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Volley, Vibo conferma coach Baldovin «Riparto con più certezze»

VIBO VALENTIA – Continua l’avventura di Valerio Baldovin alla guida della Tonno Callipo. Anche nella stagione 2021-2022 il tecnico di Belluno siederà sulla panchina giallorossa in virtù della riconferma da parte della società del presidente Pippo Callipo.

Fa molto piacere la riconferma – commenta coach Baldovin – personalmente inizio questa nuova avventura con alcune certezze in più, nel senso che al mio arrivo l’anno scorso non conoscevo per nulla l’ambiente, mentre ora dopo una stagione a Vibo ho già dei punti di riferimento. Ci sarà tanto lavoro da fare: date le dinamiche dettate dal mercato, che sfuggono un po’ al controllo di tutti noi, siamo stati costretti a rinnovare quasi tutta la squadra. Ci attende una nuova avvincente sfida”.

Un torneo memorabile l’ultimo non solo per la Tonno Callipo che ha ottenuto lo storico quinto posto e sfiorato le Semifinali scudetto, ma anche per lo stesso Baldovin che, lo scorso 18 aprile, ha archiviato la sua migliore stagione da allenatore. Sicuramente è stata una grande annata anche per me: la squadra dello scorso anno aveva un ottimo organico, la soddisfazione mia e del mio staff, è stata quella di essere spesso riuscito a farlo “correre” alla massima velocità e questo ci ha permesso di cogliere grandi risultati”.

L’ANNO DELLA SFIDA PERSONALE

Per la prima volta al Sud dopo una lunga carriera al Nord, con gli ultimi nove anni a creare un progetto solido e duraturo a Padova, settore giovanile compreso, l’approdo di Baldovin a Vibo Valentia è avvenuto con discrezione e modestia. “Vengo in una nuova realtà anche per imparare”, disse tra le altre cose nel corso della sua presentazione alla stampa lo scorso luglio nella città calabrese. Poche parole ma alquanto esaustive per comprendere lo spessore umano del personaggio, poco incline alla vetrina, piuttosto dedito invece al lavoro giornaliero in palestra. I risultati nel corso della stagione gli hanno dato ragione, conquistando non solo prestigiosi traguardi sportivi ma anche il consenso e l’ammirazione dell’Italia del Volley e dei tifosi giallorossi, seppur costretti a sostenere la squadra da casa a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia. Facendo leva sul gruppo storico dei 5 riconfermati (Abouba, Defalco, Chinenyeze, Rizzo e Sardanelli) il tecnico Baldovin ha modellato un gruppo solido e coeso dentro e fuori il campo, attraverso l’impegno e la dedizione quotidiana. La squadra dal canto suo lo ha seguito alla lettera, ripagandolo non solo a suon di ottime prestazioni quanto anche riconoscendogli meriti legittimi. Al di là delle indiscutibili capacità di guida sapiente e giudiziosa, i giocatori hanno evidenziato le innegabili doti del tecnico bellunese. Baldovin ha costruito una Tonno Callipo capace di reggere il confronto con le big della Superlega, infliggendo talvolta sonore sconfitte. È stato abile anche a creare quel giusto spirito di squadra che ha fatto sì che gli attori principali in campo, superando ogni forma di individualismo, remassero uniti verso lo stesso traguardo. Quello delle vittorie. Non è un caso, che ne abbiano ottenuto il maggior numero (13) nell’ambito di un torneo a dodici squadre. Il quinto posto finale è giunto al termine di un percorso molto lungo e difficile, però gradualmente con il lavoro e con la disponibilità di tutti, siamo riusciti a sviluppare un buon impianto di gioco che ci ha permesso di essere vincenti in molteplici situazioni durante la stagione”.

