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Tasse Unical, Novembrino (Sud): «Affidiamo l’esame del Pet al Centro Linguistico»

RENDE (CS) – «Prima di tutto gli studenti». Questo è il messaggio che Andrea Novembrino (foto in alto), consigliere del dipartimento Dimeg, ha portato nell’ultimo consiglio presieduto dal direttore Pagnotta. Il consigliere, appartenente al gruppo della coalizione di Rinnovamento è Futuro e membro dell’associazione studentesca SUD, guidata dal presidente nonché senatore accademico, Michele Leonetti (foto), si è voluto soffermare sulla situazione della certificazione PET. michele leonetti, senatore accademico unical

«Viste le continue richieste degli studenti e il numero crescente di essi che devono sostenere gli esami PET – sostiene nella nota Novembrino – e partendo dal presupposto che il pagamento delle tasse serve allo studente a coprire in maniera contributiva, in base al reddito, l’offerta formativa e i servizi, eludendo quindi la L.240/2010 art. 4 comma 5 che prevede che la tassazione comprenda l’intero piano di studio e l’art. 34 comma 3 e 4 della Costituzione Italiana in quanto non si tiene conto delle fasce piú disagiate e si chiede a tutti la stessa somma senza analizzare la capacità contributiva e reddituale dello studente». Novembrino ha quindi richiesto che i tre crediti formativi in lingua inglese possano essere affidati al Centro Linguistico di Ateneo. In questo modo allo studente non verrebbe «preclusa la possibilità di sostenere comunque il PET, che continuerà ad essere riconosciuta come certificazone insieme a tutte le altre certificazioni che il dipartimento riconosce, quindi avrà la possibilità di scegliere quale strada intraprendere».

Sulla specifica richiesta il Consiglio ha deciso di non votare e si è riservata la possibilità di creare una commissione didattica che includerà anche un rappresentante degli studenti, per cercare di trovare un punto d’incontro per far fronte a questa situazione.

Maltempo in arrivo al Sud. Domani allerta “gialla” anche in Calabria

COSENZA – Si sposta al Sud la perturbazione che in questi giorni sta interessando l’Italia. Dal tardo pomeriggio di oggi, segnala un’allerta meteo della Protezione civile, previsti dunque temporali su Puglia, Basilicata e Calabria in estensione, dalla tarda mattinata di domani, alla Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. E per domani allerta ‘gialla’ (terzo di tre livelli) per rischio idrogeologico sui settori costieri dell’Abruzzo, sul territorio della Basilicata, Puglia, Calabria e su gran parte della Sicilia.

Impresa e Lavoro, intervento di Oliverio al convegno di Confindustria e sindacati

ROMA – Il Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, questa mattina è intervenuto, in qualità  di rappresentante delle Regioni meridionali nella Cabina di Regia del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, alla iniziativa nazionale che si è svolta a Roma, presso la sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, promossa da Confindustria meridionale, Cgil, Cisl e Uil sul tema “Impresa e Lavoro nei Patti regionali del Masterplan”. Molto apprezzato l’intervento di Oliverio, che ha parlato, a proposito degli ultimi due anni, di una «timida ripresa che costituisce, comunque, un segnale di una positiva inversione di tendenza. Per questo motivo, è apprezzabile il confronto in atto ed è utile la realizzazione di un patto con le forze economiche e sociali per dare ulteriore impulso alle politiche di crescita e di sviluppo. L’attenzione sul Mezzogiorno negli ultimi due anni è cresciuta e va certamente anche in questa direzione la costituzione del nuovo Ministero per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno affidato al prof. Claudio De Vincenti. Il documento presentato oggi da Confindustria e delle organizzazioni sindacali – ha proseguito Oliverio – pone un problema centrale: la necessità di collocare i Patti regionali entro un quadro di riferimento generale che riguarda il Sud e il rapporto con l’Europa. In questa prospettiva esistono problemi che richiedono un immediato intervento e che vanno dal tema della mobilità, dell’alta velocità, del sistema portuale con al centro il ruolo nazionale e mediterraneo del porto di Gioia Tauro, a quello del sistema aeroportuale calabrese. Connettere il Sud dall’interno e verso l’esterno è un prerequisito dello sviluppo dei vari settori produttivi della Calabria. Così come altrettanto strategici sono gli interventi come l’istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) a Gioia Tauro per rendere competitivo e attrattivo il territorio meridionale e calabrese. Resistono problemi che necessitano ancora di ulteriori approfondimenti e rapidità di decisioni, come la capacità di declinare la politica industriale e le politiche nazionali di settore, a partire dai Pon in senso meridionalista. È indispensabile e urgente – ha concluso il Governatore -, in primo luogo nel Sud, affrontare il tema della progettualità e dello sviluppo, avendo ben presente la necessità di dare risposte urgenti per affrontare la precarietà occupazionale e per dare lavoro ai giovani».

