Presentazione Indagine Poverta’ a Cosenza

cosenza palazzo provinciaQual è il livello di povertà a Cosenza? Quali sono i fattori di rischio?

” Sociodinamica della povertà a Cosenza” è l’indagine realizzata dal Centro  Socio Culturale Vittorio Bachelet nell’ambito del progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ” Compagni di Viaggio”. I risultati dell’indagine conoscitiva,prima fase del progetto che prevede due ulteriori step di accompagnamento ed arricchimento, saranno illustrati in due distinti incontri in programma il 28 Giugno ed il 1 Luglio. Nel corso delle due giornate saranno  illustrati i dati raccolti nel corso della ricerca sociologica nel territorio di Cosenza analizzati da esperti e responsabili di settore in base a  diversi ambiti (lavoro, disabilità, emigrazione sanitaria, alcolismo, violenza sulle donne etc..).

Al primo incontro, in programma venerdì 28 giugno alle ore 11.00 presso il salone degli stemmi della Provincia di Cosenza interverranno Mario Oliverio, Presidente della Provincia, Giuseppe Giudicenadrea,Assessore al Mercato del Lavoro, Luigi Vinceslao, Presidente del Centro Socio Culturale Vittorio Bachelet, Paolo Maria Gangemi, Direttore Generale Azienda Ospedaliera di Cosenza, Giovanni Cuconato, Responsabile CPI Cosenza, Pino Bilotti, Direttore Nazionale UIC. A illustrare e presentare i risultati della ricerca saranno Davide Franceschiello e Chiara Vivone.

Il secondo incontro è previsto per lunedì 1 luglio alle ore 11.00 presso laSala Gullo della Casa delle Culture. Oltre ai referenti del Progetto Davide Franceschiello e Chiara Vivone parteciperanno Mons.Salvatore Nunnari, Arcivescovo Diocesi Cosenza-Bisignano, Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza , Alessandra DeRosa, già assessore alle politiche sociali del Comune di Cosenza,  Luigi Vinceslao, Presidente Centro Socio Culturale Vittorio Bachelet, Maria Francesca Amendola, Unità operativa Alcologia Asp Cosenza, Vichi Zoccali, delegata  centro contro la violenza alle donne Roberta Lanzino.

La Commissione cultura premia il regista Massimo Scaglione. “La Calabria rimane il mio scrigno che custodisce un grande tesoro”

COSENZA- Una Commissione cultura insolitamente informale che, in una dimensione narrativa e ricca di aneddoti, ha trasferito ai presenti – consiglieri comunali e pubblico – il fascinoso mondo del cinema. Il cicerone-affabulatore, ospite della Commissione che ha segnato l’ennesima tappa del suo percorso dedicato al riconoscimento dei talenti di ‘casa nostra’, nel mondo dell’arte e delle professioni in genere,  è stato il regista di origine acrese Massimo Scaglione.

Dopo gli impeccabili onori di casa del presidente Claudio Nigro, alla consigliere Maria Lucente il piacere di introdurre l’ospite e da lì i lavori della Commissione hanno preso la piega detta in premessa, traducendosi in una piacevole interlocuzione tra artista e politico, fatta di ricordi e amicizie comuni, di una profonda conoscenza del tessuto culturale della nostra città e della Calabria in generale. Quella Calabria dalla quale Massimo Scaglione confessa di non essersi mai staccato, di non volersi staccare. “Sono partito ma sono sempre rimasto qui. La Calabria è il mio scrigno, dal quale attingo il mio tesoro”. Di questo tesoro il regista non è affatto geloso, al contrario con tanta generosità lo restituisce al grande pubblico nei suoi lavori cinematografici, a voler dire ‘godetene tutti di questo spettacolo naturale che è la Calabria’. Così è stato ad esempio nell’ultimo film, “La donna del sarto”, girato sul Tirreno cosentino, da Praia a Fiumefreddo. La pellicola – che ha come protagonista Rosetta (Maria Grazia Cucinotta), “un personaggio, ci dice il regista-sceneggiatore e produttore Scaglione, che incarna tutto l’eroismo delle donne del Sud –  ha avuto uno straordinario successo in Canada, dove ha partecipato al “Festival du Films du Monde” di Montreal, mentre ora si appresta a viaggiare verso il Sud America, per prendere parte al Festival del cinema di Fortaleza, e poi finalmente l’approdo nelle sale italiane.

