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Ciak, si Sfila: il Rendano apre le porte al nuovo concorso dedicato alla moda

Ha inizio oggi il nuovo appuntamento dedicato alla moda o, per meglio dire,  alle modelle. “Ciak si Sfila” è il  nuovo progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione “Le Pleiadi” e l’ agenzia Sim, ormai nota su tutto il territorio calabrese per la realizzazione di eventi culturali e di spettacolo e per la formazione di hostess e modelle.

Un evento che nasce come concorso per giovani aspiranti modelle e che si propone l’obiettivo, assolutamente nuovo, di incrementarne la carriera professionale, enfatizzando, nel contempo, le migliori località del territorio. Un progetto itinerante, destinato  a celebrarsi una volta al mese nell’ambito di location sempre diverse che si concluderà nel mese di settembre 2015, quando  verrà incoronata la vincitrice alla quale andrà in premio uno stage formativo presso un’agenzia di Moda a Roma.

L’iscrizione, gratuita, è aperta a tutte le ragazze tra i 16 e i 26 anni. L’evento, che vede la partecipazione ufficiale in qualità di sponsor di alcuni nomi importanti quali Sandro Ferrone, Banca Mediolanum, Ars Sartoria Teatrale, Creattiva Creazioni, Orrico Style,Rlb Radioattiva, Sing Swing ed Frl Eventi,  verrà presentato quest’oggi, alle 18, al teatro Rendano.

Per l’occasione, al brindisi di “augurio” per l’apertura del nuovo concorso, si affiancheranno altri momenti di interesse artistico che vedranno, tra i protagonisti, la “Compagnia del Sorriso” con la regia di Luisa Cinelli, gli allievi dell’ Azzurra Ballet School, e le modelle di Sandro Ferrone che mostreranno parte della collezione autunno/inverno.

Ospite della serata l’attore Alessandro Pess e la musica, immancabile, dei Sing Swing. A condurre, come sempre nei migliori eventi, la bravissima Valentina Scrivano.

Lia Giannini

Conciati per “le feste”: consigli per un Natale very glam

Ci risiamo. Ancora poche ore e un nuovo Natale in arrivo. Tante ispirazioni, poche idee su come realizzarle. Di cosa stiamo parlando? Di quello a cui pensa la maggior parte delle donne, cucina e regali a parte, durante queste feste. Trovare il modo di “brillare” indossando qualcosa di nuovo e magari, perché no, di originale rispetto alle altre. Di limiti, soprattutto per il make up “serale” ne esistono ben pochi, fatta eccezione per una regola base che vige al di là del Natale: essere sempre sè stesse senza esagerare con trucchi effetto circo o, peggio ancora, ballerina di Lap Dance.

Stando ai suggerimenti dei nostri esperti, GtheartofchangeG, la prima cosa da fare è imparare a valutare le occasioni. Se dovete andare a pranzo dalla suocera il 25 dicembre o piuttosto partecipare alle messa per l’occasione, il consiglio è di puntare sul un look effetto “nude”. No alle paillettes, ai  brillantini, ad ombretti troppo marcati o a rossetti infuocati. Mantenete le labbra più naturali possibili, utilizzando un semplice lucidalabbra o al massimo un rossetto cipria e puntate tutto sugli occhi. Lì potete scegliere di sbizzarrirvi, creando, se ne siete capaci, un classico effetto smockey eyes o semplicemente scegliendo tonalità “autunnali” come quella del verde muschio, del marrone e del dorato. L’effetto sarà estremamente cool.

Se invece vi servono suggerimenti in merito al trucco adatto alle “feste”, la parola d’ordine diventa “OSARE”. Nessun limite nei colori, ovviamente privilegiando le tonalità più calde, date le temperature polari, ma soprattutto spazio alle tonalità accese  per il make up delle labbra. Potete scegliere di utilizzare il classico rossetto rosso oppure optare per le tonalità del bordeaux, del vinaccio, del porpora. In tutti i casi, non passerete di certo inosservati. E se qualcuno, suggerimenti a parte, non ha idea di come fare a realizzare tecnicamente un trucco e un’acconciatura perfetta, ve la diamo noi, grazie ai nostri professionisti del settore.

