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Miss Italia, le emozioni delle reginette calabresi Annalisa e Myriam

COSENZA – Qualcuno in un film ha detto che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. Proprio quello che è successo a Carolina Stramare, 20 anni, in gara con il numero 3, vincitrice del concorso Miss Italia 2019. Nella finale di Jesolo la lombarda era stata esclusa nelle precedenti fasi della votazione, poi ripescata però dalla giuria delle “Miss storiche”. È stata la prima volta che il concorso di bellezza ha visto la scelta della vincitrice esclusivamente con il televoto. La ventenne di Vigevano (PV) è stata eletta con il 36% delle preferenze, nel corso della trasmissione condotta da Alessandro Greco, che non solo è arrivata al suo ottantesimo anno, ma che finalmente dopo sei anni è tornata ad essere in diretta su Rai 1.annalisa a myriam a venezia
Tra le ottanta Miss in gara si sono distinte le nostre due calabresi Annalisa Alfieri Miss Calabria di Cosenza e Myriam Melluso Miss eleganza di Reggio Calabria (nella foto qui a destra della pagina). La Miss Calabria è arrivata nelle prime venti mentre la Miss Eleganza nelle prime dieci. In particolare Myriam 20enne di Reggio Calabria alla fine della kermesse ha portato a casa con grande soddisfazione non solo la fascia nazionale di Miss Linkem ma anche quella di Miss Italia Social 2019 e infine, durante la diretta su Rai 1, la giornalista Silvana Giacobini le ha consegnato lo storico titolo nazionale di Miss Eleganza 2019.
domiziana cappaNel corso della diretta condotta da Alessandro Greco da Jesolo, sul palco di Miss Italia ha, inoltre, fatto ingresso Domiziana Cappa, Miss Sport Calabria, selezionata come riserva (nella foto qui a sinistra della pagina).
Nonostante la crotonese, numero 81, non abbia gareggiato, ha comunque avuto modo di mostrarsi al pubblico in tutta la sua bellezza. Diversi i complimenti che le sono stati rivolti, in particolare dalla presentatrice Caterina Balivo, presente nella giuria speciale della manifestazione.
Annalisa Alfieri e carlifashionagencyLinda Suriano e Carmelo Ambrogio della Carlifashionagency, esclusivisti regionali della kermesse, oltre a complimentarsi con la neo Miss Italia, Carolina Stramare, hanno dichiarato: «Ottenere tre fasce nazionali e che le nostre ragazze siano rispettivamente arrivate nella rosa delle prime venti e delle prime dieci è sicuramente un ottimo risultato. Siamo certi – concludono – che per Annalisa Alfieri, Myriam Melluso e Domiziana Cappa Miss Italia rappresenti solo il primo traguardo di un futuro ricco di soddisfazioni, nella vita e nel mondo dello spettacolo.»
A distanza di qualche giorno dalla kermesse, Ottoetrenta ha intervistato le due reginette calabresi per farsi raccontare la loro esperienza e le emozioni vissute.
Miss ItaliiaFai un piccolo resoconto dell’esperienza da poco terminata.
Annalisa: «Quella di Miss Italia è senza dubbio un’esperienza forte, che mette a dura prova sia il fisico sia la mente. Si richiede continua concentrazione, per non contare lo sforzo fisico nel cercare di apparire sempre al meglio e perfette. Una Miss, del resto, deve essere impeccabile in ogni momento della giornata.»
Myriam:«Un’esperienza irripetibile, intensa e vera. Senza nessun filtro! Miss Italia ti da l’opportunità di inseguire i tuoi sogni e di conoscere ed imparare da professionisti. Ogni attimo è prezioso! Una vera e propria scuola, dove ognuna di noi si affacciava ad orari e tempi dello spettacolo del tutto nuovi. Sicuramente un esperienza faticosa di cui ne è valsa la pena!»

Il momento più bello di Miss Italia?
A: «Il momento più bello è stato quando ho veramente realizzato di essere finita tra le venti più belle d’Italia e ad un passo dalla rose delle dieci ragazze che avrebbero gareggiato per la corona. Davvero non ci potevo credere!»
M:«Il momento in cui prima di salire sul palco, riguardando sul grande schermo le clip che riassumevano il nostro percorso a Miss Italia, siamo scoppiate in lacrime pensando che essere li significava avercela fatta.»