Ma Massimo Scaglione ama anche guardarsi indietro e “soprattutto – dice – non dimentica le persone a cui dire grazie”.  Cominciando da Umile Montimurro e Vincenzo Ziccarelli, due figure emblematiche della storia della cultura e del teatro nella nostra regione, il primo andato via troppo presto. Da loro comincia l’amore per il teatro di un diciassettenne, studente tumultuoso, che preferisce imparare sul campo. Così succede che, dopo un percorso non completato all’Accademia di Belle Arti, è da un tecnico del Teatro dell’Opera che capisce ‘come funziona’ quella macchina magica. “La mia università sono stati personaggi del calibro di Franco Rosi, Alberto Moravia,  Ruggero Guarini, Lina Wertmuller”. Di quest’ultima Scaglione è stato assistente. “Un genio assoluto – racconta. Con lei ho capito il mondo del cinema”. A questa forma d’arte – fatta di tanti momenti tra i quali preferisce l’atto creativo iniziale che è la scrittura e quello finale che è il montaggio (e a questo proposito cita il cosentino Fabio Nunziata, “grande montatore”) – Scaglione attribuisce il ruolo di “emancipare, allargare le menti, centrare un momento ma non replicandolo”.

Nel suo prossimo progetto cinematografico, che partirà in primavera, c’è ancora una volta la Calabria, anzi proprio Cosenza, dove “ricostruirà una parte di Brooklyn, grattacielo compreso”. È un fiume in piena Massimo Scaglione e non è con poco stupore che riconosce ad una espressione della politica come una Commissione consiliare “il merito di essersi assunto un impegno che non si assume nessuno, riconoscendo che la cultura è il distintivo di una nazione”. Al termine dell’incontro – dopo un breve intervento del consigliere Domenico Frammartino il quale evidenzia “l’orgoglio dell’appartenenza sempre presente in tutto il racconto di Scaglione” affermando che “fa bene alla Calabria quando un regista ritorna e la rende protagonista del suo lavoro” – la Commissione cultura consegna la targa ricordo a Massimo Scaglione, un’altra di quelle eccellenze alle quali riconoscere onore e merito.

 

 

 

Congresso cittadino UDC Cassano Allo Ionio

CASSANO (CS) – Antonio Atene, Segretario Cittadino UDC di Cassano, rende noto che “All’indomani del congresso cittadino, nei giorni scorsi la sezione Udc di Cassano, ha ripreso i propri lavori politici, sottolineando il ruolo che il
partito ha svolto nell’ultimo decennio all’interno della comunità cassanese e
mettendo in evidenza i tanti brillanti risultati conseguiti
dall’amministrazione Gallo.
Mossa dall’intenzione di contribuire, sia pur dall’opposizione, alla
risoluzione dei problemi della città attraverso il confronto costruttivo con
tutte le forze politiche cittadine, l’Udc ritiene doveroso assumere una
posizione forte e chiara in ordine all’utilizzo delle somme ottenute dal Comune
a titolo di risarcimento danni ambientali da parte di Sindyal; nello specifico,
pur non avendo le stesse alcun vincolo di destinazione prestabilito, si chiede
che esse possano essere impiegate per finanziare iniziative a sostegno delle
tante famiglie cassanesi che quotidianamente vivono il dramma delle malattie
oncologiche, attraverso la creazione di un fondo utile a fornire una rete di
servizi di supporto sociale da mettere a loro disposizione.
Altra proposta emersa dal dibattito, consiste nell’utilizzare i fondi sopra
citati per restituire alla città un simbolo che per tanti anni ha rappresentato
un baluardo della sanità cassanese, la clinica Madonna delle Grazie di Sibari,
che potrebbe essere acquisita, bonificata e successivamente destinata ad
iniziative in ambito socio – sanitario,  cosicché un sito che oggi rappresenta
simbolo di degrado possa essere rivitalizzato con iniziative pubbliche o
pubblico – private utili ad offrire prospettive occupazionali ed a rendere
produttivo l’investimento effettuato.
Per quanto riguarda la situazione politico amministrativa, infine, il partito
assume una posizione critica in quanto ritiene che non ci sia stata chiarezza
alcuna nell’affrontare la pseudo-crisi aperta dal primo cittadino, tanto è vero
che nonostante la posizione seria e responsabile assunta dalla coalizione di
centrodestra, che avrebbe potuto strumentalizzare tale situazione, il sindaco
si è apprestato a chiuderla non facendo riferimento all’azione dei partiti
organici alla sua coalizione, bensì attraverso un’accelerazione improvvisa
della spesa con delibere formalmente discutibili ed assecondando le esigenze
personali di singoli consiglieri”.

