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Sequestrati oltre 600 mila euro di beni a presunti esponenti cosca

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni, per un valore di oltre 600 mila euro, nei confronti di due presunti esponenti di una cosca di ‘ndrangheta, Domenico e Rocco Nasone, di 49 e 44 anni, di Scilla.

Il primo è figlio di Giuseppe, capo storico dell’omonima cosca, ucciso in un agguato nel settembre del 1987 e legato da stretti vincoli di parentela con altre persone già condannate in via definitiva per associazione per delinquere di tipo mafioso.

Coinvolto in diversi procedimenti penali, Domenico Nasone è gravato da pesanti condanne passate in giudicato. Rocco Nasone, invece, é stato coinvolto nel procedimento penale “Alba di Scilla” a conclusione del quale è stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione in quanto appartenente alla cosca “Nasone-Gaietti”.

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