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Il Cosenza in Serie B ripartirà dal mister Piero Braglia

COSENZA – La prima certezza della giornata, con l’avvento della Serie B, si chiama Piero Braglia (foto galleria a cura di Francesco Farina). Lo ha annunciato il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio nel corso di un incontro con la stampa avvenuto presso la sede del Comune. «Braglia sarà il futuro allenatore dei rossoblù in Serie B». Un omaggio, quello del numero uno di via degli Stadi, conseguenza del grande finale di stagione dell’ex mister della Juve Stabia.

Ha partecipato alla manifestazione anche il presidente Giuseppe Carratelli protagonista della promozione del Cosenza nella stagione 1987/1988. Alla manifestazione ha partecipato una delegazione di calciatori affiancata dallo staff tecnico.

Braglia e il fattore gruppo

Il tecnico del Cosenza ha descritto il percorso rossoblù che gli ha permesso di ottenere la quarta promozione in carriera dalla Serie C alla Cadetteria. Dopo quelle con Catanzaro, Pisa e Juve Stabia è ora la volta del club calabrese. «Il merito è del gruppo – dichiara il tecnico – nonchè del presidente e del direttore Trinchera. Ho sempre pensato che i ragazzi potessero fare qualcosa di importante. Un grazie va anche al mio staff. Per me loro non sono un gruppo di lavoro ma una vera e propria famiglia». Sarà contratto annuale quello che firmerà l’allenatore reduce da un’annata condita dalla cosiddetta ciliegina sulla torta.

Serie B per il presidente Guarascio

Il numero uno del club Eugenio Guarascio si è complimentato con la formazione. «Sappiamo di aver fatto qualcosa di straordinario – commenta il presidente – pur sapendo che non sarebbe stato facile raggiungere questo risultato. Inizialmente ci sono stati dei problemi ma in corso d’opera, con il tanto lavoro, siamo riusciti ad invertire la rotta».

Un nuovo cammino durante il quale la squadra affronterà il percorso di Serie B. Il tutto, ovviamente, con dei principi sui quali si poggiano le basi per il futuro. «La trasparenza è uno dei nostri punti fermi, abbiamo vinto sul campo: questo vuol dire meritocrazia. Sviluppo e lavoro sono componenti importanti che la Serie B potrebbe portare nella città. Ci confronteremo con grandi realtà che vanno da Palermo a Verona».

La scelta dei calciatori passa anche da Trinchera

Grandi meriti sono stati attribuiti anche al direttore sportivo Stefano Trinchera reo di aver costruito una rosa ampia e competitiva. Il ds commenta, con soddisfazione, il percorso della promozione. «Sono orgoglioso di aver sposato questo progetto giungendo in una società prestigiosa come quella del Cosenza. Avevo aspettative e sensazioni particolari. Inizio non facile ma le somme si tirano alla fine».

Il sindaco Occhiuto con la maglia del Cosenza

Anche il primo cittadino ha omaggiato il collettivo a tinte rossoblù. «Avete dato una gioia immensa alla città. Il calcio è un vero e proprio progetto di coesione sociale. La promozione in Serie B – conclude Occhiuto – va oltre quello che può essere il semplice approdo alla categoria superiore».

Alessandro Artuso

Cosenza, Braglia e il ds Trinchera: «Condotta dell’arbitro a dir poco vergognosa»

VITERBO – Tempo di commenti in sala stampa dopo la partita tra Viterbese e Cosenza (foto Farina). Tanto nervosismo in casa rossoblù per quanto concerne la condotta della gara da parte dell’arbitro Proietti di Terni.

Braglia e la critica all’arbitro

Parole non di certo leggere quelle del tecnico Piero Braglia al termine della semifinale di andata giocata al “Rocchi” di Viterbo. «Espellere dopo appena 10 minuti un calciatore come Mungo mi sembra assurdo. Può anche aver detto qualcosa di sbagliato ma non credo così grave da pregiudicarne, sin da subito, la sua permanenza in campo. Anche il rosso di Loviso – commenta Braglia – non c’era e questo lo sappiamo bene tutti. Devo dire che Proietti non ha avuto nemmeno un dubbio in merito al fallo di rigore su Tutino nel primo tempo mentre il rigore per fallo di Dermaku era netto». Amarezza mista a delusione, quella sul volto di Braglia, amplificata dal passivo venuto fuori dal match. «Non siamo venuti fin qui a farci prendere in giro da uno che abita a 30 chilometri da qui. Si è perso per cause che non dipendono da noi – dichiara il tecnico rossoblù – non ci riteniamo affatto sconfitti. Al ritorno cercheremo di passare il turno».