Casabona avrà un centro di aggregazione

CROTONE – “Casabona avrà una bella struttura che sarà al servizio dell’intera comunità e che, soprattutto, fungerà da centro di aggregazione”. E’ un impegno che l’Amministrazione aveva assunto e che ora si realizza”. E’ quanto dichiara il presidente della Provincia, Stano Zurlo, a margine della firma dell’accordo di programma siglato, questa mattina, dal presidente dell’Ente intermedio e dal sindaco del comune del crotonese Natale Carvello. La Provincia ha da tempo avviato un percorso istituzionale diretto alla realizzazione di forme di aggregazione ed integrazione attraverso la realizzazione di interventi infrastrutturali fruibili dalla cittadinanza. La Provincia con un intervento di 80.000 euro procederà alla sistemazione dell’area sportiva adiacente il campo polivalente; il Comune cederà alla Provincia la proprietà dell’area. Una volta ultimati e collaudati i lavori la gestione dell’area sarà concessa in comodato d’uso gratuito al Comune di Casabona. “E’ un intervento importante ed utile-dichiara la Consigliera provinciale Carmela Scutifero- che avevo sollecitato.

L’opera pubblica sarà al servizio della comunità di Casabona che aveva bisogno di una struttura di aggregazione. Sarà un luogo ideale per i bambini, gli anziani e le famiglie. Ringrazio  per la sensibilità mostrata -conclude Carmela Scutifero- il presidente della Provincia Stano Zurlo”. “Nell’ambito dell’intervento -dichiara il sindaco Carvello- è prevista anche, ed è il primo caso in Calabria, la realizzazione di una fontana che erogherà acqua depurata, refrigerata e gassata”.

Manufatti in eternit nella zona di Catanzaro

CATANZARO – Nicola Armignacca già Consigliere Comunale e Provinciale di Catanzaro lancia un appello al Sindaco della Città Sergio Abramo, in qualità di massima autorità sanitaria del territorio, al Direttore Generale dell’ASP Gerardo Mancuso, all’Arpacal, relativo alla presenza di numerosi manufatti in eternit nella zona di Catanzaro.

