Acqua bene comune, ma non a San Giacomo D’Acri

ACRI (CS) – Continuano i disagi e i disservizi nel vasto territorio comunale di Acri per via della carenza di acqua potabile. Dopo le frazioni di Duglia, Pertina, Sorbo (solo per citarne alcune), è la popolosa frazione di San Giacomo d’Acri, nonostante le diverse segnalazioni, a soffrire più di altre le notevoli conseguenze dell’emergenza idrica.

Oggi riceviamo e pubblichiamo l’accorato appello del sig. Mario, padre di famiglia, non più in grado di gestire l’emergenza: «Anche nei giorni nei quali è prevista qualche ora di erogazione d’acqua non ricevo neanche una goccia. Una situazione a dir poco paradossale, ma sicuramente non più tollerabile, fosse anche che ci sia una sola famiglia in tale condizione. Come cittadini ci aspettiamo una risposta da parte degli amministratori. È inimmaginabile che nel terzo millennio una cittadina europea, peraltro situata in montagna in mezzo alle sorgenti, debba elemosinare l’acqua».

Il signor Mario, oltre a rivolgersi in Comune si è recato anche dai Carabinieri, i quali non hanno ovviamente potuto dare alcuna risposta, anche se dovrebbero considerare gli estremi di interruzione di pubblico servizio o di altro che possa riguardare la salute pubblica, magari con una segnalazione d’ufficio alla Procura competente. «La beffa che segue al danno sarà sicuramente quando io e miei compaesani riceveremo la bolletta dell’acqua come se nulla fosse accaduto e questo sarebbe davvero intollerabile. Avvertiamo fin d’ora l’Amministrazione Comunale che della vicenda ne faremo una battaglia di risonanza nazionale”, le parole con cui si conclude la protesta del signor Mario a nome degli abitanti della frazione di Acri».

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