Simona Ventura presenta “Bohème” lo spettacolo di Art Show Dance Academy

ACRI (CS) – Fantasia, immaginazione, talento, arte nella sua forma più pura e fuori da ogni schema,  tutto questo è  “Bohème” l’attesissimo spettacolo della Art Show Dance Academy scritto e diretto da un giovane talento calabrese, Giuseppe Ferraro, che ne ha curato anche le coreografie e che si terrà domenica 30 giugno 2019 alle ore 21.00 nell’Anfiteatro di Acri in provincia di Cosenza.

Torna a presentare lo spettacolo una delle signore più amate della televisione italiana, l’esplosiva e  graffiante Simona Ventura. Un sodalizio nato lo scorso anno con “ Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” successo indiscusso dell’estate 2018 ancora una volta a cura della Art Show Dance Academy . La conferma di Simona Ventura, presentatrice dalla carriera sfavillante e in continua ascesa, arricchisce il valore dello spettacolo che giunge alla sua quattordicesima edizione. La madrina sarà per il nono anno consecutivo la maestra Alessandra Celentano, autorevole coreografa del programma Mediaset “Amici”,  il padrino Fabrizio Mainini apprezzato coreografo nelle più importanti trasmissione del panorama televisivo nazionale, e nelle vesti di co-conduttore si conferma il poliedrico e brillante Francesco Capodacqua anch’egli talento scoperto da Maria De Filippi. In “Bohème” sono previsti ben 67 quadri coreografici con il coinvolgimento dei  150 allievi – ballerini della scuola, seguiti anche da Lucia Amodio insegnante e coreografa, grazie al suo instancabile lavoro ha seguito in ogni passo tutti i giovani danzatori. Lo spettacolo  “Bohème” è supportato da un impeccabile squadra di maestranze: oltre 50 persone tra tecnici di palcoscenico e assistenti che permetteranno la messa in scena di uno Show da ricordare. 50 è anche il numero di truccatori e parrucchieri a cura dell’AME Aura Mediterranea di Cosenza che si occuperanno del look di tutti gli artisti in scena.

«Ho voluto intitolare lo spettacolo Bohème in riferimento al movimento artistico francese. Il termine bohémien fu usato  per descrivere lo stile di vita  degli artisti, marginalizzati e impoveriti delle maggiori città europee. Nella mia interpretazione Bohème esula da qualunque definizione di tipo ideologico o scolastico per riferirmi  a quegli artisti  di genio che vivono la lacerazione fra sé in quanto artista, e dunque individuo, e la società, a causa dell’incomprensione da parte di quest’ultima del valore della propria arte, ma in generale per il valore dell’arte di ogni artista”» ha affermato il direttore artistico Giuseppe Ferraro, pronto ed emozionato per il grande evento.  «Dunque questo spettacolo nasce dalla volontà di contrapporsi ad ogni superficiale convenzione della moderna società, un singolare modo per ritrovare una forma di libertà e dare sfogo all’immaginazione, alla fantasia ed in generale all’arte »ha concluso Ferraro.

 

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