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Gusti e sapori di Calabria conquistano il Vinitaly. Oggi ultima giornata

VERONA – A cominciare da quella dedicati ai giudici del concorso Five Stars Wines. Provenienti da Cina, Ungheria, Giappone, Belgio e Stati Uniti, i 10 giudici hanno potuto riassaporare i vini calabresi che (bendati) avevano assaggiato e premiato durante il concorso, in un viaggio virtuale della regione, tra i vigneti affacciati sul mare e spinti alle spalle dagli Appennini. Manager di scuole di sommelier, importatori, giornalisti e formatori del settore hanno potuto conoscere meglio il panorama vitivinicolo calabrese, in un’occasione che la Regione Calabria ha saputo cogliere come vetrina privilegiata.

Nel padiglione Sol&Agrifood, sono stati invece buyers internazionali provenienti da Norvegia, Russia, Ucraina, Lettonia ed Azerbaijan ad assaggiare tante eccellenze calabresi, guidati dalla narrazione sulla loro provenienza e preparazione. Hanno cominciato da salami e nduja, accompagnati da pecorino crotonese DOP, pane bagnato con oli extravergine d’oliva e olive da mensa e, per concludere, con succo e panettone al bergamotto e Torrone di Bagnara IGP.

“Terra tra i due mari” è il titolo, invece, della degustazione a cura di Tommaso Caporale, giornalista enogastronomico, corrispondente dalla Calabria della testata Italia a Tavola, ed Alberto Giannattasio, presidente nazionale dell’International Sommelier Foundation (ISF). Sono stati raccontati ed assaggiati i vini di questo fazzoletto di terra calabrese bagnato dai due mari, dove si coltivano i vitigni del Greco Bianco, dello Zibibbo, del Mantonico e del Nerello, dai quali arrivano le Denominazioni Lamezia DOP, Scatigno DOP, Bivongi DOP e Val d’Amato IGP. “Una zona prolifica se si pensa che in tutta la Calabria ci sono 9 DOP e 10 IGP e 4 di queste sono proprio in questa piccola porzione di regione” ha detto Caporale.

Si è parlato anche di varietà di olivicolture a rischio estinzione. Un evento è stato, infatti, dedicato alla “Calabria al centro del Mediterraneo: peculiarità organolettiche degli Oli Extravergini Regionali”. Rosario Franco dell’Arsac-Regione Calabria ha spiegato: “Per la prima volta stiamo facendo un’analisi completa di tutte le 30 varietà di olio presenti in Calabria. Attraverso un progetto di tutela, stiamo piantando le varietà più a rischio in campi speciali. Il nostro obiettivo è tutelare queste varietà e, possibilmente, far sì che aumentino”. L’incontro è stato moderato da Alberto Grimelli, direttore di “TeatroNaturale”, settimanale online dedicato al mondo rurale, punto di riferimento per il settore olivicolo ed oleario. Hanno partecipato anche Carmelo Orlando (ARSAC) ed i docenti della Università Mediterranea di Reggio Calabria (Facoltà di Agraria), Serafino Cannavò e Lorenzo Abbenavoli.

E infine, il Cirò: dopo la celebrazione dei 50 anni dal riconoscimento della DOP, ieri alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, una degustazione di Gaglioppo Rosato a cura di Raffaele Librandi (Presidente del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini DOC Cirò e Melissa) e Gennaro Convertini (ARSAC – Regione Calabria). “Anche il Gaglioppo Rosato fa parte dell’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano, che riunisce i sei distretti produttivi italiani in un’unica compagine e punta alla spinta non solo promozionale, ma anche culturale, dei territori vocati alla produzione di questa tipologia di vino” ha spiegato Convertini.

Gli appuntamenti si concludono oggi  mercoledì 10 aprile, alle 11.30 con quello sulla Cipolla Rossa di Tropea.

Oliverio al Vinitaly, «Eccellenze calabresi sempre più apprezzate all’estero»

VERONA – «Ben 73 cantine, più del doppio rispetto alle 34 che parteciparono all’edizione del 2014. Un risultato frutto della strategia da noi messa in campo a supporto alle cantine calabresi perché possano presentare i propri prodotti nel corso di questo imprescindibile appuntamento, tutte insieme, facendo rete e non disperdendosi».

Così il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha inaugurato lo stand istituzionale al Vinitaly 2019, Salone internazionale dei vini e distillati, in programma a Verona da oggi a mercoledì 10.

«Dobbiamo proseguire in questa direzione, impegnandoci in una programmazione a lungo termine, dando certezze alle nostre aziende,  per una promozione rivolta ai mercati esteri, anche alla luce del sempre maggior interesse dei buyers esteri, non ultimi i mercati asiatici, nei confronti dei vini calabresi –  ha aggiunto il Presidente Oliverio – Per questo  la Regione Calabria coglie il Vinitaly, come occasione privilegiata per la promozione di tutte le eccellenze del paniere calabrese che ben si sposano con i vini della nostra terra».