Come hai vissuto la settimana delle selezioni e com’è stato il rapporto con le altre miss?
A: «Ho avuto modo di passare il tempo con molte ragazze, soprattutto Miss regionali come me, e abbiamo subito stretto amicizia. Anche loro, al mio pari, non riuscivano a credere di essere arrivate fino a quel punto. Con altre ragazze, invece, non sono riuscita a trovare un punto di incontro a causa della loro eccessiva competitività. Ho conosciuto delle ragazze del nord con il Cuore del sud e molte ragazze che erano lì solo ed esclusivamente per vincere e superare le altre.»
M:«Per quanto mi riguarda con la maggior parte delle ragazze ero affiatata e mi sono divertita tantissimo, con altre invece il rapporto mi sembrava essere solido e stabile ma dopo le prefinali non ci siamo più sentite. Evidentemente non siamo riuscite ad entrare in sintonia.»

Storicamente ci si ricorderà di voi perchè siete le miss che dopo anni sono tornate in Rai. Cosa ne pensi e come hai vissuto il palco?
A:«L’esperienza è stata sicuramente forte e mi ha fatto crescere, salire su un palco di quelle dimensioni con un’organizzazione così esperta è stata un’emozione unica. Rivedermi in televisione ancora di più.»
M:«In verità devo dire che mi sono proprio divertita, ero molto serena anche perché esattamente tre ore prima mi era stato conferito il titolo di Miss Social! Un titolo che desideravo con tutto il cuore perché credo rispecchi a pieno me stessa. Perciò sono salita sul palco con la stessa grinta di sempre, divertendomi. A dirla tutta ero cosi tranquilla che infatti non mi aspettavo il terzo titolo di miss eleganza, mi ha veramente stupito! Felice anche di questo titolo con cui si ricorda storicamente Sophia Loren!»

Cosa ti aspetti adesso?
A: «Ora mi aspetto che qualcuno mi dia la possibilità di dimostrare quanto valgo. Spero di riuscire a lavorare nel mondo dello spettacolo e a piccoli passi farmi strada per realizzare le mie aspirazioni.»
M:«Mi aspetto un anno ricco di novità e progetti! Inizierò a lavorare con professionisti del settore digital, una grande opportunità di imparare un nuovo mestiere che mi è stata offerta da Miss Italia.»

Myriam Melluso fascia socialInfine una domanda solo per te Myriam, che avevi espresso il desiderio di lavorare nel mondo dei nuovi media e che ti è stato concesso grazie all’assegnazione della fascia di Miss Social. Con che responsabilità ti approcci a questo mondo da te tanto sognato e non hai paura che si rischi di finire troppo sovraesposti in tutta questa fluidità digitale?
«I social non mi fanno alcuna paura. Credo nell’uso responsabile dei social e nella loro ottima riuscita nel veicolare messaggi e informazioni nel minor tempo possibile. Non ho paura di mostrarmi per quella che sono perché come dice sempre Giulia Salemi: «La verità ripaga sempre». Spero di continuare ad emozionare ancora chi mi legge e non solo, voglio mostrare il mio lato un po’ pazzerello e simpatico. Spero di montare dei piccoli video prestissimo!! Nel frattempo seguitemi sui miei canali Instagram: of_mairym Facebook: myriam melluso

Francesco Farina

“È stato il vento-Artisti per Riace”, mobilitazione nazionale a sostegno di Lucano

ROMA – Alcuni artisti sui loro profili social stanno condividendo il post “È stato il vento”, un’iniziativa nata spontaneamente e condivisa da tanti per sostenere il modello di integrazione messo in atto dalla cittadina di Riace negli ultimi anni. Afterhours, Brunori SAS, Levante, Giuliano Sangiorgi, Max Gazzè, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Vasco Brondi, Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri, Manuel Agnelli, Negrita, Niccolò Fabi, Piero Pelù, Subsonica, Thegiornalisti, Samuele Bersani, Roy Paci, Bandabardò, Diodato, Luca Barbarossa, Roberto Vecchioni, sono alcuni dei firmatari del manifesto “È stato il vento – Artisti per Riace”, che in poche ore ha registrato oltre 1000 sottoscrizioni, come si legge sull’account Instagram ufficiale.

