Tutti gli articoli di g.palazzo

Tribunali. Domani Buemi (Psi) a Rossano e Cosenza

ROMA –  Domani, giovedì 14 novembre alle ore 14.30, Enrico Buemi, senatore del Psi e membro delle commissioni Antimafia e Giustizia del Senato, sarà a Rossano (presso il Tribunale) per affrontare il tema della riforma della geografia giudiziaria. Alle ore 17, presso la Sala “Nova” della Provincia di Cosenza, Buemi prenderà parte a un convegno-dibattito sul tema “Emergenze e Politiche di Governo del Territorio” organizzato dall’assessorato all’Urbanistica e al Governo del Territorio della Provincia di Cosenza. Ai lavori del convegno prenderanno parte il consigliere provinciale e sindaco di Trebisacce Franco Mundo, il dirigente del settore Programmazione ed Internazionalizzazione della Provincia di Cosenza Giovanni Soda, l’ex capo Compartimento Anas, Pino Iacino, il docente dell’Unical Franco Rossi, l’assessore provinciale all’urbanistica e al governo del territorio Leonardo Trento.

Indagini sull’area archeologica di Sibari. Consiglieri Comunali di Cassano si schierano dalla parte del Sindaco

I Consiglieri Comunali di Cassano All’Ionio: Gennaro Greco – Lino Notaristefano – Francesco Praino –  Carmen Gaudiano – Francesco La Regina – Salvatore Tricoci – Luciano Gaetani, hanno firmato congiuntamente il seguente documento:

“Sappiamo che si tratta un atto dovuto, ma la notizia che il nome del Sindaco Gianni Papasso, figura nel Registro degli indagati per il disastro che ha colpito l’area archeologica di Sibari, a seguito dell’esondazione del Crati del gennaio u.s., ci spinge ad intervenire non tanto per le rituali e scontate parole di solidarietà ma per esprimere sorpresa e, allo stesso tempo, sconcerto.

Siamo certi che la conclusione delle indagini, da parte della magistratura inquirente, non potrà fare altro che evidenziare la sua correttezza e trasparenza, il suo attaccamento al dovere e l’attenzione verso la propria città, con particolare riferimento al Sito Archeologico di Sibari.

Tutti conoscono,  infatti,  le sue battaglie,  condotte in difesa del territorio, che lo hanno indotto, pochi mesi dopo la sua elezione ed in data antecedente l’esondazione del Crati, a lanciare formalmente e pubblicamente  l’allarme per il precario stato degli argini del fiume, intravedendo per primo negli  agrumeti, impiantati nel suo letto,  la causa principale della tracimazione delle acque e della conseguente inondazione del Parco Archeologico.

L’opinione pubblica, soprattutto,  conosce perfettamente la storia dell’ordinanza di eradicamento  di agrumeto dalla golena del fiume,  emessa dall’Amministrazione  Papasso e   sospesa dal TAR Calabria, sia pure in via cautelare.

Tutto questo ci spiace poiché il Sindaco Papasso è noto,  anche oltre i confini del nostro territorio, per il coraggio di battersi contro l’illegalità a tutti i livelli, attraverso azioni concrete improntate al rispetto delle leggi e delle regole, grazie alle quali è divenuto scomodo e, quindi, bersaglio di  particolari settori che    cercano di fiaccare il suo operato  attraverso la diffamazione e l’intimidazione.

Nel caso specifico, il nome del Sindaco, a nostro parere, deve richiamare alla mente di tutti la passione delle sue instancabili battaglie, condotte a volte in perfetta solitudine,  per il recupero e la valorizzazione  dell’Area Archeologica più vasta ed importante della Calabria, patrimonio di Cassano e dell’umanità intera.

Avendo piena fiducia nell’operato della Magistratura, che saprà valutare serenamente ed obiettivamente gli atti ed i singoli comportamenti, siamo più che sicuri che da questa vicenda il nome e, in maniera particolare, l’agire politico-amministrativo  del Sindaco Gianni Papasso ne usciranno maggiormente fortificati”.