Poco dopo il taglio del nastro, lo stand istituzionale è stato anche visitato dalla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha incontrato il Presidente Oliverio, scambiando con lui una stretta di mano ed alcune battute sulla tradizione vitivinicola calabrese.

Al fianco del Presidente Oliverio nel corso della kermesse scaligera il presidente del Consiglio Regionale  Nicola Irto ed il Consigliere Regionale con delega all’Agricoltura,  Mauro d’Acri.

Tanti gli appuntamenti in programma nella prima delle tre giornate veronesi. A cominciare dalla presentazione del secondo meeting internazionale della dieta Mediterranea a cura di Federico Quaranta, conduttore di “Linea Verde” su Rai Uno e di “Decanter” su Rai Radio Due con Francesco Mazzei, lo chef calabrese di fama internazionale che ha conquistato il Regno Unito. A loro è stato affidato l’evento dal titolo “Il vino marcatore identitario nella dieta mediterranea”, durante il quale Federico Quaranta ha esortato in modo appassionato il Presidente della Regione  a  proseguire nella sua azione di sostegno alla
promozione e di tutela delle eccellenze di Calabria in quanto uniche al mondo, «senza tralasciare  quell’ingrediente assolutamente tipico: la convivialità».

Lo chef star Mazzei, scelto nel 2019 dopo Lidia Bastianich nel 2018,  come ambasciatore calabrese della Dieta Mediterranea nel mondo ha dichiarato: “Della Calabria si sa davvero poco nelle cucine all’estero. Io mi impegno perché le sue eccellenze, buone e salutari, non manchino mai”.

Nel pomeriggio, è stato dato spazio al vitigno peculiare dell’area che va dal Pollino, alla Valle del Crati a quella del Savuto il “Magliocco dolce” con un evento sul patrimonio ampelografico e culturale della DOP “Terre di Cosenza”.
Nello spazio della Regione Calabria all’interno di Sol&Agrifood, il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità che si svolge nell’ambito di Vinitaly, una serie di eventi di degustazione e narrazione delle eccellenze calabresi. Il primo è stato dedicato al bergamotto ed agli olii extravergini d’oliva Presidi Slow Food, protagonisti, questi ultimi, del Premio Ercole Olivario, riservato agli Olii Extravergini di Oliva del Mediterraneo che è stato vinto quest’anno dall’Oleificio Torchia  di Tiriolo (Cz). Un’eccellenza regionale, come conferma la presenza di ben 22 olii calabresi rappresentati quest’anno a Vinitaly. “La Regione Calabria sta definendo un piano di filiera per valorizzare la commercializzazione dell’olio e favorire un’efficace aggregazione del prodotto – ha commentato il Presidente Oliverio  – Le aziende stanno facendo un grande sforzo per la commercializzazione del nostro olio perché il valore aggiunto possa rimanere alle aziende calabresi ed incrementare il PIL della regione”.

Un altro riconoscimento importante, infine, impreziosisce ulteriormente la partecipazione della Regione Calabria al Vinital 2019. Anche quest’anno tra i 100 vini italiani individuati da Wine Spectator,  presentati agli operatori nel corso dell’evento OperaWine la Calabria è presente con la cantina Ippolito.
E ancora la cantina Senatore con Unico Senator è stato premiato nel concorso 5 Star Wines di Vinitaly  con 93 punti, rientrando nella Top 10 su oltre 2000 vini provenienti da tutto il Mondo.
Ma i riconoscimenti al settore enologico calabrese non si fermano qui: Roberto Ceraudo, pioniere nel biologico in enologia, ha vinto l’importante Premio Angelo Betti – Benemeriti della Viticoltura – Gran medaglia di Cangrande.

Gli appuntamenti proseguono domani, lunedì 8 aprile, nella Sala Iris, con l’evento dedicato ai “50 anni del Cirò”, vino DOC dal 1969, a cura di Walter Speller e Giovanni Gagliardi. E ancora, presso lo stand istituzionale, alle 10, è in programma la presentazione del progetto “Palmenti, vino e archeologia in Calabria: l’area della Locride”, a cura del professor Attilio Scienza, docente di Viticoltura ed Enologia presso l’Università degli Studi di Milano, uno dei maggiori esperti mondiali di viticoltura, il giornalista Rai Massimo Proietto ed il docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Rocco Zappia. Nel pomeriggio, alle 17, si terrà invece un incontro sul “Turismo enogastronomico in Calabria”, a cura di Andrea Radic e Mattia Poggi, con “L’esempio delle terrazza sullo Stretto”.