Il nome dell’iniziativa, spiega il sito dedicato (www.artistixriace.it) online da sabato mattina, prende il nome da una “frase che Mimmo Lucano ha pronunciato quando nel 1998 la prima imbarcazione carica di curdi è approdata sulle coste di Riace”.

Incontro AMI, internet e social media. Come influenzano i rapporti familiari?

COSENZA – Oggi, internet e i social sono diventati gli strumenti attraverso i quali avviene la violazione del dovere di fedeltà, che rappresenta uno dei principali doveri derivanti dal vincolo matrimoniale.

L’impatto del web e dei nuovi media, come i social network nelle relazioni di famiglia, sarà il tema principale del nuovo evento info-formativo dell’associazione degli Avvocati Matrimonialisti ItalianiSezione Distrettuale Catanzaro-Cosenza, che si svolgerà presso il Palazzo di Giustizia di Cosenza il prossimo venerdì 5 aprile 2019, a partire dalleore 15.30.

“I linguaggi dei social network e l’influenza del mondo virtuale nei rapporti familiari e sociali: aspetti legali, sociali e psicologici” è il titolo del convegno a cui interverranno: il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Vittorio Gallucci; la presidente dell’AMI Sezione Distrettuale di Catanzaro-Cosenza, Margherita Corriere; lo psicologo e psicoterapeuta Marco Pingitore; la sociologa Debora Cilio; la segretaria del distretto AMI di Catanzaro,Brunella Tassone.

A concludere i lavori, moderati dalla giornalista Giulia Fresca, sarà lo scrittore e giornalista Attilio Sabato che, in occasione del convegno, presenterà la sua ultima opera “Facce da Facebook”.

L’evento è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Cosenza e la partecipazione dà diritto a n. 3 crediti formativi per gli avvocati. L’ingresso è libero e gratuito.

In una nota di presentazione del convegno, l’avvocato Margherita Corriere, nell’anticipare alcuni degli elementi di approfondimento del tema, mette in evidenza come la giurisprudenza di legittimità indica «come una relazione instaurata da uno dei coniugi sul web non è elemento sufficiente per addebitare a questi la fine del matrimonio, qualora manchi la prova che la storia virtuale sia stata la causa del fallimento del matrimonio». 

Ovviamente, nell’ipotesi di relazione virtuale non può comunque “escludersi la possibilità che siffatto legame sentimentale abbia leso i diritti fondamentali dell’altro coniuge quali la salute e l’onore“. Una problematica ancora più grave risulta essere, invece, quella connessa all’uso inappropriato della rete da parte dei minori, in particolare se si parla di cyberbullismo, che è una grave forma di aggressione realizzata attraverso l’uso delle rete telematica e principalmente per mezzo di internet. Purtroppo, quello che emerge rispetto a questa devianza è che le condotte aggressive e le molestie poste in essere da un minore attraverso i mezzi offerti della moderna tecnologia denotano una scarsa vigilanza da parte dei genitori.

L’incontro dell’AMI vuole proprio mettere in risalto come sia fondamentale un’idonea educazione alle nuove tecnologie da parte delle nuove generazioni, che devono tenere nel dovuto conto certi principi che prima di essere giuridici sono etici, tra cui il dovere di rispettare i propri simili, di attenzionare il diverso, di tutelare i diritti all’immagine e alla privacy delle persone che ci vivono attorno.