 

 

Scavi di Sibari allagati, Barbanti (M5S): prima tappa importate dell’inchiesta

 

ROMA – L’on. Barbanti (M5S) rende noto, tramite un comunicato stampa, quanto segue:
“La notizia deiquaranta avvisi di garanzia emessi dal pm della Procura di Castrovillari nell’inchiesta sull’allagamento degli scavi di Sibari, la consideriamo una prima, seppur importante, tappa di questo procedimento che dovrà, speriamo in tempi brevi, portare alla luce precise responsabilità su quanto accaduto nel gennaio di quest’anno. Il numero impressionante di persone coinvolte dalle indagini è un po’ il simbolo dell’approssimazione con la quale si gestisce il territorio in Calabria. Un’approssimazione che non interessa solo i pubblici amministratori, i dipendenti pubblici, i funzionari o i dirigenti, ma anche una parte della società civile che sembra ormai assuefatta all’agire in deroga a tutte le leggi dello Stato italiano.

 

D’altronde l’esempio della cattiva gestione del territorio, dell’assenza di senso civico e di memoria storica, viene dall’alto, ed è proprio lì – dall’interno del Parlamento – che come Movimento 5 Stelle stiamo lavorando per ristabilire la regola dell’assunzione di responsabilità per chi è al potere. Per questo ci auguriamo, senza voler scadere nel semplice giustizialismo o farci tappare la bocca dal troppo abusato garantismo, che questa inchiesta della Procura di Castrovillari possa segnare un punto di svolta nel desolante panorama dei processi calabresi. Che possa trasformarsi nella rinascita della legalità in un territorio abbandonato a se stesso e in balia degli eventi, anche solo atmosferici.

 

Siamo convinti, e lo vogliamo ribadire, che non si può bonificareSibari se prima non si bonifica la vicenda. Non vogliano e non permetteremo che le cose ritornino com’erano prima della tragica vicenda e vigileremo sullo stanziamento dei fondi che saranno necessari per il ripristino dei luoghi. Ora ci interessa liberare il nostro territorio da millenni di illegalità e il parco archeologico di Sibari dal fango che ha ricoperto il nostro patrimonioarcheologico”.

 

Il mondo universitario del Sud in agitazione per il D.M. 713/2013 del Ministro Carrozza

 

I Rettori delle Università Pugliesi, proprio nella giornata di lunedì scorso, si sono ritrovati presso la sede della Gazzetta del Mezzogiorno per un Forum, avendo al centro della discussione le soluzioni da adottare per contrastare il Decreto del Ministro Carrozza, che consente delle assunzioni soltanto negli Atenei del Nord.

Per l’Università della Calabria si è subito mossa la prof.ssa Patrizia Piro, Ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia, inviando a tutti i colleghi un E mail, sollecitandoli a creare uno spazio di libero e trasparente confronto per una mobilitazione coordinata con le altre università del Sud e non solo, al fine di ottenere una radicale modifica del decreto ministeriale 713 del 9 agosto 2013, che rappresenta un ulteriore tassello di un disegno finalizzato a smantellare il sistema della ricerca e dell’istruzione pubblica, utilizzando addirittura, in questo caso, il criterio del “mors tua vita mea”.

“In questa battaglia sarà necessario – dice la prof.ssa Piro in un messaggio rivolto al mondo universitario e all’opinione pubblica – coinvolgere anche la società civile e la politica per evitare di essere discriminati e avvitarci in una crisi sempre più grave. E’ ovvio che il nostro intervento non dovrà essere solo “difensivo” volto ad ottenere qualche briciola in più in una guerra di tutti contro tutti, ma dovrà essere mirato a riportare la didattica e la ricerca in tutta l’università pubblica al ruolo strategico di volano per lo sviluppo del Paese che deve necessariamente crescere insieme se vuole sopravvivere.

