Nuovo pronto soccorso per i paesi dell’alto ionio? Il comune di Trebisacce chiede un incontro al presidente Scopelliti

Dopo la chiusura dell’ospedale di Trebisacce e tutta la mobilitazione popolare che ne seguì, la soluzione ai problemi di assistenza sanitaria sembra ancora lontana. I cittadini avevano denunciato in passato la violazione della LEA (Limiti Essenziali di Assistenza) nello ionio nord, così come l’inesistenza di presidi di emergenze – urgenze dopo la chiusura del suddetto ospedale. I sindaco Mundo chiedeva che questa situazione finisse, in vista anche del nuovo Piano Operativo triennale.

A quattro mesi da quella denuncia, sembra vedersi una spiraglio. Sia il Ministero della Salute che il Tavolo Massicci ha imposto, qualche giorno fa, alla Regione Calabria di rivedere il suo piano triennale sia a livello di LEA che di presidi emergenze – urgenze, evidenziando una distribuzione disomogenea su tutto il territorio, compreso l’alto ionio, dove il rapporto posti letto per mille abitanti è di solo 1,5.

A tal proposito il presidente Scopelliti si è impegnato nello scorso febbraio a chiedere alla Direzione Generale dell’ASP di inserire nel nuovo piano un pronto soccorso per migliorare la situazione che si mostra ai limiti del tollerabile.

L’amministrazione comunale di Trebisacce chiederà nei prossimi giorni un incontro al presidente Scopelliti per ricordare l’impegno preso e per continuare a discutere sulla questione, ribadendo la necessità di dare maggiore assistenza sanitaria non solo ai paesi dell’alto ionio, ma a una zona molto vasta che vede l’assenza di ospedali in tutta la costa da Rossano a Policoro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *