Calabria: 84 milioni di euro per la revisione delle auto

 

CATANZARO, 26 FEB – Un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec mette in luce la somma spesa dagli automobilisti calabresi per eseguire le revisioni obbligatorie delle loro vetture: 84,8 milioni di euro relativi all’anno 2014. Nello specifico, per la sola revisione sono stati spesi 27,9 milioni, mentre per le operazioni di manutenzione e riparazione 56,9. La spesa più alta su scala provinciale si è registrata a Cosenza, con 31,7 milioni, e quella più bassa a Vibo e Crotone, con 6,7 milioni.

 

 

L’intervento di Massimo D’Alema sul Mezzogiorno d’Italia

COSENZA – A margine dell’incontro sul tema: “Sprofondo Sud”, svoltosi presso il cinema Modernissimo di Cosenza, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti presenti, l’on. Massimo D’Alema ha parlato anche della mancata nomina del Commissario ad acta del Piano di Rientro della Sanità calabrese.

“Spero – ha detto D’Alema – che il Consiglio dei Ministri provveda al più presto. Dicono che martedì dovrebbero nominarlo. Chiaramente io non mi occupo dell’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Dovrebbe farlo. In tal senso posso auspicare che il Governo proceda, perché è tempo che ci sia un Commissario per la sanità in Calabria dove, mi pare, la situazione è molto preoccupante”.

Parlando del Sud, l’ex presidente del Consiglio ha detto: “Abbiamo voluto, con questo numero della nostra rivista, rilanciare un dibattito sul Mezzogiorno in modo critico, anche per denunciare uno scarso impegno della politica italiana  in generale verso il Mezzogiorno e lo facciamo con molte iniziative come questa dove c’è partecipazione e grande attenzione. Chiaramente la nostra è una fondazione culturale, non è un partito politico, ma sono molti i parlamentari che partecipano a questo dibattito e, quindi, speriamo di avere anche un’influenza sulle decisioni politiche. E’ tempo di una svolta. D’altro canto, lo stesso presidente del Consiglio ha annunciato che intende nominare un Ministro per il Mezzogiorno…Speriamo che si sbrighino e non facciano come il commissario per la sanità della Calabria”.

Massimo D’Alema, infine, ha parlato dell’esperienza di governo di Mario Oliverio alla Regione Calabria.

“Mario – ha detto – sicuramente ha ereditato una situazione disastrosa sotto ogni punto di vista. Una situazione difficile, molto pesante dal punto di vista sociale, economico e amministrativo, però è un uomo che ha energia, voglia di fare, competenza ed esperienza. Basta guardare a questi primi giorni di governo. E’ partito con slancio. Io non ho suggerimenti o indicazioni da dargli. Posso solo sostenerlo. Finalmente la Calabria ha un uomo che si occupa dei problemi dei territori e dei cittadini e fa di tutto per affrontarli e risolverli”.

Convegno “Sprofondo Sud”: Le parole di Mario Oliverio

COSENZA – Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, è intervenuto nel pomeriggio di oggi ad un’affollata manifestazione moderata dal giornalista Gianfranco Manfredi sul tema: “Sprofondo Sud”, svoltasi presso il cinema Modernissimo di Cosenza. All’incontro hanno preso parte gli onorevoli Massimo D’Alema, Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio che hanno presentato l’ultimo numero della rivista edita dalla Fondazione “Italianieuropei” che si occupa prevalentemente della condizione odierna del Mezzogiorno d’Italia.

“Nel corso di questi anni – ha detto Oliverio – c’è stata una forte caduta di attenzione sul  Mezzogiorno. Il contributo che viene dalla rivista ‘Italianieuropei’ in questo senso può diventare il punto di partenza di una riflessione più ampia ed approfondita. Bisogna riprendere un grande dibattito come condizione che ci sia una ripresa delle politiche verso il Mezzogiorno. In questi anni, anche a causa della grave crisi economica che ha colpito il Paese, si è allargata la forbice tra il Sud ed il resto dell’Italia. Disoccupazione, povertà, sofferenza sociale si sono ulteriormente aggravati. L’emigrazione è fortemente ripresa. Negli ultimi due anni sono partiti dalla nostra regione 179 mila calabresi. Rispetto a questo quadro si registra una preoccupante caduta degli investimenti. Di fronte a tutto questo l’Europa non può continuare a mantenere un atteggiamento meramente contabili stico e ragionieristico, se non vuole che si vada sempre più in direzione di una vera e propria implosione sociale.  C’è bisogno di un cambio di passo da parte dell’Europa e di una ripresa di politiche pubbliche nazionali nei confronti del Mezzogiorno.

L’altra riflessione che bisogna fare è che nel corso di questi anni abbiamo avuto uno spostamento dei prelievi fiscali dal centro verso le regioni e verso gli enti locali. Tutto questo ha determinato oggettivamente una riduzione degli interventi perequativi.

Terza questione: abbiamo avuto e abbiamo, nel quadro di queste questioni, una utilizzazione di supplenza delle risorse dell’Unione Europea rispetto all’intervento ordinario.

Prendiamo l’esempio degli ammortizzatori sociali. A parte la condizione drammatica in cui queste persone sono state mantenute perché da due anni non si pagavano gli ammortizzatori sociali in deroga (abbiamo chiuso un anno e adesso abbiamo aperto un tavolo con il ministro del Lavoro per chiudere anche il secondo), ma il grosso delle risorse, circa l’80%, per gli ammortizzatori sociali in deroga è a carico del Fondo Sociale Europeo, della quota del Fondo Sociale Europeo destinata alla Regione. Tutto questo significa sottrarre risorse alle politiche attive del lavoro e alle politiche sociali. Su 200 milioni di euro (parlo del 2013) 130 milioni sono stati attinti dal Fondo Sociale Europeo. C’è un problema ed è un problema di politiche e strategie generali.

Parto da qui perché ritengo, invece, che il Mezzogiorno può essere davvero una grande risorsa, un motore per accendere la possibilità di ripresa e di sviluppo del Paese se, attraverso investimenti mirati, superando la logica della frammentarietà ed avendo una visione più larga, guarda verso l’area del sud del Mediterraneo che è la frontiera dello sviluppo del futuro. In questo quadro il Mezzogiorno e la Calabria possono avere un ruolo importante.

La possibilità di realizzare a Gioia Tauro una Zona Economica Speciale è in tal senso, il primo passo da cui dobbiamo partire (finalmente stamattina è partito dopo due anni un primo treno per Bari) se vogliamo consentire alla nostra regione e al nostro Paese di intercettare risorse, investitore al vertice nazionale.Investire nel Mezzogiorno, quindi, significa realizzare gli interessi del Paese e anche dell’Europa. Su questo bisogna aprire una grande discussione. Così come bisogna aprire una grande discussione sulle condizioni interne alle regioni meridionali, sulle responsabilità delle classi dirigenti. Io mi sono insediato due mesi e mezzo fa e già quelli che hanno compiuto disastri in questa regione mi chiedono il conto. Nei prossimi giorni presenteremo il rapporto di un’ “operazione-verità” sui conti di questa regione. In ogni punto dove si mettono le mani si trovano macerie. Chiedi un rapporto, seppur parziale, sui conti dell’Afor e scopri un buco da 200 milioni. Vai a guardare nelle società in house della Regione, un sistema di matrioske, di scatole cinesi in cui si trovano dappertutto centinaia di consulenze, migliaia di clienti e sprechi a non finire. E’ stata ricostruita una prima mappa del “buco” che ammonta a circa due miliardi e mezzo, ma è ancora molto parziale. A fronte di questa situazione drammatica scopri, poi, che le risorse europee sono state utilizzate poco e male. Io ritengo invece, che si possa fare molto. E in questo senso ritengo che se un ministero del Mezzogiorno  dovesse nascere, dovrebbe avere la funzione intanto di ordinare e di dare propulsione, ma soprattutto di dare aggiuntività e non sostitutività alle politiche generali. Nelle regioni del Mezzogiorno  per troppo tempo ci si è fermati alla programmazione e alla cura dell’interesse particolaristico. Bisogna rompere questo cerchio magico, recuperando forme di automatismo nella utilizzazione delle risorse. Non ci possono più essere personaggi che esaminano i progetti e che, a seconda delle simpatie o delle antipatie, assegnano le risorse.

Automatismi, dunque, e premialità.  Chi riesce a realizzare gli obiettivi deve essere premiato. Bisogna investire nella innovazione e nella trasparenza.

E’ chiaro – ha concluso Oliverio – che tutto questo presuppone un cambiamento e mette in discussione interessi e privilegi consolidati. Non è né semplice né facile fare tutto questo. E’ necessario stringere un patto. Una volta definito il percorso e gli obiettivi, bisogna “tirare” verso la direzione giusta. Solo attraverso uno sforzo corale in questa direzione è possibile rimettere in piedi questa nostra terra e costruire una condizione di crescita, di sviluppo e di credibilità. Diciamolo chiaramente: non tutti hanno metabolizzato il risultato elettorale che c’è stato in Calabria. Ci sono forze che si sono sedute sulla riva del fiume aspettando che prima o poi passi il cadavere (politico) del sottoscritto. Io sono convinto che con il fuoco non si possa giocare: in questa regione c’è dignità, determinazione e, soprattutto, tanta speranza e tanta attesa per costruire il cambiamento necessario. Ed io sono lì per cercare di dare voce e risposte a questa attesa e a queste speranze. Sono sicuro che le risposte le daremo. Nessuno condizionerà il nostro progetto.”.

Oliverio incontra Comitato Vittime Sangue Infetto Calabria

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato alcuni delegati del Comitato Vittime  Sangue Infetto Calabria. Presenti  il dirigente generale del Dipartimento ”  Tutela della salute ”  Bruno Zito e Rosanna Verdoliva della stessa struttura regionale. E’ stata discussa la grave situazione in cui versano le persone che hanno contratto varie malattie a seguito di trasfusioni di sangue infetto. Gli interessati lamentano, infatti, la mancata erogazione dell’ indennizzo previsto dalla legge 210/92. La problematica – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – nasce dal fatto che,  a partire dall’anno 2012, lo Stato ha trasferito questa funzione in capo a ciascuna Regione senza, però, provvedere, al contempo, al corrispondente trasferimento di risorse economiche. Circostanza, questa, che ha determinato, per quanto riguarda in particolare la nostra  Regione, un’ oggettiva difficoltà  nella corresponsione degli emolumenti dovuti agli interessati. Basti pensare che si registra un’accumulazione di arretrati, a partire dal 2012 per alcune indennità dovute e che l’assegnazione relativa al riparto 2015 è  di poco più di sei milioni, con una scopertura di tredici milioni di euro. Una situazione oggettivamente grave,resa ancora più complicata dall’ essere, la Calabria, Regione sottoposta a Piano di Rientro dai disavanzi sanitari. Al termine dell’ incontro, il presidente Oliverio ha assunto l’impegno ad accelerare al massimo le procedure di liquidazione per far si che le spettanze possano essere corrisposte entro il prossimo quindici marzo. Altro impegno preso riguarda  l’avvio di iniziative affinché venga concessa alla Regione la possibilità di utilizzare, anche in maniera proporzionale, quota parte del Fondo Sanitario Regionale per l’ erogazione  degli indennizzi dovuti. In merito a ciò il presidente Oliverio impegnerà la rappresentanza parlamentare calabrese affinché vengano assunte le iniziative più adeguate nei confronti dei Ministeri competenti

Rossano, arrestate due persone per furto pluriaggravato in concorso

 