IL CREDO DI BALDOVIN: UMILTÀ E ABNEGAZIONE QUOTIDIANA

Un’annata che ha celebrato il ‘credo’ proprio del tecnico ex Padova: umiltà e lavoro in palestra. La stessa impronta che Baldovin si ripromette di dare al roster che affronterà la stagione 2021-22. “Credo che queste due componenti saranno fondamentali – sottolinea Baldovin –  per permetterci di essere artefici del nostro destino: a prescindere dalla squadra che si allena, infatti, ogni gruppo può e deve dipendere solo dalle proprie forze, ci sono molte componenti esterne su cui non si ha il controllo, ma quelle su cui squadra, staff e società possono intervenire, devono essere gestite al meglio. Il fatto quindi, di fare affidamento sul lavoro giornaliero, diventa chiaramente molto importante. Entrando nello specifico, sulla squadra dello scorso anno è stata fatta una attenta valutazione dopo una prima parte di stagione insoddisfacente, cercando di capire quali erano i punti di forza e quali quelli deboli. Da questa analisi abbiamo cercato di sviluppare ciò che era nelle corde del gruppo e da lì siamo ripartiti. Ma senza il lavoro attento e l’applicazione giornaliera dei concetti che si sono ritenuti importanti non saremmo di certo riusciti a risalire la china. Il prossimo anno vedremo all’opera un altro gruppo, che avrà sicuramente altre connotazioni, il nostro compito sarà quello di far risaltare le caratteristiche positive e ‘smussare’ quelle negative per far emergere la qualità della squadra”.

VERSO LA STAGIONE 2021-2022

A proposito di prossima squadra con pochi tasselli che saranno riconfermati, coach Baldovin spiega su cosa punterà per creare la stessa alchimia della scorsa stagione. “È difficile dirlo adesso, bisognerà prima conoscere i ragazzi che arriveranno. Sicuramente si cercherà di ripartire da quelli che c’erano lo scorso anno e che hanno già sperimentato il mio metodo di lavoro. Da ciò si ripartirà per riuscire a coinvolgere anche gli altri che dovranno mettersi a disposizione per apprendere i concetti di lavoro che di volta in volta verranno sviluppati. Quando si costruisce un gruppo e poi una squadra, si parte ovviamente da una valutazione tecnica su cosa è necessario per strutturare una compagine solida, però oltre a questo è molto importante capire chi ti porti in “famiglia”. Bisogna infatti prestare attenzione anche agli aspetti attitudinali dei giocatori da acquisire, perché questo spesso alla fine fa la differenza soprattutto quando devi lottare nei momenti di difficoltà”. Tra i meriti unanimemente riconosciuti all’operato del tecnico bellunese c’è quello di aver saputo trarre il meglio da ogni giocatore, sia a livello tecnico che umano. “L’aspirazione di ogni allenatore – spiega Baldovin – è di riuscire a stimolare i giocatori a tirare fuori le proprie capacità e propensioni. Non sta a me dire se ci sono riuscito, ma sicuramente l’anno scorso ho avuto grandi soddisfazioni sia dal punto di vista agonistico, per i risultati conseguiti, ma anche sotto il profilo tecnico, perché tutti i giocatori hanno dimostrato grandissima attenzione e voglia di migliorare”.

LA REALTÀ VIBONESE

Anche se da avversario aveva immaginato la stessa Callipo che ha poi conosciuto da vicino, Baldovin ammette: “In linea di massima era quello che mi aspettavo. Mi ha sorpreso in positivo trovare un’accurata organizzazione della gestione sportiva. Tutto ciò è importante per un allenatore perché ti permette di lavorare sfruttando al massimo il potenziale messo a disposizione dalla società”. Il serafico tecnico bellunese ha di fatto anche coronato l’agognato sogno di tanti tifosi giallorossi. Quello di sedere finalmente al tavolo delle grandi con l’orgoglio e la dignità delle ‘piccole’ ma valorose realtà di provincia. Riscattando pure qualche annata sportiva al di sotto delle aspettative societarie e non solo. Ho avuto modo di “tastare” tutto il calore della piazza. Anche se purtroppo non abbiamo avuto il pubblico al palasport, si è percepito ugualmente quanto ci tenga alla squadra. Ricordo infatti con piacere l’entusiasmo dei tifosi al nostro rientro da alcune trasferte vittoriose, come ricordo con grande emozione il saluto che ci hanno tributato al rientro dalla sconfitta contro Monza che ci ha negato il sogno della semifinale scudetto”. “Ovviamente spero nel ritorno dei tifosi la prossima stagione: sarebbe importante non solo per noi ma per tutto l’ambiente della pallavolo e dello sport in generale”.

Infine non può mancare anche un giudizio sulla prossima Superlega. “Adesso è difficile dare una valutazione considerato che non è ancora ben chiaro come si delineerà il campionato. Sicuramente sarà di altissimo livello, con ritorni importanti quali Bruno, Ngapeth, Anderson giocatori di caratura internazionale”. 

