necessità di garanzie reali e/o personali per importi da 5.000 a 50.000 euro.

«A coordinare l’attività formativa è l’Ente Nazionale per il Microcredito -ha spiegato il Presidente Mario Baccini. Per la prima volta partner pubblici e privati si uniscono per formare la creazione di impresa e, per la presentazione della richiesta al Fondo, l’ENM supporta i giovani NEET attraverso i nostri sportelli informativi “Retemicrocredito”, attivi presso 160 Comuni, CPI, Camere di Commercio, Università. Oltre 60 sportelli, tra i 160 della Retemicrocredito, svolgono anche funzione di accompagnamento e supporto personalizzato. Una rete – ha sottolineato Baccini – sempre attiva e conosolidatasi nel tempo attraverso il lavoro dei nostri esperti».

«Siamo i primi ad aver sposato il progetto Yes I Start Up facendolo diventare un progetto regionale  (Yes I Start up, YISU Regione Calabria) finanziato da fondi europei perché crediamo in questa azione”, ha spiegato Fortunato Varone, direttore generale dipartimento lavoro formazione e politiche sociali Regione Calabria».

«Obiettivo di YISU Calabria è la formazione di 400 neet -ha aggiunto Varone- Tre sono i corsi già partiti e sette quelli in programmazione e che prenderanno il via le prossime settimane, come ci annunciano i responsabili dell’Ente Microcredito. Intanto, alcune domande di finanziamento sono andate a buon fine e sono circa 90 le pratiche finanziate dal Fondo SELFIEmployment , il 70 per cento dei richiedenti  ha già avviato l’attività. Una storia di successo su tutte: attraverso il piccolo prestito ottenuto da SElFIEmpoyment, un giovane, a Marina di Gioiosa Ionica, provincia di Reggio Calabria, ha già aperto una caffetteria- pasticceria realizzando il suo sogno di mettersi in proprio e diventando così un piccolo imprenditore».

Anci, consumo del suolo, Occhiuto, «Serve strategia di rigenerazione»

ROMA – «Non si può parlare soltanto di consumo del suolo senza inquadrarlo in una logica complessiva di rigenerazione urbana che punti alla qualità, a soddisfare i diritti dei cittadini, alla sostenibilità delle città e alla salute e al benessere dei suoi abitanti. Il processo di costruzione della città però non può essere solo riferito alle rinnovate esigenze funzionali dei cittadini, deve porsi un obiettivo più alto e cioè quello di rispondere alle migliori aspettative degli uomini, anche quelle delle generazioni successive. Così dovrebbe essere, e così in parte era nella città del passato. Negli ultimi decenni invece abbiamo potuto assistere ad una progressiva perdita di questa visione a favore di un’idea di sviluppo della città incentrata solo su logiche funzionali, facile preda di intenti di tipo speculativo o ideologico. Dobbiamo ritornare ad avere una strategia complessiva che stimoli processi di crescita urbana sostenibili e, in tal senso, anche il contrasto al consumo del suolo e il rispetto di vincoli di varia natura sul costruito vanno bene purché inquadrati in un contesto che aiuti concretamente il processo rigenerazione delle città e che stia al passo con i tempi e le esigenze dell’oggi ma con lo sguardo rivolto al futuro».

Lo ha detto il sindaco di Cosenza e delegato Anci all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Mario Occhiuto, intervenuto ieri a Roma al convegno “Il consumo del suolo in Italia” (http://www.isprambiente.gov.it/it/events/presentazione-rapporto-consumo-di-suolo-edizione-2018) nel corso del quale è stata presentata l’edizione 2018 del Rapporto sul Consumo di Suolo in Italia realizzato dall’ISPRA e dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente che restituisce una fotografia completa e aggiornata del territorio e fornisce una valutazione delle dinamiche di cambiamento della copertura del suolo e della crescita urbana, anche a livello locale, e delle conseguenze sull’ambiente, sul paesaggio, sulle risorse naturali e sul sistema economico.

«La legge urbanistica vigente che risale al 1942 ed è di tipo regolativo – ha detto Occhiuto – non può essere più il riferimento normativo del processo di trasformazione della città contemporanea. Oggi viviamo le conseguenze di quello che è avvenuto negli ultimi decenni in Italia dove nelle città si è costruito puntando a soddisfare esigenze pressoché primarie, pensando a soddisfare obiettivi di quantità a scapito non solo della bellezza delle nostre città ma anche della salute delle persone. Si è così innestato un meccanismo che ha portato alla speculazione edilizia visibile in molte parti del nostro Paese e a veri e propri scempi architettonici e urbanistici. Ora – ha sottolineato – è arrivato il momento di cambiare. Va benissimo pensare alla conservazione ma bisogna imparare a ragionare con un’ottica che guarda al futuro delle nuove generazioni insieme alla funzionalità del presente. Bisogna passare dal concetto di tutela passiva a quello di tutela attiva, avere anche il coraggio di demolire quello che non va e che non ha valore culturale ricostruendo secondo principi di sostenibilità, armonia e salute. Bisogna puntare sulla qualità dei progetti portando opere pubbliche e pezzi di città là dove non ci sono, nei quartieri periferici e nelle aree marginali. Dobbiamo rigenerare interi pezzi d’Italia, le immense periferie costruite nell’ultimo secolo e i centri storici abbandonati, ma per farlo – evidenza Occhiuto – è necessario poter contare su procedure semplificate, avere visioni strategiche e bypassare l’immobilismo di chi è deputato al rilascio dei pareri e delle autorizzazioni. L’obiettivo è la riqualificazione del tessuto urbano che metta però al centro dei processi di trasformazione della città la qualità della vita dei cittadini nell’accezione più ampia del termine».

Colpo ai “Casamonica”, arresti anche a Cosenza e Reggio Calabria

ROMA – Colpo al clan Casamonica.  E’ di 31 arrestati e sei ricercati il bilancio di una maxi operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma.
I militari stanno eseguendo tra la Capitale e le provincie di Reggio Calabria e Cosenza 37 misure cautelari in carcere, emesse dal gip di Roma su richiesta della locale Dda.
I destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili di aver costituito un’organizzazione dedita a traffico di droga, estorsione e usura commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Per gli inquirenti il ruolo apicale di promotore è ricoperto da Giuseppe Casamonica, recentemente uscito dal carcere dopo circa 10 anni di detenzione.

 

Immagine di repertorio

Ritrovato morto calabrese scomparso a Roma

CATANZARO – E’ stato trovato cadavere a Roma Pietro Aloise, il sessantanovenne di Morano Calabro scomparso a Roma da quattro giorni. L’uomo, che probabilmente è stato investito da un’auto, era arrivato nella Capitale dalla Calabria per una visita medica che aveva in programma lunedì.

La famiglia ne aveva denunciato la scomparsa    

Le ricerche di Aloise, scomparso in zona Prati, erano scattate dopo la denuncia dei familiari. La scorsa notte la polizia locale è intervenuta in via Bitti, in zona Prenestina. A chiamare i soccorsi una donna di 50 anni che, al volante di un’auto, è passata sul corpo di un uomo, a suo dire disteso per terra.

Incerta la dinamica dell’accaduto

I rilievi dei vigili chiariranno l’esatta dinamica dell’accaduto. In particolare si lavora per accertare se l’uomo sia morto investito da quella macchina, da un veicolo passato prima che si è dato alla fuga o sia deceduto per cause naturali e investito quando era già morto. Al vaglio degli investigatori le immagini registrate dalle telecamere della zona.

120 anni di bocce. A Roma le celebrazoni di uno sport diffusissimo in Calabria

ROMA – La Federazione Italiana Bocce compie 120 anni. Una disciplina sportiva, quella delle bocce, che anche in Calabria vanta una storica tradizione e tantissime società tesserate.

