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Libro fotografico per ricordare le radici di Crosia

CROSIA (CS) – Domenica, 8 Febbraio 2015, dalle ore 17.30 alle ore 19.00 presso la sede della Delegazione Municipale di Mirto-Crosia sarà presentato il libro fotografico “Mirto. Scatti nella memoria. Identità, tradizioni e storia sociale attraverso la fotografia”: una rassegna di immagini dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, con qualche eccezionale reperto precedente agli anni Quaranta, interamente dedicato alla cittadina e alla sua storia. Il progetto nasce da un’idea di Bruno Alvaro membro dell’Associazione S@cial, presieduta da Pierpaolo Cetera – in partnership con l’Amministrazione Comunale-Assessorato alla Cultura – con la missione di comprendere e valorizzare i fenomeni socio-culturali ed economici che hanno consentito lo sviluppo della marina di Mirto, della sua vocazione economica e turistica e della sua interazione con le comunità vicine che hanno contribuito, attraverso l’emigrazione interna, alla formazione della eterogenea “società mirtese”.

Per una raccolta più estesa possibile delle fotografie, coinvolgendo così le diverse famiglie, imprese, enti e quant’altri che hanno contribuito allo sviluppo della frazione del Comune di Crosia, i cittadini che non sono stati coinvolti dall’attività di ricerca, e che sono in possesso di fotografie datate che riguardano la cittadina, potranno partecipare per rilasciare il proprio contributo. L’associazione provvederà alla scannerizzazione del materiale fotografico e alla raccolta delle relative informazioni, con l’impegno di citare gli autori o le persone rappresentate.

Queste le dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura Graziella Guido: “Questo progetto –  si inserisce in quel solco di promozione e valorizzazione dell’identità che questa cittadina ancora non avverte in maniera intensa. Quella identità che affonda le radici nel passato e che deve essere la linea guida nella costruzione del presente. Ritengo che sia un esperimento di grande interesse per la nostra storia locale. Siamo consapevoli di poter contribuire, seppur in un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, alla ricostruzione di un’identità comune, anche attraverso le vicende relative al recente passato. “