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[#Games] Le incredibili morti Videoludiche

Siamo ormai abituati a sentire di gente che schiatta a causa di lunghe sessioni di gioco, sopratutto i nostri accaniti amici orientali, e sono sicuro che prima o poi anche alcuni redattori di Nerd30 faranno la stessa fine se non si danno una regolata a LOL.

Nel corso degli anni si sono susseguite numerose morti “bizzarre” legate ai videogiochi e alcune di queste toccano veramente l’incredibile.

La prima vittima dei videogames fu Charley Currie, un tecnico canadese, morto nel 1974 per una scarica elettrica proveniente da un videogioco che aveva installato poco prima.

La seguente “presunta” vittima del mondo di videogames fu Jeff Dailey, ragazzo diciannovenne della Virginia, che morì nel 1981 cercando di raggiungere l’High-Score di Berzerk, gioco arcade prodotto da ATARI.

berzerk

Ora ti starai chiedendo, sarà riuscito almeno ad arrivare in Top Ten?

La risposta e si, Jeff arrivo in prima posizione con 16,660 e morì immediatamente dopo.

Purtroppo sulla morte Jeff Dailey si trovano pochissimi dettagli e in molti pensano a questa come ad una bufala.

A solo un anno di distanza troviamo la seconda morte, questa realmente accaduta e causata da… bhe… di nuovo da Berzerk.

Peter Burkowski lasciò le penne il 3 aprile 1982 nella sala giochi Friar Tuck’s Game Room  qualche minuto dopo aver raggiunto il primo posto nella classifica.

berzerk seconda vittima

Secondo il medico legale, il cuore del diciottenne, già da tempo, non era in buone condizioni e la sessione intensa gli creò uno sforzo tale da provocargli  l’infarto.

L’ultima morte della nostra rassegna è avvenuta nel 2007 a Sacramento e la vittima, Jennifer Strange, morì a causa di un’intossicazione d’acqua mentre partecipava ad un contest dove veniva chiesto ai partecipanti di bere più acqua possibile senza andare in bagno.

jennifer strange

Che cosa centra tutto questo con i videogiochi?

Semplicemente il nome del contest era “Hold your Wee for a Wii” e il premio era appunto una Nintendo Wii.
Finito questo mi limito a raccomandarvi di fare regolarmente plin plin e di continuare a seguire Cronaca Ver… ops, volevo dire Nerd30.

Pasquale De Rose

I Cosplay arrivano anche a Cosenza

 

Per la prima volta Cosenza ha avuto l’occasione di ospitare un vero e proprio concorso a premi a tema Cosplay. Lo staff del Cosenza ComiCs, il venti giugno,  ha organizzato “La notte degli eroi”, una serata dedicata a questa passione che ha già preso piede ormai in tutta Italia.

Ma andiamo con ordine, che cos’è un Cosplay?
La parola “Cosplay” etimologicamente deriva  dalla contrazione di due vocaboli inglesi  “costume” e “play” (costume e rappresentare o interpretare qualcosa). Per scoprire la relazione tra i due termini inglesi che formano la parola Cospaly bisogna analizzare l’espressione giapponese “kosupure” che indica la pratica di indossare i costumi di un personaggio riconoscibile in un determinato ambito ed interpretare il suo modo di agire.
Questa pratica, proprio in Giappone agli inizi degli anni ottanta, è diventata un hobby che radunava migliaia di appassionati intenti ad impersonare i propri idoli appartenenti al mondo del fumetto (dal giapponese “manga”) o a quello dei cartoni animati (dal giapponese “anime”). Il passo da hobby a vera e propria forma d’arte è stato breve, i cosplayer di tutto il mondo si danno da fare per creare da soli le vesti dei propri eroi lavorando per mesi e mesi nel tentativo di ricreare il costume perfetto quindi più verosimile a quello del proprio idolo. Velocemente le varie sfilate di cosplay si trasformano in concorsi che vanno a premiare il duro lavoro dei cosplayer ed in tutto il mondo iniziano a nascere delle vere e proprie fiere dedicate.
Tornando al panorama calabrese, lo staff del Cosenza comiCs ha deciso di raggruppare i vari cosplayer sparsi in tutta la provincia di Cosenza in questo primo concorso da loro organizzato. Ospiti di un noto pub della città, hanno sfilato sotto gli occhi severi della giuria composta da membri dello staff, i partecipanti che impersonavano gli eroi provenienti dal mondo degli anime, dei videogiochi, da quello cinematografico ed addirittura da quello Disney.  Oltre a valutare la complessità e la verosimiglianza del costume realizzato dai concorrenti, la giuria ha dato un voto anche all’interpretazione, infatti i partecipanti si sono dovuti esibire recitando la parte dell’eroe scelto in delle piccole scene teatrali (alcune delle quali davvero esilaranti) che hanno entusiasmato il pubblico presente.
Hanno sfilato ben sedici costumi diversi, alcuni dei quali hanno già partecipato ai maggiori concorsi e festival italiani come il Lucca Comics, il Romics ed il Comicon di Napoli, che hanno reso difficilissimo il compito della giuria che alla fine di una lunga consultazione ha premiato:

Vittoria Aiello (Lulu del videogame “Final Fantasy X”) come miglior costume Femminile
Antonio Granata (Dr.Male dal film “Austin Powers”) come miglior costume Maschile
Sara Morrone (Elsa dal film Disney “Frozen”) come miglior interpretazione.