ROSSANO (CS) – Nella serata di ieri, personale della Polizia di Stato, unitamente a militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno tratto in arresto Giardino Torchia Giuseppe e Abate Mariateresa, entrambi classe 1973, per furto pluriaggravato in concorso. In particolare su segnalazione della Sala Operativa del Commissariato di P.S. di Rossano personale della Squadra Volante e dell’Arma dei Carabinieri interveniva presso uno stabilimento balneare, sottoposto a sequestro preventivo da parte della D.D.A. di Catanzaro, ubicato sul lungomare della cittadina dove era stata segnalata la presenza sospetta di alcuni soggetti. Il personale operante sorprendeva il Giardino Torchia e I’Abate, i quali tentavano inutilmente di darsi a fuga abbandonando la refurtiva consistente in derrate alimentari e utensileria varia. Il successivo sopralluogo effettuato sul luogo del reato consentiva di riscontrare gli ingenti danneggiamenti apportati, alla struttura ed agli oggetti conservati all’interno, dai due malviventi. L’A.G. ne disponeva pertanto l’arresto in regine domiciliare.

 

WWF Catanzaro, sabato 28 febbraio inaugurazione della sede sociale

CATANZARO – Il Parco della Biodiversità di Catanzaro si arricchirà della presenza di una postazione fissa per i volontari e le Guardie particolari giurate del WWF Catanzaro Onlus. L’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha infatti concesso una sede all’associazione ambientalista, con cui già da tempo collabora, supportandola in vari progetti. Dall’educazione ambientale (l’associazione offre già all’interno del parco cittadino visite naturalistiche gratuite sia a piedi che a bordo del trenino) al recupero della fauna selvatica in difficoltà (oltre 130 i selvatici recuperati nel 2014 e affidati alla cure del Centro Recupero Animali Selvatici del capoluogo) il WWF Catanzaro Onlus muove le proprie forze indirizzandole verso la tutela  ambientale e del patrimonio naturalistico.
Sabato 28 Febbraio 2015 alle ore 16:00 presso il Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro si terrà l’inaugurazione della nuova sede sociale del WWF Catanzaro Onlus. L’evento avrà luogo alla presenza del Presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno e della Dirigente del Settore Dott.ssa Rosetta Alberto, oltre ad altre importanti istituzioni cittadine e dell’associazione stessa. Proprio a testimonianza dell’impegno dell’associazione, nella stessa giornata si inaugurerà anche il II Corso di Formazione per Guardie Ambientali WWF. Si tratta di un Corso che avrà una durata complessiva di 60 ore e vedrà la presenza di docenze altamente qualificate in materia giuridica e ambientale, che formeranno i volontari ai loro compiti di istituto.
La nuova postazione del WWF Catanzaro Onlus all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea si tradurrà in una presenza sempre più concreta per tutta la comunità, un’apertura ancora maggiore alle istanze di sensibilizzazione che provengono dal territorio ed un punto di riferimento per la formazione, l’informazione e l’educazione ambientale e la tutela faunistico – ambientale nel nostro territorio. Inoltre, la presenza del WWF, con il suo Nucleo Provinciale di Guardie Ambientali, sarà un supporto in più per l’Amministrazione Provinciale, già molto attenta ed impegnata nella salvaguardia dello splendido patrimonio naturalistico del nostro territorio.
Tutto concorre alla realizzazione di uno dei principi cardine della “mission” del WWF: costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura.

Cosenza, al via i lavori per rendere più efficiente viabilità provinciale

COSENZA – Un settore cruciale al quale la Provincia guidata dal presidente Mario Occhiuto riserva grande attenzione e per il quale, purtroppo, non dispone di tutti i fondi necessari per poter intervenire in maniera capillare. Tuttavia, per rispondere alle esigenze che da più parti vengono segnalate al Settore viabilità della Provincia, si è riunita questa mattina l’apposita Commissione provinciale, presieduta dal consigliere provinciale Aldo Figliuzzi e composta dai consiglieri Franco Bruno, Lucantonio Nicoletti, Giulio Serra, Gianfranco Ramunno e Franco Pascarelli. Presente anche il dirigente del settore provinciale ingegner Francesco Basta e il consiglieri provinciali Nicola Tenuta e Gioacchino Campolo.

