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Vitaliano Fulciniti e le storie del Cara di Isola al Salone Internazionale del Libro di Torino

Dopo essere stata capitale della musica europea grazie all’Eurovision Song Contest, Torino si appresta a divenire, come ogni anno, capitale internazionale libraria con la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino che si aprirà giovedì 19 maggio con la lectio inaugurale dello scrittore indiano Amitav Ghosh, in collaborazione con Neri Pozza. In contemporanea, nell’Arena Bookstock, si terrà l’inaugurazione del Bookstock, lo spazio dedicato ai giovani lettori, con l’intervento di Maria Falcone, che racconterà agli studenti le battaglie e il lascito morale del fratello Giovanni a 30 anni dal suo assassinio. 

Alla celeberrima rassegna, quest’anno denominata “Cuori selvaggi”, come portacolori della Calabria non mancherà la presenza di Rubbettino che ha curato una serie di eventi significativi in programma per tutta la durata del Salone, dal 19 al 23 maggio, al padiglione Padiglione Oval V66. 

Fra gli appuntamenti della giornata inaugurale, giovedì 19 maggio, in programma alle ore 17.30, per lo Spazio Eventi Stand della Regione Calabria (V162 – W161 OVAL), ci sarà l’incontro con Vitaliano Fulciniti dal titolo “Cieli nuovi e terra nuova”, che prenderà le mosse dal suo libro “Dall’accoglienza all’integrazione. Un’opportunità importante per l’ex direttore del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo (C.A.R.A.) di Isola Capo Rizzuto che proprio all’esperienza, agli ospiti e agli ex collaboratori del Regional Hub Sant’Anna ha dedicato i suoi due libri finora pubblicati per Rubbettino (“Dall’accoglienza all’integrazione“, appunto, e “Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus“), con un terzo in cantiere.

«Portare il primo volume al Salone Internazionale del Libro è per me un grandissimo onore perché vuol dire anche presentarlo ad una vasta platea che potrà conoscere questi 14 mesi di una storia meravigliosa di accoglienza, integrazione e inclusione nel tessuto sociale (raccontata e rievocata in pillole anche sulla pagina Facebook “Frammenti di vita“, ndr) – commenta Fulciniti -. Una storia breve ma così intensa che si presta proprio ad essere raccontata e soprattutto replicata dappertutto». 

Il libro

Dalla quarta di copertina di “Dall’accoglienza all’integrazione“: 

Parlare oggi di accoglienza e integrazione non è cosa semplice. I fomentatori di odio identificano lo straniero come il problema e non l’opportunità; e così i più alti principi dell’essere umano rischiano di lasciare posto a sentimenti di preclusione per l’altro. Questo libro è, invece, la testimonianza di come si possa operare in tale delicato settore ottenendo ottimi risultati; è l’esposizione di un modello virtuoso che è stato già applicato e ha prodotto risultati lusinghieri sia nella società civile, che ha sempre dimostrato rispetto e comprensione per lo straniero, sia nei rapporti con quei meravigliosi fratelli, non per nascita, ma per scelta, che hanno costantemente restituito l’amore ricevuto. Questo libro dimostra che lavorando con amore si può creare un habitat ideale dove esseri umani provenienti da ogni parte del mondo possano vivere liberi, sentirsi uguali, condividere la quotidianità in modo fraterno utilizzando una grande dote: la tolleranza.

L’autore:

Vitaliano Fulciniti, laureato in Consulenza e Controllo Aziendale, ha lavorato nella Guardia di Finanza e per la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In pensione da cinque anni, è stato Amministratore Giudiziario per il Tribunale di Catanzaro e per l’ANBSC e dall’1 gennaio 2018 al 29 febbraio 2019 direttore del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr).

Unical: accoglienza e integrazione in Calabria nel prossimo webinar di Barbiana 2040 con Vitaliano Fulciniti

RENDE (Cs) – “Dall’accoglienza all’integrazione. Diario di esperienze in Calabria” è il tema del nuovo seminario organizzato dal progetto Barbiana 2040 e dal Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia del Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria, in programma per lunedì 15 febbraio alle ore 20. Il webinar prenderà le mosse dal libro “Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus” (ed. Rubbettino, 2020) di Vitaliano Fulciniti, secondo capitolo di un progetto di più ampio respiro sui suoi 14 mesi alla direzione del Cara Regional Hub di Isola Capo Rizzuto. L’incontrò si svilupperà poi sui temi di accoglienza, integrazione, multicultura e intercultura. Gli interventi sono a cura di Giancarlo Costabile, docente di pedagogia dell’antimafia all’Unical e promotore dell’evento, e Rossana Adele Rossi, docente di pedagogia interculturale e dell’inclusione all’Ateneo di Arcavacata, che dialogheranno insieme alla giornalista di ottoetrenta.it Andreina Morrone con Vitaliano Fulciniti che concluderà l’incontro con il racconto della sua esperienza al Cara.

Vitaliano Fulciniti ha lavorato nella Guardia di Finanza e per la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ora in pensione, è stato Amministratore Giudiziario per il Tribunale di Catanzaro e per l’ANBSC e dal 1° gennaio 2018 al 29 febbraio 2019 direttore del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr). Oltre che di “Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus”, è autore anche di “Dall’accoglienza all’integrazione. L’esperienza del Cara Casa del Regional Hub Sant’Anna in Calabria”.

