I suoni della Norvegia arrivano in Sila con il Peperoncino Jazz Festival

COSENZA – Prosegue in grande stile, facendo registrare ovunque, come negli scorsi anni, un enorme successo di pubblico e critica, l’edizione 2016 del Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante in ben 30 località calabresi organizzata dall’Associazione culturale Picanto con il contributo della Regione Calabria, degli Enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di numerose amministrazioni comunali, di C.C.I.A.A. e Confindustria Cosenza, AGIS e ANEC Calabria e prestigiosi sponsor privati, che fino ai primi giorni di settembre continuerà a regalare grande musica e tanti eventi culturali correlati a tutti i calabresi e ai tanti turisti e appassionati giunti per l’occasione nella nostra regione da ogni parte d’Italia.

Dopo l’anteprima adamantina caratterizzata dall’importante collaborazione con Slow Food, la “cinque giorni castrovillarese” patrocinata dall’Ambasciata USA e le tappe cosentine all’insegna di star internazionali del calibro di John Patitucci, Kenny Barron, Robben Ford e Bobby Watson, la XV edizione del festival organizzato dall’associazione culturale Picanto da domani a martedì 26 luglio approderà, per il settimo anno consecutivo, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, il cui splendido territorio ospiterà, oltre alle tappe nei caratteristici centri storici di San Giovanni in Fiore e Taverna, una intensa “tre giorni” ispirata dalle sonorità nordiche, fortemente voluta dal Direttore dell’Ente Parco, Michele Laudati e del Commissario Sonia Ferrari e realizzata, come quelle delle scorse edizioni, con l’Alto Patrocinio dalla Reale Ambasciata di Norvegia (terra con la quale si è inteso realizzare un ideale gemellaggio musicale e culturale).

Caratterizzata, ancora una volta, dal coinvolgimento, in esclusiva nazionale, delle maggiori personalità della scena jazzistica di Oslo e dintorni, la “tre giorni” silana verrà inaugurata domani pomeriggio alle ore 17 dall’esibizione del duo composto dal violoncellista Svante Henryson e da sua moglie Katarina, cantante di grande fama, membro, tra l’altro, di The Real Group, originale ensemble a cappella che riunisce cinque talentuosi cantanti svedesi attivo dal 1984.

Svante Henryson, compositore (di musica orchestrale, corale e da camera), violoncellista, bassista e contrabbassista attivo non solo nel jazz, ma anche nella musica classica e nell’hard rock, già membro e assistente bassista principale della Oslo Philharmonic Orchestra e Primo bassista della Norwegian Chamber Orchestra, è da anni un artista ECM (esibendosi in varie formazioni con Jon Balke , Ketil Bjørnstad , Arve Henriksen ecc.) ed ha lavorato, tra gli altri, oltre ché con il chitarrista rock Yngwie Malmsteen, con Stevie WonderRyan Adams , Elvis CostelloSteve Gadd.

I due, in un concerto davvero intimo e suggestivo presenteranno alcune composizioni contenute in “High, Low or in Between”, album pubblicato a loro nome nel 2015, dialogando, in acustico e all’ora del tramonto, con la natura incontaminata della Riserva Naturale dei Giganti di Fallistro, luogo di grandissimo fascino naturalistico la cui gestione è stata da poco affidata ai FAI (Fondo Ambiente Italiano).

Sabato 23, le sonorità nordiche invaderanno un’altra tradizionale location della “tre giorni silana” del PJF: la sede dell’Ente Parco Nazionale della Sila, in posizione panoramica con vista sul lago di Lorica (meta turistica fra le più frequentate della Calabria).

Qui, sempre in virtù del gemellaggio musicale, culturale e territoriale che l’evento musicale più piccante d’Italia ha di fatto instaurato tra la Calabria e la Norvegia, alle ore 17 sarà di scena quello che è ormai un vero e proprio un “amico” del festival e della Sila. Stiamo parlando di Trygve Seim, giovane sassofonista di Olso con un bel fardello di esperienze alle sue spalle (tre dischi da leader e una decina da co-leader, oltre ad un’inconfondibile presenza come sideman in diverse produzioni che lo hanno visto al fianco, tra gli altri, di Manu Katchè, Iro Haarla, Kenny Wheeler, Motorpsycho), senza dubbio, da anni, uno dei musicisti più rappresentativi della scuderia della prestigiosa casa discografica ECM.

Continuamente alla ricerca di sonorità misteriose e di atmosfere sempre nuove, suggestive e mai banali, Trygve, “il vichingo dal cuore tenero”, anche quest’anno ha scelto il PJF per presentare, in anteprima mondiale e in esclusiva nazionale, il suo nuovo progetto discografico “Rumi Songs” che uscirà proprio per la ECM alla fine di agosto.

Con lui, sul palco allestito in uno scenario mozzafiato, si esibiranno l’interessante cantante Tora Augestad, il violoncellista Svante Henryson e il fisarmonicista Frode Haltli.

L’antica segheria che si trova all’ingresso del Cupone, attrezzato Centro Visita del nei pressi del Lago Cecita, a dieci minuti da Camigliatello, infine, costituirà la suggestiva location dell’ultimo dei tre concerti del PJF ispirati ai suoni del Nord, in programma domenica 24 luglio sempre  in orario pomeridiano.

Protagonista del concerto, un musicista di straordinario talento: Jon Balke, uno dei più originali risultati di quella “new wave” creativa e swingante – nell’accezione certamente più filosofica che letterale – che caratterizza il Jazz proveniente da Oslo e dintorni.

Pianista poliedrico, Jon Balke, con la sua carismatica personalità e la sua grande musicalità colpisce anche come percussionista e improvvisatore (dopo il debutto, a soli 18 anni, nel quartetto di Arild Andersen, ha iniziato a dedicarsi alle percussioni africane di E’Olen e Batagraf, e alla composizione per grandi ensemble con Oslo13, Magnetic North Orchestra e Siwan).

In occasione del concerto del PJF, Balke si cimenterà con una performance in solo, presentando, in anteprima italiana, “Warp”, suo secondo lavoro discografico per solo piano (dopo “Book of Velocities” – ECM 2007), appena uscito per la prestigiosa etichetta tedesca diretta artisticamente da Manfred Eicher, in cui mette a confronto le sue diverse anime e in cui si lascia ispirare dalla contemporanea (con l’uso dell’elettronica) e dal folk, il tutto mediato dal background di grande improvvisatore jazz, quale è.

Si segnala che, come nella migliore tradizione del Peperoncino Jazz Festival, al termine di ciascuno dei tre spettacoli verrà dato spazio alla degustazione dei migliori vini calabresi a cura dei Sommelier professionisti dell’A.I.S. Calabria in accompagnamento a prodotti gastronomici silani offerti dall’Antica Filanda e dal Brillo Parlante.

Dopo questa intensa parentesi ispirata alle sonorità norvegesi (caratterizzata da concerti ad ingresso libero), in occasione della quale l’Ente Parco ha organizzato un Blog Tour – un viaggio per blogger che ha l’obiettivo di far conoscere al pubblico, attraverso un evento musicale di assoluta qualità, le bellezze che la destinazione Sila è in grado di offrire ai viaggiatori – il PJF continuerà in Sila anche ad inizio della prossima settimana,  con i concerti di The Hoppers Quintet, in programma lunedì 25 luglio alle ore 22 sul sagrato dell’Abbazia Florense a San Giovanni in Fiore e del quartetto capitanato dal chitarrista A.J. Infusino, che si esibirà martedì 26 nel chiostro del convento di San Domenico a Taverna, nella Sila catanzarese.

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