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Alla Pro Loco di Castrovillari il primo premio al Festival Folkloristico in Croazia

CASTROVILLARI (CS) – Ancora un successo per il Gruppo Folklorico della Pro Loco di Castrovillari. Con giudizio unanime ha ricevuto il primo premio per le coreografie e per la danza popolare, il primo premio per il gradimento del pubblico e della critica e si è classificato al secondo posto assoluto dietro lo straordinario gruppo F.A. Oteks Folk proveniente dalla Macedonia. Il riconoscimento gli è stato conferito nel corso del XVI Festival Folkloristico Internazionale di Dignano, Leron, in  Croazia, a cui il gruppo ha partecipato dal 17 al 22 di agosto insieme ad altri sodalizi provenienti da tutta Europa con l’intendo di far ammirare le qualità e peculiarità culturali tradizionali della propria nazione. L’elevato livello artistico della manifestazione non ha scoraggiato i ragazzi del gruppo della Pro Loco anzi, grazie alla preparazione ed alla caparbietà dei componenti, diretti da Gerardo Bonifati (direttore artistico della Pro Loco), la formazione castrovillarese ha dato uno straordinario esempio di professionalità, capacità e buon comportamento. Lo spettacolo, è risultato, grazie alla sua nuova impostazione scenica, innovativo, molto gradito dal pubblico e molto apprezzato dal mondo accademico. Infatti molti Atenei seguono con interesse l’attività culturale del gruppo a cui danno una ritrovata credibilità  grazie anche al nuovo modo di raccontare le tradizioni ed alla forma di proporre trasposizioni sceniche che parlano di argomenti legati alla tradizione calabrese. Assistere ad uno spettacolo dei ragazzi castrovillaresi oggi è come aprire un libro e leggere la pagina di un racconto di vita popolare oppure guardare allo stesso tempo scene che rievocano e ricordano luoghi e tradizioni ormai dimenticati. Tutto ciò rispettando rigorosamente quelle che sono le regole del palcoscenico senza perdere di vista le fonti (scritte e orali) e la matrice tradizionale e senza confondere, come alcuni pensano, il teatro con la teatralità dimenticando che probabilmente il teatro popolare, la musica, la poesia, il canto, la danza e le scene nella loro interezza sono quegli elementi imprescindibili che rendono uno spettacolo folklorico bello e completo, accattivante ed interessante, ed infine efficace artisticamente conquistando un posto di primo piano nel grande e complicato mondo dello spettacolo.

La XXXIª edizione di Estate del Folklore si chiude sotto la pioggia

POLLINO (CS) L’ultima serata della 31 Estate Internazionale del Folkore e del Parco del Pollino, è stata rovinata dalla pioggia. Fino alle ore 17,00 l’organizzazione del festival aveva deciso di non far esibire i gruppi. Poi uno spiraglio di sole. La macchina organizzativa decide quindi di proseguire con la programmazione, ma alle 20,00 di nuovo la pioggia. Alle 21,00 un’altra tregua e così  il  popolo del festival, che non ci stava  ad essere beffato da Giove Pluvio, armato di “mocho e stracci” asciuga il palco per dare inizio alla serata. La temperatura non è esattamente da agosto inoltrato, ma è tanta la voglia di vedere un ultima volta i gruppi che hanno animato per sette giorni la città del Pollino, e soprattutto il gruppo ospitante la kermesse, “ Città di Castrovillari” che ancora non si era esibito. In barba ai 13 gradi,  il pubblico presente decide di rimanere ed affollare piazza Municipio. Lo spettacolo parte con la coreografia dei fratelli Tilde e Daniele Nocera, l’ultima meraviglia tra le 21 realizzate; “Il mondo visto da varie prospettive” ,  con al centro il mappamondo  a rappresentare l’abbraccio, quello della fratellanza, quello degli attori principali, i gruppi provenienti  dal Cile,  Albania, Irlanda, Bielorussia, Bolivia, Cipro, Portorico, Spagna e  naturalmente Italia con il gruppo ospitante “Città di Castrovillari. Colori che si sono intrecciati nel segno della fratellanza.

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Spazio poi al gruppo di casa, accompagnato alla fisarmonica dal patron Antonio Notaro, cultore della tradizione castrovillarese che con orgoglio, porta in tutto il mondo, le tradizioni popolari gelosamente custodite , oltre che nel cuore, anche nell’arte. La vivacità dei balli ha esaltato e coinvolto il pubblico presente.