Sarà possibile seguire la manifestazione in diretta agli indirizzi: facebook.com/calabrianews24tv e youtube.com/c/calabrianews24.

“Frammenti di vita”, Vitaliano Fulciniti torna a raccontare il mondo CARA di Isola Capo Rizzuto

CROTONE – Un anno dopo “Dall’accoglienza all’integrazione. L’esperienza del Cara Casa del Regional Hub Sant’Anna in Calabria”, Vitaliano Fulciniti dedica, ancora per Rubbettino editore, un nuovo libro al Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Isola Capo Rizzuto (Kr). È infatti appena uscito “Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus”, secondo capitolo di un progetto di più ampio respiro sui suoi 14 mesi alla guida del Cara di Isola Capo Rizzuto.

Si tratta di un viaggio attraverso pensieri, emozioni, ricordi personali dell’autore, ma che potrebbero essere anche collettivi.

Un viaggio diviso in due parti. La parte prima costituisce un diario, il diario dell’autore sulla sua esperienza da direttore del Cara, «un quaderno – come lui stesso lo definisce – fittamente ricoperto di appunti, disegni, spazi e punti in sospeso… frammenti pendenti». Nella seconda parte (“Con loro ovunque”) trovano invece collocazione le storie dei suoi ex collaboratori e di alcuni vecchi ospiti del centro.

«Nei lunghi giorni di pandemia – scrive Fulciniti nella premessa – rinchiuso in casa unitamente alla mia famiglia nel pieno rispetto delle rigide normative di distanziamento sociale, ho cercato di sfruttare al massimo le potenzialità offerte dai sistemi di comunicazione a distanza, trascorrendo molto tempo a dialogare con tanti amici fra i quali, in particolare, i miei ex collaboratori del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, ovvero con quei fantastici compagni di un esilarante viaggio durato quattordici mesi. Da questi dialoghi, animati da scambi di vedute sull’attuale situazione e su differenti punti di vista su come potrà diventare il mondo domani, è nata l’idea di collazionare i nostri sentimenti comuni; i sentimenti di chi ha vissuto per poco o molto tempo con soggetti fino a ieri relegati a vivere ai margini della società in quanto rei di essere nati nella parte sbagliata, in quei territori da dove sono costretti a fuggire a causa della follia omicida di chi ritiene di poter liberamente spadroneggiare. Dai dialoghi costanti si è rinsaldata la consapevolezza che quelli che ieri erano pronti ad accogliere i poveri disperati sbarcati sulle nostre coste, malnutriti, spesso spogli o bagnati, con sui corpi i segni della violenza subita, ammutoliti, con sguardi smarriti e occhi che non riuscivano a versare neanche una lacrima, oggi necessitavano loro stessi di una parola di conforto, di un abbraccio che seppur virtuale, li potesse rassicurare sull’incerto avvenire». L’autore racconta inoltre di come abbia trovato conforto, nei giorni tetri e bui della prima ondata, nella rievocazione delle parole dei propri genitori nel ricordare i momenti difficili passati nel corso della loro giovinezza durante la Seconda Guerra Mondiale e delle carestie che non sono seguite. Quelle parole sono state un potente siero che ha permesso a se stesso di ripetersi e ripetere che «[…] anche questa pandemia finirà e noi torneremo a vivere sereni in un mondo che sarà sicuramente migliore… un mondo dove non esisteranno più distinzioni di razza, sesso o religione, dove ogni fratello sarà disponibile per tutti i suoi simili… un mondo nel quale tutti apparterremo ad una sola razza: la razza umana […]».

La prefazione di “Frammenti di vita. L’umanità al tempo del coronavirus” è a cura di Andrea Sberze.

LA STORIA DELLA COPERTINA

Degna di nota è anche la copertina realizzata dalla pittrice Monica Arabia. Si tratta di un disegno fatto a matita in cui sono raffigurati due volti, uno maschile e l’altro femminile. Il volto della donna con la mascherina indica il mondo che ci circonda, oggi malato, estremamente vulnerabile, una terra che non avrebbe mai immaginato di dover affrontare una emergenza tanto devastante. Il volto maschile indica invece quello che in molti definiscono il sud del mondo, quella terra troppo spesso violentata e martoriata e dalla quale molti fuggono per trovare fortuna, come tanti immigrati, che desiderano solamente scappare da una terrificante realtà. Il suo volto è triste ma allo stesso tempo sorride poiché percepisce la nostra sofferenza, quella sofferenza che lui ha già vissuto e che continua a vivere anche oggi. La sua mano poggiata sulla spalla assume il significato di coraggio, di sostegno e soprattutto della speranza che tutti insieme si possa costruire una società migliore abitata dall’unica razza, quella umana.

L’AUTORE

Vitaliano Fulciniti, laureato in Consulenza e Controllo Aziendale, ha lavorato nella Guardia di Finanza e per la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In pensione da cinque anni, è stato Amministratore Giudiziario per il Tribunale di Catanzaro e per l’ANBSC e dall’1 gennaio 2018 al 29 febbraio 2019 direttore del Regional Hub Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr).