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“Terra Madre”, la personale di Enzo Galluccio in mostra a Cosenza

COSENZA – ‘Terra Madre’: è questo il titolo della mostra fotografica di Enzo Galluccio che sarà inaugurata sabato prossimo, il giorno 11 maggio, alle 18 presso la Galleria L’Impronta di Cosenza, via Calabria.

Con questa iniziativa L’Impronta porta avanti un importante percorso di valorizzazione della cultura e dei territori calabresi intrapreso già da molti anni con il coinvolgimento di artisti e operatori culturali di livello nazionale e internazionale.

La mostra comprende una serie di immagini fotografiche che richiamano l’ancestrale legame, spesso dimenticato, tra uomo e terra. Galluccio nei suoi scatti presenta una dimensione atavica della Calabria. In essa, tra duro lavoro ed estatiche visioni, viene intessuto quel rapporto amorevole e rispettoso tra Uomo e Terra in cui le necessità dell’uno armonizzano con i tempi e la generosità dell’altra, garantendo la sopravvivenza di entrambi.

Enzo Galluccio inizia a fotografare all’età di 14 anni. Coordina gruppi di lavoro nell’ambito di progetti riguardanti il territorio e soprattutto la realizzazione di reportages fotografici e riprese televisive. Si specializza nella realizzazione di  reportages fotografici su tematiche legate all’antropologia ed all’ambiente. Nel 2009 realizza l’archivio fotografico dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Partecipa a numerose mostre fotografiche in Italia e all’estero, fra cui Aspromonte … Memoria e luce seguendo lo sguardo di Lollò Cartisano (Personale, nel 2014 a Alpignano e Caselette, Torino), I passaggi di Garibaldi (Personale, nel 2011 a Torino – Temporary Art Cafè),  Riti della Settimana Santa in Calabria (Collettiva con Antonio Mancuso-Antonio Sollazzo, nel 2010 a Milano – Co. Se. R. Calabria, Ufficio di Promozione Attività Produttive della Regione Calabria – Via Broletto 14) e Percorsi svelati. Natura, arte e cultura in Aspromonte (Collettiva  con Marco Sallustro, Adriana Sapone nel 2009 a Berlino – Istituto Italiano di Cultura presso l’Ambasciata d’Italia).

Vincitore di 2 prestigiosi premi nel settore multimediale, Festival Euromediterraneo di Altomonte – Sezione Cortometraggio nel  2016 e Premio Internazionale Turismo Ambientale – Sezione Turismo Ecosostenibile a Lecce nel 2011, Galluccio è anche autore di numerose pubblicazioni. Fra le più recenti si ricordano LA CITTA’ METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA – Tra cultura, natura ed ospitalità, Camera di Commercio di Reggio Calabria. Anno 2018, e CINE TOUR CALABRIA, Rubbettino Editore. Anno 2018. E’ Presidente dell’Associazione ASPROMEDIA, che riunisce professionisti  che vantano pluridecennale esperienza nel campo della fotografia naturalistica della produzione documentaristica, dello studio del territorio nelle sue molteplici componenti: naturalistica, storica, antropologica, religiosa, nonché nel campo dell’educazione, formazione ed informazione ambientale.

 

