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“Un giorno da allevatore” secondo atto: gli impegni presi

CATANZARO – A distanza di dieci giorni dalla grande mobilitazione “Un giorno da allevatore” svoltasi in tutta Italia e in Calabria a Cosenza in Piazza dei Bruzi, definita la più grande maximungitura pubblica, alla quale hanno partecipato allevatori, cittadini-consumatori e tanti rappresentanti istituzionali,  si cominciano a raccogliere i primi frutti con risposte e responsabilità concrete provenienti dal mondo delle istituzioni.

“Il primo  – riferisce Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – il tavolo delle trattative è stato già operativo nei giorni scorsi presso il Ministero delle Politiche Agricole  a seguito del quale sono stati presi una serie di impegni, primo fra tutti quello di definire un rapporto di fattiva collaborazione con l’Autorità garante per il mercato e la concorrenza al fine di evitare il prolungarsi di pratiche commerciali scorrette, riconoscendo quindi che l’attuale situazione genera un evidente dislivello tra i vari attori della filiera commerciale nel settore lattiero-caseario. L’impegno sarà pertanto finalizzato a ridare una spinta al costo di produzione alla stalla, i cui margini di reddito per gli allevatori sono ormai  irrisori. Altro passaggio fondamentale affrontato durante le trattative è stato quello della trasparenza che ha indirizzato i lavori verso la necessità dell’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza per il latte in quanto tale e per il latte usato quale ingrediente di prodotti lattiero caseari  nonché eliminare, come già avviato dal Ministro Lorenzin, la secretazione dei dati sull’importazione di latte che non consente di sapere dove va a finire. Da riscontrare che c’è l’adesione, espressa dalla grande distribuzione organizzata, (Gdo) per garantire al consumatore una maggiore trasparenza sull’origine del latte attraverso una indicazione chiara ed omogenea che indichi la zona di mungitura.”

“È una grande soddisfazione vedere come le nostre mobilitazioni e manifestazioni di piazza sono utili non solo a sensibilizzare le istituzioni e i consumatori  verso i problemi dei produttori – continua Molinaro – il nostro intento è assicurare reddito ai produttori, creare le premesse importanti sul versante dell’occupazione e di investimenti e assicurare i cittadini.  Gli interventi sul versante dell’antitrust e le intenzioni espresse in merito all’indicazione obbligatoria dell’origine sono due pilastri fondamentali per portare a soluzione le diverse criticità dell’intero comparto.”

La Coldiretti Calabria è dunque d’accordo con la proposta del ministro Martina e si augura che vengano prese, in accordo anche con gli altri Ministeri, in particolare quello dello Sviluppo Economico, le misure opportune a garantire ai consumatori la massima trasparenza e valore aggiunto alla produzione.

“Quella del latte – conclude Molinaro –  è una partita che giocheremo fino in fondo, Coldiretti continuerà a combattere la sua battaglia portando avanti tutte le rivendicazioni avanzate durante la mobilitazione ‘Un giorno da allevatore’ ”.

“UN GIORNO DA ALLEVATORE”

Venerdì 6 febbraio dalle ore 9,30 ( a Cosenza Piazza dei Bruzi)

“UN GIORNO DA ALLEVATORE” NELLE PIAZZE ITALIANE

La piu’ grande operazione di mungitura pubblica per salvare il latte Made in Italy

La piu’ grande operazione di mungitura pubblica mai realizzata in Italia e nel mondo con Ministri del Governo, Governatori delle Regioni, Sindaci, politici, esponenti della cultura, dello spettacolo e del mondo economico e sociale che trascorreranno insieme un giorno da allevatore nelle piazze italiane in cui sarà allestita una vera e propria stalla per mungere, dare da mangiare e custodire gli animali. Un segno concreto di solidarietà, vicinanza e sostegno al lavoro che tutti i giorni svolgono gli allevatori italiani, per garantire latte fresco e grandi formaggi Made in Italy ma anche la biodiversità e il presidio del territorio anche nelle aree piu’ difficili.

L’appuntamento per salvare le stalle italiane è fissato per venerdì 6 febbraio alle ore 9,30 nelle principali piazze del Paese dove saranno allestite le stalle con gli animali secondo le diverse specificità regionali, da Roma in Piazza del Campidoglio a Milano, da Torino a Udine, da Bologna a Firenze, da Napoli a Bari, da Cosenza a Palermo ma anche a Venezia dove la stalla sarà galleggiante nel molo di Piazza San Marco.

Tra gli altri hanno già assicurato la partecipazione al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, della Giustizia Andrea Orlando, dell’Ambiente Gianluca Galletti ma anche gli ex Ministri del settore primario Alfonso Pecoraro ScanioNunzia De Girolamo ora capogruppo Ncd alla Camera e Luca Zaia ora governatore del Veneto insieme ai suoi colleghi della Lombardia Roberto Maroni, del Piemonte Sergio Chiamparino, del Lazio Nicola Zingaretti, della Toscana Enrico Rossi, dell’Emilia Stefano Bonaccini, della Campania Stefano Caldoro, della Calabria Mario Oliverio e della Sicilia Rosario Crocetta. Ci saranno anche dal Sindaco di Roma Ignazio Marino e quello di MilanoGiuliano Pisapia ma anche di Firenze Dario Nardella. Tra i politici anche il Vice Ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero, il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione, il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza, il capogruppo di Sel al SenatoLoredana De Petris il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Luca Sani e quello del Senato Roberto Formigoni e Colomba Mongiello Vicepresidente commissione parlamentare sulla contraffazione e l’onorevole Nicodemo Nazzareno Oliverio. Hanno aderito rappresentanti delle associazioni dei consumatori, il presidente del Codacons Carlo Rienzi di Federconsumatori Rosario Trefiletti, di Adiconsum Pietro Giordano, di Adusbef  Elio Lannutti e il Segretario Generale Movimento Consumatori Alessandro Mostaccio,  ma anche ambientalisti come il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza quello della Lipu Fulvio Mamone, il Direttore Generale di Greenpeace Pippo Onufrio, il Presidente FederparchiGiampiero Sammuri, ed il presidente di Slow Food Carlo Petrini.

L’obiettivo è quello di far conoscere da vicino il difficile lavoro degli allevatori e gli effetti positivi per l’intera collettività ma anche i pericoli dell’abbandono come dimostra il Dossier “L’attacco alle stalle italiane” che sarà presentato nell’occasione.