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Unical e Università Magna Graecia avviano iter per la nuova (doppia) laurea in Medicina e Ingegneria

RENDE (CS) – L’Università della Calabria e l’Università Magna Graecia di Catanzaro confermano e rafforzano la collaborazione esistente da tanti anni tra i due atenei e si preparano a formare una nuova generazione di medici, capaci di affrontare le sfide del futuro, mettendo insieme le competenze dell’area delle Scienze della Vita e della Salute con quelle ingegneristiche e bioinformatiche. I due atenei hanno avviato infatti l’iter per l’istituzione di un nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Medicina e Ingegneria”, che consentirà agli iscritti, al termine del ciclo di studi di 6 anni, di conseguire oltre al titolo di dottore in Medicina e Chirurgia, anche la laurea triennale in Ingegneria informatica, curriculum Bioinformatico. I rettori Nicola Leone e Giovanbattista De Sarro hanno già invitato gli Ordini professionali degli ingegneri e dei medici e tutte le parti sociali interessate ad un incontro, in programma il 10 dicembre, nel corso del quale sarà presentata l’innovativa proposta congiunta. Si tratta di un progetto ambizioso, che ha al momento solo due precedenti in Italia: la MEDTEC School dell’Humanitas e del Politecnico di Milano e la Medicina HT dell’Università Sapienza di Roma.  

COME NASCE LA NUOVA LAUREA: IL CONTESTO

La Calabria è tra le Regioni italiane quella con la maggiore carenza di personale medico: allo stato attuale si stima che manchino 1.410 professionisti, soprattutto nelle aree di medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione, ginecologia, chirurgia generale, pediatria e psichiatria. A queste carenze si sommano quelle dei medici di base, dei pediatri e delle guardie mediche. È in crescita, invece, la domanda di formazione in Medicina e Chirurgia: in Italia il numero di domande degli aspiranti medici supera di gran lunga il numero dei posti disponibili, con un posto ogni 5 candidati; in Calabria la richiesta è persino maggiore, con un posto ogni 10 candidati.  Non basta però formare nuovi medici: la rapida evoluzione che riguarda la sanità, sempre più influenzata dalle nuove tecnologie, richiede medici nuovi, che padroneggino metodi e strumenti di data science e intelligenza artificiale. Un recente studio OCSE rileva che gli operatori sanitari segnalano un’asimmetria tra le competenze possedute e quelle loro richieste per svolgere efficacemente il proprio ruolo in un contesto in continuo mutamento.  La nuova figura di medico con competenze di ingegneria bioinformatica che sarà formata dal corso proposto congiuntamente dall’Università della Calabria e dall’Università Magna Graecia di Catanzaro, unirà quindi alla preparazione in campo medico-chirurgico anche competenze nel campo della robotica, della logistica, dell’ingegneria bioinformatica, dell’Intelligenza Artificiale: tutti settori che hanno ormai un impatto molto forte sulla pratica medica, dalla prevenzione alla diagnosi e alla cura. Il nuovo corso di laurea potrà contare sulle competenze e sull’esperienza della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo di Catanzaro e dei Dipartimenti di ‘Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione’ e di ‘Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica’ dell’Unical, strutture d’eccellenza riconosciute dal Ministero. 

IL PERCORSO FORMATIVO

Al termine del percorso formativo della durata di 6 anni, lo studente sarà proclamato, congiuntamente dalle due Università, dottore in “Medicina e Ingegneria” (nella classe di laurea magistrale LM-41 in Medicina e Chirurgia) e, previo superamento di pochi esami aggiuntivi, conseguirà anche la laurea triennale in Ingegneria Informatica, curriculum Bioinformatico (nella classe di laurea L-8 in Ingegneria dell’Informazione). Le competenze Biomediche di base e di Bio-Ingegneria verranno acquisite nelle prime annualità, che si svolgeranno presso l’Università della Calabria, mentre presso l’Università Magna Graecia si svolgerà la seconda parte del corso, che comprenderà le discipline cliniche dell’area medica e chirurgica e il tirocinio abilitante. 

IL PROFILO PROFESSIONALE

Il corso di laurea in ‘Medicina e Ingegneria’ formerà medici capaci di padroneggiare le nuove tecnologie e definire, quindi, terapie sempre più personalizzate, e ingegneri bioinformatici che potranno dedicarsi allo sviluppo di soluzioni innovative in campo sanitario. Al termine dei sei anni, il laureato potrà quindi avviarsi alla professione di medico, specializzarsi, proseguire gli studi con un dottorato o scegliere di dedicarsi alla ricerca d’ambito biomedico e bioinformatico o di lavorare nel settore industriale.

L’ITER 

Dopo la consultazione delle parti sociali, la proposta sarà discussa e votata, sempre nel corso del mese di dicembre, dagli Organi Accademici dell’Unical e dell’Università Magna Graecia. Poi la valutazione passerà al Coruc (Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi) e al ministero dell’Università e della Ricerca, che acquisirà i pareri del Cun e dell’Anvur. 

Università Magna Graecia, tre giorni dedicati ai dottorandi

CATANZARO –  Nei giorni 12 -14 dicembre 2018 avranno luogo presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro le giornate dei dottorandi.

Nel contesto di questo evento si svolgeranno le seguenti iniziative:

– 12 dicembre mattina: quarta edizione del “UMG CAREER DEVELOPMENT WORKSHOP” intitolata “Bench to bedside: from discovery to clinical trials”.

In questo evento, docenti e giovani ricercatori dell’Ateneo,  studenti di tutti i corsi di Laurea, dottorandi, borsisti post-dottorato avranno l’opportunità di incontrare esperti di ricerca traslazionale sia di base che clinica insieme a rappresentati delle principali Aziende farmaceutiche italiane e internazionali e discutere il percorso che conduce alla sperimentazione clinica dei prodotti o delle procedure sviluppate nel corso della ricerca traslazionale con particolare riferimento agli aspetti tecnici, regolatori e finanziari.
Nel pomeriggio avrà luogo l’esposizione e discussione dei poster che illustrano i risultati della ricerca dei dottorandi dell’area biomedica. Al termine, l’assegnazione di premi per i migliori poster selezionati dai relatori  intervenuti al Workshop.

– Il 13 dicembre in mattinata i dottorandi discuteranno la loro ricerca con studenti universitari. Nel pomeriggio avrà luogo un a tavola rotonda  sul tema “Valorizzazione dei risultati e supporto alle attività scientifiche dei giovani ricercatori”, con interventi di rappresentati della Regione Calabria, Unicredit, Fondazione con il Cuore, FITP e Fondazione UMG, che sarà seguita dalla discussione delle relazioni finali dei dottorandi del terzo anno di corso.

– Infine il 14 dicembre, i dottorandi dell’Ateneo illustreranno la loro ricerca a studenti delle scuole superiori dell’area di Catanzaro.

 

 

Università “Magna Graecia”, importante ricerca sulla stenosi arteropatia

CATANZARO – Uno studio dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro si è concentrato sull’aterosclerosi in presenza di ischemia periferica (foto mediolanum-farma.it). La ricerca sperimentale, effettuata dal dottor Sabato Sorrentino con la collaborazione del laboratorio di Cardiologia sperimentale, diretto dal professor Ciro Indolfi, è stata pubblicata su una importante rivista scientifica.

Ricerca prodotta all’Università “Magna Graecia”

Si tratta della Scientific Report relativo al gruppo Nature. I ricercatori, dopo un lungo lavoro di ricerca, hanno dimostrato che l’ischemia dell’arto provoca un aumento di una molecola che prende il nome di microRNA 16. Quest’ultima non permette di far viaggiare le dovute informazioni verso la sintesi proteica. In realtà il processo che compiono mira alla degradazione delle molecole di RNA impedendo la produzione di proteine. Questa situazione può portare, di conseguenza, a numerose problematiche salutari.

 

Accordo Unical-Unicz, attivato il Corso interateneo in “Assistenza Sanitaria”

CATANZARO – È stato raggiunto un importante accordo tra l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e l’Unical. Dal prossimo anno accademico 2018/2019 si darà il via al Corso di Laurea interateneo in “Assistenza Sanitaria”. Si tratta di un corso abilitante alla professione sanitaria, in qualità di assistente, con la classe L/SNT. Un processo di collaborazione, quello tra i due atenei calabresi, che ha preso piede da ottobre dello scorso anno e che ha visto protagonisti i Rettori De Sarro e Crisci.

Percorso nelle due Università, di cosa si tratta?

