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Un prototipo per la tracciabilità del legno calabrese

COSENZA – Il laboratorio pubblico – privato AlforLab, nato per supportare con tecnologie innovative la filiera foresta-legno in Calabria, ha presentato un prototipo tecnico-gestionale per la tracciabilità elettronica del legno calabrese (infotracing). Lo strumento, che utilizza radio-frequenze (RFID), consente di identificare univocamente un oggetto mediante un tag radio e registrare (mediante smartphone o tablet) su un portale web dedicato tutti i dati che servono a documentare la correlazione tra prodotto e fase di lavorazione, dall’albero in piedi al prodotto lavorato. La tracciabilità serve anche a sviluppare informazioni dimensionali e qualitativi degli assortimenti ottenuti e ad eliminare rischi per gli operatori.

Per la Calabria, che vanta un patrimonio boschivo di oltre 600 mila ettari (prevalentemente tondame di castagno, pino laricio, abete bianco e faggio), il 40% dell’intera sua superficie, questa nuova metodologia di identificazione e tracciabilità del prodotto legnoso potrà risultare molto importante ai fini della commercializzazione, della conquista di nuovi mercati.

Un sistema innovativo per la raccolta differenziata a partire dalla “tracciabilità” dei rifiuti

CASTROVILLARI (CS) – La “tracciabilità” della frazione indifferenziata è una delle innovazioni, presentata dall’Amministrazione comunale di Castrovillari nel momento pubblico voluto con la città, venerdì sera, per spiegare come s’intende, da oggi in poi,  rapportarsi con la raccolta differenziata dei rifiuti per migliorarla. «Questa – come ha ricordato l’ingegnere Ferraro dell’UNIPLAN, azienda che sviluppa software dedicati e che avvierà il sistema di tracciabilità dei rifiuti – permetterà, attraverso un apposito microchip programmabile, installato su tutti i contenitori che saranno consegnati alle utenze domestiche e non, di contare il numero di svuotamento dei raccoglitori oltre che l’orario e la posizione specifica, in modo da poter applicare una tariffazione basata sulla reale quantità di rifiuto indifferenziato prodotto che è, poi, quello per il quale le imposte sul  trattamento e smaltimento dell’intero servizio fanno lievitare i costi».  A riguardo il dibattito con il pubblico ha posto la necessità pure di poter tracciare, in maniera singola, le utenze dei condomini, «per i quali sono, invece, previsti – si è specificato-, così come avviene in diverse città del nord, dei contenitori comuni per ovvie ragioni logistiche di spazio e di decoro».  «E’, comunque, ferma volontà – è stato affermato- di  risolvere gli imprevisti o i problemi che potrebbero sorgere durante il periodo di sperimentazione dei nuovi sistemi». «La sfida proposta-  hanno affermato gli amministratori comunali-  per il miglioramento della raccolta differenziata, che viene svolta con l’azienda Calabra Maceri, titolare del servizio nel capoluogo del Pollino, è , così, avviata  e continua – ha precisato il Sindaco Domenico Lo Polito- grazie alla sinergia  tra tutti i protagonisti di questo complesso processo» In tutto questo si è richiamata la realizzazione della nuova isola ecologica nella zona PIP, vicina al centro abitato per favorire il conferimento volontario e dove troveranno posto gli spogliatoi per gli operatori, i cassoni per il conferimento autonomo da parte dei cittadini, con  relativo sistema di premialità e quanto indispensabile per coordinare la raccolta. Fattori rilanciati anche dai responsabili della Calabra Maceri nelle persone di Crescenzo Pellegrino, per le Relazioni con gli Enti pubblici, e Mariateresa Celebre, in qualità di addetta all’informazione e al marketing dell’azienda; il primo ha dichiarato “come l’azienda si sia perfettamente integrata nel contesto castrovillarese, trovandolo attento nel recepire le nuove sfide”, mentre la sua collega ha sottolineato le azioni per migliorare il servizio di raccolta, soffermandosi,sull’impiantistica avanzata, «messa a disposizione dalla ditta che chiude il ciclo dei rifiuti, e del trattamento delle materie con riferimento alla raccolta della frazione organica la quale, dopo essere trattata in impianti di compostaggio con le più avanzate tecnologie, diviene compost di qualità da immettere sul mercato».