La crisi del nucleo familiare costituisce sicuramente un evento negativo per i figli, specie in tenera età, non avendo questi ultimi raggiunto quella maturità idonea a fornire loro gli strumenti per affrontare tale situazione. Oggi si valuta la possibilità per le moderne tecnologie di contribuire a valorizzare le relazioni familiari tra il minore e il genitore non più convivente con lui. Diverse sentenze, per cercare di avvicinare il genitore non convivente alla prole, hanno stabilito che il padre possa coltivare il rapporto relazionale con i propri figli anche mediante l’utilizzo di webcam. Certamente, il diritto di visita online e il collegamento per via telematica non potranno mai sostituire la presenza fisica del genitore, ma costituisce una modalità attraverso la quale è possibile dare attuazione al diritto del minore di mantenere in maniera più ampia, a seguito della crisi familiare, rapporti continuativi e significativi con il genitore non collocatario. Infatti, la comunicazione attraverso la rete telematica costituisce senz’altro uno strumento di supporto per il mantenimento del legame affettivo-relazionale tra il genitore e il figlio, ma sicuramente non è ammissibile la sostituzione del rapporto virtuale agli incontri periodici tra genitore e figlio, che sono invece essenziali per potersi relazionare in maniera autentica. Si auspica che dalle tante connessioni virtuali in cui oggi si relaziona la famiglia e la società si realizzino delle relazioni interpersonali nella concretezza della quotidianità che sfocino in una nuova società più ricca di autentici rapporti umani, nei quali vengano privilegiati la solidarietà, la collaborazione e il rispetto per gli altri.

Foto in evidenza inviata da Ami unitamente al comunicato

 

Educazione alla rete. Da Oppido l’idea dell’esame di coscienza digitale

Oppido Mamertina (RC) – Un esame di coscienza digitale per vivere insieme  questo Tempo di Quaresima e riflettere sull’uso dei social, ormai parte della quotidianità che può riceverne beneficio o danno. E’ la proposta di S. Ecc. Mons. Francesco Milito.

 Un percorso quaresimale per analizzare i comportamenti su web e social e capire come essere più responsabili delle proprie azioni digitali, lì in quella rete sempre più spesso colma di insulti, odio, razzismo e fake news.

“Mi capita di citare il Vangelo durante le conversazioni in rete su temi importanti? il mio profilo social corrisponde alla mia personalità o è solo una proiezione di essa? Il tempo che passo sui social lo definisco tempo speso bene?”
Sono solo alcune delle domande del percorso che si riassume nell’hastag #esamedicoscienzadigitale. La proposta consiste infatti nell’offrire, il venerdì di ogni settimana, due aspetti legati all’ambiente digitale partendo da una riflessione introduttiva, seguita da alcune domande che possono aiutare ad un serio esame di coscienza, oggetto nel Sacramento della Riconciliazione, perché tutto ciò che si fa in rete è tangibile.
«Siamo nell’era dei social – scrive S. Ecc. Mons. Francesco Milito – questo progresso ha fatto credere di potere operare con la comunicazione in piena libertà e indipendenza senza controlli, con un esprimersi immediato e perciò spesso non meditato, impulsivo e per ciò talora offensivo e impreciso: un diritto esercitato arbitrariamente saltando i doveri del rispetto dell’altro. Libertà non sempre unita alla responsabilità. I risultati? Incommensurabili per un mondo più umano e vicino, o sempre più lontano dal senso religioso della vita».

Fonti e deontologia giornalistica nell’era delle fake news, dibattito all’Unical con Carlo Verna

RENDE (CS) – Una vera e propria lezione di etica morale e professionale quella messa in atto nell’Aula Magna dell’Università della Calabria lo scorso 31 maggio. Il convegno Giornalismo e deontologia nel rapporto con le fonti ha dato spazio e modo per una riesamina molto critica nei confronti del giornalismo odierno. I relatori, Rocco Valenti direttore del Quotidiano del Sud, Ezio De Domenico responsabile dell’ANSA calabrese, Arcangelo Badolati per la Gazzetta del Sud e Attilio Sabato, direttore di Ten, guidati da Carlo Verna, non hanno risparmiato parole di forte critica nei confronti di molti dei loro colleghi.

Il fascino perverso delle fake news

Nell’era delle fake news infatti, non è più un mistero che sono in molti ormai a subire il fascino della notorietà data dallo scoop, a discapito della verità. Al banco d’accusa, anche il mondo del web e dei social, amplificatori del fenomeno che sta delegittimando il ruolo del giornalista. Appassionato e sentito l’intervento del presidente dell’Ordine che oltre a rimarcare la gravità della situazione, punta il dito anche contro la politica. Secondo Verna la normativa, ormai risalente al lontano 1963, dovrebbe essere riformata con punizioni adeguate per i trasgressori, al fine di tutelare chi ha fatto di questa professione una ragione di vita e la svolge ancora con serietà.

