Assolti i tre medici in servizio al centro veterinario di Lamezia

CATANZARO – Sono stati assolti da ogni accusa i tre medici veterinari in servizio all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, i dottori Giuseppe Caparello e Gianluca Grandinetti, accusati di abuso d’ufficio, e Fortunato Mercuri accusato di falso in atto pubblico. Al termine della prima udienza dibattimentale istruttoria si è chiuso il processo a carico di tutti gli imputati. Nel corso dell’udienza, la difesa degli imputati (avvocato Nicola Veneziano per Caparello e Mercuri, avvocati Nicolino e Domenico Zaffina per Grandinetti), ha optato per l’acquisizione di tutto il fascicolo delle indagini preliminari, consentendo al pubblico ministero di rinunciare all’esame di tutti i testi della lista, ad eccezione del dottor Roberto Macrì escusso all’udienza dibattimentale. A loro volta i difensori hanno rinunciato all’esame di tutti i testi a discarico, pur presenti. Una rinuncia accolta dal Tribunale che ha revocato l’ordinanza ammissiva invitando le parti a concludere. Lo stesso pubblico ministero Luigi Maffia ha evidenziato “l’insussistenza delle ipotesi accusatorie” ed ha chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati, ad eccezione del Miceli per il quale ha chiesto la prescrizione. Da parte loro, i difensori degli imputati hanno chiesto l’assoluzione con formula terminativa ampia per insussistenza del fatto. Il Tribunale ha assolto i tre medici veterinari con formula ampia. La vicenda ha visto coinvolti i tre medici veterinari soprattutto, a quanto sostenuto dalla loro difesa, per il contrasto esistente all’interno dell’Ufficio del Servizio veterinario di Lamezia, già evidenziato dalla stessa commissione, che vede un veterinario dell’Area C intento nella presentazione di numerosi esposti presentati “senza alcun fondamento giuridico, ma mosso, unicamente, da motivi personali, che il Tribunale ha chiuso con una sentenza assolutoria piena”.

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