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Cosenza: open day per vaccini antiCovid, antifluenzale, antipneumococco e antizoster

COSENZA – L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, comunica che Domenica 22 Gennaio prossimo, dalle ore 10.00 alle 0re 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore17.00, presso il “Palazzetto delle Associazioni di Via degli Stadi a Cosenza, si terrà un Open Day dedicato alle vaccinazioni antiCovid, antinfluenzale, antipneumococco, antizoster.

Rende, centro vaccinazioni allestito al Parco Acquatico di Rende. Soddisfatti Manna e Spirlì

RENDE (CS) – «Questo è un grande risultato per la nostra regione, esempio efficiente di sinergia tra enti. Da qui parte in maniera spedita la seconda fase»: a dichiararlo stamane il presidente ff Nino Spirlì durante la visita al Parco acquatico di Rende, struttura riconvertita per la somministrazione dei vaccini anti Covid.

«Di concerto con il Ministero della difesa, l’amministrazione Manna, la Protezione Civile, l’Arma dei carabinieri e la Croce Rossa siamo riusciti in brevissimo tempo a riconvertire l’ospedale militare per dare una sferzata alla campagna vaccinale. Cerchiamo tali strutture in tutte le altre province per garantire una più celere somministrazione dei vaccini in modo da tutelare le categorie più a rischio. Abbiamo predisposto dosi aggiuntive per le scuole e continueremo a lavorare in questa direzione con la collaborazione del personale sanitario, dei presidi ospedalieri, delle Asp e della Protezione Civile», ha proseguito Spirlì.
Anche il commissario Asp La Regina ha sottolineato come: «Rende sia l’esempio di quanto si possa fare di buono per la propria comunità attraverso la collaborazione fattiva».
Soddisfatto il sindaco Marcello Manna che ha voluto ringraziare: «L’assessore alla Protezione Civile Domenico Ziccarelli, la task force comunale anti Covid, l’Asp, i medici di base. Ringrazio a nome di tutta la città anche Antonio Fusinato referente della Marconi Villlage ente gestore del Parco acquatico che, nonostante la crisi del momento, ha messo a disposizione la struttura per il bene comune e la tutela della salute pubblica».
La campagna vaccinale prosegue dunque spedita a Rende: oltre alla struttura di Santa Chiara, il comune di Rende ha messo a disposizione dell’Asp la sede provinciale Uici, oltre al poliambulatorio di Quattromiglia.

Vaccinazioni, Francesco Adamo: «A Rende perché non utilizzare il palazzetto dello sport?»

RENDE (CS) – «Con qualche ritardo e inefficienza, la campagna vaccinale è di fatto iniziata. Aspettando le “ primule”, oltre alle carenze riguardo l’approvvigionamento dei vaccini, una esigenza reale e contingente è senz’altro quella della disponibilità di spazi adeguati. Gli enti locali hanno messo a disposizione, nei limiti delle disponibilità, locali e strutture a volte inidonee. A Rende esiste una struttura di cui ogni fine mese, da più mesi, ne viene annunciata l’inaugurazione, certamente rispondente a tutte le esigenze del caso: il palazzetto dello sport». È la proposta dell’ex segretario locale del Pd, Francesco Adamo: 

«La capacità di tale struttura – spiega Adamo – risponderebbe alla necessità di spazi per ospitare grandi numeri di utenti. Le attese sarebbero minori e meno problematiche. La presenza di un ampio parcheggio e la posizione strategica potrebbe permettere un facile accesso anche dal circondario. Potrebbe, altresì, rispondere alle esigenze dei medici di base, con la creazione di box per la vaccinazione, una migliore gestione del check in e del check out dei pazienti e un controllo più efficiente dei flussi .Una centralizzazione maggiore dell’approvvigionamento, con conseguente migliore monitoraggio delle somministrazioni. Quale esordio migliore per una struttura pubblica, essere messa al servizio della comunità in un momento così difficile?». Quindi la proposta di Adamo: «Aspettando fiduciosi la fine di un mese e la conseguente inaugurazione, mi auguro che ciò sia preso in considerazione. Questo non eviterà il sicuro ed efficiente affidamento a un privato, certamente in tempi migliori».