Prediligere la correttezza della notizia alla rapidità di pubblicazione

Un intervento significativo è stato quello di Carlo Verna che ha parlato delle presunte facilitazioni portate dalla tecnologia al giornalista. Afferma che «scrivere e pubblicare consistono nello stesso gesto». Si è discusso soprattutto sul tema delle fonti e su quello dei giornalisti improvvisati. Questi, infatti, portano spesso delle fake news, per evitare ciò, c’è bisogno che, il rapporto con la fonte venga coltivato. Le notizie false possono essere di vari tipi: inconsapevoli, causate da un leggero approccio con la fonte, notizie verosimili fatte passare come vere. Insomma da quelle più lievi a quelle più gravi. Soprattutto di fonti ha parlato Ezio De Domenico «la notizia» dice «deve essere esatta, prediligendo l’esattezza alla velocità». Bisogna distinguere tra le fonti attendibili e quelle meno. Per lui la politica sfrutta i giornalisti. Mentre a questo proposito, Verna definisce: «l’informazione l’ossigeno della democrazia».

Giornalista mediatore tra la fonte e il pubblico

La cura a questo male sembrerebbe essere la preparazione, secondo Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine regionale e organizzatore dell’evento. Una formazione accurata infatti sembrerebbe la miglior difesa contro la fascinazione che le fonti possono esercitare. Da parte di tutti poi, un pensiero solidale, ai giovani che quotidianamente vengono sfruttati nelle redazioni senza retribuzione e senza possibilità di emergere. «Il giornalista convalida la notizia. È un mediatore tra la fonte e il pubblico» ha affermato poi Verna in un’intervista. Dichiarazione che risuona come un monito per coloro che vorrebbero affacciarsi alla carriera da professionista, ma soprattutto da promemoria a chi professionista lo è già.

Domenico Paonessa – Maria Assunta Scalzi

Comunicazione e social, a Milano la 6ª edizione del #SMMDay. Ottoetrenta presente!

MILANO – Il web e i social network hanno rivoluzionato il giornalismo e i suoi tempi. Viviamo in un’epoca profondamente digitale in cui i social media sono diventati attori importanti nel mondo della comunicazione e dell‘ informazione , scandendo in maniera diversa la giornata di direttori, giornalisti e lettori. 

A Milano la sesta edizione del #SMMdayIT, l’evento B2B sul Social Media Marketing

Per comprendere al meglio la rivoluzione digitale del web, a Milano si svolgerà dal 17 al 19 maggio, presso la sede del MiCo a FieraMilanoCity, il Social Media Marketing + Digital Communication Days, l’evento più importante in Italia sui temi del Social Media e Digital.
Il meeting quest’anno si svilupperà su tre giorni per un totale di 24 ore di interventi, 40 relatori su case histories di grande rilevanza nell’ambito della Social Media & Digital Communication.
Contributi verticali su temi-chiave dei social e del digital quest’anno, con focus particolare sui tools più importanti per presentare il proprio brand e per creare relazioni ed interazioni social&digital. Attenzione particolare sarà riservata anche ai video ed ai live streaming.

Considerato punto di riferimento esclusivamente B2B sui temi del social media marketing e della digital communication per aziende, professionisti, associazioni e Pubbliche Amministrazioni, il Social Media Marketing Day si terrà in concomitanza ed in collaborazione con Technology Hub, l’evento professionale delle tecnologie innovative.

Il fondatore Andrea Albanese presenta l’evento #SMMDay

«Sui social network non basta semplicemente ‘esserci’, ma serve esserci in modo intelligente individuando quali sono gli obiettivi da raggiungere – spiega Andrea Albanese, organizzatore e fra i massimi esperti di social media in Italia -. #SMMdayIT è un momento formativo oltre che di confronto diretto in ambito business. I social sono una vetrina per un brand o un’azienda che crea dialogo e relazione con i propri clienti e potenziali tali. Ogni singolo utente social ha un potere dato dal fatto che può interagire con il brand ed avere una audience, cosa che non era mai successa nella storia».

