Cappellacci sulla Coppa Italia: “Sono contentissimo, ma non enfatizzate i miei meriti”

Sembra passata un’era geologica, eppure lo ieri calcistico non è poi così lontano se risponde al nome di Roberto cappellaCappellacci: abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex allenatore dei silani, ora in quel di Giulianova, sua città natale, e lo ringraziamo per la disponibilità:

Per chi si stesse chiedendo cosa stia facendo il Capp, la risposta è immediata: “Calcisticamente sono fermo, però la giornata la impegno con altri lavori”. Questo alla luce dell’esonero successivo alla sconfitta casalinga con la Juve Stabia [0 – 1, Bombagi 20′ pt, ndr], dopo un’annata che portò alla salvezza/promozione nell’anno della riforma dei campionati: “La mia esperienza si è conclusa ad ottobre, ma mi sembra un secolo che non sto più a Cosenza, anche perché un anno fa abbiamo raggiunto l’obiettivo della salvezza: questa stagione è andata male soprattutto per colpa mia, sono contento che la squadra ne sia uscita perché mi sarei sentito davvero male, soprattutto per i tifosi: la società ha fatto la scelta giusta ed i risultati si sono visti data la salvezza della squadra”. Cappellacci è stato, però, anche l’allenatore che, dopo Vittorio Mosele, ha portato i Lupi alla vittoria nel covo delle aquile catanzaresi [L’ultima vittoria in terra rivale risaliva alla stagione 1949/’50, nell’allora campionato di Serie C, girone D, con il risultato di 0 – 1 per effetto della rete di Lino Begnini al 70′ di gioco, ndr]: “Nel marasma delle prime dieci giornate c’è stata la nota, positiva e bellissima, della vittoria in Coppa a Catanzaro: certo, quasi tutti i meriti sono dei ragazzi, ma anche la fortuna c’ha messo il suo, perché abbiamo trovato un avversario in formazione rimaneggiata causa impegni di campionato – non enfatizzate i miei meriti, io ho fatto solo quella vittoria nel trofeo; poi la Coppa, per la stagione del Cosenza, è un obiettivo importante, perché spesso ci si arriva così per caso, ma quando sei lì non te la vuoi fare scappare: sentiamo spesso dire che in Coppa giocano magari quelli che hanno avuto meno chance, ma ad un passo dalla conquista cambia tutto: ovviamente domani sarò davanti la TV a seguire la partita e a tifare per i Lupi.”

Cappellacci ha seguito dalla panchina del Cosenza 44 partite, ed il suo score è in positivo: 16 infatti le gare vinte, 14 quelle finite in parità ed altrettante quelle terminate con un risultato sfavorevole ai Lupi.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

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