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Giampaolo Gravina racconta “Vini da scoprire”. Nel libro anche storie vitivinicole calabresi

NOCERA TERINESE (CZ) – Non è il solito libro che parla dei vini. Non uno di quei testi con dentro i soliti noti. Vini da scoprire, edito da Giunti, scritto da Fabio Rizzari, Armando Castagno e Giampaolo Gravina potrebbe essere definito il taccuino segreto di alcuni tra i più stimati critici vinicoli italiani, partiti alla scoperta delle bottiglie e delle cantine meno conosciute nel panorama vitivinicolo contemporaneo. Duecentocinquantasei pagine tutte da gustare con le storie di 120 vini. Tra questi anche alcune delle cantine della reinassance vitivinicola calabrese. E proprio con alcuni di loro Giampaolo Gravina, co-autore del libro uscito il 28 settembre, si incontra in Calabria per la presentazione del libro. Appuntamento Sabato 17 dicembre a partire dalle ore 11.30 presso l’agriturismo Calabrialcubo di Nocera Terinese per un intenso dialogo tra l’autore di Vini da scoprire e Cataldo Calabretta, dell’omonima cantina cirotana, Giuseppe Calabrese Agricoltore a Saracena e Pierpaolo Greco di Spiriti Ebbri dell’azienda nata ai piedi della Sila cosentina. La degustazione e la chiacchiera intorno ai vini e al libro saranno arricchiti dal buffet con i piatti dello chef resident dell’agriturismo Calabrialcubo, Luigi Lepore. L’evento è organizzato da Vinocalabrese.it in collaborazione con l’azienda agricola Fangiano. Vini da scoprire è un vero viaggio alla scoperta di vini sorprendenti, prodotti da vignaioli poco noti o sconosciuti perché alle primissime armi; oppure realizzati da vignaioli attivi da anni, ma ancora non abbastanza apprezzati, che meritano di essere sottratti alla zona d’ombra dove la critica li ha finora relegati; o ancora vini di vignaioli già affermati, che battezzano una nuova etichetta. Armando Castagno, Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari – i tre autori – condividono la stessa attitudine al gioco, alla leggerezza, all’ironia, la stessa esigenza di raccontare il vino senza prendersi troppo sul serio. Scritto senza troppi tecnicismi e termini gergali, il testo si presenta in forma chiara e godibile, mettendo al centro il lettore, anche quello più lontano dal mondo monomaniacale degli enofili. Nelle 256 pagine i tre critici italiani di settore suggeriscono 120 etichette nuove e buona da bere.

“Vite del vino”, approvato il Testo Unico alla presenza del Ministro Martina. Coldiretti esulta

ROCCA IMPERIALE (CS) – <<Sarà una coincidenza, ma – commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria –  la recente visita in Calabria del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina è coincisa con due atti attesi da tempo>>. Il primo l’approvazione definitiva del meglio conosciuto “Testo unico della vite del vino” e il secondo la firma, alla presenza del Ministro,  a Rocca Imperiale (CS), del protocollo d’intesa tra regione Calabria e Basilicata per l’incremento della dotazione idrica a scopo irriguo nell’alto jonio cosentino. “Con la nuova disciplina  normativa sul vino, – riferisce Molinaro -si semplificano i procedimenti e si riduce il carico burocratico delle nostre aziende che possono essere maggiormente competitive nei mercati internazionali; soprattutto in un contesto mondiale difficile  liberando le energie del settore più dinamico del “Made in Calabria. Di fatto,  si taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, con circa 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. Quindi burocrazia molto più leggera per il vigneto calabrese. Era un  provvedimento molto atteso, approvato a distanza di oltre due anni, a dimostrazione della farraginosità del procedimento legislativo,  e al quale coldiretti ha fortemente collaborato e che ha visto, tra i parlamentari più impegnati l’on. Nicodemo Oliverio. La firma poi del Protocollo tra i Presidenti Oliverio e Pittella alla presenza anche del Direttore Generale dell’ANBI Massimo Gargano e del Presidente del Consorzio di Trebisacce e dell’Anbi Calabria Marsio Blaiotta,  con l’aumento di 4 milioni di mc/annui  di acqua da destinare all’irrigazione e un servizio fondamentale all’agricoltura e agroalimentare di qualità ed un riconoscimento importante al ruolo ed ai servizi dei Consorzi di Bonifica.

