Cosenza, un pareggio con rimpianti (e recriminazioni)

Un buon punto per un Cosenza rinato al quale ormai mancano solo i tre punti. Finalmente, dopo un anno di stenti, si è visto un gioco degno di questo nome, fatto di sovrapposizioni e verticalizzazioni. Soddisfatto anche Mister Roselli e soddisfatti i tifosi, il cui applauso mancava dal derby pareggiato contro il Catanzaro.

Come già annunciato antecedentemente alla partita, i ragazzi della Curva Sud si sistemano in Tribuna Rossa, grazie anche all’aiuto della società che, di concordo con gli Ultras, rende possibile l’acquisto dei tagliandi di settore a 10 Euro: questo perché la sopracitata Tribuna è l’unica parte di stadio nella quale sono assenti le barriere architettoniche. Nel nome di Piero Romeo, storico ultras, il tifo organizzato si sposta, per permettere anche ai disabili di godere dello spettacolo di una partita vissuta nell’atmosfera della Curva. Un bellissimo gesto, ancora nel nome di chi ha fatto della sua vita un servizio nei confronti delle persone meno fortunate. Al momento dell’ingresso in campo, inoltre, il Cosenza Calcio, nelle persone di Caccetta (oggi capitano) e Calderini (suo vice), consegna a Roberto Giacomantonio e Gianni Moretti, attori protagonisti di Conzativicci, la divisa ufficiale.

4 – 4 -2 per i padroni di casa, tra i quali si rivedono Sperotto, che riprende il suo posto come esterno basso di sinistra, e Fornito, esterno di centrocampo a destra. Per il resto tutto come sempre, con Magli e Tedeschi coppia centrale e Ciancio a completare la linea difensiva, Alessandro opposto a Fornito, Corsi e Caccetta in mezzo, Calderini a supporto di Cori. Si accomoda in panchina De Angelis insieme al nuovo acquisto Cesca, in tribuna Mosciaro.

Il Cosenza parte subito in maniera aggressiva, con Fornito che mette in mezzo un bel pallone a giro sul quale deve intervenire l’estremo peloritano in tuffo, allontanando coi pugni. All’undicesimo ingenuità in area di rigore rossoblu’ con atterramento di un messinese e calcio di rigore per i siciliani: dal dischetto va Corona, ma il tiro è fiacco e centrale e Ravaglia para. Al 17′ Ciancio crossa da sotto il vertice destro dell’area di rigore, Cori prova ad intervenire ma cade per terra: l’arbitro lascia proseguire. Al 20′ Fornito ci prova a giro, bella respinta di Iuliano che si ripete sulla ribattuta non proprio immediata di Cori. Due minuti dopo bello schema su punizione, battuta nuovamente dallo scatenato furetto scuola Napoli che imbecca Caccetta il quale, solo, liscia un pallone neanche troppo facile. Replica pronta del Messina che ci prova da fuori con Bucolo, ma il Cosenza ha più motivazioni ed in due minuti, tra il 28′ ed il 30′, confeziona una grande palla gol con Cori, servito da un illuminante filtrante di Calderini, sfumata per uno stop di troppo del centravanti, ed un episodio da moviola, con il numero 10 atterrato in area dal diretto avversario ma invitato subito a rialzarsi dal signor Strippoli. Ogni tanto anche i peloritani si fanno vedere, stavolta con un indemoniato Pepe che mette in mezzo un viscido pallone rasoterra: attento Ravaglia. Sul ribaltamento di fronte, lo stesso terzino rossoblu’ crossa quasi dall’out di sinistra un bellissimo pallone sul quale interviene prima di tutti Calderini in spaccata: Iuliano è prodigioso e salva non solo sul primo tentativo ma anche sulla seguente ribattuta dell’ex Aprilia che si dispera.

Inizia la ripresa e dopo 4′ punizione di Magli ben bloccata da Iuliano. Ancora il Cosenza in avanti con Cori, che stacca di testa un bel cross di Fornito mandando alto. La partita va a sprazzi e si alternano momenti morti a momenti assolutamente impossibili da seguire, come l’arco di tempo tra il 20′ ed il 24′: prima Ravaglia, vittima di un’indecisione, serve un clamoroso assist ad Orlando che, altrettanto clamorosamente, sbaglia; poi, su un cross di Sperotto lisciato da Cori, Calderini non inquadra la porta; dall’altro lato, Caccetta salva alla disperata su Orlando, infortunandosi: al suo posto entra De Angelis. Alla mezz’ora ennesimo episodio dubbio a sfavore dei rossoblu’, con De Angelis che manca un tap – in facile forse per un contatto in area che il direttore di gara giudica ininfluente ai fini dell’azione. Al 35′ ci prova Nigro, subentrato ad Izzillo: il suo tiro termina a lato in seguito ad una deviazione, sugli sviluppi del corner seguente Bjelanovic gira a lato. Un Cosenza arrembante nel finale non riesce a sbloccare il risultato, che resta inchiodato sullo 0 – 0 nonostante molteplici tentativi dei padroni di casa. Termina, dopo 6′ di recupero, una partita davvero bella, alla quale è mancato solo il gol. Il problema è che ai rossoblu’ la marcatura manca dalla vittoria corsara a Matera, e questo non è un dato confortante: di confortante c’è, però, l’ennesima buona prestazione offerta dai ragazzi di Roselli, capaci di collezionare, soprattutto nel primo tempo, numerose e nitide palle gol. Parlare di ripartire, per l’ennesima volta, può forse sembrare ripetitivo, ma ogni volta sembra d’uopo: stavolta, visto che il prossimo impegno sarà nuovamente in casa, contro la Vigor, bisognerà obbligatoriamente trovare i tre punti.

Francesco La Luna

 

COSENZA – MESSINA 0 – 0

COSENZA: Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Magli, Sperotto; Fornito, Corsi (13′ st Corsi), Caccetta (27′ st De Angelis), Alessandro (7′ st Criaco); Calderini; Cori. A disp: Saracco, Blondett, Zanini, Cesca. All: Roselli

MESSINA: Iuliano; Benvenga, Silvestri, Stefani, Donnarumma; Bucolo, Izzillo (27′ st Nigro), Damonte; Orlando, Pepe, Corona (10′ st Bjelanovic). A disp: Lagomarsini, Marin, Bortoli, Paez, De Bode. All: Grassadonia

ARBITRO: Strippoli di Bari (ass. Solazzi, Scarica)

AMMONITI: Bucolo, Stefani, Damonte (M)

SPETTATORI: 2000 ca.

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