Denunce e sequestri della guardia costiera

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Continua l’attività di prevenzione della Guardia costiera di Corigliano Calabro dei danni causati all’ecosistema marino dalle forme di pesca illegale.

Militari della Capitaneria di porto hanno infatti sequestrato nei giorni scorsi, in diverse operazioni, attrezzi da pesca di tipo sciabica con sacco cieco e circa 20 chili di novellame fra cicerello e sarda a 4 diversi pescherecci della marineria locale.

Il battello veloce della Guardia Costiera GC A86 ha intercettato i motopesca mentre gli stessi pescavano nelle acque delle località di Schiavonea, Rossano e Mirto Crosia, ad una distanza dalla costa di soli 500-600 metri con fondale non profondo.

Nei guai sono finiti complessivamente 5 pescatori, segnalati alla Procura della Repubblica di Castrovillari.

Nell’ambito dei controlli effettuati in mare e a terra nei due porti di Corigliano Calabro e Cariati sono stati poi multati per 8000 euro complessivi due pescherecci pescavano a strascico troppo vicino alla costa. Il personale della Guardia Costiera ha inoltre proceduto al sequestro delle reti a strascico utilizzate.

L’indiscriminato sfruttamento del novellame è da tempo vietato dalla normativa comunitaria. Il controllo alla filiera della pesca prosegue quindi con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite in mare quali la pesca del novellame e quella a strascico sottocosta. Queste forme di pesca illegale danneggiano le risorse ittiche a danno innanzitutto della stessa categoria dei pescatori professionali e di quanti dal mare traggono risorsa per il sostentamento, in quanto con lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sottomisura si impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione.

 

 

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