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“Le strade del rosato”: a Donnici fa tappa la quarta edizione del concorso enologico

COSENZA – Il vino rosato si dà appuntamento per sabato 27 giugno a Donnici e nel suo borgo antico, teatro abituale della Sagra dell’uva e del vino che lo scorso anno ha celebrato la sua XXIX edizione e che si appresta, nel prossimo autunno, se tutto andrà bene, a tagliare il traguardo dei 40 anni. E lo fa con “Le strade del rosato”, concorso giunto alla sua quarta edizione e promosso dall’ISF (International Sommelier Foundation), dall’Associazione culturale “Città Futura” e con il patrocinio del Comune di Cosenza e della Regione Calabria. Con “Le strade del Rosato” l’ISF vuole richiamare l’attenzione sul periodo di crisi post Covid che non ha risparmiato le cantine ed i produttori di vino. La manifestazione sarà l’occasione per decretare il miglior vino rosato delle province di Cosenza, Potenza e Salerno e richiamerà ancora una volta l’attenzione della critica enogastronomica del Sud Italia. La manifestazione si svolgerà prevalentemente all’auditorium delle vigne “Alessandro Bozzo” di Donnici ed è la prima tappa di un progetto più complessivo che anche quest’estate percorrerà la Calabria, la Basilicata e la Campania, all’insegna del colore rosa, fino ad affiancare, nel mese di ottobre, il Giro ciclistico d’Italia. Un preludio a quello che diventerà poi un concorso nazionale dal titolo “Concorso dei vini rosati del Tirreno”, per il quale saranno selezionati tutti i produttori meritevoli delle regioni che si affacciano sul Mar Tirreno.

“Non poteva che essere Donnici – ha sottolineato l’Assessore al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi Rosaria Succurro – ad ospitare le strade del rosato, per la vocazione naturale del suo territorio al turismo enogastronomico o enoturismo, nelle sue diverse declinazioni, da quello sensoriale a quello emozionale. Siamo fortemente impegnati da tempo – ha aggiunto Succurro – nel tentativo di far affermare, anche fuori dei nostri confini, grazie alle enormi potenzialità del territorio, le migliori espressioni vinicole del Donnici per fare del borgo antico alle porte di Cosenza un vero e proprio borgo del gusto nel quale le eccellenze enogastronomiche che è in grado di esprimere possano trovare la loro immediata sublimazione”

Il programma de “Le strade del rosato” si presenta variamente articolato. Si parte alle ore 10,00 di sabato 27 giugno con alcune escursioni in vigna tra le cantine di Donnici. Si proseguirà nel pomeriggio, quando una giuria di esperti sommelier ed esperti dell’ISF, guidati dal Presidente nazionale Alberto Giannattasio e nella quale figura anche l’enologo e tecnico alimentare Francesco Soleti, degusterà gli oltre 30 campioni di vini rosati selezionati dalla squadra dei sommelier della Calabria, diretta dal giornalista enogastronomico Tommaso Caporale. A seguire, la cerimonia di premiazione del concorso alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni. Attesi il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, la Presidente della giunta regionale Jole Santelli e l’Assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. Sarà presente anche Pierluigi Aceti, Presidente del Movimento Turismo del vino della Calabria.

“Si tratta di un momento di riflessione e di supporto ai tanti produttori di vino che in questi mesi hanno sofferto tantissimo il dilagare del lockdown nel comparto della ricettività – ha dichiarato Tommaso Caporale. Vogliamo ripartire dal rosato, come emblema di una rinascita del settore. Il rosa come richiamo alla speranza in un contesto fortemente vocato alla viticoltura come Donnici, simbolo della Dop Terre di Cosenza e tra le più antiche denominazioni della Calabria. Lo facciamo nella serata dedicata ai borghi, quella della Notte Romantica, iniziativa dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, di cui Cosenza fa parte, tra i pochissimi capoluoghi di provincia”. La Notte romantica sarà anche quella dei ristoratori. Sarà, infatti, possibile cenare con un menu fisso promozionale in abbinamento ai vini rosati. L’evento si svilupperà nel massimo rispetto delle regole di sicurezza e distanziamento come imposto dalle normative vigenti. Per partecipare alle escursioni in vigna e alla batteria di degustazione della giuria occorre prenotarsi al 393.6287001 o via mail all’indirizzo dodicialitro@gmail.com .