A fare eco alle parole di Mario Oliverio, anche Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputata calabrese del Gruppo Area Popolare: «Il documento presentato oggi da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil conferma che l’attenzione del Governo verso il Mezzogiorno ha permesso di avere uno strumento come il Masterplan che mette a disposizione ingenti risorse finanziarie, ma che nella sua fase attuativa va indirizzato al meglio. Concentrare gli interventi sul turismo è un’opportunità da cogliere in quanto è un settore che per il Sud è un vero e proprio volano per lo sviluppo economico. Oltre al Masterplan, il Mezzogiorno può contare anche sui fondi strutturali europei previsti per il periodo 2014-2020 che però devono essere effettivamente utilizzati. Proprio oggi, infatti, la Corte dei Conti ha sollevato l’ipotesi di un rischio della loro dispersione. È necessaria una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni locali e un più efficiente coordinamento con l’Agenzia per la Coesione Territoriale. In questo senso la presenza di un ministro per il Sud, con le competenze e le esperienze di De Vincenti, è fondamentale».

 

 

“Incentivare l’economia del Sud”, il Vice Ministro Bellanova oggi in Calabria

CATANZARO – Investimenti e risorse per il Mezzogiorno e per la Calabria che “avràl’occasione di sfruttando la sinergia che esiste tra la Regione Calabria e Governo nazionale, nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici”. Parola del vice ministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, oggi a Lamezia Terme con il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, per incontrare amministratori e operatori economici e avviare un confronto sui contenuti della legge di stabilità del 2017. Tante, infatti, le misure a sostegno delle imprese e dei giovani, con uno sguardo attento alle politiche del lavoro. Il referendum costituzionale è una scadenza importante, ribadisce il vice ministro, ma “non stiamo cambiando l’impegno che ci siamo assunti con i lavoratori nella convocazione di tavoli di crisi. Quanto previsto nella legge di Stabilità 2017, che dovrà passare ancora in Senato, guarda proprio ai lavoratori e parla molto al Mezzogiorno”. Sgravi fiscali per l’assunzione di giovani apprendisti, l’importanza data all’alternanza scuola-lavoro, i 50 milioni di euro rifinanziati per la stabilizzazione Lsu-Lpu, e la decontribuzione per i lavoratori agricoli, nel primo quinquennio di assunzione, oltre allo sviluppo e competitività: sono queste alcune delle misure previste dalla legge di stabilità 2017 e illustrate dal vice ministro Bellanova, introdotta dal presidente della Provincia di Catanzaro che ha posto l’attenzione, in particolare, sulla situazione dei Centri per l’impiego.<<La presenza del vice ministro Bellanova dimostra ancora una volta la sua attenzione per la nostra regione: è già venuta in altre occasioni a darci una mano importante su vertenze di peso, dimostrando con la sua presenza tangibile, la vicinanza del Governo a tanti precari calabresi – ha esordito il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno -. In questa particolare occasione, ci permette di approfondire le tematiche della legge di stabilità 2017  cui una regione come la nostra, con problematiche strutturali soprattutto legate al mondo del lavoro. La legge di stabilità – dice ancora Bruno – puntualmente diventa una grande opportunità per affrontare le difficoltà di questa regione. Vogliamo conoscere quali novità ci sono per il sistema dell’imprenditoria, delle Autonomie locali e quali conseguenze potrà avere sul territorio la vittoria del Sì su realtà importanti per il mercato del lavoro come i Centri per l’Impiego, che ad oggi si trovano in condizioni drammatiche ma possono essere gestite dalle Province, a cui invece la delega viene sottratta in seguito all’applicazione della Legge Delrio>>.

<<Le politiche per il lavoro – ha detto il vice ministro Bellanova – devono essere politiche nazionali e inquadrate dentro l’agenzia nazionale per l’impiego, dove parteciperanno tutte le Regioni, nella quale si dovranno definire gli standard qualitativi che devono essere uguali da nord a sud>>.Tra le altre misure illustrate dal vice ministro allo Sviluppo economico, si annovera la previsione di miliardo di euro per il fondo per la povertà, incrementato oggi con altri 150 milioni di euro. Ma anche la possibilità riconosciuta a lavoratrici e lavoratori di aziende in crisi di ottenere un finanziamento qualora decidano di mettersi in cooperativa e avviare un’attività. L’impegno del vice ministro, comunque, è quello di tornare al più presto per parlare in maniera approfondita della legge di Stabilità con associazioni di categoria, imprenditori, cittadini.

