Il Tar del Lazio sospende l’interdittiva comminata ad Oliverio

OliverioREGGIO CALABRIA – Il presidente del Tar del Lazio, Francesco Corsaro, ha sospeso l’interdittiva per il governatore della Calabria Mario Oliverio. Il magistrato, in tempi assai rapidi, ha accolto il ricorso presentato dai legali del presidente della Regione, Alfredo Gualtieri e Oreste Morcavallo. La sanzione comminata a Oliverio dall’Autorità nazionale anticorruzione, ovvero l’inibizione a partecipare alle nomine, divenuta esecutiva lo scorso 4 ottobre, sarà sospesa fino al prossimo 4 novembre, quando si riunirà la camera di consiglio del Tribunale Amministrativo laziale. La sanzione era stata comminata dall’Anticorruzione in seguito alla nomina, da parte di Oliverio, di Santo Gioffrè quale commissario dell’Asp di Reggio Calabria. Ma tale designazione, secondo l’organo guidato da Cantone, violerebbe il decreto legislativo 39 del 2013 in base al quale non si possono conferire incarichi a soggetti che avevano partecipato a competizioni elettorali, nei 5 anni precedenti, nello stesso territorio in cui si èricevuto il mandato. E Gioffrè nel 2013 si era candidato, non eletto, alla carica di sindaco di Seminara. L’incarico dunque, secondo l’Anac, non poteva essere conferito a Gioffrè. Per questo era scattata una interdittiva di tre mesi al governatore, divenuta esecutiva lo scorso 4 ottobre. Una decisione alla quale Oliverio si è opposto ricorrendo al Tar Calabria che, però – accogliendo la tesi dell’Avvocatura dello Stato – ha dichiarato la propria incompatibilità territoriale nel decidere sul ricorso presentato dal governatore, demandando il compito al Tar del Lazio.

Soddisfatto Oliverio: “Il Tar del Lazio ha accolto la nostra richiesta di sospensiva del provvedimento ritenuto, non solo da noi, incongruo per la semplice ragione che la verifica di eventuali elementi di inconferibilità dell’incarico non può essere addebitata al presidente della Giunta regionale o all’organo di governo”. ha dichiarato il presidente della Regione all’ANSA. “C’e’ da dire ancora – ha aggiunto Oliverio – che non rilevandosi colpa grave o dolo, nel caso specifico, si sarebbe potuto e dovuto evitare di irrogare la sanzione nei nostri confronti. Ho deciso di impugnare il provvedimento proprio per questo, contribuire al necessario chiarimento e determinare necessarie correzioni e modifiche, come d’altronde ha avuto modo di sottolineare anche l’Autorià’ nazionale anticorruzione, in una legislazione confusa che ha il solo merito di determinare incertezza e di alimentare un inutile contenzioso”. “Sono convinto – ha concluso – che con questo pronunciamento del Tar si è messo un tassello per andare in questa direzione”.

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