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Vaccini, arrivate in Calabria 3600 dosi di Johnson&Johnson

REGGIO CALABRIA – Sono giunte in Calabria e sono in distribuzione in queste ore le prime 3600 dosi del vaccino Janseen della Johnso&Johnson. I furgoni Sda, corriere di Poste italiane, attrezzati con speciali celle frigorifere, hanno preso in consegna i vaccini a Cosenza e stanno procedendo alla distribuzione sul territorio, raggiungendo le seguenti destinazioni finali: Crotone, Lamezia Terme, Vibo Valentia e Melito Porto Salvo.

La fornitura alle aziende sanitarie avverrà anche questa volta in collaborazione con l’Esercito italiano (1º Reggimento bersaglieri).

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Ema: «Vaccino AstraZeneca sicuro ed efficace». La somministrazione può riprendere

Via libera dell’Agenzia europea del farmaco al vaccino AstraZeneca. “Il vaccino AstraZeneca è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi” e la somministrazione dei sieri. Lo afferma la direttrice di Ema Emer Cooke argomentando il via libera al vaccino nella conferenza stampa. I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca “sono inferiori” a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata, ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). Tuttavia non può essere escluso un legame con i rari casi tromboembolici e perciò occorre avvertire di queste possibilità, ha spiegato la direttrice dell’Ema, Emer Cooke.

“Sono stati riportati 25 casi” di eventi tromboembolici rari “su 20 milioni di vaccinati” con AstraZeneca. Lo ha detto la presidente della commissione sicurezza dell’Ema, Sabine Strauss.

“I benefici del vaccino di AstraZeneca continuano ad essere molto superiori ai rischi. La commissione sulla sicurezza dell’Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti”. Così Sabine Strauss, a capo della commissione sulla sicurezza dell’Ema.
“Lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più” riguardo agli eventi avversi rari segnalati dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Lo ha detto la direttrice dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Emer Cooke.

Il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca “deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali”. Lo ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza) “Vogliamo inviare una lettera ad AstraZeneca, che ci permette di avviare un dialogo con l’azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti, la lettera è in preparazione”: lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, precisando che la lettera è in preparazione, e che Bruxelles sta consultando gli Stati membri per poterla inviare rapidamente.

Vaccine day: «Oggi l’Italia si risveglia». In Calabria 280 dosi

CATANZARO – La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli, alle ore 7,20 questa mattina sono stati i primi in Italia a ricevere il vaccino anti Covid-19 all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma.

In Calabria arrivate 280 dosi

Questa mattina 280 dosi di vaccini Pfizer/BioNtech, scortati dai militari del II reggimento dell’aviazione dell’esercito al policlinico universitario di Catanzaro, dopo essere giunti nella tarda serata di ieri all’aeroporto di Lamezia Terme. Da Catanzaro saranno poi smistati alle cinque aziende sanitarie provinciali e a quelle ospedaliere per essere così somministrati ad un campione scelto di personale sanitario fra medici, infermieri e operatori sociosanitari che hanno deciso di aderire volontariamente alla campagna vaccinale partita oggi in tutta Europa.

A Cosenza 60 dosi Barbara Modafferi

E’ Barbara Modaffari (foto) la prima operatrice sanitaria dell’Annunziata ad aver iniettato la prima dose del vaccino anticovid. Reggio Calabria di nascita cosentina di adozione, la dr.ssa Modafferi, 49 anni,  è infermiera nel reparto di Terapia Intensiva e Rianimazione. 

Come previsto, nel pieno rispetto della tabella di marcia, predisposta e coordinata dal direttore della UOC Protezione e Prevenzione Ambientale, dr Lucio Marrocco,  sono iniziate le operazioni di vaccinazione nell’ambulatorio dedicato alla preo-spedalizzazione, allocato nell’ingresso principale dell’ hub di Cosenza. L’Ospedale dell’Annunziata – punto ospedaliero di vaccinazione – somministrerà, nella giornata di oggi, le prime 60 dosi del vaccino anti-Covid19 – 30 destinate agli operatori dell’ Azienda Ospedaliera e 30 a quelli dell’Asp.

Il vaccino giunto nell’hub di Cosenza alle ore 9,45 proveniente dalla Farmacia del Mater Domini di Catanzaro, è stato consegnato all’equipe di medici vaccinatori  – dr.ssa  Monica Loizzo e il dr Roberto Pellegrino – che procederanno ad eseguire le somministrazioni.

Le parole di Conte e Speranza

«Oggi l’Italia si risveglia #Vaccineday. Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus»: queste le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte su twitter nel giorno del V-Day in Italia e in Europa. 