 

Campania, Calabria, Puglia e Sicilia insieme in un coordinamento interregionale

COSENZA – Mediaterronia TV Comunitaria tra i soci fondatori del coordinamento interregionale associativo “Distretto Culturale Evoluto IDEM”. Il 17 Settembre 2016 nei locali de “La Fortezza” in contrada Piana di Malvito (Cs) si è tenuto il V meeting sul “Distretto Culturale Evoluto per la salvaguardia e la valorizzazione dell’identità mediterranea”. Dall’idea al progetto, alla presenza dei rappresentanti di diverse associazione che operano sul territorio di quattro Regioni del Sud Italia (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) si è discusso e lavorato sui documenti che hanno formalizzato la nascita di questa nuova realtà interregionale.

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Presidente del Coordinamento è stata nominata Marisa Callisto che, con la sua associazione culturale Paeseggiando, ha portato avanti questo cammino burrascoso in un territorio tanto bello quanto difficile e complesso. La forza e la determinazione di una donna regala un vento di speranza e decisione: “È stato un cammino iniziato molti anni fa, ci sono stati momenti e situazioni davvero difficili da affrontare, ma oggi siamo qui, commossi e felice, e non posso non ringraziare ognuno di voi. Ognuno di voi ha contribuito alla nascita di questo coordinamento” dice Marisa Callisto all’avvio dei lavori.

Il Distretto Culturale Evoluto IDEM è aperto a cittadini, associazioni, enti istituzionali che hanno voglia di condividerne i suoi valori.

Tra gli impegni del neo coordinamento vi è la volontà di creare una RETE di persone e organizzazioni capace di lavorare in un Sud Italia ancora a rischio povertà socio-culturale-economica attraverso azioni e idee concrete che possano mettere in moto dinamiche di sensibilizzazione, condivisione e collaborazione tra popoli. Tra le varie cose IDEM si impegna a tutelare l’identità Mediterranea, tema nel quale si è generata la volontà di e la nascita di questo Distretto Culturale Evoluto, la voglia di mantenere vivi e ritenere necessari, se non fondamentali, quei valori che ci caratterizzano: ricchezza culturale, felicità, convivialità, gusto del vivere.

Terremoto al Centro Italia, anche al Sud tanti gli aiuti umanitari

MONTALTO UFFUGO (CS) – L’Amministrazione comunale di Montalto si stringe attorno ai comuni terremotati. L’intero incasso dello spettacolo di domani di domani “La Grande Musica” con Mogol e Andrea Mingardi sarà devoluto a sostegno delle popolazioni del Lazio e delle Marche colpite dal terremoto.  A comunicarlo il Sindaco Pietro Caracciolo unitamente al Direttore Artistico Enrico Provenzano.

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Occhiuto propone rete comune tra Sindaci del Sud d’Italia per nuovo Rinascimento

COSENZA – La tragedia ferroviaria di Andria riapre con drammatica lucidità la questione meridionale e la solitudine e la marginalità dei Comuni dinanzi alle emergenze del Paese.

Nella qualità di Presidente della Commissione Mezzogiorno e Coesione strutturale dell’ANCI, mi sento di lanciare un appello a tutti i Sindaci del Mezzogiorno: va aperta una nuova fase di elaborazione, condivisione e scambio di progettualità sulle nuove politiche del Sud.

Ferrovia

I Sindaci del Mezzogiorno devono riproporre la questione del ritardo infrastrutturale come la vera emergenza del Paese intero. Non è più possibile affidare a binari unici e a strade della morte, come la SS 106, la sicurezza di milioni di cittadini e di turisti che ogni anno affollano le nostre località.

Vanno benissimo le infrastrutture immateriali, assolutamente irrinunciabili banda larga e agende digitali. Ma qui ora esiste un’emergenza sicurezza che non riguarda solo i trasporti.

Ci sono tre grandi questioni da porre sul tappeto e devono farlo i Sindaci, direttamente e attraverso l’ANCI.  Dissesto idrogeologico, trasporti e rischio sismico devono diventare l’agenda strutturale del Rinascimento del Sud e di tutti i governi nazionali che si alterneranno alla guida del Paese.

Le emergenze appena poste non riguardano solo il Mezzogiorno, sono emergenze del Paese. Il disastro di Andria è soprattutto un disastro umano. Inconcepibile, inaccettabile. Ma è anche un disastro d’immagine e di sicurezza per il Paese intero, per il suo turismo, per le sue attività produttive, per il suo ranking internazionale.