Nello stand Regione Calabria del Salone Sol&Agrifood, infine, spazio alla narrazione ed alla degustazione sul pecorino crotonese DOP, sui fichi di Cosenza Dop e sul Torrone di Bagnara IGP.

La Regione vola al Vinitaly 2019, raddoppiate le cantine calabresi

VERONA – Più che raddoppiate le cantine calabresi che quest’anno partecipano al Vinitaly 2019, Salone internazionale dei vini e distillati, in programma a Verona da domenica 7 aprile a mercoledì 10.

Un appuntamento fisso per produttori, importatori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader, che ogni anno si ritrovano in fiera per presentare i propri prodotti e conoscere le tendenze del mercato. Un evento che le cantine calabresi hanno imparato ad apprezzare sempre di più, passando dalle 32 del 2014 alle ben 73 di quest’anno.

Un aumento che si riflette anche sull’area istituzionale ed espositiva dedicata alla Regione Calabria, collocata nel Padiglione 12, sempre più grande ed accogliente, oltre che rappresentativa delle eccellenze vitivinicole e delle esigenze dei suoi protagonisti.

«Per la Calabria e per il suo settore enologico quello del Vinitaly è un appuntamento importante – ha affermato il Presidente della Regione Mario Oliverio – Le imprese di questo comparto hanno raggiunto un livello di altissima qualità e la Regione continua a fare la propria parte al loro fianco. La sinergia creata con le aziende già sta dando risultati in termini di ricaduta economica non solo nel settore agroalimentare ma anche in quello turistico. I nostri vini – ha aggiunto il Presidente – la cui eccellenza è riconosciuta a livello planetario, attraverso i canali più autorevoli, sono un volano in cui si esprime quel compendio di cultura, amore per le tradizioni e per l’ambiente che sono elementi identitari della Calabria. In questo ben si inserisce la presentazione a Vinitaly del secondo Meeting internazionale sulla Dieta Mediterranea».

Lo stand istituzionale della Regione Calabria di Vinitaly sarà inaugurato dal Presidente Oliverio domenica alle ore 13. Tanti saranno gli appuntamenti in programma nella tre giorni veronese. A cominciare dalla presentazione del secondo meeting internazionale della dieta Mediterranea a cura di Federico Quaranta, conduttore di “Linea Verde” su Rai Uno e di “Decanter” su Rai Radio Due, e di Francesco Mazzei, chef calabrese di fama internazionale. Evento dal titolo “Il vino marcatore identitario nella dieta mediterranea”, che avrà luogo domenica alle 14. Lunedì alle 15, invece, nella Sala Iris, si terrà l’evento dedicato ai “50 anni del Cirò”, vino DOC dal 1969, a cura di Walter Speller e Giovanni Gagliardi. E ancora, presso lo stand istituzionale, lunedì alle 10, è in programma la presentazione del progetto “Palmenti, vino e archeologia in Calabria: l’area della Locride”, a cura del professor Attilio Scienza, docente di Viticoltura ed Enologia presso l’Università degli Studi di Milano, uno dei maggiori esperti mondiali di viticoltura, il giornalista Rai Massimo Proietto ed il docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Rocco Zappia. Nel pomeriggio, alle 17, si terrà invece un incontro sul “Turismo enogastronomico in Calabria”, a cura di Andrea Radic e Mattia Poggi, con “L’esempio delle terrazza sullo Stretto”. Ma nel corso della kermesse, si parlerà anche di “Magliocco dolce” e del patrimonio ampelografico e culturale della DOP Terre di Cosenza, della “Terra tra i due mari” e del “Ciró nel progetto Rosautoctono”.Nel padiglione 12, invece, è collocato lo stand della Regione Calabria di Sol&Agrifood, il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità che si svolge all’interno di Vinitaly, che ospiterà eventi di degustazione e narrazione su tante eccellenze calabresi, tra le quali bergamotto, pecorino crotonese DOP, fichi di Cosenza Dop, Torrone di Bagnara IGP, cipolla rossa di Tropea IGP, oli extravergine d’oliva e olive da mensa, salami e nduja.

