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Catanzaro brutto, terreno di gioco pessimo: il Bisceglie vince 1-0

BISCEGLIE – CATANZARO 1-0

BISCEGLIE (3-5-2): Cerofolini; Longo, Markic, Maestrelli (27’st Mastrilli); Triarico (29’st Calandra), Risolo, Parlati, Bangu, Giron; Starita, Jovanovic (45’st Scalzone). In panchina: Vassallo, Ndiaye, Maccarone, Dellino, Djoulou, Cuppone, Camporeale, Cuomo, Giacomarro. All.: Vanoli

CATANZARO (3-4-3): Elezaj; Celiento, Riggio, Nicoletti; Statella, Maita, De Risio, Favalli (13’st Ciccone); D’Ursi (21’st Giannone), Bianchimano, Casoli. In panchina: Mittica, Ciccone, Pambianchi, Iuliano, Eklu, Nikolopoulos, Lame. All.: Auteri

ARBITRO: Feliciani di Teramo

NOTE: Ammoniti: Statella (C), De Risio (C), Markic (B)

MARCATORI: 10′ st Triarico (B)

 

BISCEGLIE – Termina la serie positiva del Catanzaro. A Bisceglie i padroni di casa guadagnano tre punti preziosissimi in una partita sporca, decisa forse più dal terreno di gioco che dai calciatori in campo.

Un manto erboso secco, irregolare, in cui il pallone non solo correva lento ma saltellava da una parte all’altra in maniera imprevedibile. Cercare linee di passaggio complicate e combinazioni corte, le direttrici di gioco del Catanzaro insomma, era impossibile. Far girare il pallone rasoterra significava affidarsi alla sorte, sperando che il terreno non cambiasse la rotazione della sfera. Così ha avuto buon gioco il Bisceglie, avvantaggiato da un campo davvero inaccettabile nel calcio professionistico. Attivo in particolare Triarico, MVP di giornata, che al 38′ ci prova con un’azione alla Robben: dribbling dalla destra verso l’interno del campo e tiro a giro verso il secondo palo da dentro l’area. I giallorossi si salvano davvero per pochi centimetri. Insomma, il Catanzaro non ha la possibilità di giocare al suo calcio. Eppure il Bisceglie stava per capitolare proprio a causa del campo, suo miglior alleato. Al 44′ punizione da zona centrale per il Catanzaro. D’Ursi calcia di piatto e il pallone rimbalza quasi sull’area piccola. Il terreno di gioco irregolare fa cambiare traiettoria inaspettatamente al pallone, ma Cerofolini se ne accorge in tempo e si salva con la mano di richiamo.

Nel secondo tempo il copione non cambia. Il Catanzaro non può costruire e, addirittura, c’è paura anche a passare indietro il pallone al portiere, col timore che qualche rimbalzo tradisca Elezaj. L’estremo difensore giallorosso peraltro palesa più di tutti le difficoltà a calciare con precisione il pallone su un campo del genere. Così, come se non bastasse, arriva anche il gol vittoria del Bisceglie. Un’azione insistita, col Catanzaro che fatica a uscire dalla propria trequarti. La palla arriva a destra su Triarico che di collo pieno calcia all’incrocio del secondo palo. Per gli ospiti recuperare è impossibile. Effettuare due passaggi rasoterra di fila sembra un’impresa titanica, così non basta neanche l’ingresso di Giannone per recuperare. Oggi il calcio di Auteri è stato mortificato da un manto erboso inqualificabile.

Ci si lamenta spesso del livello della Lega Pro, ma non si può pensare di avere belle partite e sistemi di gioco interessanti se è impossibile costruire palla a terra. La mediocrità viene premiata e chi, come Auteri, prova a proporre un certo tipo di calcio è penalizzato.