E la risposta non può essere quella solita della riduzione dei trasferimenti pubblici agli enti locali. Un solo esempio: è già in atto, nel Paese ma nel Mezzogiorno in particolare, una grossa crescita del rischio sicurezza legato alla manutenzione delle strade provinciale e comunali. Tra riforme incomplete e tagli alla spesa siamo dinanzi all’ennesimo ricatto politico ai Comuni abbandonati alla gestione di emergenze storiche quali immigrazione, sicurezza, sanità, rischio idrogeologico, trasporti e rischio sismico.

Le città del Sud devono ritrovare le ragioni di un’intesa che è  politica ma soprattutto strategica per lo sviluppo di lungo periodo dei nostri territori.

Maltempo, ultimo giorno di caldo africano. In arrivo temporali specie in Calabria

COSENZA – Manca poco perché questa ondata di caldo africano, portata dall’anticiclone Scipione, finisca a causa dell’arrivo di aria più fresca dall’Atlantico che non potrà fare altro che innescare temporali. Oggi temporali sparsi interesseranno Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, gran caldo invece al Centro-Nord con sensazione di afa, 35° a Roma, 34° a Firenze e Bolzano, sopra i 30-31° su gran parte delle città di pianura. Nel corso del weekend l’aria fresca in arrivo dall’Atlantico si mescolerà all’aria calda africana, creando un potente mix esplosivo, la miccia ideale per l’innescarsi di temporali violenti che dalle Alpi scenderanno, a macchia di leopardo sulla Pianura Padana. Non si escludono grandinate e locali mini tornado. La giornata più instabile risulterà essere domenica. Temporali colpiranno anche gli Appennini. Calo termico di qualche grado, con caldo più accettabile. La prossima settimana, l’ultima del mese di giugno inizierà ancora con qualche temporale al Nord, poi il tempo migliorerà su gran parte d’Italia con sole prevalente, temperature estive gradevoli e i temporali che interesseranno soltanto l’arco alpino e solo localmente la Pianura Padana.

Centro Sud, fumata nera per l’accordo contrattuale sul prezzo del pomodoro

CATANZARO – Fumata nera per l’accordo contrattuale sul prezzo del pomodoro nell’Area Centro Sud: all’incontro tenutosi in data odierna tra le rappresentanze delle Organizzazioni dei Produttori ed il comitato prezzi dell’ANICAV le posizioni rimangono ancora distanti e la proposta avanzata dalla parte industriale di fissare il prezzo di base a 83 € al quintale per il pomodoro tondo ed a 91 € al quintale per il lungo è stata considerata inaccettabile dalla parte agricola la quale individua in 95 € al quintale per il tondo e 105 € al quintale per il lungo il livello di prezzo minimo per coprire i costi, crescenti, di produzione e garantire una dignitosa remunerazione dei produttori.

 

Perciaccante su Masterplan Mezzogiorno: «Supporto alle amministrazioni locali nella gestione degli appalti»

COSENZA – Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza, ha discusso sullo stato di avanzamento del cosiddetto “Masterplan Mezzogiorno” nel corso della riunione operativa per il Mezzogiorno e le isole dell’Ance, svoltasi a Roma. «La nostra preoccupazione – ha dichiarato Perciaccante – si concentra sugli aspetti legati a programmazione, progettazione e gestione dei relativi appalti da parte di una struttura pubblica che fino a ora non hanno brillato nè per efficienza nè per trasparenza. In uno scenario in continuo movimento, il nostro ruolo dovrà essere quello di supporto e stimolo per le amministrazione regionali e locali rispetto alle difficoltà che procedure spesso complesse tendono a creare. Su alcunu interventi in particolare, ad esempio edilizia scolastica e dissesto, sarà importante farsi trovare preparati dalle amministrazioni regionali. Faremo un monitoraggio della programmazione, con report regione per regione ed attiveremo un confronto puntuale ai diversi livelli».

Del resto, i Patti per lo sviluppo che si stanno sottoscrivendo per il Sud consentiranno di ottenere in tempi relativamente più brevi 13 miliardi di euro. Ad oggi, su 15 Patti, 7 sono stati firmati. Le risorse destinate alla Calabria sono circa 1,2 miliardi di euro che, sommate a quelle già disponibili, proveniente da altri programmi, assommano a 5 miliardi di euro di interventi cui occorre aggiungere anche i circa 130 milioni destinati alla città metropolitana di Reggio Calabria. «Dopo tanti anni di crisi e di fermo degli investimenti pubblici – ha concluso Perciaccante – si tratta di un’occasione importante e per alcuni aspetti decisivi per consentire la ripresa dell’economia del Sud, tenuto conto delle enormi ricadute sul territorio che il comparto è in grado di attivare».