” Alcune settimane fa, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, è stato condannato a 18 anni di carcere, due anni in più della sentenza di primo grado, nel processo d’appello per la vicenda “Eternit” che lo vedeva imputato per disastro ambientale. La storica sentenza è un pronunciamento importante verso l’ottenimento di una piena giustizia da parte delle vittime di un crimine terribile e nei confronti dello stesso Stato italiano: la morte di quasi 3.000 persone – tra operai e abitanti delle zone vicine. Un pronunciamento che  incoraggia la battaglia delle vittime dei familiari e delle persone oneste, per un mondo migliore senza amianto, quando la posta in palio è la tutela dell’uomo e della salute. Basta comunque alzare la testa, per accorgersi che le nostre città sono spesso “contaminate” ancora, da questo pericolosissimo materiale, utilizzato sotto forma di pluviali, serbatoi, coperture. E anche Catanzaro, risulta non essere esente: dal quartiere Lido, passando per il centro storico, fino agli insediamenti abitativi più a nord, sono diversi i tetti in eternit, in stato di profondo degrado.  L’amianto rappresenta un rischio per la salute se le sue fibre sono rilasciate o se sono presenti nell’aria e se queste vengono respirate. Gli organi maggiormente colpiti dall’esposizione ad amianto sono i polmoni, a carico dei quali, può verificarsi l’insorgere di  una malattia cronica detta ‘asbestosi’, e la pleura, la cui patologia correlata è il tumore noto anche come mesotelioma. L’insorgenza di patologie tumorali non è sempre legato ad una lunga esposizione a fibre di amianto, ma è stato provato, che è possibile contrarre malattie correlate anche con basse esposizioni. Il rischio di esposizione, non interessa solamente i lavoratori che operano su materiali contenenti amianto, ma anche tutte quelle persone che risiedono o frequentano ambienti in cui è presente amianto sotto forma di manufatti. Da cittadino e amministratore, ho in diverse occasioni e per anni, segnalato alle autorità competenti – Comune, UOISP/ASP, ARPACAL, dei casi davvero preoccupanti, cui, per la mia esperienza, si è fatto seguito solo con sopralluoghi superficiali, senza la benché minima analisi e campionatura dei materiali, ma nemmeno ispezioni visive dirette. Avvii di procedimenti nei confronti dei proprietari dei manufatti, con l’intimazione di interventi perentori, sempre puntualmente disattesi, cui spesso, da parte degli uffici preposti, non sono seguiti i successivi e consequenziali provvedimenti. Un fenomeno pericoloso, quello della presenza dell’amianto, che a Catanzaro appare gravemente sottovalutato. Voglio pertanto lanciare un appello al Sindaco della Città Sergio Abramo, in qualità di massima autorità sanitaria del territorio, al Direttore Generale dell’ASP Gerardo Mancuso, all’Arpacal, perché la questione eternit venga affrontata nella sua giusta dimensione, responsabilizzando gli uffici di competenza ad agire in maniera consona e non con interventi blandi e dilatori. Si potrebbe costituire una task force, che individui, tramite segnalazioni e sopralluoghi, la presenza di questi pericolosi manufatti sul territorio comunale. Sarebbe il caso di procedere ad una vera mappatura con l’individuazione dei “focolai” e analisi adeguate che sanciscano il grado di pericolosità, che possa poi portare, a seconda dei casi, ad interventi di “incapsulamento”, per inglobare e consolidare le fibre di amianto ed impedirne il rilascio nell’ambiente, o la totale rimozione ed il conseguente smaltimento. Sono certo che il mio appello non rimarrà inascoltato: è indispensabile infatti che, quanti sono chiamati a garantire il rispetto del diritto alla salute, mantengano la massima vigilanza e dimostrino la totale intransigenza nei confronti delle violazioni, nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

Castrovillari terminati i lavori del Parco giochi di via Polisportivo

Castrovillari (Cs) – “Domani, giovedì 27 giugno, alle ore 19,30 , l’Amministrazione comunale di Castrovillari, riconsegnerà alla città il parco giochi di via Polisportivo.” Lo ha reso noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, ricordando che il momento verrà caratterizzato anche dalla presenza di un clown il quale, con le sue performance animerà la partecipazione di tanti piccoli frequentatori che saranno presenti con i loro genitori.

“Il parco verde- aggiunge l’amministratore-, dopo un attento restyling, viene riconsegnato per essere maggiormente fruito da tutti. Nello stesso sono stati eseguiti – spiega il primo cittadino –   lavori di manutenzione straordinaria e per abbattere alcune barriere architettoniche che erano presenti, creando tracciati , importanti per dare la possibilità ai disabili ed alle carrozzelle di potersi muovere liberamente senza problemi, ed a quanti ne sono affezionati di poterlo godere al meglio. Un momento anche – sostiene il Sindaco – per affermare l’importanza dei luoghi e del paesaggio per la città ed i più piccoli, come abbiamo spiegato nella scuola primaria alcune settimana fa, presentando con l’Assessore Giovanna Castagnaro ed il consigliere Pino Russo il progetto pilota  “Educare al Paesaggio attraverso il Paesaggio” , consapevoli del ruolo che rivestono gli ambienti per una collettività e l’importanza di non sacrificarne più al cemento, cioè non prevedendo nuovo territorio da urbanizzare con destinazione residenziale.”

“Le  realizzazioni al Parco Giochi – precisa Lo Polito- legate al recupero, all’ottimizzazione delle zone ed alla loro adeguata valorizzazione ridanno smalto all’esistente ed a quegli elementi fondamentali che caratterizzano la qualità della vita di tutti i cittadini. Una testimonianza, tra le altre,  per ribadire la passione e l’attenzione che nutriamo per la tutela delle risorse naturali, premesse che si trovano, tra l’altro, in quel Piano Strutturale Comunale che stiamo disegnando con il contributo di tanti, dell’Ufficio del Piano e che afferma la traccia che stiamo disegnando nel rispetto dell’ambiente e per la promozione dello sviluppo sostenibile. Il Parco Giochi – conclude il Sindaco-  sta in questa preoccupazione, nella consapevolezza che il Territorio è la nostra “Casa”.”