Il presidente Figliuzzi, nell’introdurre i lavori della Commissione, ha sottolineato come le condizioni di molte strade provinciali siano peggiorate, negli ultimi due mesi, a causa delle forti intemperie che hanno causato frane e smottamenti su diversi tratti stradali.  Figliuzzi ha chiesto al Dirigente il massimo impegno per poter porre rimedio alle situazioni più urgenti  e per programmare progetti, a medio termine, per le altre. Dopo aver ascoltato gli interventi della commissione e dei consiglieri presenti, l’ingegnere Basta ha spiegato che la Provincia è in attesa di un trasferimento di fondi importante da parte della Regione, e che con le risorse attualmente disponibili, di molto inferiori rispetto agli anni precedenti, si sta intervenendo sulle situazioni più urgenti, ovvero su quelle strade che rappresentano l’unico accesso ad alcuni Comuni della provincia. In particolare si sta intervenendo sulle strade di collegamento per Campana, Rose, Laino Borgo, Scigliano e Dipignano. Mentre per quanto riguarda la situazione del ponte sul fiume Mucone a Bisignano, sulla strada provinciale 234, si interverrà a breve sui giunti, per garantire sicurezza agli automobilisti che transitano sull’infrastruttura ogni giorno. Nel prossimo incontro della Commissione, il presidente Figliuzzi ha messo all’ordine del giorno una verifica sugli interventi attualmente in corso e una ricognizione sulle criticità presenti sulle altre strade provinciali, in base alle segnalazioni da parte di tecnici della Provincia e degli amministratori locali.

Locri, Calabrese e Sainato intervengono sulla problematica LSU/LPU

LOCRI (RC) – Il Sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, ed il Vicesindaco con delega al personale, Raffaele Sainato, in merito alle notizie di stampa apparse nei giorni scorsi sulla procedura di contrattualizzazione del personale LSU/LPU in servizio presso l’Ente comunale avvertono la necessità di fare alcune precisazioni di fronte alle mistificazioni che ad arte sono state diffuse.