Poi lo spettacolo, a causa della pioggia , è stato interrotto definitivamente . Il rammarico del Patron Notaro e di tutti i componenti dei gruppi partecipanti è stato quello di non aver potuto offrire, nell’ultima serata , del festival , uno spettacolo che avrebbe chiuso col botto la 31  Estate Internazionale del folklore . Il bilancio, comunque, di tutta le kermesse è stato più che positivo a sottolinearlo anche il fatto che tutte le sere Piazza Municipio, è stata letteralmente invasa dal  popolo del festival che non ha fatto mancare il proprio affetto ad una manifestazione, che nonostante non abbia grandi risorse economiche a disposizione, ha regalato ogni sera spettacoli davvero esilaranti, segno questo dell’impegno del direttore artistico, Antonio Notaro e di tutti i componenti il gruppo “ Città di Castrovillari” che si sono spesi per la buona riuscita della manifestazione. A portare i saluti il sindaco Domenico Lo Polito, e il direttore del Parco Nazionale del Pollino, assente il presidente Pappaterra per impegni familiari,  Giuseppe Milione.

«Nonostante  siano passati solo sei lustri , il Festival Internazionale del Folclore,  nato e cresciuto con l’impegno ineccepibile  dell’Associazione  culturale “ Gruppo Folklorico Città di Castrovillari” , persiste , fiero, nel segno dell’integrazione delle etnie e delle loro culture che lo fanno grande e alimentano il meeting”,  così i due amministratori, “ l’Estate Internazionale del Folklore è, anche l’occasione per ribadire l’universalità di alcuni valori come la Fratellanza, la Pace, il rispetto per il Creato di cui noi, abitanti del Pollino, ci sentiamo degni “baluardi».

La musica, i canti, le danze l’allegria che hanno contaminato in questi giorni Castrovillari, è proseguita nel Palazzo di città, coinvolgendo ancora una volta il popolo del festival e i media presenti .

Un grazie va a tutte le testate giornalistiche che a vario titolo hanno dato voce all’evento.

Appuntamento a l’anno prossimo per la 32 Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino. ( foto Alberto Di Mare)

XII Anno Accademico università della terza età silana: ultimo incontro

11247975_424510291062708_703290763799930944_nQuesta settimana avremo l’onore di assistere ad una importante e affascinante lezione, del professore Gianfranco Donadio, docente presso l’Università della Calabria, di Storia delle tradizioni popolari. Le tradizioni popolari e il folklore sono una risorsa importante, culturale ed anche economica di ogni popolo nel valorizzare il territorio locale, nel recupero di questa ricchezza, utile a comprendere il presente partendo dal passato, per conoscere le proprie radici nella vita, nei riti, ne10846415_351492901697781_1161323433089968771_nlla letteratura e nelle feste dell’anno. Conoscenze, quindi, indispensabile per confrontarci con gli altri in uno scambio produttivo e paritario- da nota diramata da UnitrePresila