Primo festival di Artemisia

Alberico Salerno

San Sosti (Cs) – Si è concluso con successo il primo festival di Artemisia, svolto nella cittadina di San Sosti: una manifestazione ben riuscita, dove sono state promosse le caratteristiche turistiche locali, valorizzate grazie alla presenza di Stella Bruno, giornalista di Rai Sport. Con grande soddisfazione, il sindaco di San Sosti, Vincenzo De Marco, e tutta l’amministrazione comunale hanno offerto una tre giorni di puro interesse, con il festival organizzato con la stretta collaborazione della Cr Team e con le associazioni “Tutti per tutto”, “Porte Aperte”, “I Mulineddri”, senza dimenticare anche l’apporto della consulta giovanile locale, della Martus Editore, del gruppo folk “A Pacchianeddra” e dell’amministrazione provinciale di Cosenza.

Proprio Alberico Salerno della Cr Team afferma: «Sono soddisfatto della collaborazione con Amedeo Calonico dell’associazione “Tutti per tutto”, e la manifestazione mi ha fatto aggiungere un altro tassello nel mosaico delle esperienze. La giornata trascorsa in compagnia di Stella Bruno ha annullato ogni segno di stanchezza, e  vista la mia passione per la F1 è stato facile trovare argomenti di dialogo. Posso dire con orgoglio che il festival di Artemisia ha preso vita da una mia idea immediatamente sposata immediatamente dal sindaco e dall’amministrazione di San Sosti,  che ha reso possibile la realizzazione dello stesso. Certo, come ogni iniziativa nuova, ci sarà stato qualche errore di gioventù, ma per ora ci godiamo gli onori, ci sarà tempo per capire dove migliorare. Comunque, non capita certo tutti i giorni di mangiare ottimi  fusilli e bere buon vino parlando di F1 con un’ esperta del calibro di Stella Bruno, per poi conoscere aneddoti e retroscena del circus da chi lo vive dall’altro lato dello schermo. Tutto sommato credo si possa dare un giudizio positivo, e Artemisia può, in questo paese, diventare un festival di riferimento per la cultura e l’enogastronomia autoctona. L’unico rammarico è per chi non ha creduto in questa idea, e non ha sostenuto partecipando attivamente alla realizzazione della stessa».

Unical. Icontri internazionali nell’ambito del Master “Esperto in gestione integrata e sostenibile del ciclo acqua-energia nei sistemi di drenaggio urbano”

RENDE (CS) – Con una lezione del prof.John Sansalone, dell’Università della Florida, si è chiuso all’Università della Calabria il ciclo di incontri internazionali organizzati nell’ambito del Master di II Livello “Esperto in gestione integrata e sostenibile del ciclo acqua-energia nei sistemi di drenaggio urbano”, coordinato dalla prof.ssa Patrizia Piro, del dipartimento di ingegneria civile, referente del Progetto Pon 01_02543/F2, che  ha incentrato la sua lezione sulla gestione delle acque piovane e in particolare sulle misure e sui modelli.

Il Prof. Sansalone ha introdotto nella prima parte della lezione, le problematiche relative alla qualità delle acque meteoriche di dilavamento, focalizzando la sua attenzione sul materiale particolato (Particulate Matter) riconosciuto come una delle maggiori fonti inquinanti nel drenaggio urbano generato dall’iterazione pneumatico-pavimentazione stradale, deposizione atmosferica e siti in costruzione. E’ stata evidenziata, pertanto, l’importanza di rimuovere con opportuni sistemi di trattamento il Materiale Particolato che adsorbe numerosi inquinanti, quali metalli pesanti, nutrienti (Fosforo e Azoto) e sostanze organiche.