Covid, in Calabria vaccinazioni al 43%

CATANZARO – Attualmente in Calabria risultano somministrate 10940 dosi di vaccino Pfizer-BioNtech, pari al 42,7% delle dosi finora dispinibili (ne sono state consegnate 25630). Di queste 9524 dosi sono state usate per vaccinare gli operatori sanitari e sociosanitari, 1185 per il personale non sanitario e ancora nessuna dose per gli ospiti delle residenze sanitarie assistite (Rsa). 

IL DATO È AGGIORNATO ALLE 22.41 DEL 10 GENNAIO. 

Su tutto il territorio nazionale, secondo il report aggiornato del Ministero della salute, sono 643219 i vaccini somministrati. 

Vaccinazioni obbligatorie, Monica Zinno, “La salute dei più piccoli al primo posto”

COSENZA – «Investire nella salute dei bambini piccoli  è un’iniziativa politica che promuove l’equità e la giustizia sociale e, allo stesso tempo, la produttività nell’economia e nella società in generale». E’ quanto afferma Monica Zinno, presidente dell’associazione Infanzia Adolescenza G. Rodari, commentando l’approvazione della legge regionale che impone la vaccinazione nelle scuole materne anche in Calabria. « Si sta verificando – sottolinea Monica Zinno – un grande cambiamento nel modo in cui i bambini vengono cesciuti. La cura dei bambini piccoli, dopo essere stata per secoli una questione prevalentemente privata e familiare, adesso si sta trasformando in larga misura in un’attività esterna alla famiglia in cui sono sempre più coinvolti i governi. La maggioranza della generazioni adesso in fase di crescita è la prima a trascorrere gran parte della prima infanzia non nella propria casa, in famiglia, ma in strutture esterne. Tale requisito d’accesso per i nidi è appunto stato introdotto perché i bambini e le bambine che frequentano delle comunità hanno un maggior rischio di contrarre malattie infettive, rischio che aumenta notevolmente in presenza di basse coperture vaccinali, dal momento che virus e batteri circolano maggiormente. Dunque, è importante vaccinare per proteggere tutti i bambini (in forza della cosiddetta “immunità di gregge”, o herd immunity), a maggior ragione i più deboli (immunodepressi, con gravi patologie croniche, affetti da tumori): per loro l’unica possibilità di frequentare la collettività è che tutti gli altri siano vaccinati». «È importante che tutti questi incontri siano sostenuti da materiale informativo ben fatto, trasparente, come a qualunque altra pratica. per l’accesso al nido si potrebbe cominciare a rendere obbligatorio per l’iscrizione uno o più incontri (non conferenze frontali, ma sempre aperte al dialogo) con personale esperto su questi temi. E perché, nella stessa occasione, non allestire anche un punto di vaccinazione, o comunque, a seconda dei contesti, Insomma, di strade ce ne sono tante. Anzi, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, gli interventi più efficaci sono quelli che agiscono su più fronti e che si basano sul dialogo con i loro destinatari. Aiuta, a questo proposito, ricordare che non ci si trova in presenza di genitori ansiosi, si tratta di far capire loro che i vaccini sono una preziosa opportunità che viene offerta loro».

Cosenza, attività ripresa al centro vaccinazioni dopo il furto

COSENZA – I servizi sono regolarmente ripresi a Cosenza, nelle sede dell’azienda sanitaria di Via delle Medaglie d’Oro in cui è collocato l’ambulatorio delle vaccinazioni, mentre proseguono le indagini dei carabinieri per accertare gli autori del singolare furto compiuto nella notte tra domenica e lunedì ai danni degli uffici. Ignoti hanno scassinato la saracinesca e sono penetrati all’interno dei locali con l’obiettivo di rubare i vaccini contenuti nei frigoriferi in cui vengono conservati per non alternarne l’efficacia. La sensazione è che i malviventi fossero alla ricerca delle fiale contenenti il vaccino contro la meningite da rivendere eventualmente sul mercato illegale, alimentato negli ultimi giorni, dalla psicosi provocata dai casi riscontrati anche nel nostro Paese. Si tratta comunque soltanto di una delle ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine. I militari stanno scandagliando le telecamere di sorveglianza dei vicini esercizi commerciali nella speranza che l’occhio elettronico abbia ripreso in flagranza gli autori del furto. Nessun commento dai vertici dell’azienda sanitaria. Sicuramente però, i ladri sapevano cosa cercare e si sono assunti il rischio di un colpo condotto in una strada del centro, dove anche nelle ore notturne transitano numerosi veicoli.