In anteprima al Vinitaly Malvasia e Rosato delle Tenute Mirabelli di Malvito

VERONA – Un posto d’eccezione nel gotha del vino europeo per le Tenute Mirabelli. Sono stati infatti presentati al Vinitaly in anteprima i nuovi vini prodotti dai fratelli Mirabelli, il Bianco “greco Malvasia” e il Rosato ed è stata anche un’occasione importante per far conoscere alla platea internazionale i rossi: Cabernet, Sangiovese, Merlot e Calabrese. Un’altra tappa molto importante per le Tenute Mirabelli di Malvito.
La conferenza stampa si è tenuta nel Padiglione “Piemonte” presso lo stand Movimento turismo del vino nello spazio “Città del vino” allestito per la cinquantaduesima edizione Vinitaly.
Con i fratelli Mirabelli erano presenti il presidente nazionale “Città del vino” Federico Zambon e il responsabile calabrese Ettore Leonardo Gentile; il presidente dell’Enoteca regionale della Calabria Gennaro Convertini; Massimo Del Mestre per il “Movimento turismo del vino”; Francesco Antoniolli e Paolo Morbidoni della “Federazione nazionale Strade del vino e dei sapori”, l’enologo Fabrizio Zardini e il direttore della Cantina delle Tenute Mirabelli Vincenzo Ippolito.
Il dibattito si è svolto parlando di temi e politiche che portino ancora più sviluppo e tutela per il vino italiano e grande spazio ha avuto il panorama calabrese con la presentazione dei nuovi vini delle Tenute Mirabelli.
Dopo i saluti, i complimenti e gli incoraggiamenti dei rappresentanti delle diverse associazioni, si è entrati nel vivo del nostro territorio con il presidente dell’Enoteca regionale della Calabria Gennaro Convertini.

Tenute Mirabelli, una storia lunga oltre cento anni

«Abbiamo iniziato un percorso di implementazione dei vini del nostro territorio – spiega Convertini – Abbiamo dovuto prima migliorare il livello dei nostri vini e oli e siamo consapevoli che non possiamo competere solo con la bottiglia. Stiamo per costruire un percorso più funzionale mettendo mano alla legge regionale dell’enoteca. Abbiamo spostato l’asse sul turismo enogastronomico che è diventato concetto chiave. I produttori si stanno adeguando e l’enoteca si sta concentrando sulla formazione e su ciò che contribuisce all’animazione del territorio per portare così l’imprenditore vinicolo a migliorare le proprie performance. Bisogna che tutti insieme si lavori per costruire un forte sistema territoriale del vino con i protagonisti e con il contributo di tutti».

«Siamo nati da poco come Cantina – spiegano i fratelli Mirabelli – ma l’azienda è ultracentenaria. Abbiamo portato avanti il progetto di nostro padre Roberto: impiantare vitigni autoctoni, nazionali ed internazionali per esaltare quello che è il territorio di Malvito e della Valle dell’Esaro, ai piedi del Pollino. I nostri primi vitigni sono stati piantanti nel 1996 in maniera biologica e proprio questa è stata la lungimiranza di nostro padre. La sfida che abbiamo aggiunto è quella di coniugare il vino con il territorio. Ci siamo detti che dobbiamo comunicare al meglio la nostra storia con il nostro territorio perché Malvito è la nostra storia e noi proviamo a unire tutto questo».

Enologo Fabrizio Zardini spiega che «L’idea che ci ha condotto in questa avventura è stata quella di rivitalizzare il territorio calabrese. Confrontiamo il territorio con altri vitigni dal punto di vista tecnico e ci sono le condizioni per il confronto con vini di territori diversi. A Malvito ci sono vini internazionali ed è la dimostrazione che in questa parte di Calabria si possono esprimere grandi vini non solo autoctoni. Un territorio manifesta la sua vocazione viticola quando esprime il meglio delle potenzialità dell’uva, indipendentemente dalla sua varietà – spiega ancora Zardini – Queste terre di Calabria e il clima che le accompagna, posseggono la peculiarità di interpretare al meglio vitigni autoctoni, quali il Calabrese, nazionali, come il Sangiovese, ed internazionali, come il Merlot e il Cabernet Sauvignon. Ne nascono vini freschi ed espressivi, per molti versi sorprendenti, riproponendo in chiave attuale prodotti che si sganciano dai cliché classici dei vini del Sud d’Italia, diventando comunque messaggeri di un territorio che può e vuole esprimersi in un modo nuovo».

La conferenza stampa chiude con il direttore della Cantina delle Tenute Mirabelli Vincenzo Ippolito che ha raccontato dei nuovi vini che sono delle vere e proprie scommesse ben riuscite: il Bianco “greco Malvasia” e il Rosato.

Vinitaly, ad Orlando Sculli il premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana”

VERONA – Per aver contribuito e sostenuto il progresso qualitativo dell’enologia italiana, in particolare con studi sui vitigni autoctoni e sui palmenti della Locride, il professor Orlando Sculli ha ricevuto il premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana” con la Medaglia di Cangrande, che dal 1973 viene riconosciuto su base regionale a personalità che si sono distinte per aver valorizzato e promosso la cultura vitivinicola della propria regione.