Tra la simpatia del presentatore e le divertenti irruzioni in “scena” di alcuni membri del Cosenza ComiCs opportunamente travestiti, il pubblico non ha nemmeno fatto troppo caso alla figuraccia fatta dalla nostra Nazionale sconfitta dal Costa Rica.

Dopo la premiazione dei tre vincitori il Cosenza ComiCs ci regala il concerto dei G.O.P.S. (Game Over Press Start), una band calabro-lucana che rivisita le sigle dei cartoni animati più famosi, la perfetta chiusura di una giornata deidcata ai cosplay.
A detta di tutti, pubblico e concorrenti, in Calabria si sentiva fortemente la mancanza di uno staff pronto ad organizzare eventi simili dando risonanza ad un fenomeno culturale come quello dei cosplay che attrae milioni di persone in tutto il mondo. Finalmente, meglio tardi che mai!
Oscar Mari

fotografie di Oscar Mari e Francesco Tenuta

Nex gen della guerra fra console Caratteristiche e dettagli delle nuove nate di casa Microsoft e Sony

  Xbox One PlayStation 4
Processore CPU AMD 8-core x64 CPU 8-core AMD x86-64
GPU Chip D3D 11.1
32 MB memoria embedded
AMD Radeon
Memoria 8GB DDR3 8GB GDDR5
Archiviazione 500GB Sconosciuta
Drive ottico Blu-ray/DVD Blu-ray/DVD
I/O USB 3.0 USB 3.0
Connettività Wireless Ethernet, tre moduli 802.11n WiFi,
WiFi Direct
Ethernet, 802.11 b/g/n WiFi,
Bluetooth 2.1
A/V HDMI in e out,
1080p e supporto 4K
HDMI, Composito, Optical out
Rilevamento dei movimenti Kinect 2.0, sensore profondità a infrarossi 250,000 pixel,
sensore RGB 1080p
PlayStation Eye,
sensore dual lens 1280 x 800 pixel

 

 

Sebbene per la vera battaglia bisognerà attendere il periodo natalizio, Microsoft e Sony hanno già presentato le rispettive “armi”: Ps4 e Xbox One. Come potete vedere dalla tabella sovrastante (fonte: www.tomshw.it ) entrambe le console presentano componenti molto simili ma le differenze principali sono sostanzialmente due: gli 8 GB di memoria RAM: DDR3 nel caso di Xbox One e GDDR5 per PS4, poi, il fatto che Microsoft  sia salita sul palco presentando il design della console, a differenza di Sony. Altra somiglianza sarà nella gestione della multimedialità, entrambe (le console) saranno capaci  di registrare video e catturare immagini mentre ci si diverte con i videogiochi attraverso le due periferiche PsEye(Ps4) e Kinect 2.0(Xbox One) quest’ultimo sarà incluso nell’acquisto di ogni nuova Xbox e sarà una parte cruciale per il funzionamento della stessa.  Nella sua conferenza di presentazione Sony ha annunciato molti più giochi attraverso la visione di gameplay spettacolari mentre l’azienda di Redmond(Microsoft) si è concentrata  sull’interfaccia, sul controllo vocale, sui servizi televisivi e le potenzialità multimediali della nuova Xbox One. L’unico componente “fisico” presentato da Sony nella conferenza di NY è stato il nuovo controller, il dual shock 4.

Gli ingegneri Sony hanno cercato di renderlo più ergonomico, modificandone la forma, persino quella dei tasti dorsali per facilitarne la giocabilità. Gli storici pulsanti “Select” e “Start” sono stati uniti insieme nel tasto “Options” mentre una delle novità più importanti riguarda l’inserimento del nuovo pulsante “Share” Grazie a quest’ultimo i giocatori potranno condividere in tempo reale foto, immagini e video del gioco, in streaming, sia sulle piattaforme di condivisione video che nei vari social network. Altra novità è il touchpad inserito sulla parte frontale del DualShock 4, presente inoltre una barra luminosa a LED per riconoscere il profilo dell’utente in uso associato al singolo controller. Il Dual shock 4 è inoltre associato a un’altra periferica, la fotocamera Dual, che riesce a “localizzare” la posizione nello spazio del controller. Funzioni ampliamente sfruttabili da parte degli sviluppatori dei videogiochi che andranno a girare sulla piattaforma Sony.

