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Le nuove dinamiche del mercato immobiliare dopo l’avvento del Coronavirus

L’avvento del Coronavirus ha stravolto le abitudini degli italiani, cambiando profondamente anche alcuni settori trainanti dell’economia, come quello immobiliare.

Nella prima parte della pandemia, complice anche il lockdown, si è registrato un calo piuttosto evidente delle vendite, pari al 21%.

Il dato non sorprende per due motivi: l’impossibilità di recarsi fisicamente sul posto per valutare una casa e l’incertezza economica che frenava ogni trattativa.

Dopo la fine del lockdown però il settore del real estate è ripartito alla grande, dimostrando una grandissima capacità di adattamento e di resilienza.

Naturalmente molte cose sono cambiate, a partire dalla tipologia di domanda degli italiani. Prima c’era una grande richiesta di bilocali, una soluzione più economica ma anche più piccola.

Dopo il lockdown invece i trilocali sono diventati le tipologie di appartamenti più richiesti. Il periodo di quarantena ha imposto alle famiglie di stare chiuse tra le quattro mura domestiche, situazione che ha evidenziato i limiti di spazio delle abitazioni piccole.

In previsione di ulteriori chiusure nei prossimi mesi, eventualità da non escludere in caso di nuove probabili ondate di contagio, gli italiani preferiscono abitare in una casa più grande e spaziosa.

Il comfort è diventato un fattore chiave per le famiglie al momento dell’acquisto di un nuovo appartamento. Sta crescendo anche la domanda per immobili siti nelle periferie delle grandi città, in particolare Verona, Firenze e Milano. Qui i collegamenti tra centro e periferie sono eccellenti, quindi acquistare una casa nell’hinterland conviene, poiché i costi sono più contenuti.

I dati hanno evidenziato un notevole interesse da parte degli acquirenti nei confronti delle case vacanza, che hanno fatto registrare una crescita sorprendente, in relazione agli ultimi anni.

Un altro dato che risalta subito agli occhi è la diminuzione dei tempi d’acquisto. Le trattative nelle grandi città si attestano a 112 giorni, mentre nei capoluoghi di provincia a 149 giorni. Da registrare anche il calo dei prezzi, che invece erano in costante salita dal secondo trimestre del 2017.

Chi desidera acquistare una casa, farebbe quindi bene a sfruttare questa fortunata congiunzione determinata dal Covid-19, trasformato da crisi in opportunità dal settore immobiliare.

Per approfittare delle migliori offerte nella propria città è opportuno rivolgersi ad esperti del settore, tra cui spicca Dove.it, agenzia immobiliare che opera su tutto il territorio italiano. Sul sito è presente un form da compilare per ottenere una stima immobile precisa ed affidabile, così da farsi un’idea sul valore reale di un appartamento.

La valutazione di una casa è particolarmente importante, soprattutto considerando che i prezzi variano sensibilmente in base a determinati fattori, come regione, città o quartiere.

Dove.it agisce come agenzia territoriale e fornisce un valido supporto durante le fasi di ricerca ed acquisto dell’immobile. L’agenzia vanta infatti una rete di agenti su tutto il territorio nazionale, in grado di proporre le offerte più vantaggiose ed economiche nell’area geografica desiderata.

 

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In Calabria affitti in aumento del 6,73%, Crotone provincia più cara

CATANZARO – Secondo il sito Immobiliare.it aumentano del 6,73% su base annua gli affitti per gli immobili residenziali in Calabria. Imobiliare.it segnala una richiesta pari a 5 euro per metro quadro al mese a fronte dei 4,69 euro dello stesso mese dell’anno scorso. Il trend in salita riguarda tutte le province tranne Reggio, che con 4,31 euro è la provincia meno cara e registra una riduzione dell’1,92%.settore immobiliare

La provincia più cara è Crotone (5,77 euro), seguono Cosenza (5,58), Vibo (4,70) e Catanzaro (4,36).