L’università pubblica subisce da anni continui tagli delle risorse assegnate e la sua stessa esistenza è a rischio. Ovviamente, negli stessi anni, stuoli di economisti, giornalisti e politici invocano provvedimenti per evitare la fuga dei cervelli, anzi, per favorirne il ritorno dall’estero dove sono stati accolti spesso con ponti d’oro.

Tutto ciò si traduce in una inesorabile perdita di competitività per il sistema Italia che ipocritamente si dice di volere contrastare.

L’ultimo tassello di questa opera di destrutturazione – dice ancora la prof.ssa Patrizia Piro – è il D.M.  713/2013 che, a fronte dei numerosi pensionamenti dei docenti universitari, prevede limitatissime assunzioni di nuove leve (volendo semplificare, in termini di costi, possono essere sostituiti solo il 20% di quanti vanno in pensione con un meccanismo detto ermeticamente dei “punti organico”); tuttavia questa volta è stato attuato un ulteriore meccanismo perverso che ha attribuito la quasi totalità delle nuove assunzioni agli atenei del nord e quasi nessuna a quelli del sud.

Questa distribuzione è tale da mettere in pericolo al sud l’esistenza stessa di molti corsi di laurea e di dipartimenti dissolvendo scuole ed eccellenze che negli anni si sono affermate. Cosa ancor più grave e frutto di una volontà di indebolimento della università pubblica, è quella di voler causare una specie di guerra tra poveri per accaparrarsi le poche risorse disponibili.

È necessario – conclude la prof.ssa Patrizia Piro, rivolgendosi ai nuovi organismi dirigenziali dell’Ateneo di Arcavacata –  che le massime istanze del nostro ateneo (rettore, senato accademico, cda) facciano opera di sensibilizzazione presso la società civile e le forze politiche, come è accaduto in Puglia lunedì scorso,con il Forum organizzato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, cercando di raccordarsi con le altre università per ottenere la radicale modifica del D.M. 713/2013 voluto dal ministro  Carrozza. Bisogna che l’Università pubblica in tutta Italia torni ad essere, non solo nelle dichiarazioni di intenti dei governanti, un volano fondamentale dello sviluppo del Paese nel suo insieme”.

Un programma di screening per prevenire il cancro del colon

Catanzaro – E’ in pieno svolgimento a Borgia e Roccelletta di Borgia l’attività di prevenzione del cancro del colon retto, condotta dal Centro Screening dell’ASP di Catanzaro, con il forte apporto dato dall’Amministrazione Comunale. La popolazione dai 50 ai 69 anni, che ha ricevuto un invito a domicilio, sta rispondendo ottimamente, grazie anche a una buona campagna di sensibilizzazione svolta dall’assessore Leonardo Maiuolo. Il test gratuito per la ricerca del sangue occulto fecale rileva precocemente la presenza di polipi: una tempestiva terapia endoscopica è il mezzo migliore per evitare che i polipi, nel tempo, si sviluppino in carcinoma. Le persone con test positivo sono contattate dal Centro Screening che offre loro un percorso gratuito già definito, presso le strutture di endoscopia degli Ospedali di Lamezia Terme, di Soverato o presso l’Azienda Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dove, negli ambulatori diretti dal Dott. Natale Saccà e dal Dott. Oscar Tommasini, si stanno già esaminando gran parte dei pazienti sottoposti a screening provenienti dal Distretto di Catanzaro. La Dott.ssa Maria Paola Montesi, responsabile dello screening del cancro del colon retto, afferma che questa forma di prevenzione è molto efficace. Dal 2008 oltre 10.900 persone hanno potuto usufruire del test gratuito, che risulta positivo nel 6% dei casi. Finora sono stati individuati e curati 32 casi di cancro, 55 adenomi ad alto rischio e 170 polipi a basso rischio di trasformazione neoplastica. L’intero percorso dello screening, totalmente gratuito, è possibile grazie all’azione sinergica di più Unità Operative dell’ASP: oltre al Centro Screening e alle Endoscopie dell’Ospedale Pugliese, i risultati sono dovuti al contributo di Centri prelievo e Poliambulatori periferici, Laboratorio Analisi, Endoscopie, Radiologie, Anatomia Patologica, Chirurgie, Oncologia. Tutte strutture che dialogano tra loro, altamente qualificate, che garantiscono un percorso clinico completo.

