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Mendicino, parte il progetto TElaIO fino al 20 dicembre

MENDICINO (CS) – Un viaggio nel cambiamento, un itinerario nella metamorfosi, dove tutto si tramuta in bellezza, come il baco da seta che diventa farfalla. TElaIO nasce come un sogno che esce dal cassetto e diventa realtà, un incontro a più voci, un progetto studiato per poter intessere relazioni culturali tra persone, enti pubblici e privati. Un progetto ambizioso che parte oggi, 2 ottobre per chiudersi il 20 dicembre e che vedrà protagonisti il teatro, il cinema e lo spettacolo come strumenti di narrazione e riflessione, come dei fili che compongono la trama della nostra realtà e del nostro immaginario e ancora scuole di scrittura creativa, stage teatrali, workshop, incontri, yoga, musica, danza, moda e indagini su sé.

Come seta che scorre sul telaio, così si dipaneranno gli eventi del progetto: “TElaIO. Itinerari della Metamorfosi”, che saranno presentati nel corso di una conferenza stampa in programma stamattina alle 11, Biblioteca Comunale “Pier Paolo Pasolini, Mendicino,– alla presenza di Maria Faragò, Direttrice artistica del Progetto e Luigi Gaudio Presidente di “Maschera e Volto”.

 

A portare i saluti istituzionale saranno Antonio Palermo, sindaco di Mendicino, Rossella Giordano, Assessore agli Eventi, Margherita Ricci, Assessore alla Cultura, Irma Bucarelli, Assessore alla Scuola e Assunta Marrone, Dirigente scolastico l.C. Modera Mita Borgogno, MiCiLab Comunicazione & Marketing.
A fine conferenza stampa, sempre nella stessa sede, sarà presentato “Metamorfosi” il primo episodio della webserie “Siricu” a cura di “Maschera e Volto. Presente lo sceneggiatore Simone Corami che modererà il dibattito con le scuole e le istituzioni presenti. La piantumazione di un albero di gelso nel giardino sensoriale della Villetta Comunale “Robert Lanzino”, sarà l’atto ufficiale di inaugurazione della manifestazione. A seguire una degustazione di prodotti a base di gelso organizzata da “Kabanera” Trattoria pub, “iBaki APS”. In collaborazione con “Maschera Volto”.

L’Intervista: Per l’Expo arte Milano 2015 La Catanzarese Rosa Spina

di Lucia De Cicco

cover fabbrica pensante
cover del catalogo Mondadori

L’artista Rosa Spina, (arterosaspina.com Rosa Spina Fiber Arte Official ) siciliana di nascita e catanzarese di adozione, Fiber’s Artist partecipa all’evento Expo. Arte Milano. 2015 con quattro opere dal titolo: Grano e melograno, simboli di vita, descritte nella poesia della poetessa Carmen Costanzo  Ode alla terra/ turgide spighe/ti donano il pane/e dolci frutti/Ti bagnano le labbra…/E fiori meravigliosi, danno gioia ai tuoi occhi…/Madre terra/offri ancora i tuoi doni/all’uomo irriverente! Da nota della stessa artista apprendiamo: Rosa Spina dal 1964 s’inserisce nel flusso creativo della Fiber Art, pioniera in Italia di questa corrente d’arte contemporanea, nata negli Stati Uniti intorno agli anni sessanta, fa acquisire al prodotto tessile una nuova valenza espressiva, sviluppa un’indagine, approfondendo il legame tra materia ed espressione. L’artista implementa la tecnica del Dèfilage per trasmutazioni di forme, reti, fili, colori, effettivi di trama e di sfondo, intuizione del simbolico e del reale. Le sue creazioni prevalentemente realizzate in grandi dimensioni Si basano sulla fascinazione degli antichi tessuti arcaici del Mediterraneo che interpreta attraverso la tessitura, la sovrapposizione, la de-tessitura, la sfilacciatura, la manipolazione, l’assemblaggio, il gesto pittorico. La sua ricerca espressiva e la sensibilità artistica sono pervase dalla cultura dalla storia della Magna Grecia. Incontra, nel suo percorso artistico, il Maestro Mimmo Rotella. A Milano conosce Pierre Restany, che apprezza il suo lavoro e la stimola a proseguire nella sperimentazione. L’evento artistico Italiarts è ospitato presso Fabbrica Pensante Factory Loft di Moreno Panozzo, Milano dal 16 al 31 maggio 2015. L’evento è una mostra-installazione, con le opere, che sono presentate come un mega schermo, uniti in un immenso puzzle: “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” Visione artistica, culturale e sociale di artisti Italiani contemporanei, con lo sguardo rivolto al mondo e al futuro. Una valorizzazione e contribuire al patrimonio artistico, che il paese Italia può dare al mondo. Opere per artista: 4 Dimensioni dell’opere: 22x22x5/8 inserite nel Catalogo Mondadori (non ancora in libreria) in lingua italiano-inglese con la prefazione a cura del Prof. Mario Guderzo. Totali pagine per artista: quattro con biografia. Cover con sei opere selezionate già in visione sulla rivista Arte. Il nostro Quotidiano, attraverso la mia penna, ha intervistato l’artista.

rosa spinaNelle creazioni dell’artista Rosa Spina che cosa vede l’occhio dell’osservatore?

Nelle mie creazioni si trova lo studio e l’esperienze di molti anni di vita, esse rappresentano l’ideale interpretativo tecnico che ho sviluppato, modificato e perfezionato, un lavoro d’indagine sulla materia  e sulla memoria intesa come rimembranza,  vocazione, interpretazione estetica di un passato antico. Una ricerca  intesa  come superamento dei confini imposti dell’uomo e confronto con l’icona della tradizione però trasmessa con un linguaggio contemporaneo.

Tuttavia il passato attraversa come mano d’opera la sua arte, e diventa modernità…

Attraverso l’uso di uno strumento ancestrale,  come il telaio di legno, rielaboro  il passato sul piano della ricerca e della  produzione artistica e  trasformo l’intreccio tessile in un oggetto/strumento, proiettato al futuro.

Questa passione nasce da lontano e fa di lei la pioniera Italiana…

Sono stata una sperimentatrice in Italia di questo percorso,  tant’è che recentemente mi è stato attribuito dalla critica del settore il titolo appunto di pioniera Italiana della Fiber Art, una corrente artistica. Ne sono divenuta il medium creativo privilegiato.

Quali sono i materiali che lei usa per questo tipo di arte?

I materiali sono il repertorio decorativo che utilizzo, normalmente e che fa da imprimitura del tema  di questa ricerca tra passato e presente, soprattutto, enfatizzando il mio rapporto con l’ambiente, con l’uso di materiali tessili come cotone, lino, seta grezza, ma anche la ginestra, l’agave e altre fibre naturali e artificiali.  

Quali sono le sue muse ispiratrici?

Per gli intrecci tessili  mi ispiro agli antichi  motivi della Grecia e soprattutto della nostra Magna Grecia, che affondano radici ricercati nell’Ars Bizantina.

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Opere Expo di Rosa Spina