Durante la 52esima edizione dell’expo veronese, il professor Sculli ha ricevuto dal presidente della regione Calabria Mario Oliverio il premio istituito nel 1973 e dal 2016 intitolato ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly negli anni Sessanta. Nato a Ferruzzano (Reggio Calabria) l’11 maggio 1946, Sculli si è laureato in Lettere Classiche all’Università di Messina. Ha insegnato materie letterarie all’Istituto Magistrale di Locri, ma ha sempre coltivato la sua passione per la viticoltura calabrese. f.d.

 

Joe Bastianich e l’elogio dei vini calabresi «Puliti e freschi»

VERONA – «I vini rossi calabresi sono ormai noti in tutto il mondo e in particolare negli Stati Uniti, ma quello che negli ultimi tempi mi ha piacevolmente stupito sono i bianchi, molto puliti e freschi».

Così Joe Bastianich ha lodato i vini calabresi oggi in visita allo stand della Regione Calabria alla 52esima edizione di Vinitaly inaugurata oggi alla Fiera di Verona. Bastianich ha assaggiato un Magliocco Rosso e un Montonico bianco, sottolineando come i vini calabresi siano capaci più di altri di esprimere le caratteristiche del territorio dove vengono prodotte le uve.

«Io vivo in Friuli – ha aggiunto il giudice di Masterchef – e quindi sono un bianchista: devo dire che i bianchi calabresi mi hanno davvero impressionato per la loro qualità, hanno grande struttura».

Gli Stati Uniti, la destinazione più importante

Il noto volto della ristorazione internazionale ha ricordato come quella dei vini calabresi negli Stati Uniti sia una presenza ormai consolidata, almeno nei cinque maggiori stati americani dove il vino italiano è presente (New York, California, Illinois, Minnesota, Winsconsin), così come confermato dall’indagine di Nomisma wine monitor presentata in mattinata all’inaugurazione della manifestazione, dato che gli Usa sono il Paese target di questa edizione della rassegna scaligera.  E gli Stati Uniti rappresentano la destinazione extra europea più importante per il vino calabrese con il 30% delle spedizioni totali di questo segmento. L’obiettivo è comunque aumentare la quota di mercato anche penetrando nelle aree interne degli Usa. La Calabria vitivinicola, grazie al supporto della Regione, punta dritto ai consumatori statunitensi, sempre più affascinati da rossi e bianchi del territorio che fu degli Enotri.

Gli appuntamenti di oggi al Vinitaly con lo stand calabrese

 Alle 11, luoghi, vini suggestivi, dimenticati e recuperati saranno al centro dell’appuntamento su “La Calabria attraverso Mario Soldati” nel suo viaggio del 1975. Rilettura narrata da Matteo Gallello, caporedattore e organizzatore dell’attività didattica di Porthos, che porterà il pubblico in un viaggio romantico alla scoperta di quei saperi enologici e di quella Calabria che l’autore torinese descrisse nella celebre pubblicazione “Vino al Vino”. Un itinerario, non didascalico, appassionato, che vedrà anche la partecipazione e la testimonianza diretta dei produttori.

Alle 12:30 sarà presentato il progetto ideato da Magna Grecia LifeStyle sulla candidatura a Patrimonio dell’Umanità/Unesco dell’Alberello con palo secco che ha rappresentato una rivoluzione epocale introdotta dagli Enotri ancora prima della nascita della Magna Grecia. L’evento vedrà coinvolti Massimo Tigani Sava, direttore Local Genius e ideatore di Magna Grecia LifeStyle e Salvatore Gaetano, ceo di Magna Grecia LifeStyle.

Alle 14:30 il critico enoico e storico dell’arte, Armando Castagno, terrà il seminario “Luce, ombre, verità e phatos nella pittura di Mattia Preti e nell’espressione dei rossi calabresi“. L’incontro si articolerà in due indagini parallele: una sul percorso artistico e umano del “cavaliere calabrese” Mattia Preti (1613-1699), tra i più originali interpreti del linguaggio caravaggesco, e l’altra su sei grandi vini rossi di Calabria, degustati con speciale attenzione alla loro capacità di evocazione dei contrasti delle opere del grande autore calabrese.

Una Calabria d’autore al Vinitaly tra lifestyle e renaissance

CATANZARO – Sarà una Calabria d’autore e rivoluzionaria quella in scena sotto i riflettori della 52° edizione del Vinitaly. Ricca la road map di appuntamenti per presentare al grande pubblico il nuovo fermento enologico calabrese attraverso focus di approfondimento inediti guidati da grandi critici e personalità del settore enogastronomico. Un vero e proprio viaggio d’autore a tappe completerà il quadro della Calabria contemporanea, rappresentata al padiglione 12 da 60 aziende e dai consorzi Cirò e Melissa, Terre di Cosenza e Produttori Greco di Bianco. Gli incontri riveleranno le diverse sfaccettature produttive, culturali e storiche che caratterizzano la regione: dalle opere di Mattia Preti ai racconti di Mario Soldati sulla Calabria, dalle declinazioni di degustazione pensate dal capo sommelier del tristellato Piazza Duomo a esperimenti di assaggio e ascolto enoletterari, le espressioni contemporanee dei terroir più antichi, la storia e le antiche tecniche di coltura candidate a Patrimonio Unesco.