Con una matita nera disegnate il contorno superiore dell’occhio e sfumate con una riga verso l’esterno ricordandovi di sfumarla, in un secondo momento, insieme all’ombretto. Con un pennello proseguite la sfumatura della matita  sia sulla palpebra che nell’ angolo esterno dell’occhio. Applicate ora un ombretto  oro  nella parte interna dell’occhio fino ad arrivare all’angolo e continuare ancora a sfumare con la matita. Completate l’operazione anche nella parte inferiore dell’occhio al fine di accentuare la luminosità e ovviamente terminate con un tocco glamour utilizzando un rossetto brillante.

E per l’acconciatura? GtheartofchangeG, in accordo con le tendenze in voga questo inverno, ci regalano qualche suggerimento per realizzare uno chignon. Si tratta di una pettinatura estremamente fine ed elegante che vi aiuterà a risaltare il make up e starà bene con quasi tutti gli outfit che sceglierete di indossare (senza contare l’estrema comodità per tutte coloro che non hanno fatto in tempo ad andare dal parrucchiere!). La regola principale è che lo chignon sia morbido ed impeccabile, pertanto portate indietro tutti i capelli con l’aiuto di un pettine o di una spazzola. Se volete rendere bombata la parte anteriore della vostra chioma, prima di realizzare la coda di cavallo  cotonate e fissate con la lacca, questo renderà il vostro chignon in perfetto stile anni ’60 . Se avete  i capelli  lunghi e folti raccogliete quindi il resto dei capelli in una coda di cavallo posizionata circa a metà della testa. Attorcigliate poi i capelli creando una specie di spirale o twist e tiratene fuori qualche ciocca per rendere più sinuoso e morbido il tutto. Infine, bloccatelo con l’aiuto di alcune forcine e il gioco è fatto. Dal momento che si tratta di un’acconciatura molto semplice, spesso associata alle ballerine, se avete voglia di renderla più appariscente ed originale noi vi consigliamo di decorarla con dei piccolo gioielli, magari color oro in occasione del Natale. Per il resto non fatevi problemi. Si adatta ad ogni occasione, abbigliamento o tipo di capello.

Pronte per il vostro Fashion Christmas?

Buon Natale da 8@30 style e GtheartofchangeG

Lia Giannini

 

 

Mostre e Presepi: la magia del Natale si fonde nell’arte

Gesù nacque povero, in una mangiatoia al freddo, riscaldato solo dall’asinello e dal bue. Lo racconta il presepe,simbolo, sin dalla notte dei tempi, della tradizione natalizia ed espressione religiosa del vero senso del Natale. La nascita di Gesù, la sua storia e la felicità perduta che diventa oggi un “must” da rincorrere. Un modo per ricordare il messaggio religioso, certo, ma allo stesso tempo per ritrovare un po’ di quella speranza e di quel calore che sembriamo perdere durante il resto dell’anno. A Natale è così. Ci si riscopre tutti più buoni o, semplicemente, più sofferenti. Oltre a riscoprirsi, invasi dalla magia che deriva dai preparativi dell’albero e del presepe, di sicuro più creativi e anche un po’ artisti.

Ma se il presepe è per molti solo un modo per ricordare la tradizione e rievocare il messaggio divino,per altri, animati da passione e spirito di inventiva, è una vera e propria espressione artistica. Quel che è certo è che per realizzare un presepe, nelle sue forme più eccelse e complesse, un  rapporto con la fede di sicuro lo si deve avere, poiché viene difficile immaginare come le sapienti mani di persone che nella loro vita hanno tutt’altri interessi e velleità, possano realizzare creazioni di tale magnificenza e fattura, senza essere invasi, come sostenevano gli antichi, dal folle genio della divinità. Per chiunque non avesse chiaro di cosa stiamo parlando, per chiunque volesse capire il senso concreto di tante parole, ma soprattutto per chiunque pensasse che per fare un presepe è sufficiente un po’ di colla mista a sughero e non ne conosca le più recondite difficoltà, il consiglio, durante queste festività natalizie, è di mettere da parte qualche giro in centro per dedicarvi alla visita di due originali mostre, l’una su Montalto Uffugo (Cs) e  l’altra su Cosenza (centro storico).