L’accordo prevede che si costituiscano strutture didattiche per il suddetto Corso di Laurea presso la Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro e il Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria. Il titolo di studio viene rilasciato, in maniera congiunta, dalle due Università.

La seda amministrativa, di gestione del Corso di Laurea, resterà sempre presso il polo catanzarese. Gli studenti che si iscriveranno a questo Corso avranno diritto ad usufruire delle strutture e dei servizi presenti presso entrambi i poli. Si potrà fruire di quei servizi necessari per l’organizzazione degli stage e dei tirocini. A questi si aggiungono servizi di orientamento, del diritto allo studio e la partecipazione ai progetti di internazionalizzazione. L’attività didattica, invece, si svolgerà presso entrambe le sedi. La durata della convenzione corrisponde a tre cicli triennali, a decorrere dall’anno accademico 2018/2019, e sarà rinnovata tacitamente per un periodo di pari durata.

Il Corso in “Assistenza Sanitaria” nel patto tra l’Unical e l’Università “Magna Graecia”

L’attivazione di questo Corso in “Assistenza Sanitaria” va nella direzione di dare spazio ed accoglienza alle otre 140 delibere comunali approvate in materia da altrettanti comuni della provincia di Cosenza. Tutto questo pone la stessa Università della Calabria in un ruolo di preminenza per quanto riguarda il dibattito, attualmente aperto nella città di Cosenza, circa la costruzione del nuovo ospedale.

(foto pensionelavoro.it)

Prestigioso riconoscimento alla cattedra di Audiologia dell’Università Magna Graecia

SIENA – Ancora un importante riconoscimento per il gruppo di ricerca coordinato dal professor Giuseppe Chiarella, direttore dell’U.O. di Audiologia e Foniatria dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nel corso del 36° Congresso Nazionale della Società Italiana di Audiologia e Foniatria, che si è svolto a Siena fino al 30 settembre scorso, è stato assegnato l’autorevole premio “Bernabei” 2017, per la Vestibologia, ad un lavoro di ricerca dello stesso prof. Chiarella e del dott. Pasquale Viola.

L’argomento del lavoro riguarda uno studio sperimentale su un recente protocollo terapeutico introdotto per la Malattia di Menière. «Si tratta di una sindrome con andamento cronico e invalidante – ci spiega il prof. Chiarella – che costringe i pazienti a una pessima qualità della vita, su cui si concentrano gli sforzi di ricerca di molti scienziati in tutto il mondo»«In questa esperienza  – continua il dott. Viola – abbiamo effettuato controlli distribuiti su un arco temporale di 24 mesi e per un numero rilevante di pazienti il nuovo protocollo si è rivelato soddisfacente rispetto alle terapie mediche tradizionali».

Il gruppo coordinato dal prof. Chiarella, oltre che di udito, si occupa da anni di vertigine con importanti risultati nell’ambito della ricerca scientifica, pubblicati su riviste internazionali e, naturalmente, con una fondamentale ricaduta in termini di assistenza sanitaria.

«Contrariamente ad ogni tendenza di emigrazione sanitaria – conclude il prof. Chiarella – sono migliaia i pazienti calabresi che ogni anno si rivolgono al reparto di Audiologia e Foniatria del policlinico Mater Domini per problemi audiovestibolari,  data la particolare e specialistica esperienza sviluppata in questo ambito dalla nostra struttura. Con la collaborazione del dott. Viola – conclude – abbiamo ottenuto risultati molto interessanti che trovano in questo premio il giusto riconoscimento da parte della comunità accademica e scientifica del nostro settore, che motivano i giovani a rimanere a lavorare nella nostra regione, rafforzando nel futuro la necessità di implementare e di potenziare l’organizzazione e il buon funzionamento del reparto, in vista del consolidamento degli obiettivi conseguiti e di quelli che vorremmo conseguire».