Rottura all’Abatemarco

COSENZA –  Nuova rottura su una condotta adduttrice dell’Abatemarco.

Si è verificata – informa la Sorical-  in località Triscioli nel Comune di Santa Caterina Albanese.

L’erogazione dell’acqua potabile è stata sospesa per il tempo necessario alla riparazione.

I lavori sono in corso-dice sempre la Sorical- e saranno ultimati nel corso della giornata. Al termine sarà ripristinata la normale erogazione a tutte le utenze.

 

 

Delegazione Della Calabria All’Assemblea Elettiva Coldiretti Nazionale

Una delegazione di tutte le province calabresi, della Coldiretti della Calabria, guidata da presidente Pietro Molinaro e dal direttore Francesco Cosentini parteciperà Venerdì 15 Novembre in Via XXIV Maggio 43 a Roma dalle ore 10,30 al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi dove si svolgerà  l’Assemblea nazionale che eleggerà il nuovo PresidenteNazionale  della Coldiretti, in rappresentanza di 1,6 milioni di iscritti. A margine dell’Assemblea sarà presentato il primo rapporto “Terre d’Italia in mani straniere”  sulla straordinaria capacità dell’agricoltura di attirare gli investimenti dall’estero negli anni della crisi, in controtendenza all’economia generale.

 

Una vita “Ad alta quota” per Lella Golfo, a Cosenza venerdì prossimo

COSENZA- Uno dei successi di cui va comprensibilmente più orgogliosa sta nell’essere riuscita ad imporre una adeguata percentuale di donne nei Consigli d’Amministrazione delle grandi aziende, così dando inizio ad un promettente lavoro di scardinamento delle ferree leggi del potere maschile e maschilista.

Ma molte altre attività – imprenditoriali, politiche, sociali – caratterizzano la personalità e la vita di Lella Golfo, che sarà venerdì 15 novembre a Cosenza, al Teatro Rendano, per presentare il suo libro “Ad alta quota. Storia di una donna libera”, in cui l’autrice si racconta con schiettezza e con orgoglio. La prefazione al libro è di Antonio Catricalà, i tipi di Marsilio.

Calabrese, giornalista, antica militanza politica a sinistra e poi deputata del Pdl nella scorsa legislatura,  fondatrice del Premio e della Fondazione Marisa Bellisario di cui è Presidente, autrice di numerose iniziative nazionali ed internazionali tese all’affermazione e al riconoscimento del ruolo della donna,  Lella Golfo è stata la prima firmataria, insieme ad Alessia Mosca del Pd, della proposta di legge che, andata in porto dopo due anni, introduce le quote di genere nei Consigli d’amministrazione e collegi sindacali delle società quotate in borsa e delle società controllate dalle amministrazioni pubbliche.

La legge 120 del 2011 è la prima norma sulle quote di genere nella storia della Repubblica Italiana.

Il saluto introduttivo sarà di Luca Morrone, Presidente del Consiglio al Comune di Cosenza, che ha dato il patrocinio all’iniziativa.

Intervengono: Giacomo Mancini, assessore regionale al Bilancio; Donatella Treu, a.d. del Gruppo Sole24Ore; Piero Sansonetti, direttore de L’Ora della Calabria; Alessandra Ghisleri, direttrice Euromedia Research; Lorena Bianchetti, conduttrice tv e giornalista; Anna Ruocco, consigliera del Ministro Economia e Finanze; Elena Marinucci, senatrice.

Modera i lavori la giornalista Anna Maria Terremoto, redattore capo del Tg3 Calabria. L’appuntamento è per le ore 17 di venerdì 15 novembre al Ridotto del Rendano.