Le celebrazioni a Roma

Il calendario degli eventi legati alle celebrazioni della ricorrenza viene presentato martedì 22 maggio alle ore 11, presso il Salone d’Onore del Coni, alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Bocce Marco Giunio De Sanctis, del Presidente del Comitato Nazionale Olimpico Giovanni Malagò, del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e del Sottosegretario al Pontificio Consiglio Della Cultura Monsignor Melchor Sanchez.

Sport paralimpico da Tokio 2020

I festeggiamenti per i 120 anni della FIB prevedono una serie di manifestazioni a carattere promozionale ed istituzionale, con l’obiettivo di diffondere e comunicare i valori del movimento boccistico, quali la capacità d’inclusione, socializzazione e solidarietà, nonché l’accessibilità della pratica sportiva a tutti, come testimonia il grande successo della Boccia Paralimpica, una disciplina fortemente sostenuta dal nuovo corso federale inserita nel programma dei Giochi Paralimpici di Tokio 2020.

Programma

Il primo appuntamento è fissato per il 30 maggio, a Roma, presso i viali di Castel Sant’Angelo, dopo l’Udienza Pubblica con il Santo Padre, in cui una delegazione di dirigenti, atleti e tecnici sarà accolta da Papa Francesco per rendergli omaggio, ricevere la sua benedizione e ascoltare la parola del Pontefice sui valori dello sport quale veicolo di pace e solidarietà. Sempre il 30 maggio, presso la Sala Apollo di Castel Sant’Angelo, verrà presentato nel pomeriggio un volume dedicato ai 120 anni della FIB, che ripercorre la storia di una delle federazioni sportive più antiche d’Italia, con particolare attenzione al 2017, anno di cambiamento e rinnovamento, una straordinaria opportunità per tutti i partecipanti per coniugare sport e cultura.

Insieme, uniti, con un occhio attento al futuro per una federazione moderna dal cuore antico!

I successivi appuntamenti saranno il primo giugno a Norcia, in piazza San Benedetto, il 4 giugno a Torino in piazza Castello, il 5 giugno al Porto Antico di Genova, il 7 giugno a Salerno in piazza della Concordia con la prestigiosa conclusione a Macerata, dall’8 al 10 giugno, giorni in cui si svolgeranno i
Campionati Italiani Assoluti specialità Raffa. In queste cinque piazze sarà allestita una vera e propria palestra all’aperto dedicata interamente alla dimostrazione delle discipline della specialità dello sport delle bocce (Raffa, Volo, Petanque, Boccia Paralimpica, Bocce per disabili e Beach Bocce) con il coinvolgimento delle scolaresche presenti sul territorio, giornate intrise di cultura, arte e sport. 

Impossibile non sottolineare la grande funzione socialedel gioco delle bocce. Le bocciofile, così come gli oratori, da sempre costituiscono centri e luoghi di  incontro, dove le persone trovano rifugio, aiuto, sorriso, benessere, svago e solidarietà (in foto il presidente federale De Sanctis).

Francesco Farina

Roma, giallo sulla morte di un 21enne di Rende trovato cadavere in una palazzina

ROMA – E’ giallo sulla morte di un ragazzo di Rende di 21 anni, A.M, ritrovato cadavere a Roma lo scorso 30 aprile in una palazzina nel quartiere di Tor Bella Monaca. Secondo le prime ricostruzioni il corpo del giovane non mostrava alcun segno di violenza e il ventunenne era privo di documenti di identità. Ad identificare il corpo è stato il padre del giovane rendese che ne aveva denunciato la scomparsa. Di lui non si erano avute più notizie dal 28 aprile scorso e secondo quanto appreso il giovane era in cura perché in passato aveva mostrato intenzioni suicide. Pare – secondo il medico legale- che il giovane avrebbe riportato segni compatibili con una precipitazione, forse una caduta accidentale. Secondo alcune fonti avrebbe dovuto partecipare al concerto del primo maggio a Roma e i carabinieri, ora, stanno cercando di capire come mai si trovasse nello stabile dove è stato trovato morto.

Miriam Caruso