Agenti e mediatori: siglato importante protocollo d’intesa

REGGIO CALABRIA – E’ stato siglato un importante protocollo d’intesa tra ANAMA, Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari di CONFESERCENTI, e la Fondazione Enasarco.

L’attività di mediazione ha subito un grosso restyling nel corso degli ultimi anni, tanto che all’interno delle società che se ne occupano, sono sorte figure professionali nuove, che si occupano della struttura dell’agenzia e del management.

Finalmente le agenzie immobiliari strutturate potranno, grazie anche all’accordo sottoscritto, assumere rapporti con collaboratori e coadiuvanti senza dover fare “i salti mortali” o inventarsi rapporti di lavoro fantasiosi. Oggi chi è agente immobiliare iscritto ed abilitato in Camera di Commercio sarà inquadrato con l’INPS e regolato dalle norme codicistiche (art. 1754 e seguenti) e dalla legge 39 del 1989 come prima. Per coloro, invece, che svolgono attivita’ accessoria alla mediazione o limitata ad alcune specifiche funzioni non vi sarà più lo spauracchio dell’ispezione ENASARCO, con conseguenze economiche disastrose , ma il riconoscimento di una funzione che viene equiparata alla figura di un agente e rappresentante di commercio.

Basta ipocrisie o finti rapporti di collaborazione: chi non è abilitato non può svolgere la funzione di mediatore ma può coadiuvare il titolare nelle fasi accessorie e di sostegno all’intermediazione e quindi al “core business” dell’azienda.

I clienti acquirenti dovranno sempre avere a che fare con il titolare se vogliono concludere affari, ma potranno farsi aiutare e affiancare anche da soggetti che preparano il campo al business.

Grazie all’importante accordo, sarà possibile formalizzare con un contratto di agenzia la posizione dei collaboratori non abilitati, già in forza all’agenzia e dei nuovi collaboratori, attraverso la loro iscrizione ad Enasarco e previa contestuale iscrizione in Camera di Commercio, nelle apposite sezioni del REA e del registro imprese riservate agli agenti e rappresentanti di commercio. La decorrenza contributiva partirà solo dal giorno di effettiva iscrizione e non comporterà conseguenze per i periodi pregressi. La riconduzione dei rapporti in argomento sotto la forma del rapporto agenziale, con l’iscrizione in CCIAA, comporterà l’esclusione nei confronti dei soggetti in questione dell’applicazione della legge Fornero, con riferimento alle restrizioni imposte in materia di partite Iva, nonché la possibilità di regolamentare i rapporti con i collaboratori appena avviati al lavoro, in attesa del conseguimento della necessaria abilitazione all’esercizio dell’attività di mediazione.

CONFESERCENTI ed ANAMA, con i propri uffici, sono al servizio delle agenzie che avranno bisogno di ulteriori informazioni e chiarimenti ed hanno predisposto, a conferma della posizione regolare di ogni agenzia, una vetrofania per comunicare ai clienti ed agli ispettori ENASARCO: qui siamo in REGOLA!.

 

Affitti convenienti per l’estate in Calabria

CATANZARO – La Calabria propone alcune tra le opzioni più convenienti per questa estate per chi sceglie di affittare una casa. Le località più care invece in Campania e Toscana.

E’ quanto emerge da un’analisi del motore di ricerca Tripadvisor sulla media dei costi per una settimana di affitto nel periodo dal 1 luglio al 31 agosto. La media dei prezzi di affitto per una settimana in Calabria varia da 644 euro (1 camera), a 670 (2 camere), 798 (3 camere) e 912 (4 camere).

Calo delle compravendite immobiliari residenziali

CATANZARO – 12.450 sono state le compravendite immobiliari nel settore residenziale realizzate in Calabria nel 2012, 3.153 in meno rispetto al 2011 quando erano state 15.603. E’ quanto emerge dai dati sui volumi di compravendita diffusi dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio. La flessione piu’ consistente e’ stata registrata nel quarto trimestre con 3.164 compravendite (721 nei capoluoghi di provincia) contro le 4.377 dell’ultimo trimestre 2011.