«E’ una giornata che aspettavamo a tempo». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza subito dopo le prime tre vaccinazioni alla Spallanzani di Roma. «Arriva la luce ma bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non e’ finita ancora e serve sempre il rispetto delle regole». «Oggi è una giornata di speranza, ma ci aspettano ancora mesi di una dura battaglia». Lo dice il leader del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti allo Spallanzani dopo i primi vaccini. «Oggi è l’inizio di una fase nuova – ha aggiunto – ma sarà lunga per ottenere dei risultati, perché andranno vaccinate milioni di persone. Serve una campagna di massa che arriverà alle persone tra qualche mese».

Le 9.750 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech consegnate a tutti i Paesi europei oggi per il vaccino day sono in numero “simbolico”. La distribuzione vera e propria – fa sapere il ministero della Salute in una nota – partirà dalla settimana che inizia il 28 dicembre e all’Italia arriveranno circa 470mila dosi ogni settimana.

Picchiò medico di Belvedere, il gip gli concede di recarsi al lavoro

PAOLA (CS) – Il gip del Tribunale di Paola ha concesso a Francesco Miceli, l’uomo di Praia a Mare accusato di aver picchiato il dottor Raffaele D’Amante, il permesso di recarsi al lavoro, alleggerendo così la misura restrittiva degli arresti domiciliari precedentemente inflitta all’uomo. Come si ricorderà Miceli, impiegato nella Casa circondariale di Paola, nello scorso mese di giugno avrebbe aggredito il medico, responsabile del centro vaccini dell’Asp, ritenendolo responsabile dell’autismo del figlio. In sostanza Miceli, come dichiarato in esclusiva alla nostra testata, pensa che il piccolo abbia contratto una sindrome determinata dalla somministrazione del vaccino. Il giudice gli ha concesso di uscire di casa dalle ore 7,30 alle ore 19,00 per andare a lavorare. Il suo legale, l’avvocato Michele Rizzo, ha comunque preannunciato ricorso al Tribunale della libertà.

Minaccia e picchia il medico per la patologia del figlio post vaccino, un arresto

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Aveva minacciato, immobilizzato e picchiato un dirigente medico addetto al punto vaccinale di Diamante dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ritenendolo responsabile della patologia di cui è affetto il figlio causata, a suo dire, proprio dalla somministrazione di un vaccino. Un impiegato quarantenne è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri della Compagnia di Scalea in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip di Paola su richiesta della Procura. L’attività investigativa dei carabinieri ha permesso di ricostruire tutte le fasi dell’episodio, avvenuto lo scorso 14 giugno, raccogliendo elementi sufficienti per l’emissione della misura. Già da un anno l’uomo, padre di un bambino autistico, accusava il medico e aveva avuto con lui più di un confronto.

ESCLUSIVO: «Mio figlio soffre di sindrome da vaccino»

Parla per la prima volta Francesco Miceli, l’uomo accusato di avere aggredito a Belvedere il dottor Raffaele D’Amante: «Nessuno vuole difendermi, cerco un legale disposto ad andare fino in fondo»

 

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – «Mio figlio non è autistico. Ha contratto quella che si potrebbe definire sindrome da vaccino come spiega molto bene il prof. Ivano Spano». Parla per la prima volta Francesco Miceli, il genitore di Lauria ma che abita a Praia a Mare accusato di aver aggredito il 14 giugno scorso il dottor Raffaele D’Amante, responsabile del settore vaccini dell’Asp a Belvedere Marittimo.

Impiegato nel penitenziario di Paola, Miceli è certo dell’esistenza di numerosi casi analoghi al suo, di tanti bambini ai quali sarebbe stato iniettato un liquido di colore giallo al posto del vaccino. Quel 3 dicembre 2015, al piccolo dovevano essere somministrati antipneumococco ed esavalente «la cui forma farmaceutica – dice – è uno trasparente e l’altro lattiginoso. Appurato che l’ultimo vaccino giallo in commercio risale al 2005, c’è da chiedersi quindi cosa fosse quel liquido giallo. Tra le altre cose che ricordo, quando ci hanno fatto accedere in ambulatorio, le siringhe erano già state scartate e prive di involucro o confezione».