Il direttore Trinchera e l’operato di Proietti

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ds del Cosenza Stefano Trinchera. «Pretendiamo rispetto, cosa come oggi non abbiamo avuto, visto che vorremmo uscire da questa competizione con lealtà e a testa alta. In tanti anni di calcio giocato e non solo è la prima volta che ho visto un atteggiamento del genere. L’espulsione di Mungo è grottesca, si era soltanto lamentato per una situazione precedente. Cercheremo in casa nostra, davanti alla tifoseria rossoblù, di rimontare i due goal subiti dalla Viterbese». Fiducia nei mezzi della formazione di via degli Stadi e appuntamento rimandato al ritorno della semifinale. La gara si giocherà mercoledì 14 marzo allo stadio “San Vito – Gigi Marulla”.

Cosenza, la sfida di Fontana e Trinchera: «Sarà il campo a dire se lavoreremo bene»

COSENZA – È iniziata ufficialmente l’avventura della coppia Fontana-Trinchera al timone del Cosenza. Il tecnico e il direttore sportivo che secondo il progetto del presidente Guarascio dovranno segnare l’inizio del nuovo percorso, sono stati presentati dal numero uno della società che ha tenuto a ribadire che: «in entrambi i casi si tratta di prime scelte, di professionisti seri e preparati».

Il mister Fontana

Un Fontana tirato, emozionato ma allo stesso tempo lucido e già concentrato sulla nuova avventura ripercorrendo quella che è stata la sua storia di allenatore. «Ho vissuto un’esperienza particolare a Nocera – dice il tecnico – ma hanno tolto la possibilità di esprimermi sul campo, ho vissuto due anni e mezzo terribili con la mia famiglia. Poi ho avuto la fortuna di conoscere il presidente della Juve Stabia Manniello che ha visto in me qualcosa di buono. Ma poi si è persa un po’ la realtà e non ho chiuso la stagione. Pensavo di meritare la possibilità di giocare i playoff ma non è stato possibile».

Poi è arrivata la chiamata del Cosenza. «Qualche settimana fa incontrato il presidente Guarascio e sono qui a parlare con voi – aggiunge Fontana – Mi ha voluto il direttore Trinchera, ma siamo tutti consapevoli dei propri ruoli e del rispetto da portare ai compiti altrui. Sia io che il direttore ci giochiamo tanto, la carriera: ho fretta di arrivare per quello che mi è stato tolto. La mia rabbia sportiva spero di trasmetterla subito ai miei ragazzi». Fontana sembra avere le idee chiare anche per quello che riguarda il progetto tecnico che intende portare avanti. «L’idea c’è, ma vedremo poi con i calciatori a disposizione il da farsi. Per mia mentalità giocare a calcio significa “giocare a calcio”. Quando ero in campo, volevo determinare e cercare di fare gol prima degli altri senza aspettare un’occasione il classico episodio. Bisogna proporsi per fare gol, la penso così».

Il progetto del direttore Trinchera

La palla passa poi al direttore sportivo Trinchera. «Ringrazio il presidente Guarascio che mi ha dato l’opportunità di arrivare in un club importante. Dopo Francavilla cercavo una piazza importante, con un pubblico affamato e sono onorato di essere qua. Mi premia forse di più di quello che è stato il mio percorso professionale. E’ un’opportunità che farò di tutto per tenermi stretto». Trinchera passa poi alle motivazioni che lo hanno portato alla scelta di Fontana con il conseguente addio a De Angelis. «Non abbiamo sfidato nessuno, ma abbiamo scelto Fontana d’accordo con il presidente – sottolinea Trinchera – Il campo sarà arbitro delle nostre scelte».

Profilo basso anche per quanto riguarda la costruzione della squadra. «Il progetto riparte con due nuove figure e non vorrei che passasse un messaggio sbagliato – tiene a precisare Trinchera – Non faremo proclami, ci confronteremo con grandi club mentre noi facciamo calcio con grande equilibrio. Abbiamo la consapevolezza di dover fare le cose per bene senza buttare fumo negli occhi». Capitolo mercato. «Siamo intenzionati a prendere calciatori funzionali alle idee del tecnico. Siamo frenati dalle nuove normative al pari degli altri club. Abbiamo puntato su elementi sotto contratto e bisogna avere pazienza, stiamo lavorando a fari spenti. Ingaggeremo calciatori di qualità senza fare follie. Ranieri è in dirittura d’arrivo ad Alessandria».

Francesco Farina