ARSAC e Dipartimento Agricoltura insieme

Il palinsesto è curato dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria con il coordinamento dell’ARSAC, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura e la collaborazione tecnica dei consorzi di tutela Terre di Cosenza Dop e Consorzio dei vini di Cirò e Melissa. Domenica 15 aprile, alle ore 12, l’incontro “CALABRIA SOLE, SETE E I VINI DA PISCINA” offre un nuovo trend gustativo per l’estate attraverso i vini antichi e tradizionali o moderni selezionati da Vincenzo Donatiello, manager e capo sommelier del Ristorante Piazza Duomo di Alba, tre stelle Michelin, insignito Maître dell’Anno dalla guida Ristorante Espresso 2018. Nel pomeriggio, alle 15, IL TERRE DI COSENZA DOP IL MONDO DEL MAGLIOCCO sarà il tema della degustazione guidata da Massimo Lanza, responsabile regionale della guida vini del Gambero Rosso. Il tasting presenterà al pubblico 6 vini della nuova denominazione calabrese della provincia di CosenzaSul finire della prima giornata farà tappa allo stand della regione la celebrity chef, JOE BASTIANICH incuriosito dal grande clamore che le produzioni enologiche calabresi stanno suscitando in USA vuole incontrare di persona i produttori calabresi. Ad accompagnare i produttori e gli ospiti nella prima giornata del Vinitaly, sarà presente una delegazione istituzionale guidata dal presidente della regione, Mario Oliverio. Luoghi, vini suggestivi, dimenticati e recuperati saranno al centro dell’appuntamento di lunedì 16 aprile, ore 11, su “LA CALABRIA ATTRAVERSO MARIO SOLDATI” nel suo viaggio del 1975. Rilettura narrata da Matteo Gallello, caporedattore e organizzatore dell’attività didattica di Porthos, che porterà il pubblico in un viaggio romantico alla scoperta di quei saperi enologici e di quella Calabria che l’autore torinese descrisse nella celebre pubblicazione ‘Vino al Vino’. Un itinerario, non didascalico, appassionato, che vedrà anche la partecipazione e la testimonianza diretta dei produttori.  Alle 12.30 sarà presentato il progetto ideato da Magna Grecia LifeStyle sulla candidatura a Patrimonio dell’Umanità/Unesco dell’ALBERELLO CON PALO SECCO che ha rappresentato una rivoluzione epocale introdotta dagli Enotri ancora prima della nascita della Magna Grecia. L’evento vedrà coinvolti Massimo Tigani Sava, direttore Local Genius e ideatore di Magna Grecia LifeStyle e Salvatore Gaetano, CEO Magna Grecia LifeStyle. Lunedì 16 aprile alle 14,30 il critico enoico e storico dell’arte, Armando Castagno, terrà il seminario “LUCE, OMBRE, VERITÀ E PATHOS nella pittura di Mattia Preti e nell’espressione dei rossi calabresi“. L’incontro si articolerà in due indagini parallele: una sul percorso artistico e umano del “cavaliere calabrese” Mattia Preti (1613-1699), tra i più originali interpreti del linguaggio caravaggesco, e l’altra su sei grandi vini rossi di Calabria, degustati con speciale attenzione alla loro capacità di evocazione dei contrasti delle opere del grande autore calabrese.

 

TRA DUE LINGUE” è l’appuntamento sul vino e la narrativa che anima le diverse inflessioni della lingua calabrese curato dal giornalista Giampaolo Gravina, alle 11 di martedì 17 aprile. Insieme artigiani del vino e della parola calabrese saranno protagonisti di un originale esperimento di “ascolto”: una degustazione combinata di vini e narrazioni, un cortocircuito di sapori e storie, tra lingua che degusta e lingua che racconta. Alle 15, Luciano Pignataro, giornalista de “Il Mattino” animerà la degustazione di “NON DI SOLO PANE (E N’DUJA) VIVE L’UOMO” dal titolo volutamente dissacratore che metterà al centro della degustazione i vini del territorio calabrese affiancati ai grandi salumi calabresi.

Chiuderà il ricco palinsesto “CIRÒ E IL GAGLIOPPO”, la degustazione guidata di 6 Cirò per approfondire il grande vitigno calabrese, il Gaglioppo, protagonista della denominazione più rappresentativa della Calabria. L’evento vedrà sul palco il responsabile regionale della guida Vini Buoni d’Italia e giornalista Rai, Umberto Gambino.