Due mostre di eccellenza per tutti gli amanti della tradizione e dell’arte che vi lasceranno incantati davanti alla varietà e alla perfezione di alcuni esemplari.Presepi di ogni forma e fattezza, dalle misure più impensabili, immaginati all’interno di una botte, di una tv, di una lattina di birra. Presepi che richiamano il nido di un uccellino o riprendono gli scorci paesaggistici della realtà calabrese, presepi estivi dal sapore di mare, presepi come forme d’arte che ripercorrono la nascita di Gesù e ne raccontano l’evento curati fino al minimo dettaglio. Presepi arabi, indiani, musulmani, di varia origine e luogo, interpretati in chiave moderna, post moderna, tradizionale o creativa.

Due mostre molto diverse, l’una (Montalto), nata tre edizioni fa dall’entusiasmo di un gruppo di presepisti che in collaborazione con l’associazione Pro Loco volevano dare un saggio di questa forma di arte e cultura, l’altra  (Cosenza centro storico), frutto della precisa organizzazione  dell’associazione AIAP (associazione italiana Amici del Presepe) curata da Antonio Marino, Massimo Battaglia e Rosalbino Biamonte, giunta alla sua seconda edizione,senza scopo di lucro e ambientata nel  noto Museo delle Arti e dei Mestieri, al solo scopo di mostrare il talento e l’umiltà di un’opera senza tempo. Quasi duecento richieste per quest’ultima che non ha fini di gioco o concorsuali. Una selezione accurata e secondo precisi criteri di partecipazione, invece, quella che riguarda Montalto, dove sono presenti circa 30 presepi per ogni edizione e il cui giudizio è affidato ad una vera e propria commissione di tecnici esperti.

Un modo per vivere un’emozione. Per chi crede in Dio ma soprattutto per chi, attraverso l’arte, ne riesce a cogliere il profondo messaggio.

 

 

 

 

 

 

Lia Giannini

Fashion Look Christmas: Sandro Ferrone suggerisce la moda di Natale

Se non sapete cosa fare e non avete grandi idee per il week end, una di queste ve la diamo noi. All’interno del programma Buone Feste cosentine, ricco di avvenimenti ed appuntamenti per vivere al meglio le feste in città, la boutique Sandro Ferrone di Cosenza, domenica 21 dicembre, intorno alle 18.00 sarà protagonista di un momento moda che vedrà sfilare gli abiti del noto marchio abbinato alla giusta acconciatura e al giusto make up.

Un’occasione per divertirsi ma anche per studiare nuovi outfit, acquisire idee per lo shopping natalizio, ottenere nuovi spunti moda e make up. Vetrine natalizie animate, flash di moda e dimostrazioni di make up a cura di Francesco Orrico, saranno protagoniste di un pomeriggio alternativo nel quale ad aggiornarvi e tenervi compagnia sarà, in diretta radio da RLB, Valentina Scrivano.

Lia Giannini

 

 

 

 

Natale a scuola: Il messaggio “originale” dell’ Istituto De Matera

Qualche giorno ancora e sarà di nuovo Natale. E’ una frase banale che se detta ad un adulto, assume il tono terribile di una condanna. Stress, regali, frenesia, traffico, parenti, feste forzate, sorrisi forzati, gioie forzate. Tutto così rigorosamente “doveroso”. Non c’è spazio per la gioia nè per voglia di stare insieme ma solo un tempo, dell’anno, in cui la sofferenza si acuisce e il nervosismo la fa da padrone.

Provate a fare ad un bambino,la stessa domanda. Ditegli che è Natale, chiedetegli cosa sente nel pensarci. Lo vedrete illuminarsi di un magico sorriso, magari piroettare da solo canticchiando le canzone imparate a scuola, parlare di Babbo Natale, di Gesù bambino, del presepe e dei poveri. Sì, dei poveri. Perché nel cuore di un bambino si nasconde molta più umanità e generosità di quanto possa avere il migliore degli adulti. Gli stessi adulti che sembrano dimenticare, presi dalla frenesia per ottenere il regalo più bello, per organizzare il capodanno più IN, per fare il viaggio dei sogni, cosa significhi davvero Natale e quale sia il suo importante messaggio: la nascita di un bambino, povero, nato all’interno di una mangiatoia in un villaggio di gente umile, riscaldato solo dall’amore, venuto al mondo per portare pace e diffondere serenità tra gli uomini.