Nella seconda parte della lezione, il Prof. Sansalone ha presentato alcuni esempi applicativi per il trattamento delle acque meteoriche, illustrando le diverse modalità con cui può essere ridotta la concentrazione di solidi sospesi totali (TSS) con l’introduzione di setti permeabili all’interno di vasche di ritenzione-detenzion

Inaugurata ieri la “Mensa di Mamre”

Altomonte (CS) – Dopo una fase di organizzazione e preparazione che ha visto coinvolte le Parrocchie di Altomonte, La Caritas Diocesana e l’Amministrazione Comunale di Altomonte,  ieri martedì 25 giugno 2012 alle ore 19,00  è stat inaugurata alla presenza del Vescovo di Cassano allo Jonio Mons. Nunzio Galantino, la “Mensa di Mamre”. La nuova struttura nasce per far fronte agli stati di bisogno e di fragilità spirituale e sociale che, anche nel noto centro della Valle dell’Esero e nell’ampio circondario, sono costantemente in aumento.

La realizzazione della nuova struttura è un bell’esempio di sforzo collettivo fatto in collaborazione tra diversi enti e con il libero contributo – spesso anche in ore di lavoro e servizio – dei semplici cittadini e degli imprenditori del luogo.  La realizzazione della “Mensa di Mamre” – che deve il suo nome ad un importante episodio della Bibbia – è stata fortemente voluta dai due parroci di Altomonte, Don Vincenzo Calvosa e Don Giuseppe De Bartolo, che da più tempo hanno articolato la presenza della Caritas nelle parrocchie di San Giacomo Apostolo e di Santa Maria della Consolazione. In questo loro sforzo di operosa carità, i due sacerdoti sono stati sostenuti con energia dalla Caritas Diocesana, dall’Amministrazione comunale – che ha messo a disposizione un contributo in danaro – e dagli abitanti del paese.  La mensa sarà ubicata presso i locali dell’ex asilo comunale, da più anni diventato sede dell’Oratorio “San Domenico Savio”, è sarà gestita con il sistema del volontariato.

“L’inaugurazione della mensa è una delle attività sociali che si pongono in essere, e di cui tutti siamo umilmente soddisfatti – dice il sindaco Coppola – perché essa guarda a chi ha bisogno della nostra comprensione, amicizia, accoglienza, e del nostro conforto ed aiuto. A questo intervento si aggiungeranno altre iniziative, quali il completamento dell’area verde presso il Villaggio Canonico, e la imminente costruzione di un Palazzetto dello Sport polivalente presso la Chiesa di S. Maria Immacolata di C.da Casello, finanziata dal Ministero dell’Interno per prevenire le devianze giovanili ed educare i nostri ragazzi alla cultura della legalità. Nello svolgimento di queste iniziative abbiamo la presenza e l’aiuto attivo e costante dei parroci e dei fedeli di Altomonte, ai quali non saremo mai sufficientemente grati per tutto quello che fanno con profondo spirito di servizio e fervida fede”.

“A come Avventura” in onda su Rai 2 si è occupata dell’Area Marina di “Capo Rizzuto”

CROTONE – Le bellezze dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” hanno suscitato l’interesse dei media nazionali. Di recente, infatti, la trasmissione “A come Avventura” in onda su Rai 2 si è occupata dell’Area Marina di cui è Ente gestore la Provincia di Crotone.   Nel corso del servizio televisivo la troupe si è occupata in particolare, dei relitti e dei percorsi archeologici subacquei, oltre che del centro di cura e soccorso delle tartarughe marine “Caretta-Caretta”, attività che l’AMP svolge ormai da anni per la tutela di questa specie protetta. Le varie attività svolte sono state illustrate da Simone Scalise responsabile del  Servizio AMP e da Domenico Piro medico veterinario responsabile sanitario del Centro. Viva soddisfazione, per l’ennesima presenza dell’AMP “Capo Rizzuto” sulle reti nazionali della RAI, dopo Linea Blu, hanno espresso il presidente della Provincia Stano Zurlo, il vicepresidente Ubaldo Prati ed il dirigente Antonio Leto. “La nostra provincia -dichiara il presidente Zurlo- ha molte positività e diverse località di pregio. Avere modo di mostrarle sulle reti nazionali è un fatto importante che contribuisce alla promozione del nostro territorio. L’Area Marina Protetta Capo Rizzuto –conclude Zurlo- rappresenta un’eccellenza del crotonese che deve puntare, sempre più, sul turismo naturalistico”.