Coldiretti, sempre più importante la sfida di far conoscere il vino made in Calabria

CATANZARO – Sempre più convinta, la Coldiretti ribadisce la sua opposizione al Decreto del Dipartimento agricoltura che autorizza «l’aumento del titolo alcolometrico – volumico minimo naturale delle uve e dei mosti per la produzione di vino comune, IGP e DOP nonché, dei spumanti per la campagna 2016/2017”. Pratica lecita, per carità, ma inopportuna, precisa Pietro Molinaro Presidente Coldiretti Calabria,  poiché questo dovrebbe succedere solo nelle annate sfigate dove il sole non ha fatto abbastanza bene il suo lavoro, invece si ripete ogni anno e quest’anno poi il sole, come abbiamo già avuto modo di dimostrare, non è mancato. Su questa vicenda, Coldiretti rilancia anche sulla scorta di quanto dichiarato dal Presidente del Consorzio di Tutela di Cirò-Melissa – al quale diciamo innanzitutto che vogliamo valorizzare insieme ciò che di bello è stato fatto in questi anni – che parla di “pratica autorizzativa preventiva».

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  «La Regione – prosegue – avrebbe fatto bene almeno ad evitare il ricorso all’arricchimento per i vini DOP che rappresentano la distintività del territorio. A sostegno, Molinaro cita quanto previsto dai disciplinari di produzione dei vini DOC di Cirò e Terre di Cosenza che garantiscono storia, zona di produzione, destinazione delle uve  che devono provenire dai vigneti ubicati nell’intero territorio amministrativo delle DOC. I disciplinari, prevedono già clausole di salvaguardia,  sui valori relativi al Titolo alcolometrico volumico naturale minimo, sono insomma, (i disciplinari),  la carta di identità del vino che beviamo.  Il Decreto del Dipartimento ci pare va in tutt’altra direzione ed è palesemente a “maglie larghe” sia per la provenienza dei mosti da impiegare che per l’allargamento a tutta la Calabria. Molinaro allora suggerisce, proprio  per valorizzare ruolo e funzioni dei Consorzi di Tutela, che ci sia come elemento di trasparenza a beneficio dei cittadini-consumatori,  nonché di cantine, l’evidenza sull’uso di mosti concentrati rettificati (MCR) e la loro provenienza, proprio per rimarcare la differenza delle produzioni. Altrimenti – prosegue – il rischio è che si rendono inefficaci gli sforzi di chi, invece, ha scelto di fare vino in vigna, potando, diradando e selezionando, valorizzando i vitigni autoctoni,  alla ricerca di quel valore aggiunto che i mercati di tutto il mondo sono pronti a riconoscere. È doveroso e fondamentale  – continua ancora Molinaro – che non si crei confusione e che le differenti scelte produttive siano comunicate in modo chiaro e diretto e che le istituzioni regionali attraverso i Consorzi di Tutela intervengano a tutela di queste differenze. Ritengo  -conclude  – che l’intera vicenda possa essere utile anche a rivedere il disciplinare di produzione del vino Cirò. Il vino  – conclude – deve essere sempre di più ambasciatore del vero “made in Calabria”: questo è il campionato competitivo che la Coldiretti vuole giocare».

Cirò Wine Festival, la prima edizione dell’evento enogastronomico

 CIRO’ (CS) – Parte  questa sera la prima edizione del “Cirò Wine Festival”, evento enogastronomico, promosso dal Consorzio di tutela e valorizzazione dei Vini Cirò e Melissa DOC. L’evento che si propone come principale vetrina calabrese delle produzioni enologiche del comprensorio, ha messo insieme le migliori case vitivinicole. Quelle che hanno già una storia di successi e quelle che invece stanno costruendo, con grande maestria, solide basi destinate al trionfo.

