Sconfitta immeritata per il Catanzaro: la Juve Stabia passa 3-0

CATANZARO – JUVE STABIA 0-3

CATANZARO: Elezaj; Riggio, Figliomeni, Signorini; Statella (29′ st Repossi), Maita (35′ st Nicoletti), De Risio, Favalli; Kanoute (20′ st D’Ursi), Ciccone (29′ st Iuliano), Fischnaller (20′ st Giannone). In panchina: Mittica, Celiento, Eklu, Nikoloupolus, Posocco All.: Auteri.

JUVE STABIA : Branduani; Vitiello, Marzorati, Troest, Allievi, Mastalli (40′ st Lionetti), Aktou, Calò (37′ st Mezavilla), Carlini (32′ st Vicente) , Paponi (37′ st Sinani), Canotto. In panchina: Cotticelli, Schiavi, Stallone, Melara, Castellano, Viola, Dumancic, All.: Caserta.

ARBITRO: Zufferli di Udine.

MARCATORI: 13′ st Allievi (J), 16′ st Paponi (J), 35′ st Mastalli (J).

NOTE: Ammoniti: Troest (J), Paponi (J), De Risio (C), Kanouté (C). Espulso Riggio (C) per doppia ammonizione. Recupero 2′ pt, 5′ st.

CATANZARO – Auteri lo aveva annunciato in conferenza stampa: la Juve Stabia è una squadra a cui basta pochissimo per colpire. Il tecnico giallorosso è stato profetico: il Catanzaro ha dominato per settanta minuti, ma ai campani sono bastati un calcio di punizione e un paio di errori della difesa giallorossa per passare.

Catanzaro, dominio per oltre un’ora

Una sconfitta dura da digerire, sia per l’importanza dello scontro, sia per quanto visto il campo: il Catanzaro ha davvero dominato dai primi minuti.  Già al primo minuto i giallorossi reclamano per un eventuale rigore, con Allevi che colpisce di braccio un cross dalla destra di Statella. Le vespe rispondono col gol annullato, giustamente, ad Aktou, che si era mosso con troppo anticipo alle spalle della difesa. Il Catanzaro prende subito possesso del pallone e del campo, attaccando in massa l’area avversaria. Le azioni nascono soprattutto sulle fasce. Statella in particolare tenta più volte il cross in mezzo. L’area però spesso è sguarnita e, nonostante i numerosi traversoni, il Catanzaro non riesce a impensierire Branduani. Occasione degna di nota solo quella di Riggio al 10′, che prova a deviare un cross in porta di tacco ma colpisce il palo. Il Catanzaro comunque impone dei ritmi alti che, nonostante l’assenza di occasioni clamorose, rendono godibile la partita. Purtroppo però il terreno di gioco non è dalla parte delle aquile. In città è piovuto tutto il giorno e il prato è pesante, con le zolle che spesso si staccano e rendono lenta e imprecisa la circolazione di palla. Proprio una zolla stava per deviare in porta un cross di Statella al 31′.

Rosso a Riggio, la Juve Stabia segna 3 reti

Il secondo tempo prosegue inizialmente sulla falsariga del primo, col Catanzaro che cerca di sfondare soprattutto sul binario Kanouté-Statella. Come detto però la Juve Stabia è una squadra che vive di episodi e al 57′ passa, con una punizione guadagnata sulla destra da Paponi deviata in porta di testa da Allievi. Vantaggio campano totalmente immeritato ma tutto sommato recuperabile. Il Catanzaro vuole continuare ad attaccare con convinzione ma al 61′ accade l’imponderabile: transizione offensiva stabiese ma Catanzaro che recupera palla. Maita però gestisce malissimo il possesso, tiene troppo il pallone tra i piedi, aspetto del gioco che deve assolutamente limare, e regala una nuova transizione agli avversari. Canotto calcia piano da dentro l’area, Elezaj respinge di piede in maniera insensata, Paponi ci riprova e Riggio devia di braccio: rigore ed espulsione per doppia ammonizione per il difensore. Paponi stesso trasforma un rigore nato dal nulla, solo a causa di errori macroscopici di Maita e Elezaj, che compromettono la partita di Riggio e della squadra. In dieci diventa tutto più difficile, anche perché si aprono spazi alle spalle della difesa. Così, ancora in contropiede, e ancora dopo un errore di Maita, la Juve Stabia si ritrova davanti ad Elezaj: per Mastalli è facile insaccare a due passi dalla porta.

Errori da evitare

Finisce così una partita ben giocata per un’ora, in cui il Catanzaro è stato penalizzato soprattutto da un campo impraticabile per una squadra che vuole giocare palla a terra. Bisogna ripartire dallo spirito dei primi settanta minuti, in cui la Juve Stabia non è mai stata in grado di superare la metà campo. Sarà necessario però limitare gli errori individuali: per quanto la squadra possa giocare bene, regalare il pallone nella propria metà campo significa quasi sempre concedere il gol.

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