Salone del Gusto, la Calabria al centro di Terra Madre

TORINO – Profondo food, la Calabria al Salone del Gusto. Prosegue il viaggio alla scoperta delle eccellenze calabresi. La giornata di ieri, presso lo stand Regione Calabria, si è aperta con Filippo Cogliandro che ha cucinato il Caciocavallo di Ciminà, poi una degustazione del caffè alla liquirizia. La giornata, impreziosita dal saluto allo stand istituzionale del Presidente Mattarella e del Ministro dell’Agricoltura Martina, è proseguita con il laboratorio del gusto e degustazione del pane di Canolo. Guerino Nisticò ha presentato il progetto “Borghi in Comunità” – Comunità Terra Madre dello Ionio Calabrese. La sperimentazione di un nuovo modello di integrazione sociale nei centri in via di spopolamento che ha spinto un gruppo di giovani di Badolato (in collegamento con la condotta Slow Food Soverato Versante Jonico) ad elaborare un modello di comunità nel borgo in cui i cittadini storici ed i nuovi cittadini (non solo turisti, ma nuovi residenti),  possano  ricreare insieme i luoghi di socialità e mantenere vive le tradizioni popolari. In questa nuova visione di integrazione sociale e solidale assumono un grande significato il recupero e la valorizzazione degli antichi “catoja” (cantine) nel borgo e dei forni pubblici popolari, detti “cocipana”, nella Marina. Intorno a questi slow-foodnuovi punti di riaggregazione si darà vita anche a percorsi naturalistici e storici nel borgo  e nel territorio circostante il villaggio, ripristinando i vecchi percorsi, soprattutto quelli adiacenti ai torrenti coi vecchi mulini, con eventuali soste gastronomiche che ripropongono il mangiare tradizionale con i suoi prodotti locali. Profondo food è proseguito con il secondo workshop informativo del PSR Calabria 2014/2020, dal titolo “La programmazione integrata di filiera agroalimentare”, con l’Autorità  di Gestione del PSR Calabria 2014/2020 Alessandro Zanfino, che ha sottolineato il ruolo dei fondi comunitari e del Programma di Sviluppo rurale in particolare, per incrementare la qualità, la redditività e l’efficienza del settore agroalimentare e per favorire lo sviluppo dei territori rurali. “La Regione Calabria, attraverso il PSR, – ha affermato – punta a creare progetti integrati di filiera, per far aggregare i produttori e per costruire delle solide filiere produttive, ma anche alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti per intercettare nuovi mercati”. A seguire, il laboratorio sui fichi coordinato da Daniela Cennamo e Maurizio Rodighiero che ha visto la partecipazione delle comunità del Fico caprificato di San Floro, il fico dottato cosentino, il Fico monnato del Cilento ed i presidi Lonzino di Fico delle Marche, fico secco di Carmignano, fico mandorlato di San Michele Salentino, fico secco di reale di Atessa. Giovanni Benvenuto, Francesco Sottile e Nicola Fiorita hanno discusso di tutela dei paesaggi rurali e promozione della biodiversità degustando uva zibibbo e raccontando l’esperienza dello zibibbo di Piazzo Calabro, recentemente riconosciuto presidio slow food. Il fitto programma di ieri si è concluso con degustazione delle birre artigianali calabresi coordinata da Eugenio Signoroni e Manila Benedetto mentre Silvio Greco, in serata, ha cucinato il pesce povero discutendo con Raffaele Denami e Cosimo Caridi anche del comparto ittico calabrese. La degustazione di un dolce al bergamotto ha chiuso la seconda giornata di Profondo Food.

La cucina del Pollino raccontata al “Terra Madre 2016” di Torino

TORINO – Un grande “paniere” di prodotti identitari, fortemente legati alla gente che li produce, e capaci di raccontare le storia e la diversità del territorio calabro – lucano, in mostra a Torino dal 22 al 26 settembre in occasione dell’edizione 2016 di Terra Madre – Salone del Gusto organizzato da Slow Food. Il Pollino in mostra nel Parco del Valentino (Stand A032) da tempo è arricchito dal riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile e dell’inserimento nella rete Global Geopark dell’Unesco. I prodotti che hanno trovato spazio anche nella carta dei sentieri del gusto edita dall’Ente Parco, si lasceranno degustare dalle centinaia di migliaia di visitatori che rendono Terra Madre il salone internazionale del gusto più importante d’Italia. Nell’arca del gusto del Pollino ci sarà spazio per i prodotti da forno del Panificio Vito Elisa di Cerchiara e dei Fratelli Orlando di Castrovillari, ancora oggi realizzati con la manualità di un tempo, il miele dell’azienda Natura Viva, ed i vini realizzati dalle uve Magliocco di Ferrocinto e Tenuta Celimarro. L’olio delle aziende Madonna del Pantano di San Giorgio Lucano, Gallo di Castrovillari, La Goccia Pura e dell’azienda agricola Diana di Saracena, e le identità territoriali della Lenticchia di Mormanno dell’azienda Mirella Occhiuzzi, accanto al fagiolo bianco e la melanzana rossa di Rotonda Dop ed il Peperone di Senise, trasformato dall’azienda Cara Terra Lucana di Chiaromonte conosciuta anche per la grande varietà di sott’oli legati alla tradizione del parco e della sua gente.

Tra le varietà della proposta agroalimentare che il Parco porterà in degustazione nella fiera più importante di settore trova spazio anche la grande tradizione casearia del Pollino con la presenza dell’azienda agricola Maria Stellato ed i suoi formaggi affinati in grotta, accanto ai salumi biologici di Pezzo La Corte di Viaggianello insieme a quelli della Società Agricola Campotenese la prima esperienza cooperativa del versante calabrese nata negli anni 70, e le produzioni di Asid con sede a Castelluccio Inferiore e dell’azienda Agrocarne di Latronico a sottolineare la vivacità e diversità di manifattura in questo settore di trasformazione agricola. I pomodorini idroponici dell’agricola Franzese accanto alle marmellate di Solefrutta, insieme alla grande novità di quest’anno: la prima birra prodotta nel Pollino dalla giovane azienda De Alchemia di Saracena. Dallo stesso comune arriva l’unico presidio Slow Food dell’area protetta, il Moscato Passito al Governo di Saracena rappresentato dalle aziende Cantine Viola e Feudo dei Sanseverino. Identità alimentari e ricchezza agroalimentare che Mangiarecalabrese ha deciso di promuovere attraverso l’e-commerce aperto al mercato globale.