“Innanzitutto la nota ministeriale richiamata è stata inviata non solo al Comune di Locri, ma a ben 37 comuni (Acri, Anoia, Bova Marina, Bovalino, Cariati, Castrovillari, Cerisano, Chiaravalle Centrale, Cirò Marina, Colosimi, Cropani, Crosia, Domanico, Feroleto della Chiesa, Fuscaldo, Grimaldi, Lamezia Terme, Monasterace, Nocera Terinese, Paola, Pizzo, Reggio Calabria, Rende, Rocca di Neto, Samo, San Calogero, San Giovanni in Fiore, San Lucido, Scalea, Scilla, Siderno, Simbario, Soverato, Squillace, Taurianova, Vibo Valentia) e ad una Amministrazione Provinciale. Tra gli Enti elencati la quasi totalità ha percepito il contributo ministeriale e pertanto l’affermazione che l’attuale situazione di paralisi sia dovuta al fatto che il Comune di Locri non ha aderito al bando ministeriale è del tutto falsa e destituita di ogni fondamento. La mancata contrattualizzazione, invece, è riconducibile ad un “buco” nella normativa che non ha previsto alcuna deroga per i Comuni che hanno dichiarato l’eccedenza di personale circa la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato. Possibilità ad oggi preclusa dall’art. 34, c. 6, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, nel testo sostituito dall’art. 5, c. 1, lett. c, D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114. Si concretizzano, pertanto, nella nota ministeriale, le riserve a suo tempo manifestate dagli uffici comunali nelle diverse note trasmesse (Regione Calabria, Prefettura, Ministeri ecc…) e che i dirigenti regionali del Dipartimento Lavoro e i rappresentanti sindacali hanno sempre sottovalutato se non ignorato. Si ribadisce che la posizione assunta dal Comune di Locri in tema di contrattualizzazione è pienamente rispettosa del dato normativo e la nota ministeriale conforta pienamente quanto fin qui sostenuto. In questa sede si sottolinea che il Comune di Locri già in passato ha proceduto alla “stabilizzazione” di ben 43 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità attirandosi gli strali della stessa parte politica che oggi critica l’Amministrazione per la mancata “contrattualizzazione” dei 15 lavoratori senza alcuna nuova e rosea prospettiva, se non quella di ritornare nel bacino alla fine del contratto, continuando così ad alimentare la situazione di precarietà. Allo stesso tempo chiama in causa quella parte politica, adusa a passerelle e a dichiarazioni di facciata, che non ha il coraggio di ammettere che il problema degli LSU/LPU è lungi dall’esser risolto e che, di fronte ai problemi si nasconde o, al meglio, scappa. Con questi provvedimenti si continua ad alimentare una situazione di precariato da cui attingere, magari, al momento del voto. Si ricorda, infine, che il Comune di Locri ad oggi è ancora in attesa del contributo regionale di ben 350 mila €uro per la stabilizzazione effettuata nel 2008 a ulteriore riprova di chi ha saputo fare la sua parte con serietà e correttezza, al contrario di chi continua a giocare sulla “pelle” dei lavoratori. Ed ancora, ad oggi, la Regione Calabria non ha dato alcuna comunicazione sulla proroga della convenzione per i progetti in essere, sebbene la scadenza è il prossimo 28 febbraio 2015. Da queste prospettive, certamente, non saranno coloro che hanno creato questa situazione a risolvere la situazione dei lavoratori precari, perché, alla fine di tutto, il problema sarà scaricato sui Comuni, i quali, a loro volta, non hanno alcuna possibilità di assicurare condizioni di lavoro parimenti dignitose, alla pari di tutti gli altri lavoratori pubblici alle dipendenze dei comuni, proprio per la mancanza di risorse economiche sufficienti”.

 

Al via la 6^ edizione “Artisti per le Stelle”

REGGIO CALABRIA – Domenica 1 Marzo 2015 con inizio alle ore 18.00 presso il Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria nel centralissimo Corso Garibaldi, la Scuola di Ballo ASD REAL DANCE  organizza la manifestazione “Artisti per le stelle”,  giunta alla sesta edizione. L’ormai consolidato spettacolo del presidente Salvatore Melchionna  è diventato nel corso degli anni un appuntamento fisso dell’associazione, che ha riscontrato grande favore del pubblico nelle passate edizioni. La società reggina oltre agli importanti successi nello Sport , è autorevolmente impegnata nel sociale con numerosi eventi dedicati alla Solidarietà. L’evento vedrà protagonisti sul prestigioso palco,  tutti gli atleti della Scuola Real Dance, con le pregevoli ed appassionanti  coreografie della maestra Mariana Melchionna , il tutto con l’unico scopo di devolvere il ricavato in beneficenza. Quest’anno l’elargizione sarà a favore del Laboratorio Sociale per minori in difficoltà – Parrocchia di S.Maria di Porto Salvo di Gallico Marina. Numerosi e qualificati sono gli ospiti che hanno dato la loro adesione all’evento,  la Real Dance  ringrazia per questo loro contributo gli artisti che saliranno sul palco: Martina Faccioli,  M° Roberto Caridi e la Banda Musicale di Reggio Calabria, Luana Idà, Lucia Rosaniti,  Joeyce  ed il mitico Giacomo Battaglia per  la sua partecipazione amichevole. L’Evento sara’ presentato da Mariana Melchionna e Gianluca Scopelliti.

