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Partenza sottotono per i saldi 2023 in Calabria. Ma Confcommercio avverte un “timido ottimismo”

CATANZARO – Partono senza grandi entusiasmi i saldi invernali in Calabria. Chi si aspettava le file fuori dai negozi è rimasto deluso, almeno per quanto riguarda la giornata odierna. Sottotono, in particolare, gli acquisti nel settore dell’abbigliamento, che stanno segnando il passo anche per le temperature miti di questi giorni che non invogliano a comprare capi invernali. Il rischio per gli operatori del settore è di restare con tanto invenduto nei negozi se il clima primaverile dovesse perdurare. Per il momento la percentuale media di sconto che viene praticata si attesta attorno al 30-40%. Il budget massimo di spesa pro capite, secondo le stime, non supera i 200 euro. L’Ufficio studi di Confcommercio Calabria ha calcolato che i calabresi spenderanno, comunque, il 10% in più rispetto allo scorso anno, con un’attenzione particolare ai capi di abbigliamento, alle scarpe ed agli accessori.

Dopo un Natale incerto a livello di consumi, complice la crisi energetica e la crescente inflazione, per i saldi si avverte un timido ottimismo legato ad una crescente fiducia verso i negozi di vicinato.

In termini di spesa l’Ufficio Studio di Confcommercio ha stimato che i cittadini calabresi spenderanno 110 € a testa negli acquisti in saldo in crescita del 10% rispetto allo scorso anno.

 

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2023    
Valore Saldi Invernali (miliardi di euro)         4,7
Numero Famiglie che Acquistano in Saldo (milioni)     15, 4
Acquisto medio a persona nei Saldi Invernali (euro)     133 (Dato nazionale)
Acquisto medio a persona nei Saldi Invernali (euro)     110 (Dato Regionale)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio e Confcommercio Calabria

 

Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori, mentre rivolgeranno minore attenzione verso articoli sportivi e prodotti di pelletteria.  

Per quel che riguarda la propensione agli acquisti, si è rilevato che la percentuale delle famiglie che aspetta gli sconti per effettuare i propri acquisti è superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi. Complice la crescente tensione economica, che per gli acquisti di Natale ha indotto ad una maggiore propensione al risparmio, i saldi continuano a rappresentare un’importante opportunità di acquisto per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità.

Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50%. Va poi aggiunto che sul volume degli acquisti incideranno anche le vendite promozionali che molte attività hanno effettuato durante il periodo natalizio.

Per il Direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada: “I saldi invernali 2023 troveranno l’apprezzamento dai consumatori, soprattutto per gli ottimi affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città. Abbigliamento, calzature, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, il nostro ufficio studi ha stimato una crescita dei saldi di oltre il 10%, che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione. Come fatto anche nel periodo natalizio – ha concluso la Direttrice Santagada – invitiamo a comprare sotto casa e a sostenere i nostri negozi di vicinato che costituiscono la struttura portante della nostra economia, che mai come in questo periodo dobbiamo sostenere per combattere la crisi”.

Infine, per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Calabria ricorda alcuni principi di base sui saldi:

  1. Cambi

La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

  1. Prova dei capi

Non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

  1. Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

  1. Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

  1. Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo f

Saldi in Calabria dal 5 gennaio: ecco le nuove regole

CATANZARO – Si comincia oggi in Sicilia e Basilicata mentre da domani, 3 gennaio in Valle d’Aosta. Giovedì 5 gennaio invece, i saldi invernali partiranno in tutte le regioni tra cui la Calabria. Come ogni anno si cercherà l’affare migliore e da uno studio di Confcommercio, saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 133 euro, per un giro di affari di 4,7 miliardi di euro. I saldi si protrarranno sino al 6 marzo 2023 ed è vietato applicare sconti e promozioni nei 15 giorni che precedono la data di partenza.

Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori però, le previsioni non sono di una spesa molto ricca in quanto solo il 24% delle famiglie approfitterà delle vendite promozionali. Rispetto allo scorso anno si prospetta una diminuzione del 13% dei nuclei familiari che acquisteranno con le vendite promozionali. Ad incidere sugli acquisti la crisi ed i rincari ma anche, il prolungato periodo di sconti legato al Black Friday. Per coloro i quali invece, sceglieranno di fare acquisti e shopping nel periodo dei saldi, è importante osservare regole e raccomandazioni per evitare incorrere in promozioni che solo all’apparenza sembrano vantaggiose.