In anteprima al Vinitaly Malvasia e Rosato delle Tenute Mirabelli di Malvito

VERONA – Un posto d’eccezione nel gotha del vino europeo per le Tenute Mirabelli. Sono stati infatti presentati al Vinitaly in anteprima i nuovi vini prodotti dai fratelli Mirabelli, il Bianco “greco Malvasia” e il Rosato ed è stata anche un’occasione importante per far conoscere alla platea internazionale i rossi: Cabernet, Sangiovese, Merlot e Calabrese. Un’altra tappa molto importante per le Tenute Mirabelli di Malvito.
La conferenza stampa si è tenuta nel Padiglione “Piemonte” presso lo stand Movimento turismo del vino nello spazio “Città del vino” allestito per la cinquantaduesima edizione Vinitaly.
Con i fratelli Mirabelli erano presenti il presidente nazionale “Città del vino” Federico Zambon e il responsabile calabrese Ettore Leonardo Gentile; il presidente dell’Enoteca regionale della Calabria Gennaro Convertini; Massimo Del Mestre per il “Movimento turismo del vino”; Francesco Antoniolli e Paolo Morbidoni della “Federazione nazionale Strade del vino e dei sapori”, l’enologo Fabrizio Zardini e il direttore della Cantina delle Tenute Mirabelli Vincenzo Ippolito.
Il dibattito si è svolto parlando di temi e politiche che portino ancora più sviluppo e tutela per il vino italiano e grande spazio ha avuto il panorama calabrese con la presentazione dei nuovi vini delle Tenute Mirabelli.
Dopo i saluti, i complimenti e gli incoraggiamenti dei rappresentanti delle diverse associazioni, si è entrati nel vivo del nostro territorio con il presidente dell’Enoteca regionale della Calabria Gennaro Convertini.

Tenute Mirabelli, una storia lunga oltre cento anni

«Abbiamo iniziato un percorso di implementazione dei vini del nostro territorio – spiega Convertini – Abbiamo dovuto prima migliorare il livello dei nostri vini e oli e siamo consapevoli che non possiamo competere solo con la bottiglia. Stiamo per costruire un percorso più funzionale mettendo mano alla legge regionale dell’enoteca. Abbiamo spostato l’asse sul turismo enogastronomico che è diventato concetto chiave. I produttori si stanno adeguando e l’enoteca si sta concentrando sulla formazione e su ciò che contribuisce all’animazione del territorio per portare così l’imprenditore vinicolo a migliorare le proprie performance. Bisogna che tutti insieme si lavori per costruire un forte sistema territoriale del vino con i protagonisti e con il contributo di tutti».

«Siamo nati da poco come Cantina – spiegano i fratelli Mirabelli – ma l’azienda è ultracentenaria. Abbiamo portato avanti il progetto di nostro padre Roberto: impiantare vitigni autoctoni, nazionali ed internazionali per esaltare quello che è il territorio di Malvito e della Valle dell’Esaro, ai piedi del Pollino. I nostri primi vitigni sono stati piantanti nel 1996 in maniera biologica e proprio questa è stata la lungimiranza di nostro padre. La sfida che abbiamo aggiunto è quella di coniugare il vino con il territorio. Ci siamo detti che dobbiamo comunicare al meglio la nostra storia con il nostro territorio perché Malvito è la nostra storia e noi proviamo a unire tutto questo».

Enologo Fabrizio Zardini spiega che «L’idea che ci ha condotto in questa avventura è stata quella di rivitalizzare il territorio calabrese. Confrontiamo il territorio con altri vitigni dal punto di vista tecnico e ci sono le condizioni per il confronto con vini di territori diversi. A Malvito ci sono vini internazionali ed è la dimostrazione che in questa parte di Calabria si possono esprimere grandi vini non solo autoctoni. Un territorio manifesta la sua vocazione viticola quando esprime il meglio delle potenzialità dell’uva, indipendentemente dalla sua varietà – spiega ancora Zardini – Queste terre di Calabria e il clima che le accompagna, posseggono la peculiarità di interpretare al meglio vitigni autoctoni, quali il Calabrese, nazionali, come il Sangiovese, ed internazionali, come il Merlot e il Cabernet Sauvignon. Ne nascono vini freschi ed espressivi, per molti versi sorprendenti, riproponendo in chiave attuale prodotti che si sganciano dai cliché classici dei vini del Sud d’Italia, diventando comunque messaggeri di un territorio che può e vuole esprimersi in un modo nuovo».

La conferenza stampa chiude con il direttore della Cantina delle Tenute Mirabelli Vincenzo Ippolito che ha raccontato dei nuovi vini che sono delle vere e proprie scommesse ben riuscite: il Bianco “greco Malvasia” e il Rosato.