Tonno Callipo verso Gara 3 con Monza, coach Baldovin: «Scendere in campo con le idee chiare»

VIBO VALENTIA – Precisa e inequivocabile la chiave di lettura di coach Valerio Baldovin sulla splendida Gara-2 vinta da Abouba e soci tra le mura amiche del PalaMaiata domenica scorsa contro Monza: “A fare la differenza alla fine sono sempre i risvolti tecnici e tattici”. È alquanto soddisfatto il tecnico giallorosso dopo aver portato la serie dei Quarti dei Play Off alla ‘bella’ che si disputerà sabato in Brianza. Una delle migliori prestazioni stagionali della formazione calabrese che ha impressionato per un formidabile gioco corale che già dal primo set si è rivelato vincente. Sintomo evidente della grande voglia di rivalsa di Saitta e compagni dopo la sconfitta nella gara d’apertura di martedì 9 marzo. Equilibrati e combattuti i successivi due set, che hanno premiato la squadra vibonese nelle fasi cruciali, probabilmente per aver creduto fermamente nel proprio obiettivo al punto da non lasciare scampo ai tentativi di sorpasso dei rivali.

Già archiviata però l’ottima performance di Gara-2, i giallorossi sono concentrati e protesi verso un altro augurabile traguardo storico, quella semifinale-scudetto che giungerebbe quale meritato premio dopo una regular season disputata a grandi livelli per trequarti di stagione come testimoniano i numeri: 15 vittorie (13 in campionato, 1 nei play off, 1 in Coppa Italia) e 12 sconfitte (9, 1, 2).  Ad analizzare a mente fredda la partita casalinga con i lombardi è il primo allenatore dei calabresi, Valerio Baldovin che, mantenendo una certa riservatezza su fatti e parole dello spogliatoio vibonese, volge infine lo sguardo al decisivo match di spareggio.

Coach Baldovin, domenica si è ammirata la splendida Tonno Callipo di gran parte della regular season. É d’accordo?

Abbiamo disputato un’ottima partita sotto diversi punti di vista. In primis quello tecnico ma anche per quanto attiene l’atteggiamento dimostrato in campo. Non era una partita facile da giocare dopo la sconfitta di Gara-1, però siamo stati bravi a reagire e a trovare il giusto equilibrio portando a casa una vittoria per nulla scontata”.

Si aspettava questa reazione da parte della sua squadra?

C’era gran voglia di non chinare il capo e provare tutte le soluzioni per riuscire a invertire l’inerzia della serie contro Monza. Prima della partita non è mai facile prevedere con certezza queste reazioni, ma tutti noi ci aspettavamo che a prevalere sarebbe stato il desiderio di riscatto e così è stato”.

Dall’esterno ci si chiede sempre quali sono le corde da toccare in settimana prima di partite come questa: caricare molto la squadra oppure cercare di lavorare con equilibrio?

Per mia indole sono più per il giusto equilibrio nelle cose. Tutti gli aspetti psicologici e mentali sono importanti, però alla fine quello che fa la differenza sono anche i risvolti tecnici e tattici che ci devono essere in campo. Sostanzialmente abbiamo lavorato su questo aspetto ed il campo ci ha premiato”.

Tornando alla partita di domenica: secondo e terzo set sono stati molto equilibrati ma poi l’ha sempre spuntata la Callipo. Qual è stata la chiave vincente?

Una cosa importante è che abbiamo fatto pochi errori in generale. In alcune situazioni di gioco siamo stati anche un po’ fortunati, soprattutto quando Monza ha avuto i set-point nel secondo parziale. Aggiungerei che siamo stati bravi a crearle noi le occasioni fortunate. Serve anche questo”.

Ora siete ovviamente concentrati per Gara-3 di sabato: cosa servirà a Monza?

Ci siamo guadagnati questa opportunità della ‘bella’ ed ora dobbiamo giocarci le nostre carte. Da inizio settimana stiamo lavorando bene, con precisione, per riuscire ad arrivare in Brianza pronti e con le idee chiare”.

Che Monza vi aspettate?

Quando giochi contro la stessa squadra tante volte, come è successo con Monza, per entrambe le formazioni ci sono piccoli adattamenti e piccole differenze tra una partita e l’altra. Tuttavia ormai ci si conosce per cui bisogna cercare di fare bene quel che sappiamo fare. Il tema della qualità al servizio potrà essere un loro punto di forza anche in Gara-3”.

Cosa dirà alla sua squadra nello spogliatoio?

Non lo so – sorride – ci devo ancora pensare bene. Ovviamente siamo desiderosi di ottenere qualcosa di importante, ma servirà fare tutto alla perfezione contro un avversario forte”.