 

 

Vinitaly, Oliverio: «Tanti giovani impegnati nel settore agroalimentare»

VERONA – Al via l’edizione 2017 di Vinitaly, con la Regione Calabria situata nel padiglione 12, insieme a 58 aziende di vini, due di liquori e i due Consorzi di tutela ” Vini Doc Ciro e Melissa” e “Vini Doc Terre di Cosenza”. Il presidente, Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – nel corso della giornata, ha fatto il giro degli stand delle aziende calabresi presenti, confrontandosi con tutti i produttori. Lo stesso Oliverio si è detto soddisfatto per l’interesse mostrato dai visitatori per la Calabria e le sue produzioni nella prima giornata della kermesse. «E’ con soddisfazione che ho potuto constatare – ha affermato il presidente della Regione – la presenza di molti giovani negli stand delle aziende calabresi, un segnale importante del ricambio generazionale da noi auspicato e incoraggiato. Siamo di fronte ad un giusto passaggio di consegne nell’agroalimentare in Calabria che, nel far tesoro del bagaglio del passato, ne valorizza l’esperienza sostenendo una nuova e dinamica mentalità imprenditoriale. Sono in crescita anche per questo sia le nostre aziende che la domanda. Una crescita che deriva anche dalla diffusione dell’apprezzamento della qualità dei nostri vini, per la quale la Regione si sta adoperando anche oltre i confini nazionali con il brand Rosso Calabria».

La Calabria al Vinitaly con sessanta aziende produttrici

CATANZARO – La Regione Calabria parteciperà alla 51° edizione di Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e distillati di Verona, che si terrà dal 9 al 12 aprile, con un proprio stand curato dal Dipartimento “Agricoltura”. Saranno cinquantotto le aziende produttrici di vino, due in più rispetto al 2016, e due di liquori che insieme ai consorzi di tutela “Vini Doc Cirò e Melissa” e “Vini DOP Terre di Cosenza”, offriranno la possibilità di degustare le nuove annate di circa 500 etichette calabresi. Presso il padiglione 12 A5/D5/B6/D6, la Calabria presenterà infatti le sue eccellenze in uno spazio comune di oltre 1000 mq, nel quale saranno condivisi momenti di incontro e dibattito, presentazioni ed opportunità di business. In programma un palinsesto ricco di eventi di profilo tecnico, istituzionale, gastronomico e culturale e numerose degustazioni, tutto sotto la guida di esperti e giornalisti di settore di provenienza nazionale e internazionale, tra i quali spicca l’evento “La Scoperta…dall’America”. L’evento si inserisce in un momento di attenzione del mercato statunitense,  forte consumatore di rosati,  nei confronti delle eccellenze calabresi, conseguenza del buon lavoro fatto negli USA grazie alla coesione tra i Dipartimenti dell’Agricoltura, del Turismo e l’Internazionalizzazione della Regione, attraverso eventi targati “Rosso Calabria”.  Infatti Danielle Pergament, per il New York Times, a gennaio ha indicato la Calabria come unica destinazione turistica italiana in una classifica mondiale dei 52 luoghi da visitare nel 2017, esaltando anche la cucina d’eccellenza di alcuni chef stellati calabresi. A marzo, inoltre, Eric Asimov, sempre per la prestigiosa testata newyorkese, ha consacrato il calabrese Gaglioppo, inserendolo tra i dodici vitigni rari e di maggior valore del mondo. La Regione Calabria persegue con  strategie mirate e con una logica di continuità, l’obiettivo di promuovere le proprie eccellenze anche all’estero. Nel 2016, per esempio, il focus in occasione della 50° edizione di Vinitaly fu mirato all’ampliamento e sviluppo dei rapporti di promo commercializzazione verso la Germania, con azioni specifiche e cadenzate non solo durante la manifestazione, ma anche successivamente, con una chiusura in grande stile in occasione del  “Prowein” di Dusseldorf a cui ha preso parte per la prima volta. Anche all’edizione 2017 del Vinitaly, la Calabria si presenta alla kermesse internazionale in squadra, per continuare a fare rete tra produttori e istituzioni, a portare avanti un progetto comune che contribuisca all’affermazione del brand Calabria, che dia al mondo la vera immagine della regione e allo stesso tempo consenta di essere competitivi sui mercati, sempre più articolati ed esigenti. L’attenzione che in questo momento si è risvegliata sulla Calabria è frutto di una strategia mirata perseguita dalla Regione Calabria con continuità, in Italia e all’estero, attraverso eventi “Rosso Calabria”che hanno coinvolto giornalisti di settori chiave, come turismo ed enogastronomia. È grazie al brand “Rosso Calabria”, che racchiude l’offerta complessiva enogastronomica, turistica e culturale, che la Calabria si sta collocando nel sistema mediatico internazionale, iniziando a penetrare i principali mercati. Ora la Calabria porta, insieme alle sue etichette migliori, la propria storia, la propria cultura, le eccellenze enogastronomiche ed i territori: le sue coste, le sue montagne con i suoi tre parchi nazionali, ma anche le sue aree interne e rurali, con un patrimonio di paesaggi incontaminati e tradizioni antichissime. A Verona la Calabria presenta la propria offerta enologica, ricca di storia e tradizione, ma anche di innovazione affinamento delle conoscenze enologiche ed approfondimento delle nuove tecniche. Su tutto il territorio regionale nascono vini che vantano una storia unica, un carattere deciso ed un gusto inimitabile, grazie alle caratteristiche dei terreni ed al clima particolarmente favorevole. La qualità dei vini calabresi sta crescendo grazie alla passione dei giovani agricoltori, che, con l’ausilio della ricerca, stanno migliorando le varietà genetiche e valorizzando i vitigni autoctoni. Nel 2016 i vini calabresi hanno ottenuto numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre, nello scorso anno è aumentata in Calabria anche la produzione di vini biologici (+2,5% rispetto all’anno precedente, secondo i dati Sinab, aggiornati al 31/12/2015). La Calabria vanta un patrimonio di circa 350 vitigni autoctoni preservati nel tempo grazie all’isolamento delle aree interne, con 12mila ettari di vigneti e una produzione di 400mila ettolitri di vino all’anno, di cui 70% rosso e 30% bianco. Circa 10 milioni di bottiglie prodotte di cui il 15% immesse sul mercato estero.I vitigni autoctoni calabresi danno vita a moltissime varietà di vino, tra cui nove con la certificazione DOP e nove con denominazione IGP. Il grande patrimonio ampelografico presente in Calabria comprende vitigni come il Gaglioppo, il Magliocco dolce, il Greco nero e quelli emergenti a bacca bianca, come il Mantonico, il Pecorello ma anche il Guardavalle, il Greco bianco, che stanno interessando i mercati nazionali e internazionali proprio per la loro originalità. La Regione Calabria, attraverso la presenza a Vinitaly 2017, mira a potenziare e valorizzare la filiera vitivinicola. Oltre  agli interventi previsti dal Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, attraverso il quale si punta a potenziare la competitività, l’innovazione del settore e l’incremento occupazionale, soprattutto dei giovani, il comparto viene sostenuto attraverso la promozione sui mercati terzi, la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, gli investimenti e la vendemmia verde.La Regione Calabria sarà presente anche a Sol&Agrifood, nell’area dedicata alla gastronomia, per promuovere la massima conoscenza delle produzioni regionali. Saranno coinvolti tutti i Consorzi di Tutela Dop e Igp e, nell’area dedicata alla biodiversità, gli esperti Arsac illustreranno le proprietà dei prodotti gastronomici.