Un messaggio che in annate come quella attuale, assume i contorni dell’ utopia ma che alcuni adulti, come Virginia Arnone e Rosa Molinaro, maestre dell’Istituto “De Matera”, grazie al loro lavoro alle prese con tanti piccoli studenti, sembrano voler ricordare ai genitori e a tutti coloro che lo scorso 17 dicembre, in occasione della recita della scuola, hanno assistito a canti e performance emozionanti e divertenti, come quella dei bambini delle classi più avanzate che per l’occasione hanno reso omaggio al poeta Vincenzo Padula, recitando la poesia in dialetto calabrese ” La notte di Natale“.

Un modo semplice ma pur sempre efficace di ricordare a tutti gli adulti che, visto con gli occhi di un bambino, il Natale assolve ancora la sua funzione essenziale: far sorridere e sperare.

 

Lia Giannini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al via, oggi, la riapertura del Calzaturificio “Cesare Firrao”

Tutto pronto per l’inaugurazione  dello storico calzaturificio “Cesare Firrao”, marchio, da sempre, sinonimo d’eccellenza e di alta qualità.

A pochi anni dalla chiusura, riapre i battenti, a Luzzi, l’originario laboratorio, nato oltre quarant’anni fa su iniziativa di alcuni esponenti della famiglia Altomare, e si prepara a ripartire con una nuova guida imprenditoriale, ALBA 94, insieme ai figli dei primi fondatori, sulla scia di una tradizione familiare che è destinata a non morire e a rilanciare un nuovo progetto con maggiore grinta. Un’iniziativa importante che nasce in un territorio afflitto dalla crisi economica e dalla mancanza di posti di lavoro e che si propone l’obiettivo non solo di creare nuova occupazione e di mantenere in vita le tradizioni storiche e culturali dell’artigianato locale, ma anche quello di restituire alla sua terra d’origine il livello di qualità e di eccellenza per il quale la Calabria ha sempre ottenuto riconoscimenti di grande valore.

L’evento, al quale sono state invitate le più alte cariche e i più noti esponenti della politica e dell’imprenditoria, dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi al vescovo di Cosenza, Mons. Salvatore Nunnari, il neo eletto Presidente della Regione, Mario Oliverio, i neo consiglieri regionali e il sindaco di Luzzi, sarà occasione di incontro con “vecchi” e nuovi estimatori delle calzature Firrao, che nel corso degli anni si sono affermate nel panorama nazionale e internazionale finendo col soddisfare le esigenze anche delle più grandi star, e palcoscenico delle nuove collezioni e dei nuovi prototipi che verranno presentati in anteprima al grande pubblico.

L’inizio della produzione, in partenza a pieno ritmo da Gennaio 2015, è destinata a rappresentare solo una delle importanti iniziative per il rilancio del marchio che, tra le altre, verrà presentato durante l’edizione di Giugno del PITTI di Firenze e sancirà una nuova e promettente collaborazione con la squadra di calcio Udinese.

 

 

 

Riapre “Cesare Firrao” : eccellenza e qualità in una Calabria che vuole ripartire

Riapre lo storico calzaturificio “Cesare Firrao”, simbolo di eccellenza ed alta qualità.

Un evento dal sapore unico e dall’obiettivo ambizioso di restituire alla Calabria la sua eccellenza d’origine quello destinato a celebrarsi venerdì 12 dicembre, alle ore 18, presso l’antica sede del calzaturificio “Cesare Firrao”, a Luzzi.

A circa due anni dalla sua chiusura, un nuovo gruppo imprenditoriale friulano, ALBA 94, che ha scelto la Calabria per l’avvio di nuovi investimenti in attività produttive e nell’ erogazione di servizi, ha deciso di rilanciare il noto marchio di calzature, espressione di eleganza ed innovazione, riaprendone lo storico laboratorio.