In Commissione cultura il talento della giovane cantante cosentina Rebecca Scafa

COSENZAQuindici anni appena, dietro una voce da adulta. Il piglio e l’autorevolezza di una interprete consumata che ha un sogno su tutti: interpretare un musical, come “Romeo e Giulietta”. Lei si chiama Rebecca Scafa, dal nome hitchcockiano, ma il suo talento ormai non è un mistero per nessuno, soprattutto da quando quest’anno, dopo una full immersion di tre anni alla scuola “Artisti Academy” di Celico,  diretta dalla maestra di Canto Antonella Costa, che sta per aprire una sede anche a Cosenza, è approdata alla fase finale di “Italian Talent Lab” svoltasi a Santa Maria di Leuca, in Puglia, dove ha colto un importante successo, aggiudicandosi il premio della critica nel concorso nazionale per giovani talenti.

Forte di questo successo, Rebecca Scafa è stata ospitata dalla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Claudio Nigro che, nel corso di una seduta molto partecipata, ha attribuito alla giovane cantante cosentina il riconoscimento dell’organismo consiliare del Comune di Cosenza, riservato ai giovani talenti della città. Su Rebecca hanno puntato molto sia Walter Tripodi, direttore del coro gospel “The glory of God”, espressione della Chiesa Evangelica Bethel di Cosenza, sia la sua direttrice artistica Sefora Tripodi, che l’hanno inserita nel gruppo ed ora la considerano un motivo di vanto.

In Commissione cultura Rebecca Scafa, dopo l’introduzione del Presidente Nigro, è stata presentata dal consigliere relatore Mimmo Frammartino che ne ha messo in luce le qualità vocali e la versatilità, riconoscendo anche i meriti di Giuseppe Caggegi e Francesca Orlando, rispettivamente  team leader manager e talent scout dell’agenzia “Freestyle Diva Management” che hanno contribuito e non poco all’affermazione di Rebecca Scafa al talent nazionale di S.Maria di Leuca. “Un percorso, quello di Caggegi e della Orlando – ha sottolineato Frammartino – orientato non solo alla scoperta di giovani talenti, ma fortemente caratterizzato anche in direzione del sociale, per la meritoria attività che la loro associazione svolge, garantendo momenti di spettacolo ed eventi anche nei luoghi della sofferenza, come case di riposo, ospedali pediatrici ed istituti per persone diversamente abili.”

Per la Vice Presidente della commissione cultura Maria Lucente “Rebecca Scafa è motivo di particolare orgoglio per la città di Cosenza ed è un fatto estremamente positivo che non trascuri la scuola, proseguendo il suo percorso di studi al Liceo Artistico di Cosenza. E’ importante che si prenda cura del suo talento, ma questo deve conciliarsi con gli studi a scuola, perchè la scuola dà un senso di sicurezza che tornerà utile anche alla sua carriera di cantante.”

Al momento dei ringraziamenti, Rebecca ne  ha  uno per tutti, a cominciare dalla famiglia, presente in Comune con i nonni ed entrambi i genitori, ma chi ha preso brevemente la parola è solo la madre, Anna Ciancio, che l’ha iniziata alla danza, mentre il canto è stato una sorpresa piuttosto recente. Il grazie più intenso la giovane cantante lo indirizza al Signore, dimostrando un grande senso della fede. Poi, la proiezione dei filmati che la ritraggono vincitrice all’Italian Talent Lab di S.Maria di Leuca dove si è affermata cantando un brano di Whitney Huston. Una scelta non casuale – ha confidato – ma dovuta alla sua irrefrenabile passione per la black music che l’ha guidata anche nella scelta di entrare a far parte del coro gospel.

E dopo aver interpretato tante canzoni altrui, è arrivato il momento di un suo inedito al quale sta lavorando con Paolo Scarpino, che ha scritto la musica. Un brano tratto dal “Cantico dei cantici” e dal titolo “Come un sigillo”. E per Rebecca Scafa potrebbero schiudersi le porte della definitiva consacrazione.