Foto miceli 1Sulla presunta aggressione offre la sua versione dei fatti: «E’ vero, ho incontrato il dottor D’Amante altre due volte prima del 14 giugno, abbiamo discusso del caso, ma sono cose che rivelo solo agli inquirenti. Sono un genitore, voglio una spiegazione. Non ero lì per fargli del male, assolutamente, tant’è che sono contro la violenza e non avevo e non porto armi di offesa con me. Non sono il tipo che va alle mani facilmente, sono cristiano e credente; quel giorno il dottore ha fatto persino finta di non conoscermi strattonandomi, ed ho reagito. Da li è partita una colluttazione dove anche io ho riportato dei danni refertati in ospedale. Ora sto cercando un avvocato, perché nessuno da queste parti ha realmente l’intenzione di difendermi. Evidentemente sono un personaggio scomodo perché cerco la verità. Anche per questo vorrei lanciare un appello, sperando di ricevere al più presto la risposta da un legale che intenda andare fino in fondo in questa storia».

Lei sostiene l’esistenza di numerosi casi di sindrome da vaccino diagnosticati come autismo. «Ormai ne abbiamo la certezza, siamo riusciti a trovare almeno altri sei casi in Calabria, genitori di figli danneggiati che hanno un ricordo preciso di vaccino giallo; e ne ho già rintracciato una quarantina nel resto del Paese tramite facebook. E ogni volta spunta quel colore giallo nella siringa somministrata ai bambini. Ho compiuto delle ricerche statistiche e la crescita dei bambini autistici negli ultimi vent’anni è sconvolgente».

Quindi lei ritiene vi sia un’organizzazione dedita alla somministrazione di vaccini alterati? Se così fosse quale sarebbe lo scopo?

«Non posso affermare questo, posso invece dirle quello che vedono i miei occhi: l’assistenza e la riabilitazione di questi bambini autistici è gestita totalmente o quasi da privati. Ogni regione ha una presenza riabilitativa convenzionata ma ci sono regioni tipo la Sicilia che ne ha un numero davvero impressionante e nonostante ciò, non si riesce a soddisfare la richiesta. Anche questo decreto sui vaccini, a detta di molti, è stato repentino. Non vi è alcuna necessità o epidemia. Posso ancora dirle che i genitori si stanno svegliando da una specie di letargia indotta dal governo di turno e dai mass media…un’unica razza di filantropi.

Colgo l’occasione – conclude Miceli – per rivolgere un accorato appello alle associazioni del territorio calabrese, ma soprattutto a quei genitori che ricordano somministrazioni di vaccini gialli affinché mi contattino. Possiamo discutere assieme della vicenda, il mio profilo su facebook è Miceli Francesco.

Grazie per avermi dato la possibilità di raccontare la mia versione, molti altri giornalisti si dicevano interessati. Poi si sono volatilizzati e non si sono fatti più sentire e vedere».

Tenta di strangolare un medico: «Mio figlio è autistico per colpa del vaccino»

DIAMANTE (CS) – Calci, pugni e anche le mani al collo per strozzarlo. Un tentato omicidio che sarebbe riuscito se non fossero intervenute alcune persone che, urlando, hanno attirato l’attenzione del vicinato. Vittima dell’aggressione è il dirigente medico dell’Asp di Cosenza, responsabile del settore vaccini di Belvedere e Diamante, Raffaele D’Amante, 63 anni. Ad aggredirlo un uomo di Tortora, F.A.M., impiegato amministrativo al penitenziario di Paola (Cs), padre di un minorenne autistico, patologia che secondo il padre sarebbe stata causata dal vaccino somministrato al ragazzo. I fatti hanno avuto inizio circa un anno fa, quando al minorenne fu somministrato un vaccino esavalente. Ad intervenire proprio il medico D’Amante, unico responsabile del settore. Dopo la seconda e terza dose, almeno così ricorda il medico, che adesso si trova ricoverato alla casa di cura Tricarico, il padre è venuto a chiedere informazioni sul vaccino somministrato. «Io risposi – racconta all’AGI  – che il vaccino era stato somministrato secondo norma. Lui invece asseriva che dopo il vaccino il bambino era stato male». Per cui lo riteneva responsabile. A distanza di sette mesi ancora un altro confronto, questa volta a Diamante (Cs), tra medico e l’uomo di Tortora. Ieri pomeriggio l’escalation di violenza. L’uomo si è presentato davanti all’abitazione del dottor D’Amante che tornava dal lavoro dopo essere stato a Scalea e Belvedere. Bloccata la macchina lo ha costretto a scendere. «Vieni che dobbiamo parlare. Tu la pensione non te la godi, se non mi dici che hai messo nel vaccino». Poi le botte. Calci, pugni in faccia e il sangue che sgorgava dal viso del medico. Le grida di aiuto di D’Amante hanno attirato l’attenzione dei vicini che intanto hanno visto l’uomo sul corpo del medico con le mani al collo. Sarebbe bastato poco per ucciderlo. Braccato, l’uomo è riuscito a fuggire. Il medico è stato subito trasportato al vicino Pronto Soccorso della Casa di cura Tricarico. Trauma cranico, lividi su tutto il corpo e due costole rotte la diagnosi, con trenta giorni di prognosi.