Nato più di quaranta anni fa da un’iniziativa dei fratelli Altomare, emigrati in Svizzera da Luzzi, il paese natio, il calzaturificio vanta al suo interno un’esperienza artigianale esclusiva, dal valore incommensurabile che nel tempo, oltre ad affermarsi come leader sul mercato nazionale ed internazionale, ha soddisfatto le richieste di numerose star di fama mondiale.

Oggi, in una regione oltremodo minacciata dalla crisi economica e dalla mancanza di posti di lavoro, l’iniziativa, che prosegue nel rispetto della tradizione familiare, grazie alla presenza dei figli, Werner e Vinicio, esponenti della famiglia Altomare, si pone l’obiettivo di creare nuova occupazione e di portare avanti il patrimonio rilevante che, sulle capacità manuali e sul sapere artigianale, vanta decenni di supremazia e di esclusività. Un modo per ripartire puntando al recupero dei valori storici, artistici e gestuali che nel tempo hanno contraddistinto la regione Calabria e le sue maestranze contribuendone alla crescita ma anche un mezzo con il quale rendere omaggio, nel prosieguo di un grande successo, al territorio dal quale il marchio “Cesare Firrao” ha avuto vita e grazie al quale è riuscito a portare avanti prodotti di alta qualità.

Ad accompagnare la riapertura del laboratorio e dello spaccio aziendale, punto di ritrovo e di riferimento per quanti desiderano conoscere o riassaporare il gusto di calzature di alto pregio, una serie di iniziative, atte a testimoniare il rilancio del marchio, vedranno protagonista l’azienda “Firrao”, tra cui la partecipazione al PITTI di Firenze per l’edizione di Giugno, la partnership con la squadra di calcio Udinese e la ricostituzione di una fitta rete commerciale che vedrà la fidelizzazione di “vecchi” e nuovi clienti.

All’evento, al quale parteciperanno le autorità religiose e civili, sono stati invitate diverse personalità illustri del territorio e non, tra queste il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il vescovo di Cosenza, Mons. Salvatore Nunnari, il neo eletto Presidente della Regione, Mario Oliverio, i neo consiglieri regionali, il sindaco di Luzzi.

Lo storico calzaturificio, che riprenderà la produzione a pieno ritmo a partire da gennaio 2015, sarà teatro di un evento che avrà come finalità anche quella di presentare i nuovi prototipi e le modalità da cui prendono vita le calzature alla luce delle nuove esigenze dettate dalla moda che prevedono, al mantenimento inalterato della qualità artigianale, la ricerca di forme, pellami e colori al passo con le ultime richieste del mercato.

 

Make Up perfetto? Il segreto è…

 

Se esiste un periodo dell’anno in cui la parola d’ordine è “brillare” questo è proprio il Natale. Tra feste, luci, regali, cene in famiglia e notti brave, le donne, queste vanitose, cercano il modo giusto di esaltare la loro bellezza. Come se il Natale più che annunciare la nascita di Gesù, volesse promuovere la resurrezione femminile. Del resto, chi ha la fortuna di conoscere e seguire ogni giorno GtheartofchangeG, il nostro duo di professionisti della bellezza, sa perfettamente che, secondo il loro punto di vista, non esiste fascino più grande di coloro che rispettano sé stesse e la loro naturale semplicità. Il segreto consiste nel sapersi valorizzare senza esagerare rischiando di assumere sembianze volgari, che tutto agevolano, tranne il fascino.

Per questo motivo, noi di 8@30 style, abbiamo chiesto ai nostri esperti di regalarci alcuni spunti per realizzare un make up perfetto, in vista dei prossimi consigli “natalizi”, e loro ci hanno spiegato che per poter realizzare qualunque make up occorre seguire dei piccoli e semplici passi che aiuteranno a rendere tutto perfetto. Si parte dall’applicazione di una crema idratante, seguita dal primer ( non necessario per il trucco quotidiano, ma solo per le occasioni “speciali”). Una volta scelto il fondotinta, in base al proprio incarnato onde evitare l’effetto pagliaccio e di lunga durata, la prima cosa da fare è adoperare un correttore.

