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“Why Not”, annullata assoluzione De Magistris. Nuovo giudizio su eventuali danni

ROMA – Accogliendo parzialmente il ricorso delle parti civili Sandro Gozi, Clemente Mastella e Francesco Rutelli, la sesta sezione penale della Cassazione ha annullato, ai soli effetti civili, la sentenza con la quale la Corte d’Appello di Roma il 21 ottobre dello scorso anno aveva assolto l’attuale Sindaco di Napoli ed ex pm Luigi De Magistris dall’accusa di abuso di ufficio in relazione alla vicenda di acquisizione dei tabulati telefonici dei politici nell’inchiesta “Why Not”. Pertanto, è atteso ora un nuovo giudizio per verificare eventuali danni. Ricordiamo, nell’ambito dell’inchiesta catanzarese sul malaffare nella regione, furono acquisiti, senza autorizzazioni delle Camere di appartenenza, i tabulati telefonici di parlamentari e ministri, tra cui l’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi. Per tale ragione, De Magistris e Genchi furono condannati in primo grado e assolti in secondo. L’assoluzione passa in giudicato per gli aspetti penali, mentre la Cassazione ha chiesto un nuovo esame, per i soli aspetti civili, su eventuali danni.

Processo Tesi: condannati Vigna e Spataro. Assolto Perugini

Cosenza ( Cs) – Nove condanne e sette assoluzioni. Si chiude con la sentenza di primo grado il processo “Tesi”. L’inchiesta riguarda i rapporti tra la societa’ “Tesi”, operante nel settore dell’informatica e Fincalabra, la finanziaria della Regione Calabria. Negli anni scorsi il filone dell’indagine era stato stralciato dall’inchiesta Why Not e inviato al tribunale di Cosenza – dove si e’ appena concluso – perché competente per territorio. Il collegio (presieduto dal giudice Angela Lucia Marletta, a latere Claudia Pingitore e Giusi Ianni) questa mattina ha condannato Filomeno Pometti (4 anni di carcere), Luciano Vigna, ex vicesindaco di Cosenza (2 anni e 8 mesi), Michelangelo Spataro, già consigliere comunale di Cosenza (4 anni), Francesco Capocasale (4 anni), Michele Montagnese (4 anni), Gianluca Bilotta (4 anni), Luigi Vacca (4 anni), Antonio Gargano (2 anni e 8 mesi) e Antonio Viapiana (2 anni e 8 mesi). Il Tribunale ha, invece, assolto l’ex sindaco Salvatore Perugini, Nicola Costantino, Renato Pastore, Saverio Fascì, Francesca Gaudenzi, Pietro Macri’ e Pasquale Citrigno (amministratore della società) assolto per non aver commesso il fatto. Citrigno era l’unico per il quale già  il pm Giuseppe Visconti aveva chiesto l’assoluzione. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di bancarotta. Pometti, Vigna, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta, Vacca, Gargano e Viapiana sono stati condannati anche all’inabilitazione all’esercizio di una impresa commerciale e all’incapacita’ di esercitare uffici direttivi per la durata di dieci anni. Pometti, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta e Vacca sono stati, inoltre, interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. Tutti i condannati dovranno pagare le spese processuali e risarcire le parti civili. Gargano, Viapiana, Pometti, Spataro, Capocasale, Montagnese, Bilotta, Vacca sono stati assolti da alcuni capi di imputazione perchè il fatto non costituisce reato. Non si procede per i reati relativi al capo e per intervenuta prescrizione.

Processo Why Not: 9 Assolti e 9 Condannati

leggeCATANZARO – I giudici del tribunale di Catanzaro hanno emesso la sentenza per i 26 imputati del processo Why Not sugli illeciti nella gestione dei fondi pubblici. La condanna prevede dagli 8 mesi ai 3 anni e 6 mesi per nove degli imputati, di cui il massimo della pena è toccata a Giancarlo Franzè, altri nove sono stati assolti e per i restanti otto i reati sono prescritti.  Tra gli assolti c’è Nicola Adamo, l’ex vice presidente della Regione Calabria.