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Tra le giovani etichette calabresi del Cirò, spicca la Cantina De Mare che il 9 Luglio scorso è stata premiata con il “Premio Qualità Italia 2016 – Concorso Enologico” nella sezione Vini Bianchi IGT per la regione Calabria.

A meritare l’importante riconoscimento il vino “Italian Blanc”, Sauvignon in purezza annata 2015 prodotto dalla giovane azienda della Doc Cirò.

«Un successo che sapremo mettere a frutto per il futuro – ha assicurato Gabriele De Mare, giovanissimo imprenditore calabrese – un risultato importante soprattutto per i nostri progetti che sono tanti e che vogliono coniugare l’arte del vino a quella dell’ospitalità».

Il vino che ha conquistato Atri, in provincia di Teramo, città nella quale il riconoscimento nasce,  L’Italian Blanc 2015  Cantine De Mare, fonde profumi, colori e sapori di due terre solo apparentemente lontane. Il vino della cantina De Mare presenta tutte le caratteristiche di aromaticità e di freschezza tipiche del francese Sauvignon. Inoltre, nel prodotto cirotano si esaltano altresì notevoli profumi floreali ed una spiccata persistenza.

Una scelta coraggiosa e vincente quella di affiancare i vitigni autoctoni del gaglioppo e del greco bianco, saggiamente coltivati ed affinati in via principale, con colture di caratura internazionale.

Procedimenti sinonimo di volontà nella sperimentazione tecnologica, in grado di fondersi alla perfezione con una sempre più attenta ricerca della qualità. Passione e impegno, progresso e tradizione vitivinicola, è questa la strada giusta da percorrere per valorizzare i terreni del Cirò, unici e floridi e in grado di essere il riferimento per la crescita e la fama internazionale della Calabria intera.

La Camera di Commercio promuove il turismo enogastronomico con l’associazione Terre di Calabria

COSENZA – Nell’ambito del progetto di valorizzazione delle produzioni di qualità DOP e IGP riconosciute nella provincia di Cosenza, la Camera di Commercio ha promosso un progetto di marketing territoriale che prevede la prossima Costituzione della Strada del Vino e dei Sapori delle Terre di Calabria della provincia di Cosenza, che si terrà presso la sede dell’Ente il prossimo giovedì 7 luglio.
Come prima azione propedeutica l’Ente camerale, nella sua qualità di promotore del percorso, ha tenuto una giornata formativa rivolta a tutti gli attori del territorio direttamente interessati allo sviluppo di questa nuova opportunità.
All’iniziativa info-formativa, tenuta da esperti del settore, dal tema “Il turismo enogastronomico: il ruolo della Strada dei Vini e dei Sapori. Case History dei 15 itinerari enogastronomici dell’Emilia Romagna”, ha partecipato il funzionario responsabile degli itinerari enogastronomici della Regione Emilia Romagna insieme a un esperto nella gestione e nel funzionamento delle strade dei vini e dei sapori.
Nell’occasione, parlando del territorio rurale come destinazione turistica con i suoi elementi attrattivi, il paniere dei prodotti, le emergenze storico-monumentali, l’ambiente e il paesaggio, la cultura e le tradizioni, ai partecipanti sono state illustrate le leggi di riferimento nazionali e regionali, con i rispettivi disciplinari, indicando nella governance politica e operativa del territorio il ruolo degli Enti locali, dei privati, delle associazioni di categoria e dei Consorzi di prodotto.
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Gli altri aspetti formativi della giornata sono stati dedicati alla domanda e all’offerta del turismo enogastronomico, insieme alle strategie di promo-comunicazione e di commercializzazione del pacchetto turistico.
“La costituzione dell’associazione che promuoverà la conoscenza e l’immagine del territorio attraverso i prodotti enogastronomici e culturali – ha dichiarato il presidente Klaus Algieri – saprà incentivare lo sviluppo socio-economico e culturale dei luoghi che saranno interessati dalla Strada del Vino e dei Sapori Terre di Calabria della provincia di Cosenza. Attraverso azioni programmate di sensibilizzazione e partecipazione, promuovendo lo sviluppo di una moderna imprenditorialità, valorizzeremo le attrattive storiche, culturali, naturalistiche e ambientali, le produzioni vitivinicole e agricole, le attività agroalimentari e la produzione di specialità enogastronomiche”.

In arrivo importanti risorse a sostegno del comparto vitivinicolo calabrese. La soddisfazione del Presidente Oliverio

CATANZARO – Il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari Carmelo Salvino rende noto che sono in arrivo importanti finanziamenti per il settore vitivinicolo calabrese. In particolare, il Dg informa che sul sito internet dell’Urp della Regione Calabria è stata pubblicata la graduatoria definitiva delle domande di aiuto della Campagna Ocm Vino 2016, Misura investimenti.

(link: http://urp.regione.calabria.it/website//organizzazione/dipartimento8/index.cfm?bandi)

Con risorse pari a 1.528.972,00 Euro, la Regione Calabria finanzierà quindi ben trentasette aziende vitivinicole, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle loro produzioni, nonché alcuni punti vendita di vino extra aziendale. Il Dipartimento Agricoltura, inoltre, comunica che è stato pubblicato il bando della Misura «Promozione del vino sui mercati dei Paesi Terzi», campagna 2016/2017, con scadenza per la presentazione delle domande fissata al prossimo 30 di giugno. La Regione Calabria, per la promozione del vino calabrese in paesi al di fuori della Comunità Europea, mette a bando, per l’esattezza, 809.392,00 Euro. Il prossimo atto amministrativo concernente il comparto vitivinicolo, infine, sarà la pubblicazione, che avverrà nei prossimi giorni, della graduatoria definitiva del bando per la ristrutturazione dei vigneti, con la quale l’amministrazione regionale  impegnerà risorse per oltre 5 Milioni di Euro e con la quale saranno finanziate circa centosessanta aziende calabresi.

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La soddisfazione del Presidente Oliverio, sempre attento alle esigenze del comparto vitivinicolo calabrese. «L’amministrazione regionale – ha affermato– continua a seguire con grande interesse e soprattutto a sostenere con determinazione il percorso di crescita del settore vitivinicolo calabrese. Sono in arrivo, infatti, importanti risorse per questo settore, caratterizzato dalla grande qualità delle produzioni e dall’impegno e l’intraprendenza degli imprenditori calabresi. Quello della vitivinicoltura – ha aggiunto Oliverio – è un comparto che, se supportato nella maniera adeguata, può costituire una vera e propria leva di sviluppo per l’intero territorio regionale. Il nostro obiettivo principale è quello di creare una identità calabrese nel panorama internazionale e di conquistare mercati sempre più ampi. Questo sarà possibile – ha precisato – sostenendo innanzitutto l’aggregazione tra le aziende, limitando il fenomeno della polverizzazione delle stesse, promuovendo lo scambio di buone pratiche ed un connubio sempre più stretto con il mondo della ricerca e dell’innovazione che, coniugato alle nostre preziose tradizioni, è in grado di dare valore aggiunto alle produzioni d’eccellenza calabresi».

Curinga, finger food e degustazioni aspettando “Radici del Sud”

CURINGA (CZ)- Sarà una giornata evento, occasione unica per fare un’esperienza sensoriale davvero fuori dal comune. Aspettando Radici del Sud nella sua tappa calabrese – in programma domani 30 aprile a Curinga presso la Tenuta delle Grazie – si aprirà alle ore 11.00 con i banchi d’assaggio che permetteranno ai winelover di poter incontrare direttamente i produttori ed ascoltare dal vivo le storie aziendali e dei vini in degustazione delle cantine ‘A Vita, Cataldo Calabretta, Cantina De Mare, Scala Vigneti e Cantina, Vini Du Cropio, Tenuta del Conte di Cirò, Ferrocinto di Castrovillari; iGreco di Cariati; La Peschiera di San Lorenzo del Vallo; Casa Comerci di Badia di Nicotera; Barone GR Macrì di Locri; e l’ospite Ceraudo di Strongoli.

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Un primo momento di degustazione delle produzioni regionali vitivinicole che parteciperanno a giugno al più grande evento dedicato ai vini da vitigno autoctono meridionale, Radici del Sud che si terrà a Bari, abbinati ai finger food che gli chef stellati Luca Abbruzzino, Agostino Bilotta, Caterina Ceraudo e Riccardo Sculli proporranno dalla cucina unitamente ai prodotti delle aziende del food che hanno aderito all’evento. Olearia San Giorgio di San Giorgio Morgeto tra le porta bandiera più accreditate della grande qualità olivicola calabrese, che ospiterà al suo banco Ioppolo Salumi Artigianali di San Giorgio Morgeto, piccola grande realtà della famiglia di macellai omonima dedicata alla produzione di salumi tipici calabresi, Formaggi Santanna di Campora San Giovanni di Maria Procopio e Pasquale Pino che trasformano in preziosi formaggi il latte della loro capre e Agriturismo Costantino di Maida, luogo in cui Mariangela Costantino trasforma i frutti della sua azienda in straordinari prodotti: olio, marmellate e sottolio. Sponsor tecnici Caffè Aiello e l’azienda Rotondo di Catanzaro Lido.Il kit di degustazione per i banchi d’assaggio costa 10€. Ingresso gratuito per chi partecipa al pranzo.

Questa prima grande carrellata di bontà precederà il Pranzo sotto le stelle, la prima reunion in assoluto dei quattro chef stellati della Calabria Luca Abbruzzino per il ristorante di Catanzaro Antonio Abbruzzino Alta Cucina Locale, Agostino Bilotta de L’Approdo della famiglia Lopreiato Greco di Vibo Marina, Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo dell’azienda Ceraudo di Strongoli e Riccardo Sculli del Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Ionica i quali saranno i protagonisti di un evento imperdibile che li vedrà avvicendarsi nelle cucina della residenza Tenuta delle Grazie di Curinga (CZ) con un menù che prevede 9 portate (compresa entrè e piccola pasticceria) con il quale racconteranno il meglio del loro areale di provenienza (costo del pranzo 75€ a persona).

L’evento è prodotto da Radici del Sud e Vinocalabrese.it in partnership con i 4 ristoranti e Tenuta della Grazie. Il media partner èLucianoPignataro.it e il patrocinio di Cooking Soon, Assapori e del Centro per la Valorizzazione dell’Agroalimentare Meridionale.

Vino, la proposta di Molinaro (Coldiretti): territorio di Cirò pronto per la DOCG

CATANZARO – Facendo leva sul bel momento promozionale del vino calabrese, che senza dubbio ha accresciuto rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale ed internazionale, la Coldiretti Calabria rilancia e propone un percorso per dotare il vino di Cirò con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).

“Il territorio del Cirotano – propone il presidente della Federazione calabrese, Pietro Molinaro –  è ormai maturo per avere una DOCG del vino.  Sarebbe una gemma importante che arricchirebbe il nostro patrimonio enologico e il prestigio del nostro vino e che ci permetterebbe di alzare l’asticella della qualità. Oggi in Italia  -aggiunge Molinaro – ci sono 74 vini DOCG  e sono cinque regioni che non hanno questo marchio prestigioso di identificazione. La DOCG può essere attribuita  ai vini già DOC da almeno dieci anni  e la prerogativa del  riconoscimento spetta all’Unione Europea. Siamo convinti – prosegue – che questo sia un percorso da iniziare perché abbiamo vini di pregio con notevoli caratteristiche  qualitative che combaciano perfettamente con fattori umani e storici  ampiamente dimostrabili per il territorio di Cirò.