Nominato il nuovo Rettore dell’Università Magna Graecia, congratulazioni dal mondo politico

CATANZARO – «Esprimo grande soddisfazione per l’avvenuta elezione e formulo gli auguri di buon lavoro al nuovo Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Prof. Giovambattista De Sarro». Lo afferma il deputato On. Giuseppe Galati che osserva: «L’esperienza professionale del neo Rettore, prima direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e successivamente preside della facoltà di Medicina e Chirurgia e direttore del dipartimento Scienze della Salute, oltre che componente della commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco, e le elevate competenze a lui riconosciute dal mondo accademico contribuiranno a favorire la crescita dell’ateneo catanzarese che negli anni ha conquistato posizioni di prestigio a livello nazionale e internazionale nel campo della ricerca e dell’innovazione. L’Università Magna Graecia di Catanzaro – aggiunge l’On. Galati – con l’investitura di Giovambattista De Sarro, che succede ad Aldo Quattrone, al quale va il nostro saluto e ringraziamento per il lavoro svolto, acquisisce una guida attenta alle istanze e allo sviluppo del mondo accademico calabrese e alla valorizzazione dell’enorme capitale umano, tecnico e scientifico di cui l’ateneo dispone».

Anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, esprime le proprie congratulazioni al prof. Giovanbattista De Sarro, neo rettore dell’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro.
«Al professor De Sarro, che ha davanti a sé un compito importantissimo per la crescita e lo sviluppo della nostra regione, rivolgo i più sinceri auguri di buon lavoro da parte di tutta l’Amministrazione provinciale – afferma il presidente Bruno -. La nostra Università è diventata un riferimento importante nel campo della didattica, della ricerca e dell’innovazione. Non solo un luogo di formazione e fucina di eccellenze, ma anche spazio aperto al confronto, per far emergere le vocazioni autentiche del nostro territorio e con esse i tanti talenti che vivono nella nostra regione. Un sentito ringraziamento per l’eccellente lavoro svolto per affermare il ruolo dell’Ateneo e recuperare un proficuo rapporto sinergico con le istituzioni va al rettore uscente, il prof. Aldo Quattrone – conclude Bruno –. Il rettore De Sarro, calabrese doc, la cui carriera accademica si inquadra quasi per intero nell’ambito dell’Università Magna Graecia, conoscendo molto bene il contesto e la realtà sociale e culturale in cui si muove, siamo certi saprà assicurare ulteriori lusinghieri risultati al nostro Ateneo, lavorando assieme alle istituzioni e agli studenti. Potrà contare sulla fattiva collaborazione della Provincia di Catanzaro».
 
Congratulazioni arrivano anche dal consigliere regionale Wanda Ferro: «Si tratta del giusto riconoscimento per i meriti accademici, le capacità professionali, l’autorevolezza e il profilo umano del prof. De Sarro – spiega Wanda Ferro – che saprà guidare l’Ateneo catanzarese nel rafforzamento del proprio ruolo di riferimento in tutta la Calabria non solo dal punto di vista culturale e formativo, ma anche economico e sociale. L’Ateneo necessita di un rilancio del proprio impegno nell’offerta formativa, nella ricerca, nell’assistenza sanitaria di eccellenza, i tre punti cardine su cui il compianto rettore Venuta ha immaginato e realizzato il Campus del capoluogo, il cuore da cui oggi sprigionano le speranze di crescita della Calabria. Sono certa che il prof. De Sarro, verso il quale nutro profonda stima, saprà, nel solco tracciato dal fondatore del Campus, dare nuovo slancio all’Ateneo per offrire ai giovani calabresi l’opportunità di realizzare il loro futuro professionale in una terra che ha bisogno vitale delle loro energie e delle loro competenze. Credo abbia un forte valore simbolico il fatto che a guidare l’Università catanzarese sia stato chiamata una personalità che, dopo importanti esperienze di ricerca all’estero, ha scelto di tornare in Calabria per dedicare il suo impegno e le sue conoscenze alla sua terra natale. Al prof. De Sarro rivolgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro, mettendo a disposizione la mia piena collaborazione per tutte le iniziative volte alla crescita dell’Ateneo».  
 

