Omicidio Limbadi, fermate sei persone appartenenti al clan Mancuso

LIMBADI (VV) – Svolta nelle indagini sull’omicidio di Matteo Vinci, l’uomo di 43 anni ucciso lo scorso 9 aprile con una bomba posizionata sotto la sua vettura. Con lui in auto – lo ricordiamo – c’era anche il padre, Antonio di 72 anni, rimasto gravemente ferito e ancora ricoverato al reparto Grandi Ustioni di Palermo.

Una maxi operazione scattata alle prime ore dell’alba, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dai Ros che stanno che ha portato a sei fermi a carico di presunti esponenti della cosca dei Mancuso, ritenuti, secondo le prime ricostruzioni, i mandanti dell’omicidio di Matteo Vinci. I provvedimenti sono stati eseguiti a carico di Rosaria Mancuso, 63 anni, ed il marito Domenico Di Grillo ( vicini di casa dei Vinci) , la figlia Rosina 38 anni,  Lucia, 29 anni, con il marito Vito Barbara, 35 anni, e Salvatore Mancuso, 46 anni, fratello di Rosaria. 

Accantonata fin da subito la pista di un possibile mal funzionamento del sistema gpl della vettura, le indagini dunque si sono concentrate sulla pista di stampo mafioso.

 

 

 

 

 

 

 

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