Le nuove regole
La novità principale è che tutti i prodotti dovranno essere accompagnati dal prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. Da questa regola saranno esentati i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni nonché quelli agricoli e gli alimentari deperibili. Inoltre con le nuove regole Ue, la pratica ingannevole diventa anche la promozione di un bene, in uno stato membro, identico a un altro bene commercializzato in altri stati membri anche se molto diverso per composizione/caratteristiche.

Al via i saldi invernali in Calabria: sarà una stagione col segno meno

Cosenza – Con l’avvio del nuovo anno tornano come di consueto i saldi invernali che quest’anno, complice anche l’emergenza covid, prenderanno il via in ordine sparso con le date di avvio che variano tra le diverse città e che potrebbero ancora cambiare in considerazione delle zone rosse dei prossimi giorni.

In Calabria, come deciso dalla Giunta Regionale, i saldi hanno avuto inizio lunedì 4 gennaio e dureranno fino al 5 marzo.

Così come è stato per i consumi di Natale, le restrizioni e le chiusure legate all’emergenza covid inevitabilmente si ripercuoteranno anche sui volumi di spesa per i saldi. Come stimato dall’Ufficio Studio di Confcommercio, infatti, i cittadini calabresi spenderanno poco meno di 100 € a testa negli acquisti in saldo.

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2021

Valore Saldi Invernali (miliardi di euro)                                          4,0

Numero Famiglie che Acquistano in Saldo (milioni)                    15,7

Acquisto medio a persona nei Saldi Invernali (euro)                   111 (Dato nazionale)

Acquisto medio a persona nei Saldi Invernali (euro)                   97 (Dato Regionale)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio e Confcommercio Calabria

 

Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori, mentre rivolgeranno minore attenzione verso articoli sportivi e prodotti di pelletteria.

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi Confcommercio Calabria

Per quel che riguarda la propensione agli acquisti, si è rilevato che la percentuale delle famiglie che aspetta gli sconti per effettuare i propri acquisti è superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi. Complice anche il calo delle entrate (molti hanno dovuto fare i conti con la cassa integrazione e altri sussidi) i saldi rappresentano un’opportunità di acquisto anche se con un volume di spesa più basso rispetto agli altri anni.

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi Confcommercio Calabria

Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50%. Va poi aggiunto che sul volume degli acquisti incideranno anche le vendite promozionali che molte attività hanno effettuato durante il periodo natalizio.

Per il Direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada: “Come per i consumi di Natale, anche i saldi invernali, che per il settore moda rappresentano un momento importante, saranno all’insegna dell’austerità e dei consumi contigentati. Certo Il 2021 – prosegue – inizierà comunque con questi saldi che sono di buon auspicio, perché si tratta di un periodo d’affari importante per l’economia e soprattutto un’opportunità per i consumatori che possono acquistare i prodotti voluti e desiderati a prezzi ribassati. Al settore moda, invece, servono per incassare la liquidità, oggi più che mai necessaria per pagare tasse, dipendenti, fornitori, affitti, costi fissi e utenze, ma anche per far fronte agli investimenti necessari agli ordinativi delle nuove collezioni. Tuttavia, va detto che non rappresentano certo un momento di sviluppo perché vanno ad erodere una marginalità divenuta sempre più di sopravvivenza. E’ importante, però – conclude il Direttore Santagada – che l’Italia e la Calabria non si fermino ancora. Un nuovo lockdown, infatti, si tradurrebbe in un danno irreparabile per il settore moda e per l’economia regionale. L’invito finale che rivolgo ai consumatori è quello di acquistare nei negozi di vicinato da sempre cuore e anima delle nostre città”.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Calabria ricorda alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi:non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti:le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless
  4. Prodotti in vendita:i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo:obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
  6. Rispetto delle distanze:occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
  7. Disinfezione delle mani:obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
  8. Mascherine:obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi
  9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali:sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;
  10. Numero massimo di clienti in store:obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente