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Domani lo scontro diretto tra De Seta ed Alessano, senza Idi di Marzo a segnare la storia

COSENZA – Le Idi di Marzo cosentine sono colme di bancarelle per la fiera di San Giuseppe e ritmate dall’assordante traffico dei venditori ambulanti e delle macchine. Trovare un parcheggio è un atto stoico, anche perché l’inizio della fiera coincide con l’aumento dei divieti di sosta. Il trambusto cittadino, però, non si scioglie sullo scontro diretto pallavolistico tra la De Seta e l’Aurispa Alessano. La colpa di aver trascurato questo sport e questa squadra è anche dell’impianto mediatico della società cosentina di volley, che non pubblicizza e non invita i concittadini al “Pala Ferraro”. Gli unici uomini dei media che seguono le partite e gli umori della De Seta sono due: l’avvocato e addetto stampa Pasquale Marzocchi e il fotografo Andrea Rosito. Senza di loro, il nome della squadra cosentina verrebbe ingiustamente confuso con uno scioglilingua.

Nonostante le distrazioni consumistiche, la squadra di Coach Marano domani giocherà uno scontro diretto contro l’Aurispa Alessano, in testa al girone. In settimana,la squadra bruzia  ha potuto confrontarsi con la Tonno Callipo di Vibo Valentia e guardarsi dentro e fuori. L’allenamento/partita ha inculcato ai lupi cosentini ancora più passione verso lo sport e gli illustri scenari dell’agonismo. Affrontare una squadra tecnicamente più forte, non può che farti capire i colpi da migliorare e quanto sia amorevole innalzare il proprio livello. E’ Uno specchio  dove osservare cosa sei diventato e cosa potresti diventare.

Ma in Puglia, domani, l’Aurispa Alessano tenterà  di infrangere la bellezza cosentina, di allungare sulle inseguitrici e di vendicare la rumorosa sconfitta dell’andata. Il tecnico dei salentini Medico spronerà Roberti, Battilotti, Mazza e compagnia sonante, affinché ricordino ai cosentini che la porta per l’accesso diretto alla A2 ha profumi pugliesi. Il tenente Kojak in tuta Fabrizio Marano invece, ha chiesto ai suoi di andarsi a riconquistare il primato. Due squadre di categoria superiore si batteranno, due attacchi maestosi (1221 i punti fatti dai salentini contro i 1128 dei cosentini) scazzotteranno fino a quando uno dei due non sfiancherà l’altro. Nessun senatore ucciderà Giulio Cesare. Ci sarà solo una partita di volley e potrebbe vincere chi ha la migliore confidenza con la buona ricezione. Perché le grandi squadre, come le grandi case, si costruiscono dalle fondamenta.

Francesco Cerminara