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Reggio Calabria, nuova operazione contro le cosche

REGGIO CALABRIA – Imponevano la guardiania a proprietari di terreni agricoli e contadini, non tanto per un vantaggio economico, quanto per manifestare “pubblicamente” il loro potere sul territorio di Sinopoli, Procopio e Lanciano, nel reggino. E’ quanto emerso da un’inchiesta condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’esecuzione di quattro arresti. Nei loro confronti il gip distrettuale ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse, a vario titolo, di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. I terreni, per un valore di un milione e mezzo di euro, sono stati sequestrati dai carabinieri dal Comando provinciale di Reggio Calabria. Dalle indagini, avviate dal Nucleo investigativo dei carabinieri nell’ottobre 2015 e che si sono avvalse anche delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, è emersa l’appartenenza di uno degli indagati, con ruolo di vertice, alla cosca Alvaro di Sinopoli, ramo “carni ‘i cani”. L’inchiesta avrebbe fatto luce sul “sistema della guardiania”, applicato diffusamente dalle cosche nei territori di “competenza”, quale “tassa” nei confronti di chi abbia un potenziale reddito. Grazie alla collaborazione di alcune vittime, è stato accertato che in alcuni casi gli indagati arrivavano alla “spoliazione” della proprietà, costringendo le vittime a vendere i propri fondi a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato. Fondi che adesso sono stati sequestrati.

Pubalgia: si cura con le onde d’urto

ALTOMONTE (CS) – Sono pochi gli sportivi che non corrono il rischio di incorrere nella pubalgia, quel fastidioso dolore al pube che non permette di svolgere serenamente la propria attività. Rugbisti, podisti, calciatori, sciatori, cestisti (ma anche ballerini) sono infatti spesso vittime di forti dolori alla zona pubica, causati da traumi che portano dei blocchi a livello vertebrale o delle articolazioni sacro iliache, che si verificano ad esempio quando un atleta ricade da un salto su una gamba tesa, non ammortizzando come si dovrebbe l’impatto con il suolo.

Ma la pubalgia non è causata solamente da traumi. Spesso sono sufficienti terreni scivolosi oppure l’alternanza tra terreni duri e terreni pesanti, che determinano un sovraccarico dei muscoli adduttori (muscoli dell’anca adibiti all’adduzione delle cosce tramite contrazione muscolare) e pubalgiapossono causare delle tendinopatie inserzionali (infiammazioni della giunzione tra tendine e osso) o delle microlesioni o contratture a livello degli stessi muscoli adduttori.

Nessun timore, le onde d’urto abbinate ad una buona attività riabilitativa offrono la soluzione a questo e a molti altri problemi. È una terapia non invasiva, efficace per il trattamento anche di alcune comuni lesioni e patologie a tendini e ossa, come ad esempio, le forme di tendinite, gli stiramenti e le contratture muscolari o i problemi di consolidamento osseo.

Ne parliamo con il Dott. Fisioterapista Mario Turano.

 

Che cosa sono le onde d’urto e perché possono aiutare a curare la pubalgia ?

Le onde d’urto sono onde di pressione (acustiche, di natura meccanica) prodotte da appositi generatori, in grado di propagarsi nei tessuti, in sequenze rapide e ripetute. A livello microscopico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro massaggio” profondo su tessuti e cellule, che induce queste ultime a produrre sostanze ad azione antinfiammatoria, alla microframmentazione delle calcificazioni e alla neuroangiogenesi (stimolazione alla ristrutturazione del microcircolo).

 

Quali sono i benefici delle onde d’urto ?

Il trattamento con onde d’urto ha proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie, anti-gonfiore e stimola la riparazione dei tessuti (es. rigenerazione cutanea). Per questo motivo è efficace anche nella guarigione di ulcera, ferite e piaghe.

 

Le onde d’urto sono dolorose ?

Generalmente le onde d’urto sono ben tollerante e non sono invasive. In ogni caso, se il paziente dovesse avvertire del fastidio, l’intensità dell’energia verrà dosata affinché il trattamento sia meglio tollerato pur restando comunque efficace.

 

Come si svolge e quanto dura una seduta di onde d’urto ?

Il paziente viene fatto accomodare in posizione supina o seduta, sotto costante e diretto controllo dello specialista. L’applicazione di onde d’urto dura dai 3 ai 10 minuti, in funzione della zona da trattare. Per accedere al trattamento con onde d’urto è necessario sottoporsi ad una visita specialistica fisiatrica e ortopedica preventiva per accertare la patologia, programmare un corretto protocollo terapeutico e verificare che non vi siano controindicazioni.

 

Per quali altre patologie sono consigliate le onde d’urto ?

Il trattamento con onde d’urto è particolarmente efficace nelle patologie dell’apparato muscolo scheletrico, principalmente quelle che riguardano tendini e ossa. In particolare si rilevano efficaci nel caso di: infiammazione dei tessuti che circondano un’articolazione (periartriti), epicondiliti ed epitrocleiti (gomito del tennista), tendiniti del ginocchio e del tendine d’Achille, fascite plantare (talloniti o speroni calcaneari), stiramenti e contratture muscolari, ritardi di consolidazione ossea (in esiti di fratture) ed in tantissime altre situazioni.

 

Dott. Fisioterapista Mario Turano, Via Aldo Moro, Altomonte (CS), cell. 348 8841170