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La commozione di Oliverio al telefono con le famiglie delle vittime del maltempo

OLIVERIO commossoCATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, particolarmente colpito dagli eventi luttuosi che hanno investito due famiglie calabresi a seguito delle calamità naturali dei giorni scorsi, ha personalmente sentito, telefonicamente, la mamma di Pasquale Princi, il giovane venticinquenne deceduto dopo essere stato colpito da un palo della luce, e la moglie di Salvatore Comandè, l’uomo rimasto intrappolato in un canalone di scolo del torrente San Nicola. Oliverio ha espresso loro la sua vicinanza e quella dell’istituzione regionale. Il presidente, nei prossimi giorni, si recherà a Taurianova ed a San Roberto – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – per fare visita alle famiglie colpite.

Intanto la giunta regionale ha deliberato di richiedere al Governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza per gli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologici che hanno colpito il territorio calabrese nei giorni scorsi.

Taurianova, recuperato il corpo dell’uomo investito da un torrente

img1024-700_dettaglio2_Maltempo-pioggia-autostradaTAURIANOVA – E’ stato ritrovato il corpo senza vita di Salvatore Comandé, l’uomo di 43 anni che ieri, mentre era alla guida della sua fiat Panda, è stato investito a Taurianova, dalle acque del torrente San Nicola, ingrossato a causa delle forti piogge delle ultime ore. A bordo del veicolo vi era anche la figlia diciassettenne. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’auto si è improvvisamente trovata impantanata nell’acqua che aveva invaso la carreggiata. A stento, anche grazie all’aiuto di alcuni passanti, l’uomo ha tratto in salvo la figlia facendola passare attraverso il portellone del portabagagli. Poi però, era stato inghiottito dal torrente e dal fango insieme alla vettura. Per tutta la notte le ricerche sono proseguite invano, condotte da carabinieri, vigili del fuoco, volontari e personale della protezione civile. Questa mattina la macabra scoperta, con il ritrovamento del corpo dell’uomo senza vita, individuato tra alcuni canneti, lungo l’argine del torrente, a circa trecento metri dal luogo in cui era stato travolto dalla piena.