 

Oliverio ha incontrato i viticoltori calabresi

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio è intervenuto, ieri pomeriggio, ad un incontro con i viticoltori calabresi, convocati nella sede della Cittadella dal Dirigente generale del Dipartimento “Agricoltura” Carmelo Salvino, per discutere dell’organizzazione dei prossimi eventi promossi dalla Regione. Si è parlato – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – di “Rosso Calabria”, del “Vinitaly” di Verona e del “ProWein” di Berlino. Dopo un ampio dibattito al quale ha partecipato anche il Consigliere regionale delegato dal Presidente per l’Agricoltura Mauro D’Acri, il Presidente Oliverio ha detto che sono ormai “mature le condizioni  per impostare una strategia di comunicazione che ci consenta di partecipare a questi importanti avvenimenti internazionali in modo proficuo. A tale proposito voglio ricordare che al Salone internazionale del vino di Verona abbiamo prenotato lo spazio espotivo per quattro anni, proprio per avere la possibilità, anche sulla base dell’esperienza dell’anno scorso, di attivare, in anticipo, gli strumenti che ci consentiranno di promuovere il vino ed i contesti territoriali. Tutto deve avvenire col vostro apporto, con un concorso di idee e di proposte, perché sono mature le condizioni per un un salto di qualità in questo settore. Nel Por e nel Psr  abbiamo risorse economiche importanti che possiamo utilizzare. Perciò, da ora, definiamo il percorso che dobbiamo seguire insieme e nel quale voi siete i protagonisti. Programmiamo una campagna informativa, studiamo un forte e mirato messaggio promozionale che deve essere veicolato con il contributo di tutti. Questo di oggi – ha concluso Oliverio – è un incontro propedeutico all’istituzione di un Tavolo necessario per pianificare la partecipazione alle fiere espositive del vino. Si tratta di vetrine importanti, alle quali non possiamo mancare”.