Al via Trame.5, fra ristrettezze economiche e grandi novità

LAMEZIA TERME (CZ) – Si è svolta stamattina alle h 11 presso la sede A.L.A di Lamezia Terme, la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione di “Trame: festival dei libri sulle mafie”, con la presenza di Tommaso De Pace (direttore della Fondazione Trame), Armando Caputo (presidente Fondazione Trame), Maria Teresa Morano (consigliera della Fondazione) e di Pino Crapella (socio fondatore dell’ A.L.A. e membro del collegio nazionale della fondazione Trame).
Ha iniziato la Conferenza stampa De Pace che ha presentato il Book “Costruendo Trame.5” dove sono stati raccolti il meglio di foto, interventi, ospiti e libri presentati nelle prime quattro edizioni del Festival Trame, e ha parlato della necessità di una nuova campagna di croufunding per il finanziamento di questa nuova edizione, che, purtroppo, “parte in salita”, ma con rinnovato e vigoroso entusiasmo, con la voglia di farcela ancora una volta. La raccolta fondi anche quest’anno sarà sostenuta dalla associazione “Risorgimenti Lab” e l’associazione Aniti, il cui rappresentante presente alla conferenza, Francesco Gaglianese, ha parlato della necessità che il contributo economico a Trame sia da parte di tutti, iniziando dai cittadini comuni, affinché il festival sia sempre più sentito come patrimonio e risorsa culturale dell’intera cittadinanza e non soltanto degli ideatori.
Armando Caputo ha introdotto brevemente il progetto #trameascuola, scaturita dopo l’esperienza della giornata denominata #ideepertrame e svolta a metà dicembre dello scorso anno, che ha visto la richiesta di un maggior coinvolgimento delle scuole cittadine da parte di un gruppo di lavoro li presente. Si è scusato poi per l’impossibilità (per ora) di dare una data certa della quinta edizione: desiderio sarebbe quello di farla la prima settimana del mese di giugno (03 – 07), ma che a causa dell’appuntamento politico –elettorale delle elezioni comunali, e l’ eventuale ballottaggio, costringerebbe a far partire l’ennesima edizione del festival nella sua collocazione tradizionale, nella terza settimana del mese (17 – 21).
Maria Teresa Morano ha illustrato nel dettaglio il progetto #trameascuola, degli entusiasmi trovati nella maggior parte degli istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti nella città di Lamezia, e dei pochi, che con scuse varie, hanno declinato l’invito al coinvolgimento. I progetti proposti ai ragazzi sono diversi, per venire incontro alle diverse fasce d’età coinvolte, e il prodotto finale sarà di loro libera scelta:video, fumetti, disegni ed elaborati testuali, dei quali, i migliori, saranno presentati nei giorni del festival. Alcuni studenti hanno proposto di rifare le “lenzuolate”, cioè l’esprimere il loro deciso no al fenomeno mafioso con l’ausilio di lenzuola, come avvenne, in forma spontanea, nella Palermo dei primi anni 90’ in reazione alle stragi di mafia susseguitesi in poco tempo.
Caputo, prima di lasciar spazio alle domande della stampa presente, ha sottolineato la volontà del festival Trame di coinvolgere sempre più le risorse giovani presenti a Lamezia Terme, sottolineando con orgoglio la riuscita di quest’impresa, dove, a conti fatti, come non lametino nella macchina del Festival rimane soltanto il direttore artistico, Gaetano Savettieri.
In risposta ad una domanda posta, Pino Crapella e la Morano hanno ricordato che il prossimo 30 maggio l’associazione A.I.A compirà 10 anni, vissuti all’insegna dell’azione, sensibilizzazione e aiuto concreto a tutti coloro che hanno voluto denunciare le angherie e intimidazioni subite dalla criminalità mafiosa presente a Lamezia, e come, quasi impercettibilmente il clima nella città della Piana, sia in questi anni cambiato, e dove l’omertà e la paura ora sono meno presenti rispetto al passato.
L’augurio da parte di tutti i presenti è che la città, con le sue migliori espressioni produttive aiutino concretamente la fondazione Trame, così come la cittadinanza tutta, affinché il lavoro prezioso e importante svolto fin ora non sia dimenticato, o peggio ancora, dichiarato fallito da i tanti che ancora sono scettici sulla utilità e necessità che trame esisti e continui il suo percorso culturale e d’impegno civile.

 

Matteo Scalise