Cosenza, tris e salto in classifica

Il Cosenza continua la sua striscia d’imbattibilità sconfiggendo l’Ischia e portando a cinque (quattro se si esclude la vittoria in Coppa Italia, ndr) i risultati utili consecutivi. Non una partita bellissima, ma giocata con grande cuore dai ragazzi di Roselli che, con questi tre punti, escono dalla zona play out, scavalcando Martina Franca (Impegnato domani e prossimo avversario, ora due lunghezze sotto i rossoblu’), Barletta (0 – 0 contro l’Aversa) e Messina (1 – 1 al San Filippo contro il Catanzaro) e portandosi a meno uno dal Melfi (caduto a Lecce per mano dei salentini, 4 – 1).

Roselli propone l’undici prestabilito, mettendo però in campo a sorpresa Caccetta, ieri rimasto ai margini della rifinitura per una vescica al piede; per il resto niente da segnalare, con Ravaglia a guardia della porta coadiuvato da Tedeschi e Magli centrali, Sperotto a sinistra e Blondett a destra per sopperire all’assenza di Ciancio (distorsione al ginocchio con interessamento del collaterale destro, sabato potrebbe essere in campo), Arrigoni e come detto Caccetta in mezzeria con Fornito a destra e Criaco a sinistra, Calderini dietro l’unica punta Cori avanti.

Dopo otto minuti Ischia in vantaggio: corner per i campani, pallone in mezzo dopo una battuta corta con seguente colpo di testa di Ingretolli, Ravaglia respinge ma Wagner è lì ed il tap – in è quanto di più semplice si possa desiderare. Al minuto dodici D’Amico ci prova dalla distanza ma il pallone esce di almeno un metro alla sinistra della porta difesa da Ravaglia, ovvero quella sotto la Curva Sud dello stadio San Vito. Al minuto venti punizione per il Cosenza da dieci metri fuori il vertice basso sinistro dell’area di rigore: batte Arrigoni che mette in mezzo un pallone viscido, Giordano esce come nelle scuole calcio ti dicono di ne anticipato da un tocco che non si capisce se sia di Magli o di De Agostini: di chiunque sia, l’essenziale è che la sfera varchi la linea di gesso e finisca in rete, ratificando così il pareggio dei padroni di casa. Nei seguenti 5′ ci prova prima Calderini, poi Cori, ma nessuno dei due crea particolari patemi al numero uno isolano, la cui squadra si fa vedere al 26′ con un colpo di testa di Ingretolli di molto a lato e con un tiro al volo di Fiandaca senza pretesa alcuna; molto più pericoloso il diagonale  di Ciotola su un’imbucata alle spalle di Blondett, con la sfera che sfiora il palo e si perde sul fondo. La partita è estremamente vivace ma non si segnalano chissà quali grandi occasioni da gol, con Calderini leggermente pericoloso al 44′ con una girata spalle alla porta che termina alla sinistra della porta isolana; su questa occasione si chiude il primo tempo, col punteggio fissato sull’uno a uno per merito delle reti di Wagner e Magli.

La ripresa inizia con gli stessi ventidue scesi in campo al momento del fischio d’inizio, con la prima occasione che è di colore ospite ed arriva conseguentemente ad un contropiede originato da un calcio d’angolo: D’Amico si invola solo e Ravaglia, rimasto tra i pali, trova un miracolo: la principale legge non scritta del calcio recita “Gol sbagliato, gol subito”, e si sa che le leggi non scritte di questo mondo raramente sbagliano: lancio lungo dalla difesa, gran pasticcio tra Giordano ed Impagliazzo, ne approfitta Cori che protegge palla dagli accorrenti centrali e serve Calderini il quale, a porta vuota, la mette dentro, ribaltando il risultato. Al 26′ piove sul bagnato m per gli ospiti: Tortolano brucia in velocità gli avversari ed arriva al vertice basso sinistro dell’area di rigore, dove lo attente il già ammonito Rainone che lo atterra, rimediando il secondo giallo e finendo anzitempo la partita. Il Cosenza non è pago e fa tris: punizione da vicino la bandierina, Arrigoni mette in mezzo, spazza la difesa isolana ma sul pallone arriva Tortolano che prova a calciare ma viene chiuso: il rimpallo è estremamente fortunoso, col pallone che si impenna e termina, beffardo, alle spalle del numero uno avversario: un gol che sa di liberazione per il veloce esterno di Roma, dopo una stagione sinora travagliata e passata per lo più tra tribuna e panchina. Al 45′ si rivede l’Ischia avanti con una mischia su punizione, ma Ravaglia è ancora strepitoso e con un riflesso felino toglie il pallone da dentro la porta, lasciando intatto il tabellone del punteggio.

Cosenza che raggiunge la tredicesima piazza e, come detto, accorcia la classifica, in attesa delle prossime quattro partite che chiuderanno il girone d’andata: tre su quattro (Martina Franca in Puglia, Aversa Normanna e Melfi in casa) saranno scontri diretti da vincere per terminare il girone d’andata in positivo; nel frattempo, con questa vittoria, Roselli ha già messo in cascina otto punti, uno in più di quanti ne avesse fatto Cappellacci nelle dieci partite avute a disposizione, imponendo alla stagione un’inversione di marcia che ha portato il Cosenza di là dalle sabbie mobili: continuare su questa falsariga dev’essere il leitmotiv per chiudere sopra i venti punti il girone d’andata, quota che permetterebbe ai Lupi di stare più tranquilli.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

COSENZA – ISCHIA 3 – 1

MARCATORI: Wagner (I) 8′ pt, Magli 20′ pt, Calderini 14′ st, Tortolano 33′ st (C)

COSENZA (4 – 4 – 1 – 1): Ravaglia; Blondett, Tedeschi, Magli, Sperotto; Fornito (28′ st Zanini), Caccetta, Arrigoni, Criaco (5′ st Tortolano); Calderini; Cori (42′ st Cesca). A disp: Saracco, Bertolucci, Corsi, De Angelis. All: Roselli.

ISCHIA (3 – 4 – 3) Giordano; Sirignano, Rainone (A), Impagliazzo; Finizio, Wagner, Fiandaca, De Agostini; D’Amico (32′ st Cruz), Ciotola (19′ st Armeno), Ingretolli. A disp: Mennella, Bulevardi, Gerevini, Di Cesare, Iannascoli. All: Maurizi.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. Antonio Giuia di Pisa; 1° Ass: Sig. D’Annibale di Marsala; 2° Ass. Sig. Ruggeri di Palermo.

AMMONITI: Rainone, Fiandaca, Wagner (I), Caccetta (C)

ESPULSI: Rainone (I) per somma di ammonizioni

CALCI D’ANGOLO: 5 – 4

RECUPERO: 2′ pt; 3′ st.

 

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