Ospedale di Reggio, il dott. Rosato nel direttivo del Consiglio dei Sanitari

ROSATI

REGGIO CALABRIA – Turnover in seno al Consiglio dei Sanitari dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria. Ad ottenere il maggior numero di preferenze, nell’ambito della procedura di selezione svoltasi nei giorni scorsi e conclusasi con lo scrutinio finale del 29 marzo, è stato  Alessio Rosato, medico specialista presso la Divisione ospedaliera di Ecografia clinica. Un riscontro di grande prestigio, ottenuto da un giovane medico in forza al Polo ospedaliero da diversi anni. Professionalità, esperienza e serietà di elevato spessore sono state ripagate con l’attribuzione al dott. Rosato, di un ruolo di responsabilità nel Consiglio dei Sanitari dell’Ospedale della città dello Stretto. Il suddetto organismo, presieduto dal Direttore Sanitario, è un organo consultivo deputato ad esprimersi sugli aspetti di pianificazione relativi al contesto di competenza e a deliberare su atti di programmazione delle attività tecnico-sanitarie, nella fattispecie, la Relazione Sanitaria, il Piano attuativo locale e lo Statuto Aziendale. «Esprimo grande soddisfazione – ha dichiarato il dott. Rosato-per l’importante riconoscimento ottenuto. Un impegno che mi spinge ancora di più ad agire  con ferma determinazione nel solco della legalità. Ringrazio  tutti coloro che  mi hanno  sostenuto, credendo fermamente nelle mie potenzialità, capacità professionali e organizzative.

Incontro Pd al Modernissimo, Guccione: “La nostra comunità ha bisogno di lavoro, sostenibilità e diritti diffusi”

guccione grande cosenzaCOSENZA – “Con la Grande Cosenza metteremo in campo progetti e risorse per realizzare opere strategiche per restituire a Cosenza il ruolo di moderna area urbana della Calabria e del Mezzogiorno. Arriveranno 450 milioni di euro per cambiare in meglio il volto di questa città. Si tratta del più grande investimento che Cosenza ha conosciuto nella sua storia. Con la metrotranvia e il nuovo ospedale (in tutto 450 milioni di risorse pubbliche da investire) Cosenza diventerà una città più moderna ed europea. Sostenibilità, sviluppo, occupazione, miglioramento dei servizi essenziali sono parte integrante del nostro impegno politico”.

E’ quanto ha detto Carlo Guccione, intervenendo, durante l’incontro organizzato dal Pd nei locali del cinema Modernissimo a Cosenza, prima del capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato.

guccione grande cosenza 3Sono intervenuti anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, il segretario provinciale del Pd, Luigi Guglielmelli e la parlamentare che fa parte della segreteria nazionale del Pd, Stefania Covello.

“Carlo Guccione – ha sottolineato Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera – vincerà. Ma vincerà la vera sfida se avrà la capacità di coinvolgere le intelligenze e le forze democratiche di Cosenza. Carlo Guccione è una grande risorsa per questa città. Caro Carlo, tu troverai le porte sempre aperte a Roma”.

“Carlo Guccione – ha affermato Mimmo Bevacqua, consigliere regionale del Pd – rappresenterà una guida etica per la nostra città che ha bisogno della sua intelligenza politica”.

“Carlo – ha affermato Stefania Covello, parlamentare del Pd – nasce e si forma umanamente e politicamente in questa città. È stata la scelta migliore”.

guccione grande cosenza 1“Cosenza città – ha detto il segretario regionale del Pd, Luigi Guglielmelli – è indietreggiata quanto a diritti e servizi in questi ultimi cinque anni. Con Carlo Guccione cambieremo Cosenza”.

“In questa città  – ha sottolineato il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno – alcuni uomini politici hanno stretto un patto col diavolo come il Faust di Goethe. Noi dobbiamo combattere questi uomini politici e conquistare la vittoria alle elezioni comunali di Cosenza con Carlo Guccione”.

guccione1“Cosenza – ha detto Carlo Guccione – cambierà nei prossimi cinque anni. Il sistema dei trasporti accompagnerà questa crescita. Chi dice il contrario è vittima di pregiudizi ideologici. I benefici sono visibili: dai collegamenti veloci fra Unical-Rende-Cosenza e Rogliano alla possibilità di raggiungere Catanzaro in meno di un’ora. Il nuovo ospedale a Vaglio Lise, con 700 posti letto, trasformerà l’intero quartiere di via Popilia. Perché i quartieri non sono periferie nella nostra azione politica. I tempi sono maturi perché ricchezza, diritti e pari opportunità diventino patrimonio dei quartieri, delle frazioni e del centro cittadino. Con noi cresce tutta la città. Nessuno rimarrà indietro, come è successo negli ultimi cinque anni”.

“Finora sono stati favoriti – ha precisato il candidato a sindaco di Alleanza civica progressista – gli amici, attraverso consulenze e affidamenti diretti . Un bilancio veramente deludente e disastroso dell’amministrazione comunale in salsa Occhiuto. Il paradosso è che l’ex sindaco, dopo 5 anni, si presenta agli elettori con una città virtuale, proiettando video e progetti che esaltano il suo mestiere di architetto. Voltare pagina è un imperativo categorico. La Grande Cosenza è pronta per questo compito difficile ma necessario per il bene della nostra città”.