Autorevole il parterre dei relatori

Ampio il panorama degli ospiti che si alterneranno sul palco e che avranno a disposizione 20 minuti per il loro intervento, seguiti da 10 minuti di interazione con il pubblico.
Spazio alle aziende con Fabio Guadagnini – Chief Communication Officer dell’ AC Milan, Andrea La Corte – Digital Communication Manager Alitalia, Mariano Tredicini – Head of Digital Communication TIM, Massimiliano Cusimano – Digital Communication Manager Bticino.
Il mondo dei social in chiave ironica sarà approfondito da Marco de Crescenzio – fondatore de Il Milanese Imbruttito, mentre il rapporto con le istituzioni sarà oggetto dell’intervento di Christian Tosolin, Social Media Manager del Comune di Trieste.
Focus sul Wine Business grazie ai contributi di Massimiliano Apollonio, amministratore unico di Apollonio Vini e Marcello Laugelli di Omnicom Public Relations Group Italia.
Vincent Russo, social media manager de Il Fatto Quotidiano per la parte relativa all’informazione editoriale si affianca a Luigi Contu, direttore dell’Agenzia ANSA e Francesco Piccinini, direttore responsabile di Fanpage.it.

Qui il promo dell’evento:

https://www.facebook.com/AndreaAlbaneseOfficialPage/videos/589716048062376/

Ottoetrenta.it seguirà l’evento 

Come già due anni fa, la redazione di Ottoetrenta.it sarà a Milano nei giorni dell’evento, per raccontarvi con contributi ed immagini esclusive il #SMMDay 2018.

#SMMDay

Corigliano Calabro, la Polizia di Stato e il progetto Una vita da Social

CORIGLIANO – Oggi Corigliano Calabro ha ospitato il progetto della Polizia di Stato Una vita da social. Il Questore Liguori, intervenuto alla manifestazione, nel suo discorso introdotto dalla Professoressa Cinzia D’Amico Preside dell’Istituto Scolastico ospitante l’evento, ha cercato di far comprendere agli studenti come il web non debba tradursi in una riduzione del senso d’intimità che la frequentazione vis à vis produce.

Secondo il questore, infatti,  il dialogo e la conoscenza tramite lo schermo riducono drasticamente le barriere e vengono immediatamente superati i vari gradi di approccio interpersonale che tuttavia non devono essere confusi con i reali sentimenti.

L’iniziativa itinerante della Polizia di Stato che si avvale di veicolo, un “truck attrezzato”, è diretta ai giovani, i maggiori fruitori della rete, che vengono informati  sui pericoli che la rete nasconde.

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La manifestazione è stata organizzata dalla Questura di Cosenza e curata dall’Ufficio relazioni Esterne e Cerimoniale della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dal Servizio Polizia Postale e Telecomunicazioni, nella location del palazzetto dello sport dell’Istituto Tecnico Commerciale di Corigliano Calabro. Forte l’affluenza degli studenti che hanno potuto acquisire conoscenze, metodi e competenze, oggi messi a disposizione dagli specialisti della Polizia Postale e delle Comunicazioni, contro le insidie nascoste della navigazione in rete e dei social network.

Alla manifestazione ha partecipato anche il Dirigente del Compartimento Polizia Postale e Telecomunicazioni Calabria, Primo Dirigente della Polizia di Stato dr. Vincenzo Cimino.

Hanno partecipato altresì, personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, una Squadra Cinofili della Polizia di Stato di Vibo Valentia, l’artificiere della Questura di Cosenza con il bomb squad robot e personale della Polizia Stradale.

Il truck attrezzato della Polizia di Stato, anche in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, ha per questi motivi un carattere itinerante su tutto il territorio nazionale, per poter incontrare il maggior numero possibile di giovani.

 

 

Arpacal sempre più social, attivi da oggi i canali Telegram e WhatsApp

CATANZARO – Dopo i profili Facebook , Twitter, Google+ e Instagram, da questa mattina sono attivi due nuovi canali social per mettersi in contatto con l’ARPACAL (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria): si tratta di Telegram e WhatsApp, le più diffuse piattaforme di messaggistica istantanea. Su Telegram basta collegarsi sul canale pubblico arpacalsocial attraverso il quale vengono diffuse tutte le notizie relative alle attività svolte dall’Agenzia . Su WhatsApp, invece, è necessario salvare nella rubrica del proprio smartphone il numero 338 6795039 e inviare un messaggio con scritto “iscrivimi” con il proprio Nome e Cognome. A quel punto si riceverà la conferma dell’avvenuta iscrizione (per informazioni o problemi tecnici scrivere a urp@arpacal.it ). Il servizio è gratuito e anonimo, pertanto gli utenti non vedranno i contatti altrui, che rimarranno nascosti.

Gianluca Di Marzio all’Unical: «Spero un giorno di poter fare una telecronaca del Cosenza in Serie A»

RENDE (CS) – Un’Aula Magna stracolma ha accolto l’arrivo di Gianluca Di Marzio all'UnicalGianluca Di Marzio questa mattina presso l’Università della Calabria (foto Farina). L’incontro, realizzato dalla Emmekappa Eventi, ha visto la partecipazione di tantissimi studenti che hanno omaggiato uno dei maggiori esponenti del giornalismo sportivo in Italia. L’argomento centrale dell’evento ha riguardato il tema “Calciomercato ai tempi dei social: Ricerca e diffusione della notizia”. Gianluca Pasqua, giornalista della emittente Ten, nonchè addetto stampa del Cosenza Calcio, ha fatto gli onori di casa nel presentare l’ospite, così come il DS Mauro Meluso.

I saluti iniziali sono stati affidati al Rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, che ha parlato della sua “poca” esperienza nel mondo sportivo: «Ho una nostalgia del pallone di una volta – ha detto il rettore -. Stiamo cercando di realizzare una cittadella dello sport: qui lo sport è di casa. Vorrei creare una squadra, come l’Unam realizzata in Messico, che può vantare la vittoria dello scudetto nella massima serie. Vorrei da questo punto di vista poter battere la Juventus».

Il direttore Mauro Meluso

Gianluca Di Marzio all'UnicalLa parola è successivamente passata al ds Meluso che ha ringraziato Di Marzio e ha espresso la sua idea in merito ai cambiamenti che la tecnologia ha comportato nel mondo del calcio: «Ai tempi in cui giocavo la comunicazione era difficile. Erano pochi quelli che avevano il telefono in macchina. Il web ha cambiato radicalmente l’approccio con le notizie. Credo che il calcio, almeno sul campo, sia assolutamente meritocratico: dal rettangolo di gioco non si scappa».

Di Marzio, ritorno a Cosenza dopo tanti anni

Gianluca Di Marzio, giornalista sportivo e volto Gianluca Di Marzio all'Unicaldi Sky Sport, è ritornato in Calabria dopo tanto tempo. «Ricordo da piccolo il San Vito pieno – afferma -. Mio padre lavorava qui a Cosenza. Ho tanti bei ricordi, vedi la partita di Monopoli, dove i tifosi cosentini invasero la città pugliese. Tanti ragazzi avevano come idoli calciatori della serie A: il mio, invece, era Michele Padovano. Anche nel look mi ispiravo a lui. Per ciò che riguarda il tema dei social, questi ultimi hanno permesso a tutti di essere inviati di calciomercato. Ho creato un mio sito personale che aggiorno quotidianamente. Nel calciomercato bisogna arrivare primi sulla notizia. Oggi, però, è importante dire la verità. Mi sento più un cronista di calciomercato piuttosto che operatore».

A Di Marzio, i tanti gianluca di marzio incontro unicalstudenti accorsi hanno posto numerose domande sul mondo del pallone. Il giornalista ha anche parlato del calcio calabrese: «Il Crotone in Serie A attirerà sicuramente un bacino di pubblico importante. Il Cosenza ho visto che ha una forte società e che sta programmando di salire, non bisogna avere una fretta eccessiva. Sono contento di essere tornato a Cosenza. Essendo figlio di un ex calciatore/allenatore ho avuto la possibilità di vivere dall’interno delle situazioni fantastiche. Mio padre è stato in tante squadre ma, per quello che mi riguarda, il Cosenza occupa un posto importante nel mio cuore».

Alessandro Artuso