Quest’ultimo richiede un’attenzione particolare. A seconda di ciò che diventa necessario coprire è importante optare per tipologie differenti. Se le macchie o le occhiaie appaiono leggermente bluastre dovremo andare a coprirle con un correttore che abbia al suo interno del pigmento arancione, se invece tenderanno più al violaceo il correttore da usare dovrà essere leggermente più giallo. La stessa cosa vale per brufoletti, piccole cicatrici recenti o cuperose: essendo queste di colore rosso vanno coperte utilizzando una piccola quantità di correttore color verde. In commercio ne esistono di tanti tipi e formulazioni ma occorre fare delle distinzioni. Se l’obiettivo è una copertura ottimale delle occhiaie è meglio privilegiare la scelta di uno morbido in modo da poterlo sfumare facilmente senza che si formi uno strato troppo spesso sotto l’occhio.Infatti in questa zona la pelle è molto sottile e un’eccessiva quantità di prodotto potrebbe appesantire l’immagine, senza contare che l’eccesso di correttore con il passare delle ore andrà ad accumularsi nelle piccole rughette dell’occhio creando un effetto  antiestetico.

Per la copertura di macchie della pelle e brufoli invece è preferibile usare un correttore a pasta piuttosto compatta in quanto, una volta applicato nella zona, deve garantire una copertura perfetta e rimanere fermo per tutta la giornata.
Una volta imparato a discernere tra i mille trucchi che la cosmetica ha generato si passa alla cipria opacizzante che avrà il merito di donare al viso un effetto “pelle di pesca”. Infine, prima di passare al make up complesso, dare un tocco di luminosità attraverso gli illuminanti. In crema o in polvere, applicati in piccole quantità sulle giuste zone del viso. Per la terra fare  contouring dove si desidera correggere  ed  infine spruzzare sul viso un po’ di acqua termale o un fissatore spray per make up.
E voi, amanti del trucco, cosa ne pensate? Utilizzate già queste tecniche o qualcuno di questi prodotti proprio non lo tollerate?
Diteci la vostra su style@ottoetrenta.it o sulla pagina Fb 8@30 e non dimenticate di continuare a seguire i consigli, preziosissimi di gtheartofchangeg che, presto, ci delizieranno con tante nuove sorprese per essere perfette durante le festività natalizie!
Lia Giannini

 

 

XIV edizione Tutto Sposi Expo: quella strana, incostante voglia di sognare

A tre giorni dalla fine, è tempo di bilanci e di riflessioni per l’evento giunto alla sua XIV edizione dedicato ad uno dei temi più apprezzati dal mondo calabrese: il matrimonio. Dopo cinque giornate, numerose sfilate, due mini concorsi, si è concluso Tutto Sposi Expo, la fiera a tema wedding organizzata da Salvatore Caracciolo presso il parco industriale di Rende (Cs). Pur non mancando dal riconoscere all’organizzatore la solita capacità di coinvolgimento e una certa notorietà e abilità nello scegliere i protagonisti (tutte grandi aziende non solo della provincia di Cosenza) la sensazione delle scorse giornate è stata quella di una certa “fiacca” nella partecipazione.

Complice il periodo delle elezioni e la fama dell’evento stesso che  porta i più forse a non voler scoprire le novità che ogni edizione reca con sè, l’affluenza è stata meno corposa rispetto a qualche anno fa.Quest’anno le giornate interamente dedicate al wedding sono state divise in due week end e ad inaugurare l’evento, madrina di eccezione, la stilista Alessandra Rinaudo, protagonista indiscussa del programma “L’abito dei sogni” su Real Time, che ha stupito tutti con la sua assoluta semplicità e cordialità spesso assai carente nelle persone che fanno quel tipo di lavoro. Si sono susseguiti, poi, nelle corso delle giornate, momenti di defilé per ciascun atelier presente volti a pubblicizzare le collezioni e l’esclusività, di alcune di esse, sul territorio. Tra queste un fascino particolare, a giudicare dalle parole dei presenti in sala, lo ha riscosso il marchio internazionale “Casablanca”, creatore di vere e proprie opere d’arte, gioielli di abiti destinati a donne di tutto il mondo, certamente non facilissimi da indossare ma di sicuro accattivanti.