Vaccino antinfluenzale, Asp di Catanzaro capofila di un nuovo progetto di monitoraggio

CATANZARO- L’ASP di Catanzaro, a pochi giorni dalla partenza della campagna di vaccinazione antinfluenzale, diventa protagonista di un innovativo progetto mirato a identificare con estrema precisione la popolazione a rischio, per la quale la prevenzione è fondamentale, a monitorare costantemente lo svolgimento delle vaccinazioni, favorire la relazione continua tra medici di medicina generale e dipartimento di prevenzione. Al termine di questa iniziativa, sarà possibile anche valutare quanto la vaccinazione ha influito sul benessere dei cittadini in termini di salute.  L’ASP di Catanzaro diventa quindi un “laboratorio” unico in Italia, a tutto vantaggio della salute delle persone. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la stessa ASP con GSK, azienda farmaceutica particolarmente impegnata nell’area della prevenzione, e il Consorzio CINECA, cui danno vita Istituzioni, Università ed enti di Ricerca. Solo pochi giorni fa il direttore generale della ASP, dott. Giuseppe Perri, che per primo si è sottoposto alla vaccinazione antinfluenzale nell’ufficio vaccinazioni di via Acri a Catanzaro, aveva ribadito l’importanza di questo tipo di vaccino. “L’influenza – ha sottolineato – viene spesso sottovalutata, mentre può essere parti-colarmente pericolosa per soggetti come gli anziani e alcune categorie a rischio, ma anche per tutti i lavoratori del settore pubblico che, con l’arrivo dell’epidemia influenzale possono ammalarsi, mettendo a rischio la, continuità dei servizi”. Nasce così una vera e propria rivoluzione per la gestione della campagna di prevenzione vaccinale antinfluenzale, che ha come motore una piattaforma informatica appositamente realizzata. Questa consentirà alla ASP di conoscere le caratteristiche e la numerosità della coorte vaccinale e di migliorare e mantenere regolarmente aggiornata la situazione del proprio territorio con i dati di copertura vaccinale, portando in evidenza anche le aree di miglioramento sulle quali intervenire. Saranno più di 80 i medici di medicina generale coinvolti, che afferiscono alle 7 UCCP già operanti sul territorio della ASP: ciascuno di essi, attraverso un accesso personalizzato e riservato alla piattaforma, potrà identificare la  lista reale  dei soggetti da vaccinare, individuata a partire dai flussi amministrativi integrati della ASP e potrà aggiornare e monitorare le coperture, durante tutta la durata della campagna di vaccina-zione antinfluenzale.
Il “filo rosso” che riunisce le tre realtà partner del progetto in un’iniziativa destinata a diventare un modello per la sanità nazionale è la possibilità di monitorare costantemente sia l’accesso alle vaccinazioni per tutte le persone a rischio (oltre agli over-60 anche i soggetti che presentano particolari patologie come diabete, malattie respiratorie, cardiovascolari e renali) sia i risultati oggettivi di questo impegno in termini di salute del singolo e di sanità pubblica.
Infatti grazie alla comparazione delle informazioni delle banche dati sarà possibile misurare sia in termini di qualità che di quantità la riduzione dei consumi sanitari ottenuta grazie al successo della campagna di vaccinazione.

Al via la Campagna antinfluenzale 2015/2016

CATANZARO (CZ) Il Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, darà il via alla campagna antinfluenzale 2015/2016 sottoponendosi per primo alla vaccinazione.
Alla particolare circostanza, che avrà luogo a Catanzaro, lunedì 16 novembre alle ore 10:00, nei locali dell’Ufficio vaccinazioni, in via Mater Dei, sono invitati a partecipare i giornalisti ai quali, con il loro consenso, sarà somministrato gratuitamente il vaccino antinfluenzale.

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Insieme al dott. Perri si vaccinerà anche il dott. Giuseppe De Vito, direttore del Dipartimento di Prevenzione.
Dalla prossima settimana, dunque, saranno in distribuzione i vaccini per la prevenzione dell’influenza stagionale nel territorio di pertinenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Tutte le modalità di vaccinazione saranno rese note nel corso dell’evento.