 

Università “Magna Græcia”, parte corso in “Strategie di accesso, gestione e rendicontazione dei Fondi Europei”

CATANZARO – L’Università “Magna Græcia”  di Catanzaro, in collaborazione con il Centro Documentazione Europea Europe Direct e in regime di partenariato con lo Studio di Consulenza e Formazione “Knowledge Management & Intellectual Capital” in materia di Programmi, Progetti e Finanziamenti Europei, organizza un Corso Universitario di Alta Formazione in “Strategie di accesso, gestione e rendicontazione dei Fondi Comunitari Europei”. Nel contesto socio-economico attuale di costante difficoltà di reperimento di fonti di finanziamento adeguati sia per il settore pubblico che per quello privato, i fondi comunitari europei rappresentano un’opportunità reale sia di finanziamento addizionale sia di stimolo all’innovazione, che resta purtroppo spesso inutilizzata per carenza di competenze adeguate sia per il loro accesso che per la loro gestione e rendicontazione. La programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020 prevede numerosi fondi e programmi sia a gestione diretta dell’UE e delle sue agenzie, a cominciare da Horizon 2020 che indiretta tramite principalmente le Regioni, sia stanziamenti per la programmazione nazionale e regionale in Italia: per utilizzare i quali occorre però conoscere i diversi tipi di programma e le regole scritte e non da seguire per poter accedere ai bandi e poi utilizzare e rendicontare i fondi in maniera corretta. Il corso, a carattere teorico-pratico, si propone quindi di offrire le coordinate per comprendere il quadro di riferimento istituzionale europeo e le diverse fonti di finanziamento disponibili, nonché gli strumenti e le competenze necessarie a gestire un progetto di finanziamento, dalla capacità di reperire le informazioni necessarie alla conoscenza dei meccanismi di funzionamento dei programmi comunitari: ciascun partecipante dovrà infatti realizzare un Project Work. Ciò al fine di mettere la pubblica amministrazione ed i soggetti privati e non profit in grado sia di elaborare adeguate strategie di accesso ai fondi e di gestione e rendicontazione dei progetti, sia di fornire risposte appropriate ad eventuali proposte progettuali esterne. Il corso si rivolge quindi al personale amministrativo, dell’area formazione, ricerca e innovazione degli Enti Pubblici con responsabilità finanziarie e gestionali, delle imprese private e delle organizzazioni non profit interessato ad acquisire competenze di gestione dei fondi comunitari per lo sviluppo della propria organizzazione e a sviluppare le proprie competenze progettuali per elaborare adeguate strategie di innovazione. I docenti del corso saranno qualificati esperti con competenze ed esperienza di livello nazionale e internazionale sulle tematiche oggetto del corso.

Per informazioni: giarelli@unicz.it

Umg, successo per il convegno “Obblighi da contatto sociale e culpa in contrahendo”

CATANZARO – Si è svolto venerdi, con inizio alle ore 15.30, presso l’aula Giovanni Paolo II del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, un importante e prestigioso Convegno dal titolo “Obblighi da contatto sociale e culpa in contrahendo”.

L’incontro – organizzato dal Centro di Ricerca “Rapporti privatistici della P.A.” (coordinato dal Prof. Fulvio Gigliotti, Ordinario di Diritto privato), in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura, distretto territoriale di Catanzaro – ha visto la presenza di un pubblico numeroso e particolarmente attento.

Dopo gli indirizzi di saluto del Coordinatore del Centro di Ricerca, prof. Fulvio Gigliotti, e l’intervento del dott. Massimo Forciniti, componente del CSM, i lavori – moderati dal Cons. Antonio Scalera, responsabile della formazione decentrata (per il distretto di Catanzaro) della Scuola Superiore della magistratura – sono proseguiti con le relazioni  del prof. Alessio Zaccaria, Ordinario di Diritto civile dell’Università di Verona e componente del Consiglio Superiore della magistratura, e della prof.ssa Maria Luisa Chiarella, professore aggregato di Diritto privato dell’Università Magna Græcia di Catanzaro.

L’evento, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, ha visto la presenza – in un’Aula Magna gremita di pubblico – di numerosissimi avvocati, magistrati e studenti.

Mirko Dimartino

 

All’Università Magna Graecia un meeting internazionale per la lotta al mieloma multiplo