Ricerca Arpacal: il vitigno Gaglioppo sulla rivista internazionale JAFC

CATANZARO – Apprezzamenti  degni di nota sono stati ricevuti dalla Calabria al Vinitaly 2016, la fiera internazionale dell’enologia che si è tenuta nelle scorse settimane a Verona. Secondo una ricerca scientifica internazionale arriva una conferma importante: il Gaglioppo, varietà di vitigno autoctono calabrese, dal quale si producono, i vini doc del Cirò, presenta delle qualità quasi uniche in Italia che possono contribuire a combattere la sindrome del Parkinson o essere usate come agente antidepressivo.

A questa conclusione è giunta la ricerca internazionale svolta anche in Calabria, dall’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e dal Dipartimento di

Vitigno Gaglioppo
Vitigno Gaglioppo

Crotone dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) pubblicata sul numero di aprile della prestigiosa rivista scientifica internazionale “Journal of Agricultural and Food Chemistry”. Nel dettaglio, la ricerca è nata dal lavoro svolto da un tesista dell’Università “Magna Graecia”, Christian Astorino, di cui il dr. Francesco Russo, direttore del Dipartimento di Crotone dell’Arpacal, è stato co-relatore di tesi, guidandolo in questa importante ricerca volta ad analizzare chimicamente le uve di Gaglioppo delle stagioni vitivinicole 2008, 2010 e 2011. Da queste è stato isolato ed analizzato il kampferol, un particolare flavonoide presente nel vitigno Gaglioppo in quantità e qualità superiore rispetto agli altri vitigni nazionali. Al di là della quantità, l’importanza di questo flavonoide – spiega la ricerca pubblicata sul “Journal of Agricultural and Food Chemistry” – è che contiene un inibitore dell’enzima Mono ammina ossidasi (MAO), implicato in alcune patologie neurologiche o neurodegenerative. Nello specifico, secondo i ricercatori, il kampferol, la cui presenza è massiccia nelle uve Gaglioppo, viene proposto come coadiuvante nella cura del morbo di Parkinson (inibitore del MAO-A), oppure come agente antidepressivo (inibitore del MAO-B).

Ph. www.euvite.it

Regione Calabria al Vinitaly, grande attenzione per i vini della nostra terra

Verona ( VR) – 56 aziende e due Consorzi hanno accettato la sfida di unirsi in un solo stand, comunicando ai visitatori e agli operatori un unico “brand Calabria”, forte, distintivo e pronto per il mercato internazionale. Ma l’edizione 2016 di Vinitaly non si è distinta solo per la grande conquista di aver riunito le aziende, ma anche per aver coinvolto in occasione dei propri appuntamenti illustri rappresentanti istituzionali, settoriali e organi d’informazione. Un fitto calendario di eventi ha infatti animato la quattro giorni, alternando degustazioni guidate a momenti di dibattito ed approfondimento. Hanno preso parte agli eventi targati Regione Calabria, tra gli altri, Il Ministro Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Dorina Bianchi, Sottosegretario di stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’On Luca Sani, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, l’On Nicodemo Oliverio, Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, il Professore Attilio Scienza, Università di Milano, il Professore Rocco Zappia, Università di Reggio Calabria, il medico Oncologo Francesco Cognetti e ancora Marcello Masi, Direttore del TG2 Rai e i giornalisti Marco Mangiarotti di QN, Luciano Pignataro, giornalista de Il Mattino e ancora Giancarlo Gariglio, curatore nazionale Slow Wine. Vinitaly è stata inoltre occasione di importanti incontri istituzionali alla presenza del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio che ha avuto modo di scambiare anche un cordiale saluto con Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Degustazioni mirate hanno permesso a visitatori, buyer, giornalisti italiani e stranieri, con particolare riferimento alla stampa tedesca, di conoscere le eccellenze vitivinicole calabresi. Per chi non fosse riuscito a prendere parte a questa grande occasione di comunicazione e commercializzazione, un fedele racconto fotografico, video e contenutistico di questi intensi giorni è presente sul sito dedicato alla manifestazione www.rossocalabria.wine