Parliamo ora delle periferiche Xbox One, ossia Kinect 2.0 e il nuovo joypad. Qui le promesse si fanno alte infatti vengono presentate delle funzioni che assicurano un’esperienza, non solo videoludica ma multimediale, sbalorditiva. Come abbiamo già specificato ogni Xbox One sarà dotata di un Kinect 2.0, infatti il funzionamento della console sarà impossibile se non vi sarà attaccata la periferica (e se dovesse rompersi?). il nuovo Kinect permetterà di registrare video con qualità Full HD 1080p a 30 frame al secondo,  può contare su una velocità di elaborazione dati di 2 gigabits al secondo e permette di gestire fino a 6 persone contemporaneamente. Un deciso passo avanti rispetto ai 2 utenti gestiti dalla versione attuale. Microsoft ha specificato che la precisione è aumentata al punto tale da permettere di monitorare perfino i dati biometrici come il battito cardiaco e i muscoli facciali, per capire lo stato d’animo di un giocatore magari mentre è impegnato a cimentarsi in una prova particolarmente difficile. Comandi spaziali e vocali si sprecano su Xbox One, infatti per accedere alla console basterà pronunciare l’apposito comando per ritrovarsi nella schermata principale dove si possono impartire ulteriori ordini per avviare giochi, cercare programmi TV, far partire applicazioni, brani in MP3, filmati archiviati sull’hard disk e così via. Microsoft nella sua presentazione ha enfatizzato la possibilità di dialogare con la console il che dovrebbe aumentarne la facilità di utilizzo e l’integrazione con le varie app scaricabili (avendo un sistema operativo basato su Windows8). Il controller sarà molto simile a quello dell’Xbox 360 (sebbene porti ben 40 diverse modifiche interne). Ottimizzato in maniera analoga al Dual Shock di Ps4 presenta però una grande novità ossia l’effetto Force Feedback, cioè una forza contraria che permette di resistere alla pressione del grilletto da parte dell’utente. Grazie a questa soluzione gli sviluppatori potranno simulare numerose situazioni, come il battito cardiaco del proprio alter ego virtuale, le differenti tipologie del manto stradale percorso, l’effetto ABS in un gioco di guida e molto altro. Forse la peculiarità più sbalorditiva è la presenza di un “triplice” sistema operativo. Il “primo” quello principale è basato su un Kernel di Windows 8 appositamente adattato per la console, il secondo entrerà in funzione quando si accederà alla sezione videoludica, il terzo permette una comunicazione fra i primi due. Il triplo sistema operativo consentirà di produrre diversi pannelli visivi, cioè vari strati di contenuti con risoluzione 1080p che potranno essere gestiti e visualizzati indipendentemente. Grazie a questa tecnologia sarà possibile, per esempio, giocare mentre si gestisce un’applicazione basata su “Windows OS”, come una chat di Skype, su un pannello in sovrimpressione. Oppure guardare un programma televisivo o un evento sportivo mentre si gioca o si usa un’altra applicazione. Per gestire tutto questo si potrà fare affidamento al joypad, ai controlli vocali e ai gesti riconosciuti da Kinect. Microsoft ha mostrato che per ridimensionare i pannelli e ancorarli alla schermata home basta far finta di prendere i bordi dello schermo e “rimpicciolirlo”.

Come già annunciato in precedenza le due conferenze di presentazione sono state molto diverse, Sony ha preferito lasciare (molte?) cose nel mistero mentre Microsoft ha annunciato sia il design della console che numerose sbalorditive funzioni. Entrambi i prodotti in ogni caso si focalizzano su una marcata integrazione “social” che di sociale ha davvero poco. I ricordi della prima generazione di console sono abbinati ad immagini di amici impegnati in epiche sfide tra loro su giochi come Tekken o soltanto al piacere di andare a trovare un amico per poter vedere quei poligoni tridimensionali così primitivi, muoversi, che all’epoca sembravamo un sogno avverato. Si rimaneva terrorizzati dalle immagini del primo Resident Evil, seppur prive di ogni dettaglio grafico ma completamente coinvolti in un insieme di emozioni condivisibili realmente col compagno che ti stava vicino. La “next-gen” di console ha spostato tutto ciò nel mondo virutale, addirittura si vocifera di una futura scomparsa dei giochi usati, infatti ogni gioco sarà abbinato ad un account che poi verrà spostato nel cloud, un archivio on line. Il disco servirà solo per la prima installazione poi avremo a disposizione la nostra collezione completa in rete. Si perderà il piacere di incontrarsi per aiutarsi a vicenda nella risoluzione di un particolare “enigma” in quanto basterà condividere su un social network ogni difficoltà. Alcuni rumors ipotizzano che tra anni dovremo comprare i giochi direttamente da un market in internet ed in nome della più totale pigrizia (ed alienazione) non bisognerà allontanarsi dal divano per accedere ad ogni contenuto multimediale presente in casa (mp3, tv, decoder ecc…). E pensare che trent’anni fa per poter chiamare un amico eri costretto ad uscire da casa! Con questa piccola riflessione non si vuole condannare le possibilità offerte dalla tecnologia, bensì un suo futuro, possibile, abuso. Dopo tutto sta a noi consumatori saper utilizzare i prodotti che ci offrono.

La conclusione è semplice e si racchiude in una domanda: le paure sono legittime o siamo noi troppo legati alla sicurezza di un passato arretrato da avere così tanto terrore delle novità ?

Oscar Mari