CATANZARO – Inagurato con successo il meeting internazionale all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Fino al 2 luglio Catanzaro è Capitale della lotta al mieloma multiplo con il meeting “Multiple Myeloma 2016. Perspectives for a Paradigm Change”. L’evento, organizzato dal prof. Pierfrancesco Tassone dell’UMG di Catanzaro e dal prof. Angelo Vacca dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, per tre giorni ospiterà i massimi esperti internazionali della malattia. L’obiettivo è quello di fare il punto sulle ultime novità e le più moderne terapie contro il mieloma multiplo. Nella giornata inaugurale, il meeting internazionale è stato preceduto da un Educational Workshop finalizzato ad una revisione critica delle più rilevanti acquisizioni dell’oncologia medica moderna con particolare attenzione ai farmaci innovativi che stanno significativamente rivoluzionando lo scenario terapeutico di numerose neoplasie, dal melanoma ai tumori del polmone e a numerose altre neoplasie solide. «Il mieloma multiplo e gli altri disordini correlati rappresentano condizioni relativamente poco frequenti ma oggi in notevole incremento per le quali, fortunatamente, si sono recentemente registrati notevoli passi in avanti che stanno aprendo progressivamente a nuove prospettive e speranza per i pazienti – affermano i docenti Pierfrancesco Tassone e Angelo Vacca, presidenti del Congresso -. Per molti anni la terapia di questa malattia è stata basata sull’uso di pochi farmaci chemioterapici e di steroidi. Nell’ultimo decennio, e soprattutto nell’ultimo anno, lo scenario terapeutico è significativamente migliorato con l’introduzione di diversi nuovi farmaci approvati dagli enti regolatori internazionali e recentemente resi disponibili ai pazienti. Alcune di queste cure stanno per raggiungere la commercializzazione anche in Europa. Diversi nuovi agenti sono il prodotto delle sofisticate biotecnologie attualmente disponibili e hanno portato a una recentissima e profonda revisione delle linee guida internazionali per il trattamento della malattia. Molto interessanti sono i recenti progressi dell’immuno-oncologia in questo specifico settore. L’impiego di anticorpi immunostimolanti sta dimostrando un forte impatto sulla progressione della malattia e sulla sopravvivenza dei pazienti con una buona qualità di vita grazie alla riduzione degli effetti collaterali rispetto alle vecchie cure». Il meeting continuerà nella giornata di domani con due importantissime letture magistrali, quella del prof. Kenneth Anderson (Harvard Medical School, Boston, USA) e del prof. Carlo Croce (Ohio State University, Columbus, USA). Interverranno inoltre altri importanti esperti che contribuiranno a definire i più importanti risultati della moderna ricerca clinica e traslazione per la cura del mieloma multiplo e della macroglobulinemia di Waldenstrom.

Conferito importante riconoscimento per la Vestibologia all’Università Magna Graecia

CATANZARO – Un importante riconoscimento per il gruppo di ricerca del prof. Giuseppe Chiarella, Direttore dell’U.O. di Audiologia e Foniatria dottor giuseppe chiarelladell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nel corso del 103° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, che si è svolto a Roma fino al 28 maggio scorso, è stato assegnato il prestigiosissimo premio “Arslan” 2016 per la Vestibologia ad un lavoro di ricerca del prof. Chiarella e del dott. Petrolo. L’argomento del lavoro riguarda la definizione di un nuovo quadro clinico di vertigine, la cosidetta “Chronic subjective dizziness” o vertigine soggettiva cronica, che mette in relazione aspetti della personalità e disturbi dell’equilibrio. «Si tratta di pazienti – spiega il prof. Chiarella – che, in seguito ad un evento acuto pur risolto, continuano ad avere difficoltà a mantenere un buon equilibrio, quasi tutti i giorni della settimana, soprattutto in alcune condizioni ambientali. È facile intuire quali conseguenze ci siano per la loro qualità della vita. Comprendere i meccanismi alla base del disturbo ci consentirà di poter aiutare efficacemente questi pazienti».

Il gruppo del prof. Chiarella, oltre che di udito, si occupa da anni di vertigine con importanti risultati in ambito di ricerca scientifica, pubblicati su riviste internazionali e, naturalmente, con una altrettanto importante ricaduta in termini di assistenza sanitaria. «Sono migliaia i pazienti calabresi che ogni anno si rivolgono al reparto di Audiologia e Foniatria del policlinico Mater Domini – conclude il prof. Chiarella  – per problemi di vertigine, conoscendo la particolare esperienza sviluppata in questo ambito dalla nostra struttura. Con la collaborazione del dott. Petrolo, che ha maturato una forte competenza per la diagnosi ed il trattamento di questo tipo di problemi, abbiamo ottenuto risultati molto interessanti che trovano in questo premio un giusto riconoscimento da parte della comunità scientifica del nostro settore».