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Salone del libro: presentazione dei libri di Marcello Veneziani, Umberto Broccoli e Nicola Gratteri

TORINO – “E’ un porto franco di dibattiti e di idee, che si fa notare nell’ambito di una delle manifestazioni culturali più importanti “. E’ quanto ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri commentando gli appuntamenti che si sono svolti ieri nello stand della Regione Calabria al Salone del Libro di Torino. Si e’ cominciato con l’incontro dell’Assessore Caligiuri con gli studenti calabresi, confermando come occorra ripartire dalle scuole per avvicinare i giovani alla lettura, in linea con quanto ribadito giovedì scorso dal Ministro della Cultura Dario Franceschini in occasione dell’inaugurazione del Salone del Libro. Sono quindi seguiti altre decine di appuntamenti. Tra gli altri eventi anche la presentazione in anteprima nazionale del libro di Nicola Gratteri “Male lingue. Le parole della ‘ndrangheta” scritto insieme ad Antonio Nicaso, John Trumper e Marta Maddalon, edito da Pellegrini. Umberto Broccoli, uomo di radio da sempre, che da oggi non collabora piu con Radio Uno con le sue trasmissioni “Con parole mie” e “In Europa”,  ha voluto dedicare alla Calabria la sua presenza al Salone del Libro di Torino, commentando “Luoghi comuni”, apparso per i tipi della Rizzoli. E sempre in anteprima nazionale  Marcello Veneziani ha illustrato la sua ultima fatica:
“Anima e corpo”, pubblicata da Mondadori. Affollatissimo il pubblico che si e’ poi intrattenuto con gli autori. Nicola Gratteri ha commentato che “e’ stata un’occasione importante per presentare un libro che, con criteri rigorosi, grazie ad esperienze e competenze diverse, analizza i codici e il linguaggio della ‘ndrangheta, la cui forza sta nella capacita’ di coniugare arcaicita’ e modernità, tradizione e innovazione.”. Umberto Broccoli ha così “Ho incontrato i giovani della Calabria, ragazzi sotto i 18 anni, per parlare loro di passioni. All’inizio diffidenza poi partecipazione, domande, entusiasmo, raccontando i grandi classici della letteratura. Il che rappresenta in primo luogo le forze buone della Calabria, forze sulle quali si deve investire. In secondo luogo va superato il paradigma che il pubblico è figlio del “grande fratello”. Dobbiamo tornare alla “grande sorella” cultura, raccontandola in maniera semplice: investire in questa direzione significa dare al nostro Paese una grande possibilità di riscatto”. Marcello Veneziani ha voluto commentare ironicamente alla sua maniera la presentazione del suo libro “Anima e corpo””: “Con Pitagora la Calabria scoprì prima al mondo l’anima. Poi venne la ‘nduja”.

Presentato il libro di Antonio Lubrano edito dalla casa editrice calabrese “Ferrari”

TORINO – Il padiglione della Regione al Salone internazionale del libro di Torino apre le iniziative di sabato con un omaggio a Giuseppe Berto,  nell’anno delle celebrazioni del centenario della nascita dello scrittore nato  Mogliano Veneto ma calabrese di adozione dove visse l’ultima parte della sua vita (a Capo Vaticano)  e dove è sepolto (nel cimitero si san Nicolò di Ricadi).
Albero Sinigaglia, presidente dell’Ordine giornalisti Piemonte, ha, poi presentato il  libro del giornalista Antonio Lubrano  “L’isola delle zie”, edizioni Ferrari, definendolo  “ un giallo, un semipoliziesco di grande poesia ed umanità”.
Descrizione condivisa da Lubrano “per il semplice fatto – spiega – che la storia che racconto ha effettivamente un risvolto giallo. Il romanzo narra, infatti, la storia, ambientata nell’isola di Procida, di un amore svelato da una indagine che conduce un ragazzo di quindici anni su un presunto assassino. Il ragazzo,  sulla base di pochi e incerti indizi, si era fatto l’idea che in famiglia si nascondesse una morte misteriosa e che probabilmente protagonista e vittima dell’enigma fosse una delle numerose zia”.
La mattinata è stata caratterizzata anche della visita di molti studenti calabresi come quelli del Liceo classico di Santa Severina e quelli che hanno partecipato all’iniziativa “Rhegium Julii incontra gli studenti di Reggio Calabria con Giuseppe Caridi ed Eduardo Lamberti Castronuovo.