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La stazione di monitoraggio dell’aria della Città dei Ragazzi, sarà inserita nella rete di misura nazionale

cittadeiragazzi (1)La stazione di monitoraggio dell’aria installata nella Città dei Ragazzi di Cosenza, già inclusa nella rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, sta per essere inserita nella rete delle stazioni speciali di misura nazionali; questa stazione di fondo urbano, che tra l’altro è dotata di una serie storica significativa di dati di misura, è stata già individuata dal Ministero dell’Ambiente quale stazione speciale di rete per la quale, insieme alle altre presenti sul territorio calabrese, sono anche previsti i metodi di campionamento e di analisi da utilizzare per la misura delle concentrazioni di massa totale e speciazione chimica del materiale particolato PM10 e PM2,5 e per la misura delle concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici diversi dal benzo(a)pirene.

La stazione di Città dei Ragazzi di Cosenza fa parte della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, il cui progetto di strutturazione e completamento è stato affidato dalla Regione Calabria all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal); il progetto  – finanziato dall’Europa per mezzo del POR FESR Calabria 2007-2013 per la strutturazione della Rete in stretta conformità a quanto previsto dal D.lgs. 155/2010 e dalle Linee Guida Tecniche emanate dal Ministero dell’Ambiente – non interessa solo i più grandi centri urbani regionali (Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, Cosenza e Rende, Vibo Valentia) o zone a specifica pressione di impianti con significative ricadute ambientali, ma è anche a tutela di zone del territorio che, in linea di principio, sono senza grandi pressioni.

Per quanto riguarda l’individuazione di quella della Città dei Ragazzi quale stazione speciale a valenza nazionale, occorre ricordare che il  Ministero dell’Ambiente, con proprio Decreto del 16 ottobre 2006, volto a disciplinare l’utilizzo delle risorse del fondo previsto dall’articolo 1 del decreto legge 21 febbraio 2005, n. 16, aveva previsto l’istituzione di un programma di finanziamenti per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità dell’aria, con particolare riferimento al materiale particolato nei centri urbani. Lo stesso Ministero dell’Ambiente, il CNR, l’ENEA e l’Istituto Superiore di Sanità, avendo già stipulato il 23 dicembre 2010 uno specifico accordo di collaborazione per l’avvio delle cosiddette reti speciali di cui agli artt. 6 e 8 del al D.Lgs. 155/2010 che prevedeva in aggiunta alle misurazioni svolte dalle reti regionali di misura della qualità dell’aria, anche che dovessero essere intraprese una serie di misurazioni speciali presso alcune stazioni successivamente da individuare tramite decreti del Ministero dell’Ambiente. Da qui il decreto con il quale è stata scelta la stazione di monitoraggio cosentina.

Nei prossimi anni, a valle dell’analisi dei dati di qualità dell’aria che si stanno accumulando e studiando, per come tra l’altro obbligati dallo stesso D.Lgs. 155/2010 s.m.i., il progetto di rete regionale, per come ad oggi realizzato, potrà essere suscettibile di revisione.