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Afonia: dai musicisti Emanuele Via e Danilo Guido un inno contro il silenzio caduto sull’arte

ACRI (CS) – Cosa accadrebbe se un giorno ti svegliassi senza poter più emettere neppure un suono, impotente davanti all’inesorabile silenzio?

È l’afonia. Un oblio improvviso. E tu non puoi farci niente. Questa stessa afonia ferma ora la nota del musicista, la penna del poeta, la voce dell’attore, la mano dell’artigiano, il passo della ballerina. Si immobilizza così il mondo dell’arte, sfuma il sogno dell’artista.

«Non si può più urlare, mai. Non si può fuggire, forse. Non ci si può più esprimere. O invece sì?», recita il testo-presentazione di Emilia Bifano.

Afonia è il brano dalle note calde e struggenti composto dai musicisti Emanuele Via e Danilo Guido. 

Un modo concreto per rompere il muro di silenzio che spesso colpisce il mondo dell’arte. Una sensazione di stallo che oggi è amplificata dal difficile periodo storico che stiamo vivendo.

La cornice è quella di Acri, cittadina  della provincia di Cosenza, raccontata dalle immagini realizzate dal torinese Giorgio Blanco con l’acrese Denis Mancuso. In questo luogo Emanuele, Danilo e gli artisti che animano il video di “Afonia” sono cresciuti, vivono o hanno vissuto.

Ad Acri, come in molti paesi e borghi d’Italia, il silenzio spesso si mescola all’implacabile spettro della dimenticanza e con esso cresce il rischio di perdere per sempre tutta la bellezza di un luogo e della sua cultura. La musica racconta storie e crea costantemente mondi, a volte più vividi e confortanti di quello reale. Come si legge ancora nel testo di Emilia Bifano. 

I protagonisti

Per Afonia, al piano siede Emanuele Via, pianista degli Eugenio in Via di Gioia e co-fondatore, con quattro musicisti classici, del collettivo strumentale Emanuele Via e Charlie T, che ha pubblicato un sorprendente disco d’esordio dedicato agli alberi. A suonare il sax è Danilo Guido, uno dei più interessanti sassofonisti europei. Maestro di Emanuele in adolescenza, dopo il Diploma al Conservatorio si avvicina al jazz e collabora con numerosi artisti (tra gli altri Antonella Ruggero e Geoff Westley). Con diverse pubblicazioni da solista all’attivo, Danilo vive tuttora ad Acri, luogo a cui anche Emanuele, torinese d’adozione, resta profondamente legato.

Il video, di Giorgio Blanco e Denis Mancuso (con Ghost production e mixing di Fabio Arciglione) è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Acri. 

Resina, esce oggi il primo disco degli Emanuele Via & Charlie T

ACRI (CS) – Un album strumentale per l’esordio dell’inedito progetto nato dall’incontro musicale tra il pianista acrese Emanuele Via (membro degli Eugenio in Via Di Gioia, reduci dalla bella affermazione di Sanremo Nuove Proposte) e il quartetto Charlie T, composto da Matteo Mandurrino (violino), Chiara Di Benedetto (violoncello), Fortunato D’Ascola (contrabbasso), Antonella De Franco (arpa). Album Resina

Anticipato da due singoli che hanno superato complessivamente le 60mila riproduzioni su Spotify, il disco è dedicato al legno, il materiale di cui sono fatti gli strumenti ai quali i cinque musicisti sono profondamente legati. Dal punto di vista musicale, l’elemento fondamentale su cui si basa questo lavoro è la resa acustica, con una forte ricerca della distinguibilità del suono di ogni strumento e del suo ruolo specifico: il pianoforte crea un tappeto che si prepara ad accogliere i temi e i controcanti del violino e del violoncello i quali, a loro volta, si intrecciano e dialogano, mentre il contrabbasso interviene con la sua potenza e il suo calore insieme all’arpa che colora e gioca per rendere tutto più leggero e suggestivo.

Se volessimo definire questi brani, potremmo dire che sono rapsodici sia da un punto di vista formale – composti cioè da un solo movimento ed un carattere libero, a tratti improvvisativo – che da un punto di vista espressivo, dato l’intento narrativo ed evocativo di un disco che vuole raccontare in musica un viaggio attraverso ricordi di infanzia e sensazioni primordiali di attaccamento alla natura.

«Resina – racconta Emanuele Via – è un disco di otto brani che ho scritto appositamente per questa formazione. E’ dedicato al legno, il materiale di cui sono fatti i nostri strumenti. Materiale a cui siamo legati visceralmente, come agli alberi dai quali proviene, che evocano ricordi di infanzia e sensazioni primordiali di attaccamento alla natura. Queste sensazioni abbiamo provato a replicarle in musica. Solo musica, senza testi, per rendere tutto più legato all’istinto. Così sono diventate fondamentali le dinamiche, le esitazioni, i silenzi e anche i rumori».

Una melodia particolare che il componente calabrese spiega così: «I Charlie T sono riusciti a farmi comprendere ancora di più le possibilità e i limiti di ogni strumento. Per questo Resina è perfettamente cucito sulle nostre personalità e sulle ispirazioni musicali di ognuno, che vanno dalle colonne sonore di film (come i capolavori di Ennio Morricone e Danny Elfman) alle composizioni di Ezio Bosso, fino all’impressionismo di Debussy, alla musica classica, e a quella contemporanea».