Tra i momenti più interessanti della fiera anche quest’anno un grosso spazio è stato riservato al concorso “un giorno da modella” a cui si è aggiunta, tenera novità, la sfilata degli sposi reduci da qualche mese di matrimonio che ha regalato ai presenti emozione e commozione. Crisi o non crisi, Tutto Sposi ha tra i suoi meriti proprio quello di regalare sogni, a chi ancora deve sposarsi e a chi lo ha già fatto. Di certo è evidente la voglia e il bisogno di rinnovamento magari all’insegna di più momenti “veri” dove a sfilare e a regalare un emozione siano proprio le donne “normali” quelle semplici, senza fisico da bellone, con gli occhi imbarazzati e lo sguardo appassionato. Quelle che hanno sfilato impacciate in “Un giorno da modella” ma anche quelli che sono apparsi evidenti nelle coppie da poco convolate a nozze che hanno deciso di reindossare il loro abito per un giorno e di mostrarlo al pubblico di Tutto Sposi.

Infine un plauso particolare a tutti gli standisti che approfittano di questi eventi per farsi conoscere e mettere le loro competenze al servizio del “giorno perfetto”. Le migliori aziende del territorio calabrese anche quest’anno hanno scelto TUTTO SPOSI EXPO, facendosi notare, in alcuni casi, per la loro originalità e professionalità.

Lia Giannini

 

 

 

 

 

 

Moda Movie presenta “Crossing Cultures”: edizione 2015

Incontro, scontro ma soprattutto confronto. Moda Movie, il festival dedicato alla moda e al cinema  tutto calabrese, patrocinato e organizzato da Sante e Paola Orrico, riapre ancora una volta i suoi battenti e dedica all’incrocio tra culture, religioni, storie e tradizioni diverse, la sua edizione numero diciannove.

Crossing cultures” il titolo del nuovo bando 2015 presentato, per l’occasione, alla stampa il 1 dicembre nel chiostro di S. Domenico, a Cosenza. Un’opposizione che determina un incontro, un conflitto  che matura una passione, un mix, esplosivo e convergente, di elementi simbolici, visivi, artistici che prende spunto dal fenomeno più che mai attuale della globalizzazione e dell’integralismo che più che mai, oggi, è talvolta fonte di grande fascino, talvolta di grande violenza. Il tema, estremamente interessante e ricco di possibili spunti creativi, darà ai giovani che si cimenteranno in abiti dalle forme più impensate, un motivo per approcciare al mondo dell’ altro nell’assoluta consapevolezza della crescita che da questo può derivarne. Un invito ad affrontare le differenze in un modo positivo, dando vita, come già del resto accade, a tessuti differenti, tagli innovativi e materiali sempre nuovi. Un incoraggiamento ad osare forme ed espressioni finora non ancora sperimentate e più che mai attuali.

Un leit motiv importante che porta con sé un carico di speranza (“che sia di buon augurio” ci dice Paola Orrico) e di positività, quella che nonostante tutto, non sembra abbandonare mai nè il progetto, nè gli organizzatori. Un tema destinato a confluire  tante novità come quella della nascita di un tabloid, progettato per essere rinnovato ogni tre mesi sotto la guida di Franco Bartucci, che avrà, grazie ad alcuni collaboratori in tutta Italia, modo di affrontare temi, eventi e segreti sulla moda, sul cinema, sulla Calabria e non solo.

A moderare la conferenza, con  ironia e schiettezza, il giornalista Mario Tursi Prato, che ha saputo rendere il clima naturale e amichevole, introducendo, tra i vari interventi, le creazioni originali di Maria Francesca Cozza, calabrese vincitrice della scorsa edizione e quelle degli altri due classificati, autori di una mini capsule dedicata ed ispirata al festival del peperoncino di Diamante.

Al termine dell’incontro, tra ringraziamenti, video, calendari e inviti, più che mai ribaditi, a valorizzare la cultura affinché essa rappresenti una fonte di crescita e sia espressione di valore aggiuntivo per una terra bella come la Calabria, un gustoso buffet organizzato dalle aziende partner e un piatto “speciale” preparato dallo chef Giordano De Stefano.

 

Lia Giannini