Morano Calabro (Cs): T’arricordisi?! per le scuole

Gli alunni dell’Istituto Comprensivo statale di Morano Calabro – Saracena, hanno vissuto sabato 9 maggio 2015 una giornata meravigliosa. L’accogliente Auditorium Comunale dello stupendo Borgo di Morano Calabro ha ospitato la fantasmagorica rappresentazione musicale “T’arricordisi?!”. Fiaccole splendenti di vita trascorsa che si perdono nel passato di Morano Calabro. Il Musical è stato scritto, musicato e il canto corale   coreografato dall’eclettico Direttore Artistico Luigi Stabile. Luigi Stabile aveva già incantato gli alunni della classe 5^A della Scuola Primaria dell’Istituto   svolgendo un percorso   didattico laboratoriale incardinato sulle antiche tradizioni popolari del calabria citrapaese. L’aula vissuta come una bottega rinascimentale.  Dove gli alunni hanno visto la creazione e la costruzione artigianale di strumenti musicali come la lira calabrese o meglio detta “lira bizantina”, strumento ad arco retaggio della cultura bizantina nel suolo calabrese. La lira   è comparsa da un tronco di ciliegio, a colpi di scalpelli e sgorbie, fino ad assumere la sua splendida forma definitiva.  I ragazzi sono rimasti incantati da tanta maestria e destrezza. Ma il maestro oltre a costruirla l’ha anche suonata e i suoni di un’improvvisata tarantella hanno riempito i corridoi della scuola e a tutti è venuto spontaneo iniziare a danzare. Ma come se non bastasse nei giorni seguenti gli alunni hanno visto la costruzione di un altro strumento: la zampogna. Un tuffo che si perde nella notte più emozionante della vita di tutti noi, il Natale. Il suono magico della zampogna ha commosso gli alunni e i docenti. Gli alunni presi dalla suggestione del momento hanno desiderato estendere l’evento anche agli compagni. Il sig.  Parrilla Antonio e l’ins. Maria Teresa Filomena, interpretando il desiderio dei ragazzi, hanno organizzato, con il Presidente del Gruppo Folklorico “Calabria Citra”, Remo Chiappetta, e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, uno spettacolo aperto a tutti gli alunni del Comprensivo. Gli alunni hanno seguito con emozione e intensa attenzione risorgere, tra i canti e le danze, gli eventi di un tempo non tanto remoto. Il mondo contadino, riproposto con brevi sequenze di danze e melodie dolcissime, ha toccato il cuore di tutti i ragazzi presenti e non solo il loro. La voce tenerissima delle   ragazze ha riproposto il rito   del fidanzamento. Il suono accorato della zampogna ha fatto sprofondare i ragazzi nel fascino luminoso del Natale. I canti accompagnati dai suoni soavi degli strumenti, dalla lira alla zampogna, dalla fisarmonica al tamburello, dalla chitarra battente alla ciaramella, hanno riempito la sala. Il giovane pubblico che accompagnava i suoni con lo spontaneo tamburellare dei piede sul pavimento, è esploso al termine di ogni esibizione con fragorosi applausi. Lo scorrere delle stagioni, la mietitura, la vendemmia, il carnevale, è stato rivissuto con gioia dai bambini in un intensificarsi vorticoso di danze, musica e canti che hanno travolto   gli spettatori. La creatività del genio popolare di Luigi Stabile ha riproposto ai giovani studenti il mito arcaico fondativo della cultura popolare che attraverso l’esperienza degli anziani è stata trasmessa alle nuove generazioni. Il gergo esistenziale e spirituale di un popolo che ha sempre sognato la libertà, l’autenticità e la vita finalmente si è concretizzato in una meravigliosa performance teatrale. I ragazzi sono usciti commossi dallo spettacolo ed un ringraziamento caloroso va al Gruppo Folklorico “Calabria Citra “, instancabili cercatori di amore e di verità del passato. I valori   culturali che alimentano i cuori e le menti   affondano le loro radici nel passato, si rigenerano nel presente ed aprono le loro braccia al futuro. Un futuro che i giovani devono costruire, valorizzando il bello, il buono e il sacro   che è presente nelle loro stupende tradizioni. Il destino di ogni comunità si legge nel passato. Gli applausi finali interminabili dei ragazzi hanno abbracciato calorosamente tutti i protagonisti dello spettacolo.

 

                                                                                                     

 

Due serate dedicate al folklore e al tango

ALTOMONTE (CS) – Continua il Festival Euromediterraneo di Altomonte. In programma, altri due appuntamenti all’insegna della danza. Lunedì 19 luglio, alle ore 21, sul palco dell’anfiteatro “Costantino Belluscio” uno spettacolo dedicato alla danza folklorica in collaborazione con il Festival Internazionale del Folklore di Castrovillari. Martedì 20 agosto, alle ore 18, l’incontro “La nostra storia-Italiani d’Argentina” a cura dell’associazione El Farolito. Alle ore 21, sul palco dell’anfiteatro “Costantino Belluscio” uno spettacolo dedicato alla passione del tango.L’idea è quella di raccontare la storia degli emigranti che carichi di speranze ed aspettative, partirono alla ricerca di una nuova vita in Argentina. Basti pensare che gran parte degli emigrati italiani in Sudamerica erano meridionali e soprattutto calabresi. Il progetto “  La  nostra  storia…italiani  d’Argentina” è un viaggio attraverso i racconti, gli aneddoti e le immagini indelebili di Salvador Gaudenti, dei suoi genitori, emigranti calabresi di un piccolo borgo dell’area del “Pollino”, insieme alle influenze subite e condivise da una amicizia adolescenziale con il figlio del grande cantante di tango argentino Roberto Goyeneche (dettoEl Polaco) e da quadretti di vita vissuta frequentando la casa del famoso cantante nel barrio de Saavedra.  A seguire, subito dopo il convegno, alle ore 21, uno spettacolo di tango a cura dell’associazione El Farolito, in scena una coppia di campioni mondiali di tango.